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Caro Foschi, il marchio non si tocca !!!!

  • Autore discussione Autore discussione tano
  • Data d'inizio Data d'inizio
Rilancio in che senso ? Una botta del genere... è dura per qualunque compagnia.

Se con rilancio... si intende... un profondo cambiamento in Costa Crociere... dai vertici... alla flotta... al tipo di prodotto... ci può stare... ma da un disastro del genere non può in ogni caso derivare un rilancio senza una strategia ben precisa.

Vedremo quello che decideranno tra Genova e Miami.

Infatti è quello che spero, un cambio ai vertici e strategie nuove e precise di lungo termine.
 
Sul numero delle navi di Costa, si possono più o meno avere idee condivisibili (meno navi, più piccole, etc etc.)ma chiedo:
L'incidente della Concordia è accaduto per il fatto che Costa ha troppe navi?
Costa non avrebbe comunque avuto lo stesso danno d'immagine con meno navi?
Anzi, con meno navi avrebbe avuto un impatto decisamente superiore in termini di minore capacità passeggeri e minore elasticità nel cambiare destinazione alle proprie navi.

Felix, ognuno di questi bestioni costa sui cinquecento milioni di Euro (se non erro) e si ripaga in cinque anni circa (sempre se non erro)..

Ora, se le navi non viaggiano piene pare proprio che il sistema vada in remissione, almeno così si giustifica dappertutto il fatto che prima ti fanno salire a prezzi bassi e dopo però puntano a tagliarti i servizi per farteli pagare..

Ora, con tre navi in meno la Costa avrebbe avuto 1500 milioni di Euro spesi in meno e meno navi da riempire.. (10.500 persone a settimana da non dover far salire 'per forza' a bordo)

Per questo credo che era meglio non esporsi e realizzare le cose più piano..

Lo so quale è il tuo punto di vista, e lo capisco, e forse hai ragione tu (si sarebbe ridimensionata ed avrebbe perso una fetta di mercato) ma quando esce l'intoppo credo che una solidità di base maggiore faccia solo bene..

Un saluto
Manlio
 
Io sono rimasto molto delussa da Costa nel gestire e diffendere la sua immagine con questo incidente. Dove sono i P.R. e tutto il comparto marketing che sono stati bravissimi a farci inamorare della Costa. Hanno tutti fatto come Schettino e hanno abbandonato la nave. E ora di finirla di scapare davanti alle difficolta, se no diamo ragione alla media che ci classiffica un popolo di codardi. Qualcuno a Costa deve tirar fuori gli attributi e diffendere questa compania, non solo per la compagnia ma per l'Italia. Qua ci vuole un grosso investimento (e anche sponsorizato dallo stato) mediatico che mostra la serietà di questa compagnia.

Io sono solo un affezzionato crocierista Costa, ma forse sono ancor più patriotico che crocierista.

Costa deve rimanere, anzi, (forse più piccola sarebbe meglio) ma veramente italiana, e non la versione Italia-Las Vegas o Disneyworld.

E pensate che io sono un figlio di emigranti nato e cresciuto in USA, ma questo paese ci tengo, e credo in lei. Non posso vederla defamata in questa maniera. Costa va diffesa per l?Italia e gli italiani.

Scusate lo sfogo
 
Ultima modifica:
Io francamente nell'emozione di Foschi, durante la prima conferenza stampa ufficiale di Costa dopo l'incidente, non vedo alcuna strategia, nessuna mossa studiata a tavolino.
Fa benissimo Foschi a dire che il marchio è massacrato, fa davvero bene! Mi chiedo se la scelta di non mandare nessuno della compagnia durante le varie trasmissioni tv sia stata una scelta giusta, perchè si è fatta una disinformazione assurda e NESSUNO ha pensato ad un'azienda che ha una lunga storia e tanta professionalità al suo interno.

Tant'è che fossi stato al posto di Tano, io che evidentemente sono un crocierista e non un costista, avrei intitolato la discussione "Cari Mass Media, giù le mani da Costa!".
Non è Foschi che si alza la mattina e, di fronte al calo del 35% delle prenotazioni rispetto allo scorso anno, decide di cambiare marchio. Costa è una controllata di Carnival ergo decidono a Miami.
Siamo di fronte ad una generalizzazione assurda e assoluta sul mondo delle crociere, tutti gli organi di stampa sparano a zero contro tutto il mondo delle crociere, Costa in primis. E nessuno si rende conto che stiamo, noi stessi ITALIANI, sparando su un mondo che fa girare un sacco di soldi, un mondo che ha un indotto infinito, lo stesso mondo che offre a migliaia di operai della Fincantieri la possibilità di lavorare! Eppure ci permettiamo di dire, in tv, di fronte a milioni di italiani, che magari LA NAVE ERA PROGETTATA MALE!
Ecco, per questo direi ai mass media di non toccare Costa, il vero problema non è Foschi.

