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Caro Foschi, il marchio non si tocca !!!!

  • Autore discussione Autore discussione tano
  • Data d'inizio Data d'inizio
Concordo con quanto detto da Rodolfo, le parole di Foschi metteno un certo allarme riguardo la compagnia, ma se le ha dette avrà avuto l'imput dalla dirigenza di carnival, comunque sarebbe ora che prendessero una decisione su cosa fare e non fare.
 
PS:altra provocazione e se il ritardo del varo di NeoRomantica fosse per un' altra compagnia? (supposizione totalmente stravagante... !????!)

Per me i ritardi sono solo prove di serietà: vuol dire che si fanno le cose per bene, accettando di sforare i tempi e rimettendoci dei bei soldi..

Poi Mauro, a suon di provocazioni e polemiche l'Italia è tornata al Medioevo.. gli altri provocano di meno ma fanno di più..

Pensaci.. ;)

Un saluto
Manlio
 
Il marchio Costa, la bandiera italiana di Costa NON possono morire, morirebbe anche parte del nostro cuore, e tutto questo solo per il gesto scellerato di una persona che ha sbagliato e non ha saputo gestire neanche la situazione, la decisione finale spettava SOLO a lui.
COSTA non si merita tutto questo fango, lo posso dire anch'io che ho fatto sette crociere e ho sempre visto ed osservato le esercitazioni del personale e la sollecitudine nel riparare anche il minimo guasto. A tal proposito voglio raccontare un fatto che mi è successo durante una traversata, non è una cosa rilevante ma indicativo della sollecitudine. Avevo la cabina con balcone posta sopra le lance quella normalmente chiamata "con vista parzialmente ostruita" e avevo notato che uno sportello durante la navigazione continuava a sbattere e mi dava un po' fastidio. Combinazione mentre mi trovavo nel buffet ho visto degli operai che controllavano una piccola perdita di acqua che usciva dal pavimento. Subito ho fatto loro presente dello sportello della lancia che sbatteva un po'. Mi hanno ringraziato dell'informazione e detto che avrebbero subito provveduto. Io ho detto che forse non potevano farlo subito perchè eravamo in navigazione ma loro hanno risposto di non preoccuparmi che l'avrebbero fatto anche in navigasione. Infatti cinque minuti dopo sono andata in cabina e loro erano già al lavoro e lo sportello è stato sistemato. Non era certamente un guasto importante ma ho apprezzato la pronta sollecitudine.
Finisco col dire che Costa NON si merita tutta questa m.....da che le buttano addosso ed il marchio deve rimanere!!!!!
 
Concordo con quanto detto da Rodolfo, le parole di Foschi metteno un certo allarme riguardo la compagnia, ma se le ha dette avrà avuto l'imput dalla dirigenza di carnival, comunque sarebbe ora che prendessero una decisione su cosa fare e non fare.

Ancora dal mio punto di vista; non è una decisione facile da prendere. Cancellare un marchio e la sua storia non è una cosa così semplice. Verosimilmente ci vorrà del tempo per vedere le reazioni del mercato e questo non credo sia possibile valutarlo in soli trenta giorni. Questa debacle nelle prenotazioni probabilmente c'è stata, ma bisogna vedere la tendenza nei prossimi mesi. Una decisione affrettata può far più male che bene.
 
Ultima modifica:
Scusate, come al solito sarò controcorrente ma, se il marchio Costa oramai è soltanto "virtuale" in quanto di Carnival, cosa può cambiare per noi utenti se invece di Costa si chiamerà Carnival? Sicuramente è una decisione che non potrà essere presa alla leggera dal management, ma, quale che sia la decisione che prenderanno circa il marchio, dopo che "les experts" di marketing avranno valutato il da farsi, sentimentalismi a parte non credo che la sostanza possa cambiare......è già cambiata , come sta succedento ed è successo in tutti settori della produzione e dei servizi.
"L'abito non fa il monaco", come si suol dire.
Ciao a tutti.
 
