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come risparmiano le compagnie crocieristiche??

Re: come risparmiano le compagnie crocieristiche??

Condivido ciò che ha scritto Rodolfo, e vorrei aggiungere anche altre cose. 1) Appena il petrolio è aumentato, è stato fatto pagare l'adeguamento carburante, solo la royal ha esentato da pagarla a chi aveva gia prenotato prima dell'aumento (e forse qualche altra compagnia straniera). Mentre costa e msc, hanno mantenuto l'adeguamento, anche dopo i forti ribassi che vi sono stati. Poi alla fine, dopo innumerevoli lamentele, e dopo che il prezzo del petrolio è crollato ai minimi, lo hanno cancellato. Tutte le industrie sbandieranno la crisi, e hanno rimandato i pagamenti ai loro fornitori di diversi mesi. La crociera è una fra i pochi servizi, insieme al volo, treni ecc.. ad avere un pagamento prima di usufruirlo, addirittura ben 30 gg prima. In termini di liquidità, vi posso assicurare che conta moltissimo. La bassa e alta stagione è sempre esistita, è una cosa fisiologica, e non centra niente con la crisi, lo hanno gli alberghi, i ristoranti e tutto ciò che gravita nel turismo. Quindi, non esiste nessuna scusa perchè risparmino sulla crociera. Sopratutto per quanto riguarda le compagnie cosidette "italiane" che sfruttano il mercato nazionale con il loro tricolore, ma poi spesso non ne sono all'altezza. Mi scuso per la durezza delle mie posizioni, ma penso che chi paga migliaia di euro per farsi una crociera, poi non si debba ritrovare a ....contare i tortellini, come se fosse ad una mensa aziendale. un saluto lorenzo. :)
 
Re: come risparmiano le compagnie crocieristiche??

Sembrera' strano visto che a Marzo sara' innaugurata la MSC Magnifica, ma MSC ha pensato bene di fare dei tagli del personale in tutti i settori, almeno a bordo visto che sono direttamente interessata.

Ho chiamato la Compagnia giusto perche' volevo sapere com'era la situazione imbarchi, e la mia referente a terra mi ha comunicato che stanno assumendo solo personale straniero (hostess comprese), il motivo e' solo un fatto di salario (costano decisamente di meno).

Sono sconfortata....
 
Re: come risparmiano le compagnie crocieristiche??

Ormai la parola tagli è di moda. Il personale su una nave è fondamentale per la buona riuscita di una crociera. Non ha importanza la nazionalità, ma è importante la preparazione che gli si da, e con essa l'esperienza. Se si licenzia personale esperto, e si assume personale nuovo, secondo me la qualità ne risente, indipendentemente , ripeto da dove nasce una persona. Il tutto come si dice qui...per risparmiare...Per poi parlare del periodo stagionale, cosidetto "morto", nel turismo è fisiologico, penso però che venga abbondantemente compensato dai periodi di alta stagione. le navi da crociera non diventeranno per trattamento, come dei traghetti?
 
Re: come risparmiano le compagnie crocieristiche??

Per tornare al tema della discussione (come si può risparmiare?), un esempio legato ancora al vitto (pensando sempre a Leo e alle sue disavventure).
Poniamo che il costo di un pranzo a bordo sia di dieci euro (gli approvvigionamenti sono ovviamente acquistati dalle compagnie su larga scala e con prezzi scontatissimi). Se riduco le porzioni del 10%, ho un risparmio di un euro a pasto e magari nessuno ci fa caso (tranne qualche frequentatore dei forum... :D ).
Con 3 mila passeggeri a bordo, il risparmio è di 6 mila euro al giorno che su una crociera di sette giorni fa la bella cifra di 42 mila euro.
Se su quella crociera avevo 42 cabine da mille euro l'una vuote (oppure 84 cabine che ho dovuto svendere a 500 euro l'una negli ultimi giorni) il gioco è fatto. La crociera non è in perdita e tutto procede. Tranne sempre per quei frequentatori dei forum :D :D
cari saluti a Leo e a tutti
 
Re: come risparmiano le compagnie crocieristiche??

Il ragionamento è correttissimo, soltanto che i pasti dell'intera giornata costano per ciascun passeggero meno di dieci euro alla compagnia (6-7 €) :wink: !
 
Re: come risparmiano le compagnie crocieristiche??

