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I
Italian Cruiser
Guest
Al momento non è stato annunciato alcun trasferimento di una nave a Costa in sostituzione di Concordia.
Non si sa se Allegra uscirà o meno dalla flotta Costa. Dipenderà dall'entità delle riparazioni.
Il problema dell'uscita di Voyager non è mai stato posto a livello ufficiale.
Non si sa se Allegra uscirà o meno dalla flotta Costa. Dipenderà dall'entità delle riparazioni.
Il problema dell'uscita di Voyager non è mai stato posto a livello ufficiale.
AlbySy
New member
Facendo un puro calcolo matematico in funzione delle dichiarazioni di Foschi nell'intervista dell'altro giorno '... dopo un'iniziale diminuzione del 35% ora si è assesta al 25%...' risulta che:
- Capacità ospiti delle navi Costa: circa 44.000 (compresa Allegra, Concordia e la nuova Fascinosa)
- Decremento delle prenotazioni (25%): circa 11.000 posti
- Capacità Allegra e Concordia: circa 4.800 posti
- Esubero di posti: circa 6.200
6200 Posti corrispondono più o meno a 2 navi di classe Atlantica o Fortuna o Luminosa ma anche alla capacità ospiti delle 4 'vecchiette' (Victoria + Classica + Voyager + neoRomantica)
vacanziera79
New member
Secondo me Alberto ha voluto dire che senza Concordia, Voyager ed eventualemnte Allegra, la Costa "rientra" sulle perdite evidenziate sopra e quindi non ha bisogno di rimpiazzare nessuna nave!
AlbySy
New member
Il mio esercizio matematico non ha un grosso valore in quanto avendo meno navi riesci con molta fatica a coprire gli itinerari consolidati, ma non puoi portare avanti nessuna politica di sperimentazione di nuovi giri.
In secondo luogo il calcolo si basa sul numero di posti letto a disposizione e non penso che nel periodo invernale le navi viaggiano sempre complete.
Stiamo vedendo nel theread relativo al 2013 che forse Costa dovrà sacrificare un giro nei caraibi che comunque nel periodo invernale è molto apprezzato.
La coperta con due navi in meno si sta facendo troppo corta.
Io non ho idea di come stiano andando le prenotazioni degli altri marchi, e quindi... perché Ibero Cruseros della situazione dovrebbe sacrificare una nave da dare a Costa. Chi rimpiazza questa nave? Qualcuno in Spagna molto probabilmente si vedrebbe 'derubato' della propria vacanza. Poi se mi dite che quella nave è ferma in qualche porto, il discorso cambia completamente.
I
Italian Cruiser
Guest
Vediamo di dare un quadro più corretto della situazione...
Prima di tutto... sarebbe utile capire se il -25% di Costa è spalmato su tutta la flotta (come credo) o solo su talune navi. Se è spalmato sull'intera flotta... la dismissione di navi tradizionali non avrebbe senso. Non è che togliendo queste... i passeggeri si riverserebbero sulle altre navi: la maggior parte delle persone scelgono l'itinerario infatti. La dismissione delle navi tradizionali rimaste avverrà quando non saranno più produttive... ossia non si riuscirà più a riempirle in maniera adeguata. La strategia di Carnival al riguardo è sempre stata questa.
Allegra è un caso particolare... la sua uscita o meno... dipende dall'entità delle riparazioni. Stesso discorso su Voyager... rimane da capire se come nave Costa può andare... o se va restituita al mittente.
Il ridimensionamento di Iberocruceros è verosimile... la crisi del mercato crocieristico spagnolo è molto pesante. Ed il colosso del settore, Pullmantur Cruises, passerà a breve a solo 3 unità... delle 5 che aveva sino a poco tempo fa. Il problema della flotta Iberocruceros... è che le sue navi sono quello che sono. La Grand Mistral forse potrebbe anche andare bene per Costa... Grand Holiday e Grand Celebration invece non vanno bene per nessun'altra compagnia del Gruppo.
Quello che incide sulla flotta Costa è la perdita di Concordia... serviva infatti per coprire itinerari di punta tutto l'anno. L'eventuale perdita di Allegra sarebbe molto marginale... serviva infatti per coprire solo itinerari di nicchia... e Costa per quest'anno l'avrebbe impiegata direttamente solo su poche partenze, preferendo il charter.