Allora... Foschi ha semplicemente manifestato un timore più che fondato... e per averlo fatto è perché a Miami si sono espressi così.

Tanti di voi ragionano troppo con il cuore... le crociere sono un business.

Usate la ragione invece... c'è fortunatamente un grosso ostacolo per la cancellazione del marchio Costa. Il Gruppo Carnival si troverebbe scoperto sui mercati europei e sudamericani, cosa che non può permettersi, visto quanto sono redditizi. Carnival infatti non ha attualmente nessun'altra grande compagnia internazionale a livello di Costa. Mica può mettersi ad internazionalizzare... Princess Cruises e/o Holland America Line dal giorno alla notte.

La cancellazione del marchio Costa sarebbe inevitabile solo se non si riuscisse a rimediare in tempi ragionevoli a questo grave danno d'immagine... ma è troppo presto per giudicare.

Prima dell'incidente di Costa Concordia Costa Crociere era una compagnia in forte ascesa. Adesso si tratta invece di limitare i danni... tamponando quanto più possibile l'emorragia di passeggeri.

E per questo serve un piano strategico globale per la compagnia.
 
Per noi il marchio COSTA non è "virtuale", la proprietà sarà di Carnival ma per noi è sempre Costa con i suoi uffici a Genova e la bandiera italiana. Saremo romantici ma Costa quando siamo a bordo ci sentiamo in Italia, anche se parte del personale non sa l'italiano e lo stile Farcus, sempre ci sentiamo su una nave italiana.
 
Vedi come siamo diversi: per me invece, prendere il mare significa proprio andare via, tagliare il legame con la terra e i confini nazionali che ci tengono prigionieri. Se sulla nave si sta bene, cosa importa come si chiama? Non si può nemmeno dire di fare una scelta "italiana" a favore della nostra economia, perchè di fatto non è così......anche se può non piacerci.
 
e invece è proprio una scelta italiana a favore della nostra economia perchè qui ci lavora tanta gente e se fosse completamente Carnival con il tempo probabilmente anche la nostra economia ne soffrirebbe moltissimo sopratutto sotto il punto di vista dell'occupazione.
 
Capisco il vostro sgomento, ma personalmente vedo un po' di strategia nelle parole di Foschi.
Costa è un marchio molto importante per il made in Italy. Lo è sia a livello di immagine, che di indotto/commesse . Personalmente non ho modo di verificare l'effettivo calo di prenotazioni registrato e soprattutto non c'è modo di sapere quanto l'incidente abbia influenzato a fronte di una crisi economica decisamente importante.
Le parole di Foschi mi sembrano un messaggio indirizzato alle nostre autorità. Un altolà non tanto alle indagini, ma alle polemiche e a ricostruzioni di puro stampo scandalistico.
Non so quanti di voi abbiano visto il documentario della BBC. Al di la di alcune inesattezze tecniche il taglio dato al documentario era decisamente diverso... meno polemico.
 
e invece è proprio una scelta italiana a favore della nostra economia perchè qui ci lavora tanta gente e se fosse completamente Carnival con il tempo probabilmente anche la nostra economia ne soffrirebbe moltissimo sopratutto sotto il punto di vista dell'occupazione.


Di solito , in questi casi, i lavoratori mantengono i contratti preesistenti, almeno sino a quando vengono mantenute le quote di mercato di tutto il gruppo; se si inizia a parlare di esuberi di personale, il fatto di chiamarsi Costa , temo che per i lavotatori non porti molti vantaggi, l'interesse del gruppo è prevalente-
 
Non fatene una questione di Bandiera Italiana... che Costa è tornata al Tricolore nel 2000... dal 1995 le sue navi giravano con Bandiera Liberiana.

Non saranno i sentimentalismi a salvare la compagnia... ma la capacità del suo management nel saperne ricostruire l'immagine. Costa per continuare ad esistere dovrà tornare ad essere redditizia... in caso contrario... verrà chiusa. Tanti marchi crocieristici storici sono scomparsi negli anni... per le stesse ragioni.