Costa è già più che americana, chi non ha gli occhi bendati lo ha abbondantemente percepito.
Il futuro del marchio Costa è tutta questione di numeri e percentuali, niente più e niente meno. Mi auguro semplicemente, visto che non lo trovo affatto scontato, che anche di fronte ad un EVENTUALE cambio del marchio, non vengano persi posti di lavoro.
Valerio
 
Caro Valyus.

L´argomento é Costa, il soggetto Foschi, l´oggetto Carnival e l´Italia, soffermandoci al comportamento dei giornalisti.
É vero Costa é massacrata e come dice Felix sono d´accordo, Foschi é provocatorio con questo messaggio.
Ed atenzione non ci dimentichiamo di Fincantieri di cui il primo cliente é Carnival.
L´Italia ed i giornalisti devono riflettere, ci stiamo faccendo mali da soli, coloro che lavorano in Costa cambiando bandiera non avranno tanti problemi, ma attenzione la nostra economia.

Un saluto.
 
Felix, ognuno di questi bestioni costa sui cinquecento milioni di Euro (se non erro) e si ripaga in cinque anni circa (sempre se non erro)..

Ora, se le navi non viaggiano piene pare proprio che il sistema vada in remissione, almeno così si giustifica dappertutto il fatto che prima ti fanno salire a prezzi bassi e dopo però puntano a tagliarti i servizi per farteli pagare..

Ora, con tre navi in meno la Costa avrebbe avuto 1500 milioni di Euro spesi in meno e meno navi da riempire.. (10.500 persone a settimana da non dover far salire 'per forza' a bordo)

Per questo credo che era meglio non esporsi e realizzare le cose più piano..

Lo so quale è il tuo punto di vista, e lo capisco, e forse hai ragione tu (si sarebbe ridimensionata ed avrebbe perso una fetta di mercato) ma quando esce l'intoppo credo che una solidità di base maggiore faccia solo bene..

Un saluto
Manlio

Ritengo decisamente corretta la parte del tuo ragionamento in cui sottolinei il cambio di target per i clienti Costa.
Le meganavi orientate ad attrarre nuove fette di mercato.
Se punti soprattutto sui nuovi crocieristi, un evento del genere lo paghi maggiormente, perchè è la categoria all'interno della tua clientela (e/o potenziale clientela) che più è rimasta "impressionata" dalla tragedia.
Però c'è da dire che se perdi una nave su cinque hai perso il 20% della tua capacità, e con le restanti 4 sei meno elastico nel coprire gli itinerari, se ne perdi 1 su 10, hai perso solo il 10%, sei più forte nel far fronte alla perdita (ed hai nove navi che possono recuperare i 450 milioni di danno patrimoniale, nell'altra situazione ne hai solo 4).

Un saluto
 
Manlio... non facciamo della dietrologia per favore.

Una compagnia in forte ascesa come era Costa prima dell'incidente doveva per forza ordinare nuove navi, considerato anche che c'era da completare il rinnovamento della flotta. Se non lo avesse fatto... avrebbe regalato clienti alla concorrenza. Quindi i nuovi ordini non sono stati un azzardo... ma una conseguenza della forte domanda per le sue crociere. Che poi Costa avrebbe fatto meglio ad ordinare meganavi più innovative... e non l'ennesimo clone delle Carnival... è tutt'altro discorso.

Riguardo ai Media è ormai evidente che a questi interessa fare notizia a tutti i costi... le ricadute economiche sull'intero settore crocieristico... semplicemente non contano. Ecco perché in tv si vedono tanti avvoltoi...
 
Se punti soprattutto sui nuovi crocieristi, un evento del genere lo paghi maggiormente, perchè è la categoria all'interno della tua clientela (e/o potenziale clientela) che più è rimasta "impressionata" dalla tragedia.
Però c'è da dire che se perdi una nave su cinque hai perso il 20% della tua capacità, e con le restanti 4 sei meno elastico nel coprire gli itinerari, se ne perdi 1 su 10, hai perso solo il 10%, sei più forte nel far fronte alla perdita (ed hai nove navi che possono recuperare i 450 milioni di danno patrimoniale, nell'altra situazione ne hai solo 4).

