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Costa Concordia: Ipotesi di recupero

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

tuyo

New member
E' il mio primo messaggio nel forum, quindi un saluto a tutti.

Naturalmente condivido anch'io lo shock e la vicinanza ai parenti delle vittime.

Con questo incidente mi sono nate delle curiosità e mi sono iscritto qui per avere risposta da gente che ne sa sicuramente più di me a riguardo:

La nave sembra persa definitivamente (giusto?), ma dove è affondata l'acqua non mi pare molto profonda e non so se la nave avrà la possibilità di sparire sott'acqua come potrebbe accadere in mezzo all'oceano. Mi chiedo quindi come avverranno le procedure per rimuovere il pesantissimo relitto.
Quanto può valere una nave del genere? Mi preoccupo per il contraccolpo economico che potrà avere la Costa e il settore in generale che, oltre ad aver perso una nave, credo abbia perso molti potenziali clienti. In un periodo economico non molto florido, immagino che non sia la notizia migliore anche per l'Italia stessa.
E' possibile che ci siano variazioni nei programmi futuri della costa che dovrà coprire il "buco" formato dalla concordia? Io ho prenotata una crociera a giugno con un altra nave, è possibile che me la troverò spostata o annullata?
Sarebbe la mia prima crociera, ci andrò comunque, ma certo un episodio simile non mette sicurezza: se è accaduto ciò al Giglio, non mi immagino cosa potrebbe accadere in Norvegia dove andrei, appunto, a Giugno.
Ringrazio in anticipo per le risposte e spero di non subire critiche per aver fatto domande che riguardano l'aspetto "materiale" dell'accaduto
 
Ultima modifica da un moderatore:

Rodolfo

Super Moderatore
Tuyo, la nave può valere attorno ai 450 milioni di euro come bene materiale, poi ci sono tutti gli altri danni che si è portata con sè, dai rimanenti materiali subiti dai passeggeri, e dall'ambiente a quelli morali in capo a ciascun crocierista, che il Codacons ha già valutato in 10.000 euro.

La nave dovrà per forza di cose essere rimossa dalla sua posizione, sempre che rimanga come riportato dalle ultime immagini. Si dovranno rappezzare le ferite allo scafo per renderlo nuovamente impermeabile; dovrà essere raddrizzata in modo che lo stesso sia l'unica parte a contatto con l'acqua. Di solito ci si serve di una azione combinata fra mezzi di supporto esterni, come pontoni con gru ed elementi galleggianti opportunamente fissati allo scafo e gonfiati per ridarle un minimo di assetto e provvedere nel contempo ad esaurire con pompe l'acqua all'interno, e pian piano metterla in una condizione d'assetto utile al rimorchio.

In questo momento bisognerà stare molto attenti a vuotare l serbatoi del carburante, potenziali fonti inquinanti, se già non han cominciato a rilasciare il combustibile, per non alterare l'equilibrio attualmente raggiunto che potrebbe essere al momento precario ed instabile.
 

fabiolitos

New member
guardate cosa ho trovato su corriere.it
MILANO - Sarà l'olandese Smit, una delle più importanti imprese al mondo che si occupa di recupero di relitti, a occuparsi della Costa Concordia. Per ora il lavoro è tutto concentrato sul carburante dei serbatoi pieni della nave da crociera, all'incirca 2.400 tonnellate. «Ci vorranno almeno due settimane per completare questa operazione» spiegano i tecnici.
IL RECUPERO - Il passo dopo la bonifica per scongiurare un disastro ambientale all'Isola del Giglio sarà recuperare il relitto. Gli ingegneri della Smit stanno ancora valutando quale tecnica utilizzare, ma viste le condizioni la strada da percorrere sembra essere quella di raddrizzare la nave: «Va rimessa in verticale e messa in condizioni di galleggiare, e rimorchiata in cantiere, non c'è altro da fare» spiegano i tecnici che faranno il possibile per evitare la seconda opzione, ben più complicata e lunga, ovvero quella di smontare il transatlantico pezzo dopo pezzo. L'operazione è comunque molto complessa perché la nave è lunga 293 metri e pesa 114.500 tonnellate.