Non è questione di essere duri... ma realisti... e personalmente mi auguro che il marchio Costa continui ad esistere.

Tra l'altro i clienti Costa hanno digerito lo stile Farcus... persino quello Las Vegas... le meganavi cloni di quelle Carnival... ma questo perché continuava ad esserci una C sul fumaiolo... non credo proprio che digerirebbero... una Carnival Italia.
 
Foschi non ha parlato del fallimento della società, ma del fallimento del marchio.
C'è differenza. Vuol dire che, eventualmente, Costa potrebbe rimanere come azienda, ma invece di chiamarsi Costa si chiamerà "Pippo" (con sede a Genova, il verde ed il bianco al posto del giallo e del blu etc. etc.).
Quindi, non si pone nessun problema di mancato presidio del mercato europeo, perchè non sarà Costa a presidiarlo ma "Pippo" (senza bisogno di convertire Holland, P&O etc).
Sarebbe, solo eventualmente, un tentativo estremo di "rompere" un'associazione diffusa tra la "C" e l'incidente della Concordia.
Non è detto che accada, e non potrebbe accadere troppo presto. Un cambio di marchio nei prossimi mesi farebbe comunque identificare la nuova compagnia (o per meglio dire, il nuovo marchio della compagnia) ancora con la Concordia. Così ti bruci due volte.
E non nascondo l'ipotesi che le dichiarazioni di Foschi abbiano avuto anche un carattere "provocatorio".
Sul numero delle navi di Costa, si possono più o meno avere idee condivisibili (meno navi, più piccole, etc etc.)ma chiedo:
L'incidente della Concordia è accaduto per il fatto che Costa ha troppe navi?
Costa non avrebbe comunque avuto lo stesso danno d'immagine con meno navi?
Anzi, con meno navi avrebbe avuto un impatto decisamente superiore in termini di minore capacità passeggeri e minore elasticità nel cambiare destinazione alle proprie navi.
E' troppo presto per fare il funerale a Costa

Un saluto
 
...
Ieri ero tra persone che le navi non le hanno mai viste, che della tradizione non sanno nulla, che prese dalla televisione mi hanno così descritto Costa Crociere:
''Il comandante è un assassino''
''L'equipaggio non sa fare nulla''
''Gli altri comandanti altrettanto assassini facevano le gare con lui'''
''Come al solito noi Italiani facciamo schifo.. meglio gli americani''
''E tu li difendi pure? Ma non ti vergogni?''
Questa è oggi Costa Crociere in Italia, che noi lo vogliamo credere o no..
La colpa, lo dico e lo ripeto, è anche di Foschi stesso, perchè i salotti televisivi, tanto schifosi che voi dicevate Costa debba evitare, sono il posto dove la gente si fa le opinioni, ed io rimango della mia, nei primi giorni, con manovre giuste, si poteva dipingere un'altra compagnia..
Ora Costa non si basa sugli affezionati, ma ha investito tutto nell'espansione del suo mercato (e vi ricordo che io questa politica non la approvo in generale, avrò torto ma è così che la penso) e se perde i possibili futuri crocieristi ha chiuso..
A queste persone di Bautier o della Franca C non interessa nulla, non sanno cosa sia, non hanno alcuna passione pregressa..
Quindi Foschi non ha tutti i torti.. basta farla 'fallire' e scrivere 'Carnival' che il giuoco cambia..
E' amaro ma è così..
Un saluto
Manlio

Concordo in pieno Manlio.
Più volte mi sono dichiarata stufa e nauseata da certi salotti - se così li vogliamo chiamare.
IL problema è che abbiamo ciò che "diamo".
Siamo i primi ad esportare la mafia...che cosa ci potremmo aspettare?
Fosse successo a Carnival, come a qualsiasi altra compagnia, son quasi certa che le cose non starebbero in questo modo...

