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Concordia, la tv ricorda i 10 anni dal naufragio

  • Autore discussione Autore discussione MCP
  • Data d'inizio Data d'inizio
E se anche fosse? Lo farebbe legittimamente, come ognuno di noi.
Scusate ma a me tutta quest'ironia su Schettino comincia a dar fastidio. Per le sue colpe sta pagando, non c'è bisogno di altri commenti.
Non sarebbe male se si riflettesse anche sul fatto che lui da quel disastro è uscito con la vita distrutta: ha perso il lavoro, il patrimonio, la libertà, la famiglia. Non lo giustifico, ma non mi pare il caso di infierire.
Parliamone pure, ma per favore col rispetto dovuto a chiunque.
Starebbe pagando se avesse preso l’ergastolo o 30 anni: oltre 30 morti, una nave distrutta, centinaia di milioni di danni, l’immagine di una compagnia distrutta, 5 anni…mi sembrano un premio piu’ che una condanna!
Tot nodi di velocita’, tale direzione: in queste due cose e’ racchiusa tutta la sua colpevolezza!
 
Nemmeno io lo perdono o lo assolvo per le sue colpe: ne ha molte sulle sue spalle, senza contare i danni incalcolabili che ha causato, ma ha pagato, sta pagando e pagherà, per sempre.
Certo non esiste paragone per chi ha perso la vita, ma sta espiando per quel che ha fatto contrariamente ai responsabili????? di TyssenKrupp, Viareggio o del Ponte Morandi tanto per fare qualche esempio
 
La trasmissione rievocativa a ricordo mi auguro, ma non ne sarei così certa visto la tendenza di queste trasmissioni a enfatizzare, sia attendibile nei fatti e non polemica altrimenti il cambio canale sarà sicuramente immediato.
Esatto Oriana, anch'io ho pensato la stessa cosa: provo a guardarle, se poi mi disgustano c'è il telecomando immediato.

Maurizio, allora vogliamo rifargli il processo qui sul forum? Mi pare che tre gradi di giudizio siano stati più che sufficienti (e gli anni sono 16, non 5: esce coi benefici di legge che valgono per tutti, anche per lui).
Tiziano, nessuno ha mancato di rispetto alle vittime, ci mancherebbe, ma questo non è incompatibile con il rispetto che si deve anche a lui.
Se proprio non ce la fate, ignoratelo. Che credo sia quello che anche lui preferirebbe.
 
Ultima modifica:
Quella maledetta sera hanno sbagliato in parecchi e oggettivamente sta pagando,a mio avviso giustamente,soltanto uno.
Sono emerse lacune progettuali,usanze scellerate,alti dirigenti inadeguati ecc.
Se uno vuol vedere il.programma lo guardi altrimenti giri canale.Se le leggi italiane prevedono che un condannato possa usufruire dei benefici previsti non vedo perché questo imputato non debba farlo come lo hanno già fatto chi ha sciolto ragazzini nell acido,fatto saltare in aria carabinieri e poliziotti,ucciso genitori e figli...Dopo la maledetta notte qualcosa è cambiato ,dalla progettazione delle navi alle procedure di sicurezza,aumento dei dispositivi di sicurezza,maggior sensibilizzazione sulle.norme di sicurezza a.bordo sia per i marittimi che per i passeggeri.Spero che la.morte di tutte quelle persone e.le.azioni intraprese a seguito possano servire ad evitare che notti come.quella.non si ripetano.
 
Se ci sono le leggi che i condannati possano usufruire di benefici, non lo metto su n dubbio. Che siano giuste per me non lo sono.
 
In Italia la giustizia fa ridere e questo lo sanno tutti specie i delinquenti.
Basta guardare l'omicidio di quel ragazzo Italiano in Spagna pestato a morte da due Ceceni, il colpevole (si vede chiaramente dal video) arrestato in Germania, estradato in Italia, essendo in Italia viene scarcerato e quindi è scappato...addio al processo che doveva essere il 18 gennaio. È stato scarcerato giustamente per dei cavilli a norma di legge, quindi c'è qualcosa che non va in Italia mi pare.. Giustamente anche Schettino esce dopo aver scontato 5 anni per aver provocato una strage è la legge che lo permette quindi non bisogna prendersela con lui, ma dire che qualcosa non va e che non sia giusto si può credo o si rischia di mancargli di rispetto?
 
Ultima modifica:
In Italia la giustizia fa ridere e questo lo sanno tutti specie i delinquenti.
(...) dire che qualcosa non va e che non sia giusto si può credo o si rischia di mancargli di rispetto?
No, no, si può eccome. Questo non è un attacco alla persona, è una riflessione generale.

