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Collisione navi RCL e Carnival

Re: Collisione navi RCL e Carnival

delphinus ha detto:
Semplice,della sicurezza.
Meno pescaggio vuol dire anche meno sicurezza di navigazione in condizioni meteo sfavorevoli come mare forte e vento laterale.
E' una questione di baricentro.
Ciao.
Semplice.... non è vero.
Usa la funzione cerca e chiarirai l argomento
 
Re: Collisione navi RCL e Carnival

Semplice.... non è vero.
Infatti,hai ragione,bastava cercare e trovare l'argomento.
Mi scuso per la gaffe.
Giuseppe.
 
Re: Collisione navi RCL e Carnival

nessuna gaffe giuseppe, è un errore molto comune e diffuso. Ciao
 
Re: Collisione navi RCL e Carnival

Una documentazione in più. A parte il mal di stomaco a metà filmato, si vedeva in effetti il cielo temporalesco, causa probabile del rinforzo del vento, anche se, sempre dalla ripresa, la bandiera dell'Enchantment non sventolava in modo particolare. Probabilmente era sottovento della Legend: e la probabile direzione del vento la spingeva infatti contro la nave RCL. Si vede il ribollire dell'acqua tra i due scafi, nel tentativo di Legend di allontanarsi.

Certo che per un Comandante deve essere una situazione davvero imbarazzante trovarsi nell'impossibilità di evitare l'incidente.
 
Re: Collisione navi RCL e Carnival

La telecamera ci voleva in cabina di pilotaggio...anche perchè l'incidente è lento...e quindi ci si rende conto di quello che sta succedendo...il mal di stomaco è...comune. ne ho trovati altri da altri punti di ripresa e sono tutti impressionanti.
 
Re: Collisione navi RCL e Carnival

Grazie per il video Lorenzo..

Verso i 57 secondi di video,si vedono saltare alcuni pezzi dalla Caribbean,come se niente fosse,pazzesco :shock:
 
Re: Collisione navi RCL e Carnival

Rodolfo ha detto:
In merito all'incidente mi è venuta in mente una considerazione. Se al posto della Legend ci fosse stata la Dream, le conseguenze avrebbero potuto essere ben diverse. A parte la violenza dell'impatto, non quantificabile, ma Dream è una delle imbarcazioni per le quali, ultimamente, è stata scelta la disposizione esterna delle lance di salvataggio.

senza contare che danni più consistenti li avrebbe potuto riportare anche la nave della RCL, se le proprie lance e relative strutture, fossero state colpite da quelle di Dream, così "fuori sagoma". Un conto è un urto murata contro murata, un altro è lance contro murata.

... lasciatemi la libertà di dire magari una stupidata: la scelta delle scialuppe sull'esterno, anche per eventuali colpi di mare non mi sembra improntata a criteri di prudenza. A proposito di scialuppe di salvatagio, annessi e connessi, come siamo messi sulla Oasis ? Ce n'è per tutti :wink: ? Io non oso neanche immaginare l'effetto dei fatidici sette fischi brevi seguiti da uno lungo su una nave del genere e non siamo ancora all'abbandono nave, figuriamoci il resto :roll: :mrgreen:
 
Re: Collisione navi RCL e Carnival

Che dire .....Impressionante

Un saluto e grazie Lorenzo.
 
Re: Collisione navi RCL e Carnival

bridge ha detto:
Premesso che non ero lì (ovviamente), ma conosco bene il posto e la nave...vorrei fare alcune considerazioni:
... le navi sono sempre e alla fin fine dei pezzi di ferro
... quanto successo deve far pensare a tutti gli addetti ai lavori, altro che sfornare navi sempre più grandi...

Amici, sono ignorante in materia :oops: ma essere ignoranti non significa mancare di buon senso :wink: : una volta per tutte smettiamola di dare la colpa al vento ! La corsa a certo gigantismo mi lascia comunque perplesso. Inoltre, perdonatemi, vi sparo qui una cretinata, dopotutto non sarà la prima nel sito e neanche l'ultima :mrgreen: allora : prendiamo due scatole di latta uguali a forma di parallelepipedo (come quelle dei biscotti) immergiamole in una vasca piena d'acqua facendo però in modo che una sia più carica e quindi peschi o sprofondi di più e l'altra lo sia meno e quindi peschi di meno; a quel punto allineamole come i vagoni di un treno e finalmente facciamo vento su un lato: certamente non si sposteranno allo stesso modo e quella che pesca di più reagirà più lentamente sia perchè ostacolata dal fluido dell'acqua sia perchè offre meno superficie al vento. Questo è il mio modo di vedere da ignorante qual sono :roll: . Questi navoni a parte azipod, Twister e diavolerie varie per dotte dissertazioni mi sembrano ormai scatole di biscotti troppo leggere, sarà proprio vero che la nave è femmina..." la donna è mobil qual piuma al vento..." e ora chi mi difende dal ciclone delle amiche crocieriste ? roll: :wink: :mrgreen:
 