LA TECNICA - Per raddrizzare la Costa Concordia verranno prima di tutto temporaneamente «piantati» in mare enormi pali dalla parte opposta dell'inclinazione per poter avere una controspinta. A questo punto la nave sarà imbragata e sollevata con enormi paranchi con l'aiuto di cassoni galleggianti agganciati allo scafo. «Non sappiamo però se la nave avrà la forza di galleggiare» mettono in guardia i tecnici «e sarà fondamentale riparare la falla e mettere in moto le pompe per far fuoriuscire l'acqua». Per compensare i volumi di acqua che non escono dalla nave e dare una spinta allo scafo saranno ancorati sotto lo scafo grandi serbatoi. La Costa Concordia sarà quindi rimorchiata in cantiere e in base ai danni subiti sarà deciso se demolirla o restaurarla.

LA SMIT - La Smit di Rotterdam è stata fondata nel 1842 e oggi dispone di 400 navi di vario tipo. Nel 2001 si occupò del recupero del sottomarino russo «Kursk» e nel 2002 della bonifica delle cisterne della petroliera Prestige, affondata al largo delle coste della Galizia nel novembre 2002. Il greggio trasportato dalla Prestige fu invece recuperato dall'italiana Saipem. In Italia si è occupata della bonifica della petroliera Haven, affondata al largo di Arenzano (Genova) nel 1991.

spero tanto che fra qualche anno possa ritornare in mare questa stupenda nave.
 
Ultima modifica da un moderatore:

Magellano

Utente livello Platinum
Conoscete i regolamenti della circostanza? Ovvero: l'armatore è il responsabile, pur con delega a specializzati, del recupero? E' per la sua totalità colui che si deve fare il carico economico? L'assicurazione di una nave ne compre le spese del recupero, della bonifica ambientale, del restauro o dello smaltimento?
Che tempi prevedete?
 

Rodolfo

Super Moderatore
Mate, lo sai che per me queste cose servono poco o nulla. Quello che conta sono i costi dell'operazione, solo quello. E poi rimettere in linea una nave con i suoi "precedenti", potrebbe avere anche dei riflessi psicologici negativi da parte dei crocieristi.

Con tutti quelli che ancora danno seguito alla mancata rottura della bottiglia, mass media in primis, figurati una nave con simili precedenti (bottiglia inclusa).

Nel piccolo, anni fa un motoscafo del servizio pubblico fu affondato, con molti morti, da una tromba d'aria; fu recuperato, rimesso in linea con un altro numero aziendale. Ma si "confondeva" con altri 50.
 
T

tano

Guest
Cosa succederá alla Costa Concordia ?
É difficile dirlo, pero se io fossi l´armatore e posso ricuperarla per una questione sicologica ed anche d´immagine, farei come dice Rodolfo, portandola alla flotta Carnival con un altro nome.

Un saluto.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Conoscete i regolamenti della circostanza? Ovvero: l'armatore è il responsabile, pur con delega a specializzati, del recupero? E' per la sua totalità colui che si deve fare il carico economico? L'assicurazione di una nave ne compre le spese del recupero, della bonifica ambientale, del restauro o dello smaltimento?
Che tempi prevedete?

Gabriele non conosco nei dettagli i regolamenti e le norme che regolino tutte le domande che hai posto, però credo che tutto rimanga in capo alla Compagnia armatrice, con i limiti e le approvazioni delle Autorità competenti.

Voglio dire che il piano di recupero dovrà essere approvato nei modi e nei tempi dalle Autorità.

Da quello che ho saputo ieri sono partite dall'Olanda alcune navi della Smit, una azienda specializzata a livello mondiale nel recupero di "relitti".
 