Io sarei teoricamente di quelli che "si chiude la porta e si butta la chiave", e se le carceri non bastano non si fa un indulto, se ne costruiscono altre.
Ma io sono una persona piccola piccola, con delle emozioni, dei sentimenti personali, e l'illusione di un mondo perfetto e più giusto; ma comprendo anche che il legislatore non può ragionare come una singola persona, né avere emozioni e sentimenti (di solidarietà o di rabbia che siano).
Se in Italia per legge, come in tutto il mondo occidentale, la pena serve - almeno in teoria - alla riabilitazione e non alla vendetta, allora non può togliere al detenuto la speranza nel futuro.
Con questo criterio di base si sta arrivando all'abolizione anche dell'ergastolo ostativo (regime riservabile ai condannati per reati gravissimi tipo i mafiosi e gli omicidi volontari, in cui - se comminato - davvero si butta la chiave e non si esce mai più, neanche in permesso). La mia prima reazione alle varie proposte di legge fu fortemente negativa, ma pare che il condannato senza speranza peggiori il suo comportamento, invece di migliorarlo.

In seguito ho conosciuto personalmente un condannato all'ergastolo ostativo, che dopo oltre 40 di carcere senza mai mettere piede fuori non era più minimamente la stessa persona che era al momento del reato: in carcere aveva studiato, si era laureato, aveva elaborato la propria colpa e maturato una coscienza (che a 18 anni non aveva), aveva contribuito a migliorare le condizioni carcerarie e lo stava ancora facendo spiegando e divulgando le ragioni in favore dell'abolizione dell'ergastolo ostativo. Nonostante il fine pena mai (nel suo caso davvero), probabilmente era questa la flebile speranza che lo teneva vivo e lo faceva agire per il meglio.
Senza arrivare all'ergastolo ostativo, ma un detenuto così lo abbiamo conosciuto tutti: Sergio Cusani. Condannato per "Mani Pulite", ma dotato di cervello, cultura, carattere e molte risorse personali, in carcere mise a frutto le sue capacità per fare e lasciare qualcosa di buono: autorizzato dall'amministrazione penitenziaria aprì biblioteche, creò attività per migliorare le condizioni detentive, avviò diversi progetti di recupero che segue ancora oggi da uomo libero. E allora mi domando: sarebbe stato più utile destinarlo a un regime carcerario vendicativo e oltremodo punitivo che lo facesse solo languire senza uno scopo?

Io non so cosa sia più giusto, e il legislatore correttamente non può e non deve agire sull'onda dell'impulso, del singolo caso, o dell'emozione del momento (neanche collettiva) che porterebbe a norme inappropriate troppo presto da rivedere, ragione per la quale i tempi di decisione sono sempre volutamente molto lunghi e ponderati. Di abolire l'ergastolo ostativo per esempio si parla da molti anni, senza che in Parlamento si sia ancora giunti a una soluzione condivisa.
Pur avendo legittimamente delle opinioni e dei sentimenti personali, come dicevo all'inizio, io non mi sento in grado di giudicare in senso assoluto cosa sia più giusto nel trattamento dei detenuti: non conosco a fondo la materia, non ho esperienze personali, e come semplice cittadino la mia visione è troppo personale e limitata.
Ma quando si commentano pubblicamente fatti e circostanze che presuntuosamente crediamo di conoscere e capire benissimo, forse dovremmo tutti riflettere un po' meglio che dietro ci sono delle persone di cui non sappiamo niente, e opportunamente mantenere un contegno più distaccato e meno da haters dei social.
 
Ultima modifica:
Da noi in Italia si dice "in dubio pro reo", dove è meglio assolvere un colpevole che condannare un innocente ma non è così nella democratica America.

Hai mai letto la sentenza di ergastolo per Chico Forti? Testualmente è stata questa, "La corte non ha le prove che lei Sig. Forti abbia premuto materialmente il grilletto, ma ho la sensazione, al di là di ogni dubbio, che lei sia stato l’istigatore del delitto."

Ho la sensazione??? Non ci sono prove, non c'è un movente ne testimoni non c'è niente ma per una sensazione viene condannato all'ergastolo in 25 giorni di processo.
Ora io non so se il mio concittadino sia colpevole o no ma non lo sa neppure chi lo ha condannato.
Diciamo che da noi le garanzie ci sono tutte, ma a fronte di prove certe, anche se non doloso, un comportamento che porta alla morte di più di 30 persone è da condannare più severamente.
 