Prima di tutto... sarebbe utile capire se il -25% di Costa è spalmato su tutta la flotta (come credo) o solo su talune navi. Se è spalmato sull'intera flotta... la dismissione di navi tradizionali non avrebbe senso. Non è che togliendo queste... i passeggeri si riverserebbero sulle altre navi: la maggior parte delle persone scelgono l'itinerario infatti. La dismissione delle navi tradizionali rimaste avverrà quando non saranno più produttive... ossia non si riuscirà più a riempirle in maniera adeguata. La strategia di Carnival al riguardo è sempre stata questa.
Allegra è un caso particolare... la sua uscita o meno... dipende dall'entità delle riparazioni. Stesso discorso su Voyager... rimane da capire se come nave Costa può andare... o se va restituita al mittente.
Il ridimensionamento di Iberocruceros è verosimile... la crisi del mercato crocieristico spagnolo è molto pesante. Ed il colosso del settore, Pullmantur Cruises, passerà a breve a solo 3 unità... delle 5 che aveva sino a poco tempo fa. Il problema della flotta Iberocruceros... è che le sue navi sono quello che sono. La Grand Mistral forse potrebbe anche andare bene per Costa... Grand Holiday e Grand Celebration invece non vanno bene per nessun'altra compagnia del Gruppo.
Quello che incide sulla flotta Costa è la perdita di Concordia... serviva infatti per coprire itinerari di punta tutto l'anno. L'eventuale perdita di Allegra sarebbe molto marginale... serviva infatti per coprire solo itinerari di nicchia... e Costa per quest'anno l'avrebbe impiegata direttamente solo su poche partenze, preferendo il charter.
Ultima modifica:
ahahhaah, questa è forte, ma come tutti che dicono a salseros & company che gli è andata bene per l' annullamento di Voyager visto che possono partire con Luminoa & Favolosa!
ma è stata fatta una joint venture Ibero & Pullmantour !??????!
I
Italian Cruiser
Guest
Errore di battitura... intendevo che la flotta Iberocruceros è quello che è... ho corretto l'errore. 
Riguardo a Costa Voyager... tanti l'avevano scelta per la bellezza dell'itinerario settimanale sul Mar Rosso... quindi non è mica azzardato dire che molti guardano prima l'itinerario e poi la nave. In questo noi Italiani siamo molto diversi dagli Americani... che spesso guardano per prima la nave. Succede anche da noi, ma in misura nettamente inferiore.
Tornando però al nocciolo di questa discussione... considerato che la Destiny non sarà trasferita a Costa... salvo nuove possibili sorprese (intendo il trasferimento di un'altra nave)... Costa dovrà fare in modo di riuscire a coprire la sua programmazione con una meganave in meno. E per programmazione intendo tutti gli itinerari di punta... non necessariamente l'intera programmazione coperta sino a quando la flotta era più grande.
Riguardo a Costa Voyager... tanti l'avevano scelta per la bellezza dell'itinerario settimanale sul Mar Rosso... quindi non è mica azzardato dire che molti guardano prima l'itinerario e poi la nave. In questo noi Italiani siamo molto diversi dagli Americani... che spesso guardano per prima la nave. Succede anche da noi, ma in misura nettamente inferiore.
Tornando però al nocciolo di questa discussione... considerato che la Destiny non sarà trasferita a Costa... salvo nuove possibili sorprese (intendo il trasferimento di un'altra nave)... Costa dovrà fare in modo di riuscire a coprire la sua programmazione con una meganave in meno. E per programmazione intendo tutti gli itinerari di punta... non necessariamente l'intera programmazione coperta sino a quando la flotta era più grande.
AlbySy
New member
Solo loro potranno rispondere, però penso che abbiano scelto l'itinerario (Mar Rosso) 'subendo' la nave.
Poi, visto il problema di Allegra e conseguente annullamento delle crociere di Voyager, potranno fare una crociare con una nave migliore.