Questo ragionamento vale per tutto. Faccio un esempio, se aumentano di 10 euro ogni crociera pensate che noi ce ne accorgeremmo? su una spesa media di 3000 euro, pagarne 3010 o 3020, credete che ci accorgeremmo dell'aumento? eppure se si moltiplica per tutte le crociere vengono cifre da molti zeri. No, non credo che sia la strategia di nessuna compagnia il "restringere" i pasti. Anche perchè chi è andato come noi in crociera, ha visto lo spreco di cibo che viene fatto, lasciando piatti pieni e buttati via. La parola d'ordine deve essere ottimizzazione, cioè cercare di "riempire" le navi, ma non abbassare, quello che è lo standard in uso. Capisco che è più facile in alta stagione, più difficile in bassa, ma per il turismo, per il commercio, direi per tutto è cosi. Basta pensare, che i negozi che vendono vestiti, una volta finiti i saldi dovranno aspettare maggio per vendere qualcosa...no? :D
 
Re: come risparmiano le compagnie crocieristiche??

I calcoli son calcoli e non ci si scappa; ma secondo il mio modesto parere non è sul cibo che le compagnie puntano a contenere i costi. Presentare una ristorazione da mensa aziendale non porta molto lontano. E' una delle cose più appariscenti e immediatamente deprecata da qualsiasi passeggero. Vuol dire segarsi le gambe da soli; e non mi sembra che una compagnia, da anni sul mercato, possa intraprendere soluzioni del genere.

Che la qualità del servizio, nel complessivo, possa essere stata ridimensionata verso il basso, credo che sia quasi incontestabile, ma arrivar a risparmiare sulla quantità di cibo credo sia altrettanto inverosimile.

Nel caso deprecabile di Leo, oltretutto, se dovessimo considerare una riduzione del 10% sul famoso piatto di tortellini, la cui corretta quantità credo si possa aggirare su 10/15 pezzi, ci sarebbe un risparmio di poco più di un tortellino!!!! Presentarne tre/quattro, a parte che saremmo davanti ad un taglio percentuale ben superiore, è una cosa inaudita, e credo che le motivazioni vadano ricercate altrove.

Credo di non sbagliare, se dico che il risparmio calcolato da prof, possa essere ottenuto in maniera molto meno impattante e quasi inavvertibile per il passeggero, risparmiando sulla velocità; 1/2 nodo di riduzione nei trasferimenti, porterebbe ad un risparmio di molto superiore.

Sono ben altre le spese che gravitano sulla gestione di una nave; spese di cui il passeggero nemmeno si accorge e può valutare, e giustamente aggiungo.
 
Re: come risparmiano le compagnie crocieristiche??

E' vero Rodolfo: se non mi sbglio negli ultimi anni abbiamo assistito ad una riduzione del tempo di permanenza negli scali di itinerari, nel loro complesso, rimasti sempre gli stessi. Ciò rappresenta allo stesso tempo una riduzione della velocità ed un numero di ore inferiore da pagare per la sosta in porto.
 
Re: come risparmiano le compagnie crocieristiche??

Magellano ha detto:
E' vero Rodolfo: se non mi sbglio negli ultimi anni abbiamo assistito ad una riduzione del tempo di permanenza negli scali di itinerari, nel loro complesso, rimasti sempre gli stessi. Ciò rappresenta allo stesso tempo una riduzione della velocità ed un numero di ore inferiore da pagare per la sosta in porto.

Ha anche un altro vantaggio, gli paghi le escursioni!!
Se vuoi vedere Atene partendo dal Pireo ed essere sicuro di reimbarcarti con cinque ore come fai?
Poi una volta risalito continui a spendere in nave perchè ci stai di più..

Però questa 'furbata' paga, perchè almeno per i viaggi che ho fatto, mi sembra che il tempo di sosta non interessi più di tanto all'ospite..

Sulla questione del cibo, se togliamo questi strani periodi, parlando di Costa ho notato una riduzione innegabile di quantità, ma molto si sprecava, ed una di qualità seguita però da un successivo ritorno a livelli alti, magari non come nel mitico 2004 (slurp!!) ma assolutamente alti..

Insomma, una cosa più che degna, con punte di eccellenza (Luminosa): quello di Pacifica credo sia stato un evento dovuto a chissà che, se divenisse uno standard ti giochi il pubblico..

Invece la riduzione di personale al seguito, notata da Leo e Salento (per Rabat) è una cosa che credo vada a ledere proprio il servizio, non mi sembra accettabile..

Il problema è che io parlo di Costa, l'unica realtà che conosco, Tayla ha dato una idea per MSC, per le altre si solo accennato..

Un torto da fare a tutti è che forse hanno troppe navi: se sono stracariche nei periodi di piena poi si attaccano a tutto per farti salire a bordo nei periodi di magra, e questo magari è bilanciato male..
Forse la crisi, tutto somamto improvvisa, ha cambiato una scena che era prevista da anni, e che giustificava la costruzione di navi su navi..