Per capire quale dei due piatti della bilancia pesa di più occorre poter capire quando la nave è in attivo o in perdita..
Ovvero, considerando le spese immense che occorrono per mandare in giro le navi, quanto queste devono essere piene per andare in attivo?
Se la risposta è 50 % vale di sicuro il secondo punto del tuo ragionamento (la Costa le riempie di sicuro, ci mancherebbe), se invece è 85 % allora probabilmente vale il primo punto..

Dato che una meganave piena porta più guadagno di una nave più piccola sempre piena, va aggiunto che una flotta ristretta di meganavi porta sicuramente più guadagno di una flotta con navi più piccole (la costa è comunque un marchio che cinque meganavi ad es. le riempie di sicuro), questo sia chiaro, va contro la mia passione ma è realtà.

La Costa ha quindici navi (a breve dovrebbe cedere la piccola Allegra), io nel ragionamento consideravo di non costruirne quattro in due anni, ma una, quindi ora avrebbe nella mia ottica dodici navi..

Da una parte i numeri che avevo detto di spesa in meno, dall'altra, secondo la tua giusta osservazione, invece 10500 posti in meno a settimana per portare soldi e più flessibilità..

Il discorso è quanti di questi 10500 posti devono OBBLIGATORIAMENTE essere riempiti per andare in attivo? Alla fine il punto è questo..

(preciso, personalmente non lo so.. ;) )

Un saluto
Manlio
 
E 2 Manlio... stai facendo dei calcoli basati sui tuoi dati.

Carnival... prima di ordinare tutte quelle meganavi per Costa... ha fatto i suoi calcoli... basati sul potenziale di crescita della compagnia. Chi poteva immaginare che queste sarebbero state seriamente compromesse da un incidente che non era affatto prevedibile.

Le compagnie mica giocano d'azzardo nell'ordinare nuove navi... sanno fare i loro calcoli.
 
Se la risposta è 50 % vale di sicuro il secondo punto del tuo ragionamento (la Costa le riempie di sicuro, ci mancherebbe), se invece è 85 % allora probabilmente vale il primo punto..

Un saluto
Manlio

Manlio, il tuo ragionamento, di base, è corretto. Il nocciolo della questione è il tasso di riempimento. Concordo.
Ma c'è un'altra variabile: il tempo. La tua frase, che ho citato non a caso, vale, ha una sua logica, ma chiediamoci: per quanto tempo può essere vera?
Sappiamo che le prenotazioni Costa sono calate del 35%. Questo è a mio parere già il picco massimo di calo, perchè è nei periodi immediatamente successivi alla tragedia che lo status emotivo ha i suoi maggiori effetti negativi sul mercato.
Ora la questione è: quanto durerà? se durerà 1 o 2 anni, la compagnia può tenere duro, soffrirà di più all'inizio, ma si troverà una bella flotta di navi, nuove, grandi, e ricomincerà a fare utili come prima.
Nell'altro caso no. Perchè ha perso una capacità-passeggeri % ben maggiore.

Un saluto
 
Ultima modifica:
Dalle promozioni che arrivano in ADV da parte di tutte le compagnie credo che se Costa ha subito un forte calo , anche gli altri operatori hanno risentito sia dell'effetto Concordia che della situazione economica globale.
 
Sarebbe possibile dare alle parole di Foschi questo significato.

Il marchio Costa è stato distrutto, non solo da un suo dipendente, ma principalmente dai media italiani , con la collaborazione di autorità pubbliche. che non hanno impedito anzi agevolando la sete di gossip della stampa e tv italiane
Questo ha fatto si che oltre al danno derivato dall'incidente stesso, uno più grave è stato fatto il massacro mediatico ,
costringendo la società a cambiare Nome ,Marchio e sottinteso...SEDE SOCIALE.
Anticipando cosi il già paventato ritiro da Genova della registrazione delle proprie unita
Conoscendo poi lo spirito vendicativo degli americani quando si attacca una loro proprietà , non mi stupirei che si arrivasse a questo.
E' questa solo una mia personalissima interpretazione
 
Sarebbe possibile dare alle parole di Foschi questo significato.

Il marchio Costa è stato distrutto, non solo da un suo dipendente, ma principalmente dai media italiani.....