Gli analisti del settore hanno ribadito che la sostituzione di Costa con un nuovo marchio è un'operazione troppo complessa. Servirebbero anni per far conoscere il nuovo marchio al pubblico... e Carnival è molto poco conosciuta in Italia come brand.[/QUOTE]
Sostituire Costa con un brand "nuovo" è un'impresa titanica, non impossibile, ma certamente costosa e non priva di rischi.
Il pubblico andrà informato con massicce campagne d'informazione, ci sarà un anno o più di disorientamento nei target di riferimento che dovranno apprendere e assorbire il "rebranding", mentre la concorrenza cercherà approfittarsene, rubando quote di mercato che appartenevano a Costa. Gli scenari prevedono che MSC presidierà da sola il settore delle crociere "made in Italy": un pericoloso rischio per la "Costa americanizzata". In Carnival queste cose sono ben chiare. Daltro canto MSC non perde tempo, in questi giorni con coraggio e intraprendenza, è tornata "on air" con la campagna "Sofia Loren".
Credo invece che il brand Costa non sparirà. E se le supposizioni che la Destiny diventi la nuova "-osa" della flotta Costa sono vere, Carnival farà bene a sbandierarlo ai quattro venti. Ciò non potrà che avere effetti positivi sulla compagnia italiana perchè dimostrerà la conclamata volontà degli americani di continuare a puntare sul brand, provvedendo a dotarne la flotta di navi, opportunamente rinnovate, per aggredire nuovamente il mercato. Non dimentichiamo che Costa ha sempre rappresentato per il gruppo la cosiddetta "gallina dalle uova d'oro".
Immagino che Carnival aspetti il momento giusto per farlo, giocando anche sul fatto che Carnival-Costa con questa operazione potrà dare lavoro a tante persone nei cantieri navali; ciò rappresenterà una carta da giocare quanto prima, ottenendo una quantomai utile benevolenza dal mondo politico e dall'opinione pubblica.
Sostituire Costa con un brand "nuovo" è un'impresa titanica, non impossibile, ma certamente costosa e non priva di rischi.
Il pubblico andrà informato con massicce campagne d'informazione, ci sarà un anno o più di disorientamento nei target di riferimento che dovranno apprendere e assorbire il "rebranding", mentre la concorrenza cercherà approfittarsene, rubando quote di mercato che appartenevano a Costa. Gli scenari prevedono che MSC presidierà da sola il settore delle crociere "made in Italy": un pericoloso rischio per la "Costa americanizzata". In Carnival queste cose sono ben chiare. Daltro canto MSC non perde tempo, in questi giorni con coraggio e intraprendenza, è tornata "on air" con la campagna "Sofia Loren".
Credo invece che il brand Costa non sparirà. E se le supposizioni che la Destiny diventi la nuova "-osa" della flotta Costa sono vere, Carnival farà bene a sbandierarlo ai quattro venti. Ciò non potrà che avere effetti positivi sulla compagnia italiana perchè dimostrerà la conclamata volontà degli americani di continuare a puntare sul brand, provvedendo a dotarne la flotta di navi, opportunamente rinnovate, per aggredire nuovamente il mercato. Non dimentichiamo che Costa ha sempre rappresentato per il gruppo la cosiddetta "gallina dalle uova d'oro".
Immagino che Carnival aspetti il momento giusto per farlo, giocando anche sul fatto che Carnival-Costa con questa operazione potrà dare lavoro a tante persone nei cantieri navali; ciò rappresenterà una carta da giocare quanto prima, ottenendo una quantomai utile benevolenza dal mondo politico e dall'opinione pubblica.
Rodolfo
Super Moderatore
Boh, sarà?! Le hanno già assegnato il nuovo nome, ma poco importa, hanno programmato la stagione estiva 2013, hanno programmato la traversata atlantica per l'inverno 2013/2014 e relativo posizionamento, elementi che possono essere mutati quando si vuole, per poi farla diventare "osa". Tutto questo a che pro? Non vedo una strategia pro Costa in tutto questo, senza contare il fatto di introdurla in compagnia ad un anno e mezzo circa dalla perdita di Concordia.
Gigi
New member
Finalmente una buona notizia.... nuovo lavoro per la Fincantieri e forse una "nuova" nave per la flotta Costa...