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Cina; il nuovo mercato.

M

MarinaeAngelo

Guest
l'articolo è in inglese e dunque non capisco cosa dice .
La mia era una domanda ironica rivolta a quelli che additano sempre i "soliti italiani" come responsabili di comportamenti maleducati.
A quanto pare non siamo solo noi .
Anzi parrebbe che c'è di peggio .
 

Rodolfo

Super Moderatore
In effetti, sembrerebbe. In relativamente poco tempo, navi occupate da passeggeri che, alla fine, han dovuto essere sgomberati con la forza dalla Polizia. Comportamenti molto più "decisi" per far valere i propri "diritti".
 

Baby1978

New member
Alla fine dell'articolo si parla a mio parere dell'aspetto più interessante. Si parla di eventuali modifiche dei regolamenti da parte dell'ufficio del turismo cinese. Mi chiedo come e cosa intendono cambiare.. potrebbe essere un ulteriore spunto di riflessione sulle future espansioni in quelle aree di compagnie crocierisiche. Mi chiedo cosa succederebbe se (e spero di no) i nuovi contratti dovessero porre dei vincoli in merito ai rimborsi anche in caso di cambio rotta per motivi di sicurezza. Dubito che ciò potrebbe non avere conseguenze..
 
F

Felix73

Guest
Ecco, sicuramente quanto contenuto nel link messo da Rodolfo può essere "classificato" come "diversità culturale" rispetto ad un approccio "di regola" differente come il nostro (anche se non mancano esempi poco edificanti anche da noi, per carità. Però con frequenza e clamore onestamente differenti).

Sono certamente situazioni che, seppur non violente, sono estreme. Uno sbarco "coercitivo" non è cosa da poco.
Mercato nuovo, poca maturità ed abitudine ad adattarsi a norme contrattuali che sono differenti rispetto a qualsiasi altro contratto che preveda delle prestazioni, poco interesse nel valutare le cause di "forza maggiore". Non è stato il singolo caso di dieci individui, ma qualche centinaio, fenomeno quindi importante e da non sottovalutare.

E' una sfida che le compagnie dovranno affrontare.
Mi sembra degno di nota lo spunto che propone Baby1978. In relazione sopratutto al cambiamento normativo. Mi conforta però che l'ufficio del turismo cinese si sia schierato dalla parte del Comandante e non da quella dei rivoltosi.

In linea generale, rifletto proprio su questa differenza di approccio. Le ragioni di chi si lamenta, si basano su un semplice presupposto: io ho comprato una crociera in Giappone, tu mi hai portato in Corea. A prescindere dalle motivazioni, io voglio un rimborso più congruo perchè avevo comprato altro.
Ovvio che in presenza di cause di forza maggiore che minano la sicurezza della nave e dei passeggeri, oppure di soccorsi in mare, tale richiesta è da considerarsi pretenziosa. Ed i modi utilizzati per farla valere descritti nell'articolo, sono da condannare a prescindere, anche in casi in cui si potrebbe avere ragione (ma non è questo il caso).

Però, riflettevo in generale su altre situazioni, e su come queste godano a mio parere di una "tutela" contrattuale a svantaggio del crocierista.
Ad esempio il guasto tecnico, piuttosto che la scialuppa penzolante sulla Mediterranea o l'incendio nella Freedom OTS.
Premesso che il guasto tecnico può sempre capitare e che quando capita, certi aspetti vanno comunque accettati serenamente (e non come su Fortuna e la questione di fare scalo in Sardegna o meno, cose senza senso).
Però, io trovo poco logico che in questi casi, ed è consuetudine contrattuale in ogni compagnia mass, che non sia dovuto nessun rimborso, o che nel caso in cui la compagnia gentilmente lo conceda, sia a sua discrezione deciderne modalità di erogazione, tempi ed importo.
Dico questo partendo da un quesito: sulla base di cosa il rischio di un guasto tecnico deve gravare praticamente in toto sul cliente e non sulla compagnia? E perchè non prevedere allora un rimborso più oggettivo, ad esempio dividendo l'importo pagato per il numero di tappe, abbatterlo di un 20% (indicativamente) e moltiplicarlo per le tappe saltate?

Alla fine, io crocierista ho comprato comunque un itinerario e fatto delle valutazioni e speso un importo per quelle tappe. Un generatore si rompe, un motore si ferma, per tantissimi motivi. Per una questione probabilistica, per scarsa manutenzione, per imperizia, e tante altre ragioni. Perchè il rischio deve essere a carico del crocierista a prescindere e non della compagnia come normale rischio d'impresa insito nella sua attività?
Ed aggiungo che in questo modo poi, una compagnia che spende zero euro in manutenzioni (estremizzo) e che quindi è maggiormente a rischio di guasti tecnici, verrebbe automaticamente incentivata a non risparmiare troppo in questo importante capitolo di spesa.

Ma poi, detto molto francamente, se a bordo della Freedom hanno deciso di installare lo scrub mentre la nave è in navigazione e scoppia un incendio e saltano le tappe, perchè deve essere la compagnia che unilateralmente ha facoltà di decidere se e come rimborsare?
Un meccanismo di rimborso oggettivo per queste casistiche eliminerebbe anche i lunghi contenziosi legali (e spesso per me sacrosanti dal punto di vista del crocierista) post crociera.
Ripeto, tutto ciò fatte salve le cause di forza maggiore (tra cui il soccorso in mare).
 