Io sono uno di quelli che parte in bassa stagione, finora ci ho solo guadagnato, normalmente mi aspetto di trovare una nave vivibile ed un personale più presente, meno stracarico di impegni..
Allora potrei capire che questa 'bassa' stagione mi costi 100/150 Euro in più (su Vic eravamo 1900 persone, il conto è fatto per una settimana) senza perdere in tempi di sosta e qualità del servizio..

Salutoni!
Manlio
 
Re: come risparmiano le compagnie crocieristiche??

Mi consolo pensando che potranno andare al risparmio su tante cose, ma non potranno mai
togliermi la gioia di andar per mare, il suo profumo, il suo rumore,i suoi tramonti, il suo silenzio.Spero che un angolino per godermi questo mi rimanga sempre su ogni nave anche
se non e' più come prima.Approfitto per inviare agli amici un grandissimo augurio di buon anno.

Queste sono le piú belle parole in un momento di crisi, in un momento in cui si parla di tagli, anch´io Signori come te PaoloCecchi continueró andar per mare a costo di pane e mortadella.
Non voglio mettere in discussione la mia crociera su Luminosa perche in quella nave quello che meno si sentiva era la crisi, conoscendo Costa sono rimasto ammirato quando la cena della notte di Capodanno acqua, Vino e Champagne é stata regalata dalla compagnia.

Crisi c´é e non se ne puó discutere con tutto quello che questo comporta.
Tante sono le cose che mi chiamano l´attenzione parlando del mercato Europeo, la prima credo che il mercato é saturo, come ho giá sentito dire da qualche d´uno nel nostro forum , come ho giá ben detto si é passati dai 3000 crocieristi ( Numero non esatto) ai 20000 d´oggi.
Mi chiama molto l´attenzione in Costa i piani famigliari, quando la seconda cabina per i tuoi figli, adirittura i nonni, paghi 499 e 599, vuol dire che di cabine vuote ce ne sono tante.
I vari ragionamenti su un tortellino in meno ( attenzione sono del parere che la cena per tadizione é constituita da vari piccoli piatti) sicuramente sono veri i calcoli fatti da Prof pero sono piú d´accordo con quello detto da Magallano i risparmi si ottengono in piccolissimi ed invisibili accorgimenti.
In tempi di crisi mi allarmano di piú i risparmi fatti sulla qualitá che nella quantitá, che secondo me ancora non si vede, non credo che si scenda da una nave affamati.
Bisogna tener presente che anche alle compagnie i costi sono aumentati di tanto e l´arma piú efficace per loro non la possono toccare, anzi diminuire : Una crociera su Marina nel 2001 invernale in Mediterraneo si partiva sui 1235 Euro, oggi su Serena si parte da 799, sicuramente navi piú grandi aiutano a favorirci sui prezzi.
L´altra realtá piú triste che oggi si fa fatica guadagnare 1000 Euro e tirare tutto il mese.
Sicuramente la concorrenza porta ad un contrasto che l´unico che ci guadagna é il consumatore, ma quando é tanta, credo che c´é solo da perdere, e credo che un industria alla fine deve fare quadrare i bilanci, in piú con un minor appoggio dalle banche.
Dire che il prodotto é in caduta e che come viene commercializzato é una politica pericolosa mi trovo d´accordo, ma oggi giorno chi vende macchine l´interessa solo venderle, e sulla qualitá poi si vedrá.
Il problema che oggi tutti fanno cosí, e chi non lo fa rischia di fallire o resiste solo perche ha un conto miliardario.

Credo che nel nostro forum sarebbe molto interessante cercare anche dare un aiuto alle varie compagnie raccontando quello che ha noi sembra importante per il miglioramento del servizio accetando la loro politica di risparmio.

Un saluto.
 
Re: come risparmiano le compagnie crocieristiche??

Sai tano, sotto un certo risparmio è difficile andare, è per questo che dico meglio 100/150 Euro in più ma non tocchiamo il servizio..

Alla fine uno paga una crociera, se la crociera si trasforma in un giretto per il mediterraneo a bordo di una bellissima nave non è più tale, la crociera è un piccolo sogno di una max due settimane, ed è anche un affidare tutta l'organizzazione di una vacanza ad un armatore e non pensarci più..

Quindi non posso pensare che mi costi come un campeggio, o come un villaggio vacanze, così come non posso pretendere che a ottocento/mille euro mi si faccia fare lo stesso viaggio del 1992, sono due estremi che non vanno..