E' questa solo una mia personalissima interpretazione

E' un'interpretazione che corrisponde ad una realta' sotto gli occhi di tutti.
Sono considerazioni che ho fat to anch'io.
 
Conoscendo gli Americani... le proveranno tutte per risollevare il marchio Costa. Non vanno di certo a chiudere una compagnia che sino ad oggi è stata una punta di diamante per il Gruppo Carnival... tra l'altro senza avere un'alternativa adeguata pronta per sostituirla.

Mettiamola così... se oggi come oggi... Princess Cruises fosse stata internazionale... Costa avrebbe rischiato parecchio. Ma Princess era e rimane essenzialmente anglofona.
 
Io sono rimasto molto delussa da Costa nel gestire e diffendere la sua immagine con questo incidente. Dove sono i P.R. e tutto il comparto marketing che sono stati bravissimi a farci inamorare della Costa. Hanno tutti fatto come Schettino e hanno abbandonato la nave. E ora di finirla di scapare davanti alle difficolta, se no diamo ragione alla media che ci classiffica un popolo di codardi. Qualcuno a Costa deve tirar fuori gli attributi e diffendere questa compania, non solo per la compagnia ma per l'Italia. Qua ci vuole un grosso investimento (e anche sponsorizato dallo stato) mediatico che mostra la serietà di questa compagnia.

Io sono solo un affezzionato crocierista Costa, ma forse sono ancor più patriotico che crocierista.

Costa deve rimanere, anzi, (forse più piccola sarebbe meglio) ma veramente italiana, e non la versione Italia-Las Vegas o Disneyworld.

E pensate che io sono un figlio di emigranti nato e cresciuto in USA, ma questo paese ci tengo, e credo in lei. Non posso vederla defamata in questa maniera. Costa va diffesa per l?Italia e gli italiani.

Scusate lo sfogo

Carlo con tutto il cuore sono con te !!!!!!
Ma scusate in Italia non c´é una legge che punisce i cattivi giornalisti ? Ma con anni di carcere ?
Cioé io ringrazio il lavoro del giornalismo, ma il buon giornalismo, qui c´é molta diffamazione, troppa ed é difficile difendersi.
Arrivi al processo, distrutto !!!! E come fai a difenderti ??? Spiegatemelo.......

Un saluto e grazie Carlo
 
Credo che molto dipenderà da quanto gli azionisti saranno disposti ad aspettare e da quanto saranno disposti a perdere o quantomeno a non guadagnare. Il tempo riuscirà sicuramente a ridurre questa percentuale, in fin dei conti in questo periodo c'è la crisi, c'è stato il naufragio seguito dall'attacco mediatico e dalla totale assenza di attività promozionale. C'è n'è di mercato da riconquistare.

La compagnia si è difesa poco e male? In parte lo penso anche io ma non era facile difendersi in queste condizioni. Anche perchè se è vero che sintetizzando potremmo dire che "la colpa è stata del C.te Schettino" è altrettanto vero, forse non sarete daccordo, che il C.te Schettino è (era) Costa Crociere. Ovviamente pensare che si possa equiparare il comportamento di Schettino con quello degli altri dipendenti dell'azienda è l'ultimo dei miei pensieri.

Io spero come tutti che le navi con la "C" sui fumaioli gialli continuino a navigare ancora a lungo, magari anche con il tricolore a poppa. Anche perche, a prescindere dalle scelte finali di acquisto, ma in Italia se parli di pasta qualcuno ti risponderà Barilla qualcun altro De Cecco, se chiedi di automobili ti risponderanno Fiat Audi o BMW ma se parli di crociere state sicuri che l'associazione è Costa Crociere. E questa è una caratteristica più unica che rara di questa azienda, con buona pace di MSC.
 
Ultima modifica:
Signori, nel commercio comanda solo il mercato.
Sarà solo quello a dare un'indicazione ai vertici di Miami per decidere le sorti del brand. Purtroppo oggi il 35% di calo è davvero un dato preoccupante, ma sono d'accordo con chi, qualche post più sopra, sostiene che questo dato proviene dall'impressione negativa del dopo-incidente. Vedremo tra qualche mese, quando l'impatto mediatico sarà raffreddato, se Costa recupererà questo gap: in caso di dati non negativi, il marchio è salvo, diversamente....non so...

