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Considerazioni sul nucleare e problema energetico in generale.

Sviluppi benissimo Amartoni le mie stesse perplessità...e visto l'anno in cui hai preso la patente, direi che abbiamo vissuto le stesse cose visto che siamo praticamente coetanei (io l'ho presa nel 1988...)
Io non ho le cognizioni tecniche di Manlio e di molti altri di voi, quindi, oggettivamente, non riesco ad esprimere un giudizio sicuro, ma sopratutto, supportato da idonea conoscenza, sul nucleare. Già più chiare le mie idee sul carbone - negativissima, visti i cieli grigi vissuti in Cina e in altri Paesi che vanno " a carbone" e altro ancora - sul petrolio - altrettanto sfavorevole - e sulle energie alternative, Eolico, Solare... - positiva...
Ieri, una puntata di Striscia mi ha aperto un mondo nuovo: il famoso contributo statale offerto per chi installa pannelli fotovoltaici è a carico di....degli ALTRI consumatori, probabilmente ignari della cosa. Mi direte...ti stupisci, visto che in Italia funziona tutto così, visto che paghiamo i servizi di cui usufruiscono altri, le tasse per chi evade etc etc??!!? Un pò di trasparenza, no???
In cuor mio, però, un dubbio mi assale: è possibile che tutta questa globalizzazione, questo progresso, sviluppo sia sempre e comunque positivo, per l'essere umano inteso in quanto tale?
L'Alta velocità, per esempio, sarò fuori dal coro, ma sono contraria. Così come lo sono ad un "banale" Pendolino.
Mi fa paura.
Paura l'idea di dover affidare la mia vita ad un mezzo che va ad oltre 300 km orari, ma che cede tutta la sua potenza ad un semplice, stupidissimo fusibile
Paura e rabbia per aver rovinato montagne, deturpato paesi e paesaggi, rischiando frane o peggio in caso di Terremoti (!) e per cosa, poi, per poter fare Milano Bologna in 56 minuti o Milano Roma in 3 ore e mezza?
No grazie.
 
il succo comunque è... quanti rinuncerebbero alle tante comodità? su andiamo a tagliare un po di legna come facevano i nostri nonni.. che facciamo 2 cose buone nello steso momento.. risparmiamo energia e teniamo puliti i boschi.. ps .non con una motosega che consuma..
un abbraccio
 
Ultima modifica:
il succo comunque è... quanti rinuncerebbero alle tante comodità? su andiamo a tagliare un po di legna come facevano i nostri nonni.. che facciamo 2 cose buone nello steso momento.. risparmiamo energia e teniamo puliti i boschi.. ps .non con una motosega che consuma..
un abbraccio
Il problema non è rinunciare alle comodità, ma orientare lo sviluppo delle nuove tecnologie in maniera da ridurre i consumi.
Prendiamo ad esempio le auto: nei 26 anni presi in considerazione lo sviluppo è stato nel render più sicure le auto (una Polo è più sicura di una 126), ma è stato fatto in maniera stupida: facendo in modo che la macchina sopravviva meglio ad un incidente, non sviluppando tecnologie per impedire che avvengano gli incidenti. Morale? Le macchine sono più pesanti (1300 kg contro 600kg)
 
Ultima modifica:
E' anche vero caro Amartoni che per anni noi consumatori abbiamo voluto auto sempre più grandi, tecnologiche, potenti e soprattutto sicure. E questo ha notevolmente inciso anche sul peso e quindi sui consumi delle nostre auto. Oggi le auto emettono la stessa quantità di CO2...però non è assolutamente paragonabile le emissioni di una Lancia Thema 8.32 (modello mitico) con quelle oggi di una BMW serie 5 anche di grossa cilindrata. Le auto inquinano meno rispetto ad una volta...peccato che il numero di auto circolanti negli ultimi anni sia aumentato considerevolmente e quindi il minor inquinamento pro capite per auto sia stato vanificato.
Riguardo ai campi fotovoltaici.ricordo che è giustissimo limitare l'uso delle zone agricole per l'installazione di questi campi. A meno che non vogliamo ritrovarci nei prossimi anni privi di terre perché sommersi da campi fotovoltaici.
Nel caso degli incentivi da un lato sono giusti perché hanno permesso la nascita e la crescita di un nuovo settore che dà lavoro a moltissime persone e che permettono di porre le basi verso un nuovo modello di sviluppo ma ovviamente nel corso degli anni devono essere ridotti gradualmente non solo perché ogni industria deve reggersi da sola ( e qui si potrebbe aprire un grandissimo dibattito) ma anche per evitare future "bolle" o crisi di sistema.
 
Il problema vero è che noi siamo dei divoratori di enormi quantità di energia.
Energia che spesso sprechiamo in maniera stupida.
E' vero, come dici tu, che vogliamo sempre quel qualcosa in più, ma ora dobbiamo renderci conto che quel qualcosa in più ha un costo enorme.
La prima crisi energetica l'abbiamo avuta nel 1973, se da allora avessimo continuato a cercare di aumentare il nostro livello di vita cercando di aumentare il meno possibile il consumo di energia, adesso avremmo un mondo diverso.
E tecnicamente era fattibile.
Solo si è preferito cercare altro petrolio...
 
Giustissimo il discorso sello spreco di energia. Però, in risposta a chi dice che gli ambientalisti boicottano le rinnovabili, non posso che ribadire che non sono a impatto zero come vogliono farci credere. Io spero francamente che passi questo decreto Romani (o Romano) che limita gli incentivi alle rinnovabili, perchè dopando il prezzo del kwh prodotto di fatto dopano il mercato e rendono economicamente interessante un impianto che altrimenti non lo è. Quanto a limitare ad esempio il fotovoltaico, la cosa, al di là del paesaggio che può far storcere il naso, è legata ad altri fattori. Anche qui da noi, con poco terreno agricolo, abbiamo dovuto passare una norma per limitarne l'uso, se no (come mi pare stesse succedendo già tempo fa in toscana) ci sarebbe stata una conversione da terreno coltivato a terreno occupato da pannelli. E l'agricoltura? Per non parlare di centrali a biomassa che magari importano oli vegetali importati dal brasile, con tutti i costi di trasporto e impatti sulle foreste tagliate per queste colture.
No, il punto a mio avviso è un altro. Dobbiamo imparare a risparmiare e va bene, dobbiamo usare le rinnovabili quando possibile (penso al fotovoltaico sui tetti e a impianti eolici off shore) ma non possiamo ragionevolmente, proprio per una questione banalmente matematica, pensare siano una panacea per il fabbisogno energetico. Aiutano a ridurne l'ammontare, ma non possono coprirlo. E allora? Continuiamo a importare petrolio a prezzi stratosferici o nucleare dai vicini, subendone comunque i danni ambientali in caso di incidente...io continuo ad essere per la costruzione di centrali che finalmente possiamo fare moderne grazie all'esperienza altrui e svincoliamoci un pò da questa dipendenza dall'estero!
 
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