Poi su cosa si può influire senza peggiorare il servizio? Probabilmente da quel lato avranno fatto molto senza che neanche ce ne accorgessimo, ripeto che a parte i tempi di sosta con Victoria ho fatto un bellissimo viaggio, sapevo che non era la stessa Vic del 2003, ma quello che 'mancava' era più che superfluo..

Salutoni!
Manlio
 
Re: come risparmiano le compagnie crocieristiche??

Manlio come possono accettare 150€ di aumento quando cè chi specula su 10 € di acqua o 3€ di stiratura, ricordi le polemiche sull'imbarco dell' acqua e i ferri da stiro per non parlare delle quote di servizio ,facenti parte del costo di crociera ,ma visti dalla maggioranza come un balzello imposto solo per fare cassa
Cé poi chi per risparmiare pochi euro , sceglie una crociera con imbarchi o sbarchi scomodi per poi spendere il doppio in trasferimenti, ma quì entra in gioco l'ingegno umano :?
 
Re: come risparmiano le compagnie crocieristiche??

Già, il "contrabbando" di acqua. Anche io, sotto questo aspetto, la vedo come Tamburino, Manlio.
 
Re: come risparmiano le compagnie crocieristiche??

C'è un pò di psicologia in mezzo.. :wink:
Se io ti dico che una cosa costa tot tu pensi che costa tot..
Poi a bordo 'scopri' che l'acqua si paga, le mance pure ecc.

Ci scommetto che se le mance non esistessero, ma il costo del viaggio fosse costo+prezzo mancia, il turista pagherebbe di suo altri soldi di mancia: quello che fa la gente è leggere il prezzo di imbarco e presumere che a bordo non spenda molto, se non addirittura nulla..
Quindi una volta a bordo scopre le nuove spese..
A bordo c'è l'effetto 'pollo', perchè ogni cosa ha un prezzo esagerato (14 Euro una foto!!) e la storia dell'acqua ovviamente mette con il naso storto molte persone..

Se gli fai capire PRIMA di partire il costo reale delle cose (ad es: se metti un pacchetto di acqua zitto zitto nel prezzo di imbarco ed a bordo poi offri gratis un pacchetto d'acqua) il risultato è diverso..
L'obiezione può essere: ma è tutto spiegato..
Vero, ma chi lo legge?
Invece quello che paghi prima e dopo ti rimane in mente..

Per me 150 Euro in più la gente le metterebbe, ma tutta la politica della compagnia deve porsi nell'ottica di gratificare la persona.
Ad es: un brutto limite di Costa, che rimane l'unica che conosco, è forse proprio quello..

C'è una differenza tra la percezione della nave, del viaggio, delle persone a bordo, rispetto a quella della compagnia, che sembra tiratina assai e pure un pò approfittatrice..
Uno ha l'idea che vogliano farti salire a tutti i costi per poi spellarti, è una idea che si può cambiare ponendosi esattamente nelle condizioni di oggi e diversificando i comportamenti..
Paghi 100 Euro di più? Però a bordo hai un buono acqua omaggio come benvenuto, e sempre a bordo trovi un cesto di frutta all'ingresso in cabina e magari se sei al primo viaggio l'iscrizione al Costa Club con qualche punto omaggio..

Cambia o no? Alla compagnia però non cambia nulla..

Rompo la netiquette ed interpreto a priori il pensiero di qualche utente del forum ok?
Relativamente al mio approccio..

"Insomma contento e.."
Così gli risparmio di scriverlo!!

Salutoni!
Manlio
 
Re: come risparmiano le compagnie crocieristiche??

E col fatto che la gente confronta i prezzi tra le varie compagnie, come la mettiamo?
 
Re: come risparmiano le compagnie crocieristiche??

E' questo che le sta fregando, ma se vogliono reggere non possono scendere più di tanto..
Ora prendiamo il nostro caso: MSC ti fa pagare ad es. la pizza a bordo..
Come ci rimani se sai che l'altro non lo fa?

Le compagnie di cui parliamo, ragionando in Italia, sono essenzialmente due, e mi sembra che stiano (ora mi mangeranno!!) diversificando dei particolari, ma diventando sostanzialmente equivalenti..

Il rischio maggiore che corrono è il 'travaso' del cliente da una all'altra parte..
Un fattore è il prezzo, ma non è l'unico, non saranno i cento Euro a portare il cliente da una parte più che dall'altra..
Parer mio ovviamente..

Salutoni!!
Manlio
 
Re: come risparmiano le compagnie crocieristiche??

Ciao Pmanlio.