Ultima modifica:

Rodolfo

Super Moderatore
Sarei d'accordo anche io con quanto esposto da Felix. Giustamente, anche se imprevedibile, un guasto può essere indotto da cattiva manutenzione, trascuratezza, rinvio del problema alla prima occasione di fermo programmato. Giusto prevedere dei rimborsi non legati a decisioni unilaterali delle Compagnie, ma a degli indennizzi codificati a garanzia dell'utente.

Naturalmente nei casi, come quello di questi giorni incorso a Magnifica, causa avverse condizioni meteo, decisioni di Autorità Portuali, reali cause di "forza maggiore" lasciato al Vettore l'ammontare di facilitazioni/rimborsi/crediti spendibili a bordo concessi ai clienti. Anche se, un porto saltato per condizioni meteo, potrebbe essere riportato alla prima ipotesi, di qualche "responsabilità" della Compagnia per aver rinviato p.e., la sistemazione di un gruppo propulsivo, come è successo a RCL Indipendence per tre anni senza un Azipod, che di fatto potrebbe limitare l'operatività della nave e la sua sicurezza di manovra. Ma questo è un segreto custodito "gelosamente" ed oltretutto difficile da accertare come causa/effetto.
 

Baby1978

New member
Condivido pienamente max. E io su fortuna c'ero, come molti sanno. Scrissi nel topic apposito. Ho affrontato il cambio con buono spirito e vissuto la giornata a palermo in modo sereno, mi è pure piaciuta.
Per la verità a bordo non si è avvertito tutto il malumore e il clamore riportato a terra, credimi.. qualche muguno per quanto ho visto io. Però dopo aver visto cosa hanno scelto di fare su mediterranea mi sono un po' sentita presa in giro. Loro 400 euro di credito per due scali saltati, di cui uno sostituito, e noi nulla. Solo un nervoso da 5 minuti, nulla di più, ma secondo me il tutto sarebbe da regolamentare meglio proprio per evitare situazioni da "figli e figliastri", come ho scritto altrove.
Poi il tutto fermo restando che nello specifico caso riportato per cui si sono lamentati in cina (cause metereologiche con rischio per i passeggeri), ma anche in caso di salute e vite umane (anche quello successo, due malori con conseguenti ritardi su diadema nella crociera dell'epifania) secondo me effettivamente non dovrebbero sorgere rimborsi, anche perché preferisco essere certa che si badi prima alla sicurezza ed evitare che, per evitare ingenti rimborsi, le compagnie rischino di "spingere al limite" la valutazione del rischio, mentre per il guasto alla nave regolamenterei meglio. Le riflessionni di max sono molto simili a quelle che feci io con mio marito in occasione del cambio scalo su fortuna.
 

Rodolfo

Super Moderatore
I numeri "corrono". Nei primi 10 mesi di quest'anno il Porto di Xiamen ha fatto registrare notevoli incrementi di toccate e passeggeri, rispetto allo stesso periodo del 2014. Quadruplicate le navi e raddoppiati i passeggeri.

Il favorito, l'itinerario tra Xiamen e Taiwan, tra cui Kaohsiung, Hualien, Taichung e Keelung, con 45 chiamate e 81.428 passeggeri.

Anche la tratta verso il Giappone ha riscosso un buon successo, con 35 chiamate e 65.921 passeggeri.

http://www.seatrade-cruise.com/news...at-chinas-xiamen-port-in-first-10-months.html
 

ENRICO747

Active member
Ma com'e' il mare da quelle parti?
Cioe', a parte le toccate di citta' anche blasonate...c'e' un anche un turismo balneare o e' unicamente un tour culturale?
Non ho la minima idea di come sia la costa Cinese...ed il suo mare.
 

IlvecchioGio

New member
Ecco un altro paese in "rampa di lancio" che allargherà il bacino di utenti potenziali in quella zona del Mondo. Il Vietnam.

http://www.repubblica.it/viaggi/201...re_per_il_vietnam_che_cambia_pelle-128133160/

Ricca di contraddizioni ma lanciatissima ..non mi meraviglierei a vederla superare la Cina nella corsa al cambiamento ed ammodernamento ..entrambe hanno alle spalle una eredità che desiderano cancellare buttandola nel dimenticatoio esaltando solo quegli aspetti culturali che le caratterizzano e le rendono uniche .
 

Rodolfo

Super Moderatore
I numeri riportati in questo articolo domostrerebbero un impegno sempre maggiore delle Compagnie per quell'area geografica. Tuttavia il fatto che alcune si siano disimpegnate rispetto alle programmazioni iniziali, viene riportato anche nel contesto, e dal diminuito numero di crocieristi riscontrato negli ultimi tempi per le note vicende farebbe nascere qualche incertezza in merito.

Probabilmente assisteremo a qualche riorganizzazione nel prossimo futuro.

https://www.cruiseindustrynews.com/cruise-news/17407-chinese-market-growth-track-2018-2025.html
 

Rodolfo

Super Moderatore
Articoli in "contrasto" tra di loro. Da una parte crescita impetuosa nel 2016 rispetto il 2015 con indici che rasentano le tre cifre per il mercato cinese, più 99%, ed un complessivo più 55%; crescita numero navi impegnate nell'area. I dato provengono dal CLIA.

http://www.themeditelegraph.com/it/...ota-milioni-ZlfUt4n6f8hNVX9y7GZImL/index.html

dall'altra dubbi, timori, sovrastime, parziali disimpegni delle Compagnie, navi che rientrano

http://www.themeditelegraph.com/it/...a-vera-caso-9txJFBE9LY8D2Z2MpsKzXN/index.html
 
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