Re: Caso Costa Allegra (problemi in crociera) su Rai Tre
Vorrei ritornare sull'argomento Costa Allegra - Mi manda Raitre, anche se sono passati molti mesi dall'ultimo intervento in tema, per riferire la mia esperienza personale.
Io ero a bordo di Allegra in quel viaggio, ma soltanto nella prima metà: cioè da Savona a Bombay. Non posso quindi riferire in prima persona se non per ciò che è accaduto in quelle prime due settimane, mentre per la seconda parte del viaggio, posso al massimo riferire quello che ho sentito raccontare da persone che sono rimaste a bordo e con le quali sono poi rimasto in contatto.
Che la nave sia stata sottoposta a lavori di ristrutturazione abbastanza rilevanti fino a poche ore prima della partenza, è fuori di dubbio. Il racconto fatto da alcuni ufficiali a bordo (forse addirittura dal capitano Bossi, se non ricordo male) dello sbarco dei materiali di risulta delle demolizioni ancora poche ore prima dell'imbarco dei passeggeri, l'ho sentito con le mie orecchie.
Non soltanto. Ricordo anche che a bordo della nave, durante i primi giorni di navigazione, c'erano ancora alcune squadre di operai (elettricisti se non sbaglio) al lavoro sugli impianti della nave; squadre che furono sbarcate in Egitto nel porto di Alessandria.
Anche se ebbi modo di ascoltare, già nei primi giorni di crociera qualche lamentela isolata di persone che denunciavano problemi in cabina (soprattutto problemi agli scarichi dei bagni!) o altri piccoli inconvenienti, devo dire che personalmente non riscontrai nessun problema particolare: tranne una interruzione nell'erogazione dell'acqua calda in cabina durata qualche ora, durante lo scalo a Port Said.
Fu dopo la partenza della nave dal porto di Hodeida che mi resi conto che qualcosa non andava. Innanzi tutto io, come molti altri passeggeri che si trovavano sui ponti esterni per assistere al distacco dal molo, ci accorgemmo che la nave disperdeva nell'aria oltre al solito fumo nero dello scarico dei motori diesel, anche fiocchi di un materiale fibroso biancastro, forse dei frammenti di materiali isolanti. Poi che la nave, anche quando era ormai lontana dal porto, manteneva una velocità insolitamente bassa, a malapena 8 o 10 nodi.
Quella notte iniziarono i problemi alla climatizzazione. La nave procedeva, a quanto mi dissero a bordo, con la spinta di un solo motore diesel; e andarono in blocco anche i compressori del sistema di climatizzazione. Un sottufficiale a bordo mi disse che praticamente tutto quello che poteva guastarsi a bordo, in quel giorno si era guastato!
Con una temperatura esterna tra i 28 e i 30 gradi ovviamente anche nelle cabine si raggiunsero presto temperature tropicali. La cosa però fu risolta il giorno successivo, e, a parte un ritardo di circa 4 ore nell'arrivo in Oman a Salalah, tutto tornò quasi normale.
Qualche giorno dopo io sbarcai regolarmente a Bombay, senza nessun altro problema o ritardo.
In seguito, dopo il mio ritorno in Italia, ebbi modo di parlare con alcune persone che avevo conosciuto a bordo (tra le quali i miei compagni di tavolo), che mi raccontarono di ciò che era avvenuto dopo il mio sbarco.
Partiti dal porto di Goa in India, mi raccontarono di un blackout durato più di un'ora, del fatto che quella sera non avevano potuto nemmeno cenare, dei momenti di tensione (se non addirittura di panico) che c'erano stati a bordo.
Personalmente non ebbi a subire degli inconvenienti di particolare gravità; però, siccome quando si effettua una crociera ci si aspetta, giustamente, che tutto sia perfetto (o pelomeno che il servizio offerto sia adeguato alla cifra spesa), al mio ritorno scrissi una lettera alla compagnia segnalando le cose che non erano andate per il verso giusto; ma senza chiedere nulla, in quanto non ritenevo di essere stato danneggiato in maniera significativa da quanto era successo.
Un paio di mesi dopo ricevetti una risposta dalla compagnia con la quale mi ringraziavano per la segnalazione, si scusavano per gli inconvenienti che si erano verificati, e mi offrivano un buono da spendere in una successiva crociera.
Ai passeggeri che sono rimasti a bordo per l'intera crociera, fu offerto invece un riborso pari al 10% della cifra spesa, aumentato al 20% se utilizzato per acquistare un'altra crociera. Che io sappia molti hanno usufruito di questa offerta: i miei compagni di tavolo ad esempio lo utilizzarono per una crociera in Sud America; altri passeggeri di quella crociera (almeno 4 coppie) le incontrai di nuovo un anno fa su Costa Marina, per la crociera di rientro Singapore-Savona, e alcuni di loro avevano scontato in quella crociera il riborso dovutogli per i fatti accaduti a bordo di Allegra.
Credo che la compagnia abbia fatto un grosso errore a programmare dei lavori di quel tipo su una vecchia nave, senza avere programmato i tempi tecnici necessari al loro svolgimento in sicurezza. Mentre devo dire che a bordo, sia per esperienza diretta, che per i racconti che mi sono stati fatti, tutto il personale si è prodigato, ben al di là del proprio dovere, per cercare di assistere i passeggeri; unico neo, forse, la scarsezza di informazioni nel momento in cui i fatti accadevano, con la conseguente brutta sensazione di disorientamento che ne deriva e quindi una certa amplificazione della tensione a bordo.
Premesso questo, e denuciate le colpe della compagnia (che c'erano!), non ho condiviso e non condivido la spettacolarizzazione che si è fatta di questa cosa: io non sarei mai andato a Mi Manda Raitre, piuttosto, se lo avessi ritenuto necessario, avrei chiesto un risarcimento per vie istituzionali.
In un certo tipo di trasmissioni televisive finiscono per fare una pessima figura entrambe le parti!
E Costa non ne è uscita bene.
Spero di avere fornito qualche informazione utile a farsi un'idea di ciò che è accaduto veramente.
Ciao
Roberto