In Europa, sino ad oggi, è la prima Compagnia: questo sicuramente verrà considerato dai vertici.
Ci auguriamo tutti che il brand non scompaia, non solo per un motivo affettivo (Costa, a livello mondiale, ha fatto da apripista al business delle crociere, non solo in Europa, ma ancor di più in America), ma soprattutto per l'indotto economico che crea in Italia.

... è bene confidare nella capacità di recupero di Costa. E' la prova del fuoco per il suo management.

Il punto è proprio questo. Quale management? Il precedente o quello che Arison vorrà inserire ex novo per sostituire qualche top manager e dare un nuovo input alla Compagnia?
Solitamente, quando una squadra di calcio va male, non si cambiano i giocatori, ma l'allenatore e il suo staff....
E' una mia personalissima ipotesi, sia chiaro, ma spiegherebbe il fatto che dopo l'incidente, sino ad oggi Costa non ha preso posizioni nette o presentato particolari iniziative (tranne quella dei risarcimenti standard ai naufraghi e lo svuotamento delle cisterne della Concordia).
 
Inanzitutto vi devo ringraziare a tutti per il modo serio con cui siete intervenuti su questo argomento perche leggo tante cose che mi fanno riflettere e quotare.
Costa credo che per il gruppo Carnival nella sua globalizzazione nel mondo delle crociere ha compiuto il suo obiettivo con i massimi dei voti, non la vedo che possa essere rimpiazzata da nessun altra compagnia del gruppo, solo dalla Carnival, e per quello all´inizio ho chiesto, ma come la chiamiamo ? Carnival Italia ?
Anche se la Carnival é al 99,5 % per un mercato in acque territoriali Americane del Nord, la Costa é quella che piú se l´assomiglia come caratteristiche, come prodotto.
Degli Americani domani o fra un anno, sono dell´idea che sono imprevvisibili, sono d´accordo che la loro vera bibblia sono i bilanci e sono asentimentali , peró questa notizia del cambio di marchio a me non é nuova, la prima volta che l´ho sentita é stato giovedi 26 gennaio, a 13 giorni della tragedia, da una amico a cui sono andato a fare visita a cambio di un caffe. Perció, non é una cosa nuova, ed é la voce dei grandi Capi.

Un´altra cosa per rispondere a Pmanlio, la cosa bella di Costa, che ha una flotta per tutte le esigenze, ci sono navi come piace a lui come l´Allegra, la Classica e la Romantica, navi piú umane, cosa che Carnival si parte dalla Fantasy.
Bisogna anche dare atto che la compagnia ha dato al suo pubblico due navi come la Luminosa e Deliziosa , navi piccole in un periodo che il mercato richiedeva navi grandi, guardate Celebrity, RCCL, NCL, Carnival, MSC.

Il mercato attuale ?
Mi piacerebbe conoscere la cifra in negativo delle altre compagnie fino il 13 gennaio.
Metterei anche dentro la bilancia le nuove politiche dei prezzi fatte dalle compagnie che secondo me ritardano le prenotazioni ( formula roulette ), perció il negativo potrebbe essere giustificato ( il 35 di Costa é una ltro motivo ).

Torno alle parole di Carlo é invito alla Costa a incominciare a chiedere forti risarcimenti da parte della stampa che la sta diffamando, anche se sta aspettando i risultati delle procura.
Sicuramente Schettino rappresenta Costa e credo che dall´inchiesta usciranno colpe verso la compagnia, chi lo dice non credo che sbagli , anche se da parte mia e parlo con la logica, Costa questa volta non c´entra !!!!

La nave deve sparire il piú presto possibile, sembra essere ad Avetrana capitolo due, giornalismo che deve chiamare l´attenzione pubblica , turisti che devono andar a curiosare.
Prima sparisce ed un commercio che finisce, un commercio nefasto per l´immagine Costa.

Comunque potete dire quello che volete peró Costa é sinonimo di crociera ed é l´Italia per il mondo, andate in Brasile o in Argentina, quella cimeniera gialla con la C é un simbolo forte. Cambiar nome é azzerarsi due volte.

Leggo solo ora Gabriele : Il trionfo di Costa secondo me si deve alla capacitá di Foschi che ha saputo mantenere quelle caratteristiche create dalla famiglia Costa portando anche il tricolore , giocando con la sua storia, interpretando come nessuno la politica Carnival creando un fatturato da santificazione.
Anche lui secondo me ha dovuto sopportarsi Farcus.
Attenzione......

Un saluto
 
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