Magellano

Utente livello Platinum
Si, Foschi spiegava che cominceranno dal recupero carburante. Poi si proverà a farla galleggiare, sia con piloni di acciaio piantati in mare, sia per mezzo di zattere applicate allo scafo. Ho chiesto sui tempi pensando anche all'impatto che queste operazioni avrebbero sull'economia dell'isola con l'inizio della stagione balneare.
 

vacanziera79

New member
Ringrazio in anticipo per le risposte e spero di non subire critiche per aver fatto domande che riguardano l'aspetto "materiale" dell'accaduto

Questa tragedia ha colpito tutti noi ed il dolore per le vittime è enorme!
Non dirlo a me!!

Per quanto riguarda il tuo scritto, è stato posto in maniera educata e qualunque utente altrettanto educato ti continuerà a rispondere con lo stesso linguaggio!
E non vedo perchè tu debba aver paura di essere criticato e di scrivere... nel limite del rispetto (reciproco) che dovrebbe essere ricordato da tutti gli utenti presenti su questo forum, c'è libertà di parola e di pensiero!
Poi ci sono i moderatori ai quali puoi sempre appellarti, loro hanno il compito e dovere di richiamare chi utilizza un linguaggio poco consono e non rispettoso nei confronti degli altri utenti!

Per quanto riguarda le tue preoccupazioni di "riprotezione", Costa non tarderà a porne rimedio!

Un saluto,
 

michele71

Member
qualcuno parla di un possibile recupero della nave, dove per recupero intendo non solo l'operazione in sè di traino ma anche la riparazione eil rientro in servizio della stessa. Secondo voi è possibile? (a parte il fatto che le rimarrebbe il marchio di nave sfigata!)
 

Cokj72

New member
qualcuno parla di un possibile recupero della nave, dove per recupero intendo non solo l'operazione in sè di traino ma anche la riparazione eil rientro in servizio della stessa. Secondo voi è possibile? (a parte il fatto che le rimarrebbe il marchio di nave sfigata!)
certo, c'è chi avrebbe voluto riaviaggere con un titanic, e le cabine per la crociera del suo ricordo sono esaurite da tempo 8e non costavano due euro...).

PS:molti crocieristi avranno ricercato in soffitta i loro modellini, cappellini, tazze da caffè della Concordia pregustando l' asta ...
 
U

unochenavigaverament

Guest
qualcuno parla di un possibile recupero della nave, dove per recupero intendo non solo l'operazione in sè di traino ma anche la riparazione eil rientro in servizio della stessa. Secondo voi è possibile? (a parte il fatto che le rimarrebbe il marchio di nave sfigata!)

se e' possibile costruirla da zero, e' possibile anche aggiustarla....il problema non e' al giorno d'oggi sulla fattibilita'...ma sulla convenienza.
 

Mate

Active member
Sono pienamente d'accordo con te su tutto. La mia speranza è che la recuperino, forse come dice tano si potrebbe cambiarle nome e girarla a P&O Australia... cmq vedremo, è tutta una questione di costi.
 
I

Italian Cruiser

Guest
Allora... da quanto ho letto su Wikipedia UK... un broker italiano avrebbe dichiarato che Concordia è un "total constructive loss"... che in linguaggio assicurativo equivale ad un qualcosa che è recuperabile ma ad un costo davvero proibitivo... stimato in 500 milioni di dollari.
 

Mate

Active member
Beh, queste sono tutte illazioni. Finchè non la rimorchiano in cantiere e non fanno salire i periti per un'accurata analisi non si può sapere quanto viene rimetterla in sesto.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Mate, non vorrei andar contro corrente, ma credo non sia difficile ipotizzare che la nave al suo interno debba essere completamente ri-allestita dopo averla completamente "smontata", sostituite tutte, ma tutte le dotazioni tecnologiche, rifatti o sostituiti i motori, ripassate o sostituite tutte le linee elettriche. In pratica riportare la nave a nudo, alla "carrozzeria", che come sappiamo vale circa il 25/30% del valore complessivo della costruzione. Senza contare sezioni intere dello scafo che dovranno essere rifatte e senza contare ulteriori danni che potrà subire in fase di recupero.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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