Non fatene una questione di Bandiera Italiana... che Costa è tornata al Tricolore nel 2000... dal 1995 le sue navi giravano con Bandiera Liberiana.
Non saranno i sentimentalismi a salvare la compagnia... ma la capacità del suo management nel saperne ricostruire l'immagine. Costa per continuare ad esistere dovrà tornare ad essere redditizia... in caso contrario... verrà chiusa. Tanti marchi crocieristici storici sono scomparsi negli anni... per le stesse ragioni.
Non è questione di essere duri... ma realisti... e personalmente mi auguro che il marchio Costa continui ad esistere.
Tra l'altro i clienti Costa hanno digerito lo stile Farcus... persino quello Las Vegas... le meganavi cloni di quelle Carnival... ma questo perché continuava ad esserci una C sul fumaiolo... non credo proprio che digerirebbero... una Carnival Italia.

Coem sentiamo spesso dire a bordo: è l'Italian style ad attirare e una bandiera o quella C sicuramente aiutano.
SU Farcus credo si possa proprio parlare di "digestione" vera e propria come dici tu...dopo tutto, si sale a bordo e ci si sta il giusto ;-)
Battute a parte, credo che tutto sia indirizzato a cercare di far dimenticare la cosa o comunque di non associarla più a Costa.
Come dice bene Felix:

Sarebbe, solo eventualmente, un tentativo estremo di "rompere" un'associazione diffusa tra la "C" e l'incidente della Concordia.
Non è detto che accada, e non potrebbe accadere troppo presto. Un cambio di marchio nei prossimi mesi farebbe comunque identificare la nuova compagnia (o per meglio dire, il nuovo marchio della compagnia) ancora con la Concordia. Così ti bruci due volte....Un saluto

l'importante è far capire che Costa è affidabile a prescindere da quel che è successo...

Speriamo resista, non tanto o solo per la Bandiera (quale...? :-( ) o per la mitica "C" ma per le persone, el BRAVE persone che ci lavorano...
 
Ultima modifica:
Per quanto riguarda i livelli occupazionali... non credo che ci sia da temere... anche se il marchio Costa dovesse malauguratamente scomparire... sarebbero assorbiti da un'altra compagnia: quella messa in sostituzione di Costa sui mercati europei e sudamericani.

Sono scettico invece su un semplice cambio di marchio... non credo che un'operazione come quella che interessò StarLauro diventata MSC Crociere potrebbe funzionare. Se il marchio Costa non dovesse funzionare più... servirebbe un marchio ben noto e forte, tipo Princess... non uno creato ex novo... che tra l'altro sarebbe associato dai più alla vecchia Costa Crociere.

Ma il problema non si pone... è bene confidare nella capacità di recupero di Costa. E' la prova del fuoco per il suo management.

Comunque... un primo campanello d'allarme per l'esistenza Costa scatterebbe se... nei prossimi mesi si procedesse ad internazionalizzare Princess e/o Holland America.

Sta anche alla capacità di Carnival Corporation & PLC trovare la soluzione più adatta... chiudere Costa tout court senza predisporre per tempo una soluzione alternativa... è finanziariamente... un suicidio allo stato puro.
 
ma se una forte spinta di formidabile gestione , per la ripresa da un disastro mai accaduto a Costa, potrebbe essere un grande rilancio ???' dopotutto quando si cade nel profondo...... poi è inevitabile la risalita........ più forti che mai :)????
Sarà Utopia???, ma sono d'accordo con Tano
 
Rilancio in che senso ? Una botta del genere... è dura per qualunque compagnia.

Se con rilancio... si intende... un profondo cambiamento in Costa Crociere... dai vertici... alla flotta... al tipo di prodotto... ci può stare... ma da un disastro del genere non può in ogni caso derivare un rilancio senza una strategia ben precisa.

Vedremo quello che decideranno tra Genova e Miami.
 
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