Diciamo che da noi le garanzie ci sono tutte, ma a fronte di prove certe, anche se non doloso, un comportamento che porta alla morte di più di 30 persone è da condannare più severamente.
I giudici (quelli veri) di tre gradi di giudizio hanno ritenuto diversamente.
Opinioni, emozioni e sensazioni personali sono umanamente comprensibili, ma trascurabili ai fini di una sentenza. Non si giudica sull'emozione ma sul codice. Bisogna che vi ci rassegniate.

Non conosco a fondo il caso che citi né il sistema giudiziario anglosassone che è diverso dal nostro, quindi non posso risponderti nel merito, ma due cose posso dirti:
- la massima "oltre ogni ragionevole dubbio" è proprio americana... noi l'abbiamo importata;
- anche da noi la legge si interpreta, c'è margine discrezionale e basta una procura più forcaiola o giudicanti più restrittivi per condannare anche con dubbi molto più che ragionevoli (vedi casi Cogne, Meredith, Garlasco... la cui prova certa di colpevolezza non è mai stata prodotta né mai trovata).

Anche i magistrati sono uomini e possono sbagliare (basterebbe tenere a mente il motto latino: in dubio pro reo); oppure si innamorano della loro tesi e la portano in fondo a tutti i costi, tanto se sbagliano non pagano (anche questa è una stortura della nostra giustizia che nessuno è mai riuscito a correggere... il discorso ci porterebbe troppo lontano).
Ma la contestazione di eventuali errori è prerogativa solo dei difensori in giudizio, nelle sedi deputate e con gli strumenti adeguati, non del pubblico o dei media in sedi assolutamente inopportune e senza alcuna competenza. I processi di piazza sono una barbarie abolita da secoli!
 
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Non rassegnata, assolutamente concorde con l'assunto!
Può giudicare solo chi ha la competenza, la conoscenza e gli strumenti, non chiunque abbia un'opinione.
E si giudica col codice, non con le emozioni.
 
Non rassegnata, assolutamente concorde con l'assunto!
Può giudicare solo chi ha la competenza, la conoscenza e gli strumenti, non chiunque abbia un'opinione.
E si giudica col codice, non con le emozioni.
Certo ma non tutti quelli che giudicano sono competenti. Dovrebbero essere competenti!!!!!!
 
La condanna data a Schettino è ridicola. Andrebbe condannato non solo per il folle atto che ha portato la morte di 32 persone e enormi danni economici a migliaia di persone oltre la compagnia, ma anche per l'arroganza che lo ha caratterizzato sia durante lo svolgersi della tragedia che dopo. I 5 anni solo per quel comportamento. Che poi l'Italia abbia una giustizia "particolare" non v'è dubbio evito di parlarne merchè mi infastidisce non poco. Chi sbaglia deve pagare anche per rispetto a chi è stato danneggiato.
Io sono per il fratello del figliol prodigo.
 
Tiziano, questo come per ogni altra professione. Ma più che di competenza - che in realtà c'è - parlerei più di onestà intellettuale.
Ed è proprio perché in questo caso si tratta della vita delle persone, che nel nostro ordinamento garantista sono previsti tre gradi di giudizio. Sperando che tre diversi collegi (oltre quelli degli eventuali rinvii) possano e sappiano giudicare equamente.
E' un po' come negli ospedali: mentre sei ricoverato ti visitano in più d'uno a rotazione, qualcuno sarà più bravo, qualcuno meno, alla fine speri che nel complesso ti curino bene.
Che poi nella giustizia ci sia molto che non funziona... ce ne siamo accorti bene, credo.
Leo, invito anche te a moderare i termini (condanna ridicola, atto folle...), chi sei tu per giudicare??? Pensi di avere più voce in capitolo dei magistrati che lo hanno giudicato? Forse non hai recepito tanto bene quanto ho scritto fin qui.
 
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Maria Cristina, arrivare a 16 nodi sugli scogli per me è una follia e difficilmente mi convincerò del contrario. P
Io non sono nessuno per dare un giudizio legale, il mio è un giudizio umano e credo che 5 anni di condanna siano veramente nulla rispetto a quello che ha fatto.
Ma umanamente possiamo pensarla tutti in modo diverso.
 
Da bravo chioggiotto son molto sanguigno, pure io sarei per il "chiudilo e butta la chiave".
Ma non per la terribile conseguenza di una sua cazzata (perchè di questo, alla fine, si tratta, di una bravata andata male) ma tanto per il comportamento successivo.

In alternativa, un processo per ogni singola morte e uno per ogni singolo danno causato (diretto ed indiretto), e alla fine una bella somma.
 
Bravata? cazzata? Le fanno i ragazzi quando vanno a rubare le angurie/meloni/ciliegie nei campi, non un Comandante di una nave con 3000 persone a bordo.!!!!!!!😡😡😡
 
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