Re: Collisione navi RCL e Carnival

Sergio, l'esempio è valido, incontestabile, ma non completo, secondo il mio punto di vista. Alla "scatola" che pesca meno, devi però aggiungere 4/5/6 eliche laterali; perché così avviene nella realtà.
Che le dimensioni delle navi risentano notevolmente degli effetti del vento è altrettanto vero; ma gli incidenti succedevano anche una volta, coinvolgendo minimamente le navi passeggeri, praticamente non ce n'erano rispetto ad ora, ma i mercantili normali quante volte son stati "preda" delle raffiche di vento, magari sotto tiro di nutrite presenze di rimorchiatori.

Aggiungerei che, al giorno d'oggi, fa molto più notizia un Concordia con 3500 persone a bordo che urta una struttura, una Fantasia che strappa gli ormeggi, che una portacontainer con oltre una decina di metri di pescaggio, e con superficie velica assai più ridotta, che se ne va per conto suo a spasso per il porto a provocar danni.
 
Re: Collisione navi RCL e Carnival

Rodolfo, ovvio che il mio esempio voleva essere quanto di più elementare ed esemplificativo potesse esserci, naturalmente so bene degli effetti e delle prerogative delle eliche laterali, ma certi incidenti dimostrano che queste non sono sempre il "toccasana", in altre parole non possono tutto. Insomma siamo alla sfida di sempre tra l'uomo con le sue creature e la natura ed a mio modesto avviso, troppo spesso, l'uomo conduce questa sfida "borderline", come un eterno bambino che impara a camminare cadendo, raccoglie la sfida ma poi prende atto delle conseguenze quando ci sbatte il naso contro :wink: . Il migliore degli ingegneri dovrebbe essere anche un "saggio" ma spesso non può esserlo perchè deve ubbidire ad altre istanze ed allora, pur conscio di certi effetti deteriori, non può far altro che cercare di ridurne la portata: truster e vento lottano tra di loro come in un braccio di ferro ma una cosa è certa e non può essere contestata: in questa lotta le fiancate enormi danno una mano al vento. Il mio cervellino non può avventurarsi in discorsi complicati, articolati e dotti ma, limitato com'è, percorre la strada più semplice: quella del buon senso :wink: Ciao :)
 
Re: Collisione navi RCL e Carnival

E son d'accordo sul fatto che non esista tecnologia che tenga davanti alle manifestazioni della natura. Ma la l'ingegneristica si adegua. Le facciamo più alte e con meno pescaggio? E allora le allarghiamo, ci mettiamo 6 motori laterali, e tre azipod, più tutta una serie di diavolerie elettroniche. Abbiamo risolto il 90% dell'operatività. Il 10% si gestisce di volta in volta; si salta lo scalo, si cambia rotta, si attendono migliorate condizioni, si richiede l'ausilio dei rimorchiatori. Ci scappa l'incidente in manovra? Non potrà mai essere del tutto evitato, l'importante è che sia contenuto.

E soprattutto meno pressioni ai comandanti da parte delle Compagnie. Qualche incidente poteva e potrà essere evitato.
 
Re: Collisione navi RCL e Carnival

Rodolfo...E soprattutto meno pressioni ai comandanti da parte delle Compagnie. Qualche incidente poteva e potrà essere evitato.[/quote]

...l'hai detto ! :wink: A proposito di dimensioni, ricordo ancora la polemica che ci fu quando arrivarono gli attuali traghetti CAREMAR per Ischia; non era certo facile entrare nel porto di Ischia (che come sai è un bacino d'origine vulcanica nel quale il Borbone fece aprire un varco per farne porto) con un margine di poco più di un paio di metri tra le murate del traghetto e le due banchine. Tutto ok, tanto poi erano i poveri comandanti e quelli in mare a doversela sbrigare. Sono tutti così bravi che fanno quella manovra come niente fosse più volte al giorno ed inoltre talvolta quando contemporaneamente c'è una nave che sta per uscire ed una che deve entrare, tocca restare fermi all'imboccatura del porto cercando di tenere la posizione giusta o, se persa, riguadagnarla per poi riprendere la manovra ed infilarsi nel buco :shock: . Il tutto poi d'estate con natanti di tutti i tipi che ti passano e sfrecciano da tutte le parti talvolta da veri irresponsabili. Roba da matti :shock: Ci sei mai stato lì ?
 