Sono d´accordo con te che sarebbe meglio pagare 100-150 euro in piú ed avere un servizio migliore, peró credo che una nave cosí grande deve viaggiare piena, lo spettacolo deve seguire, a tutti costi, e non importa se i prezzi scendono.
La vita a bordo sará cará peró rimane in noi spendere o non spendere.
Sono d´accordo con Tamburino che si fa magia per risparmiare, infatti a me fa piú paura le spese che ho da quando parto di casa e ritorno, quello che posso spendere scendendo dalla nave, che quando sono imbarcato.
Chi ha fatto due crociere sa come é la vita a bordo.
Sono d´accordo che non solo le due compagnie Italiane ma tutte quelle che appartengono ad un mercato di massa diversificano il prodotto ma alla fine si equivalgono, secondo il mercato nel quale sono.
Mi fa paura con questa crisi pensare che si arrivi a nuove alleanze e fusioni.
Mi fa paura che l´Oasis of the Seas, che sicuramente avrá successo non sia l´inizio di una serie infinita di quel tipo di nave, come risultato la morte prematura di navi piú piccole e piú simpatiche per andare per mare.
E' questo che le sta fregando, ma se vogliono reggere non possono scendere più di tanto..
Ora prendiamo il nostro caso: MSC ti fa pagare ad es. la pizza a bordo..
Come ci rimani se sai che l'altro non lo fa?
Rimani male, é molte volte sono gli argomenti che ti fanno criticare una compagnia in negativo.
Secondo me i confronti fra compagnie é una delle cose piú antipatiche che ci sono anche se sono vere, peggio se sei imbarcato perche diventano tema da discutere con i croceristi e con l´equipaggio.

Un saluto.
 
Re: come risparmiano le compagnie crocieristiche??

Tano: se mi diventano tutte Oasis mi sa che.. cambio aria!!

Poi, mai dire mai.. ma quello che sogno sono gli itinerari e l'ambiente che può offrire una Costa Marina e non una Oasis..
Purtroppo il mondo, e l'economia, vanno da un'altra parte..

Salutoni!
Manlio
 
Re: come risparmiano le compagnie crocieristiche??

L'effetto pollo, cui parlava manlio, dura solo una crociera. Io me ne sono reso conto dopo la mia prima crociera con msc. Ho speso un sacco di extra, fra foto, pacchetti vari, compreso il gelato che poi non sono nemmeno a usare tutto, cappellini, cd della nave...insomma accecato dalla crociera, non mi sono reso conto di quelli che erano tutti quegli extra, in fondo bastava...dare la tesserina. :D Gli extra per le compagnie è un bell'introito. e il casinò? ci dimentichiamo di quanto denaro gli portà?
 
Re: come risparmiano le compagnie crocieristiche??

Ciao a tutti,
vedo che il mio esempio del 10% ha acceso la discussione. Era comunque solo un esempio per dare un'idea delle grandi cifre che ruotano intorno a una crociera, fermo restando che voglio sperare che le disavventure culinarie di Leo siano state solo un episodio occasionale, magari dovuto al mancato arrivo di approvvigionamenti a bordo causa maltempo.
Certamente quel che sostiene Magellano (minor velocità della nave e meno ore di permanenza in porto) è una forma di risparmio più ampia e praticata. Magari altrove ci sono risparmi su servizi che prima c'erano e poi scompaiono, e se ne accorge solo chi ha l'occhio più attento. Tre hostess a terra dove ce ne erano quattro, due addetti alla security invece di tre ed è lo stesso passeggero ora a strisciare la card sul lettore ottico, 5 euro per la navetta quando prima era gratis, sapone nel distributore della doccia e non nei kit, un euro per dare la pallina ai ragazzi che giocano al calciobalilla. Dove il risparmio si traduce in minori sprechi (buffet magnifico) sono pure d'accordo, in altri casi un po' meno.
Altri risparmi vengono dal convogliare sempre più i clienti sulle spese di bordo (consumazioni al bar, casinò) e sulle escursioni. Se non si possono portare acqua, bevande e alimenti a bordo, è chiaro che i consumi aumentano (ma valgono anche ragioni igieniche).
Se per esempio la nave sosta ad Alessandria e riprende gli escursionisti a Port Said è chiaro che il 99,99% di coloro che scendono deve acquistare l'escursione alle Piramidi della compagnia.
Eppure hanno ragione anche coloro che dicono la crisi è la crisi: l'imperativo è tenere il prezzo basso, magari 100 euro in meno della concorrenza. E se restano cabine vuote bisogna far quadrare i conti, costi quel che costi. Business is business. Godiamoci allora i prezzi bassi e per il resto a bordo ognuno è libero di decidere come spendere il proprio denaro.
saluti a tutti
 
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