Re: Collisione navi RCL e Carnival

Vedi Sergio, mi hai fatto venire in mente un episodio avvenuto proprio dalle tue parti, che dovrebbe essere stato trattato sul Mattino dello scorso settembre.
Un Comandante del Jet Nettuno della Alilauro, in servizio di linea Metrò del Mare, è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio, in quanto per le avverse condizioni Meteo, aveva deciso di annullare lo scalo di Torre del Greco, optando per Napoli, anche in considerazione del fatto che le due località sono abbastanza vicine e collegate da buoni servizi autostradali, e quindi senza creare più di tanti disagi all'utenza.

Alla fine, rinviato a giudizio, il Comandante è stato assolto, in quanto provata la motivazione della decisione di non scalare nel Porto di Torre.

Ma come? Il Codice di Diritto della Navigazione all'articolo 295 recita: "Al comandante della nave, in modo esclusivo, spetta la direzione della manovra e della navigazione" e allora? Dove sta il potere decisionale del Comandante?
Se poi nella malaugurata ipotesi, entrando nel porto, avesse subito un incidente, sarebbe stato rinviato a giudizio per "Naufragio Colposo", con il ritiro delle licenze ed abilitazioni varie.

Questo probabilmente è stato un eccesso, ma nella attività di tutti i giorni credo non ci sia molta differenza (esteso naturalmente a tutta l'attività marinaresca).

E' per quello che ho fatto mio il detto della gente di mare "Chi va per mare naviga, chi sta a terra giudica".
 
Re: Collisione navi RCL e Carnival

Credo che quando si ha la possibilità di fare un salto tecnico straordinario si pone sempre un problema di gestione dello stesso..

Il Titanic è un esempio lampante (con due lampade a prua, un binocolo ed un po di testa a posto la nave arrivava tranquillamente a destinazione) ma non certo l'unico..

Oggi si ha la possibilità di costruire questi giganti del mare, ma i porti si sono adeguati?
La gente ha capito quali limiti hanno?
Gli armatori l'hanno capito?

La risposta mi sembra negativa, lo provano una serie di incidenti più o meno piccoli in cui certe cose sembrano evidenti..
A Dubrovnik quante navi si mettono in rada? E quanto sono vicine tra di loro?
Quando Fantasia si è sganciata erano saltate le bitte d'ormeggio, il porto era adatto?
Quando Concordia è entrata in porto il comandante voleva entrare o 'doveva' entrare perchè la gente non gli avrebbe dato tregua se non lo faceva (e magari neanche l'armatore).
In certe situazioni si rinuncia ai rimorchiatori perchè non servono o perchè se non si prende il rischio magari ti arriva una ramanzina dall'alto?

Questo per dire che non esistono solo i problemi tecnici, ma che insieme ad un prodotto tecnologico, quale che sia, occorre produrre anche la giusta mentalità, e di questo spesso non se ne interessa nessuno..

Salutoni!
Manlio
 
Re: Collisione navi RCL e Carnival

pmanlio ha detto:
La gente ha capito quali limiti hanno?
Gli armatori l'hanno capito?

Salutoni!
Manlio

La gente, in genere, certamente no, ma gli armatori..... Capito lo hanno capito fin troppo bene, ma son anche qui leggi di mercato che ne determinano le scelte.
 
Re: Collisione navi RCL e Carnival

Rodolfo, Manlio, comunque se mia moglie dovesse trovarmi a mollo nella vasca da bagno con due scatole di biscotti mentre sto lì a soffiare :shock: , vi prego: ditele che non sono matto ! :lol: :lol: :lol:
 
Re: Collisione navi RCL e Carnival

fandelmare ha detto:
bridge ha detto:
Premesso che non ero lì (ovviamente), ma conosco bene il posto e la nave...vorrei fare alcune considerazioni:
... le navi sono sempre e alla fin fine dei pezzi di ferro
... quanto successo deve far pensare a tutti gli addetti ai lavori, altro che sfornare navi sempre più grandi...

Amici, sono ignorante in materia :oops: ma essere ignoranti non significa mancare di buon senso :wink: : una volta per tutte smettiamola di dare la colpa al vento ! La corsa a certo gigantismo mi lascia comunque perplesso. Inoltre, perdonatemi, vi sparo qui una cretinata, dopotutto non sarà la prima nel sito e neanche l'ultima :mrgreen: allora : prendiamo due scatole di latta uguali a forma di parallelepipedo (come quelle dei biscotti) immergiamole in una vasca piena d'acqua facendo però in modo che una sia più carica e quindi peschi o sprofondi di più e l'altra lo sia meno e quindi peschi di meno; a quel punto allineamole come i vagoni di un treno e finalmente facciamo vento su un lato: certamente non si sposteranno allo stesso modo e quella che pesca di più reagirà più lentamente sia perchè ostacolata dal fluido dell'acqua sia perchè offre meno superficie al vento. Questo è il mio modo di vedere da ignorante qual sono :roll: . Questi navoni a parte azipod, Twister e diavolerie varie per dotte dissertazioni mi sembrano ormai scatole di biscotti troppo leggere, sarà proprio vero che la nave è femmina..." la donna è mobil qual piuma al vento..." e ora chi mi difende dal ciclone delle amiche crocieriste ? roll: :wink: :mrgreen:

ok...mettiamo allora al treno una locomotiva da 50 cavalli e una da 5000 in quale preferisci stare.

........ allora per questo tuo principi il mezzo piu' sicuro per andare per mare e' una chiatta.

Ciao Fan ;-)
 
Re: Collisione navi RCL e Carnival

unochenavigaverament ha detto:
fandelmare ha detto:
bridge ha detto:
Premesso che non ero lì (ovviamente), ma conosco bene il posto e la nave...vorrei fare alcune considerazioni:
... le navi sono sempre e alla fin fine dei pezzi di ferro
... quanto successo deve far pensare a tutti gli addetti ai lavori, altro che sfornare navi sempre più grandi...

Amici, sono ignorante in materia :oops: ma essere ignoranti non significa mancare di buon senso :wink: : una volta per tutte smettiamola di dare la colpa al vento ! La corsa a certo gigantismo mi lascia comunque perplesso. Inoltre, perdonatemi, vi sparo qui una cretinata, dopotutto non sarà la prima nel sito e neanche l'ultima :mrgreen: allora : prendiamo due scatole di latta uguali a forma di parallelepipedo (come quelle dei biscotti) immergiamole in una vasca piena d'acqua facendo però in modo che una sia più carica e quindi peschi o sprofondi di più e l'altra lo sia meno e quindi peschi di meno; a quel punto allineamole come i vagoni di un treno e finalmente facciamo vento su un lato: certamente non si sposteranno allo stesso modo e quella che pesca di più reagirà più lentamente sia perchè ostacolata dal fluido dell'acqua sia perchè offre meno superficie al vento. Questo è il mio modo di vedere da ignorante qual sono :roll: . Questi navoni a parte azipod, Twister e diavolerie varie per dotte dissertazioni mi sembrano ormai scatole di biscotti troppo leggere, sarà proprio vero che la nave è femmina..." la donna è mobil qual piuma al vento..." e ora chi mi difende dal ciclone delle amiche crocieriste ? roll: :wink: :mrgreen:

ok...mettiamo allora al treno una locomotiva da 50 cavalli e una da 5000 in quale preferisci stare.

........ allora per questo tuo principi il mezzo piu' sicuro per andare per mare e' una chiatta.

Ciao Fan ;-)

No, caro Uno 8) , mi dispiace contraddirti, il principio a cui mi riferisco è quello di certe leggi fisiche che non ho inventato io :roll: e, ti prevengo :wink: , non venirmi a parlare di spinte e controspinte. Certi fatti forse dimostrano che qualche volta non ci si può fidare dei "cavalli" e forse, in certi casi neppure del "cocchiere" :roll: Quello tra le conoscenze tecniche e l'esperienza è un matrimonio perfetto e ne nasce un bel figlio chiamato "progresso", ma la vera esperienza consta di due elementi: prova di fatto in svariate circostanze cioè osservazione empirica e durata adeguata di questa osservazione. Amico mio, le meganavi con i loro fieri cavalli di cui parli sono creature abbastanza recenti nella lunghissima storia della navigazione, torniamo, quindi, a parlarne più in là ed intanto restiamo a guardare senza essere prevenuti ma anche senza enfasi; non stiamo parlando della Formula Uno! Peraltro è pur vero che queste signore dei mari "oversize" hanno congedato i volenterosi rimorchiatori ma è anche vero che i rimorchiatori anche se ben più potenti dei loro predecessori, quando sono chiamati in soccorso, faticano un bel pò a condurre la danza con queste compagne obese ubriacate di vento. Quanto alla chiatta che mi proponi, quella proprio non mi piace :( , se posso scegliere preferisco una bella barca a vela, quella almeno ha la "vela" giusta :roll: . Un'ultima considerazione: sai bene che talvolta per avaria le navi anche in mare sono state prese a rimorchio, poveri rimorchiatori se un giorno dovessero rimorchiare Oasis :mrgreen: Ciao :) è stato divertente ritrovarti tra noi.
P.s. A proposito di rimorchiare, navigando, navigando, non rimorchiare troppo :wink:
 
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