Ciao......di fronte ad esperti di marketing come si dice "cedo le armi".....
posso solo aggiungere quello che invece dell'ilarità ha generato in me............un senso di profonda presa in giro,specie se unito
ad altre precedenti "trovate" come quella delle escursioni experience ..........
credo che un minimo di rischio ci sia.....che si diventi poco credibili............
Alda, all'aumentare dell'esperienza, aumenta la consapevolezza, che si ripercuote inevitabilmente sul senso critico di ognuno di noi. E sulle conseguenti reazioni.
Io, che ho fatto crociere con Costa solo negli ultimi tre anni, non posso paragonare la mia esperienza con la tua visto che hai vissuto il periodo d'oro delle crociere targate "C". Non mi porto dietro quindi quel bagaglio emozionale che giocoforza ha il suo peso in sede valutativa.
Al di là delle mie critiche allo spot che ho già ampiamente motivato, devo ammettere che questa promozione mi trova neutro. La giudico intelligente da un punto di vista tecnico e strategico, la giudico inutile ma certamente non dannosa da cliente.
Personalmente, sono altri gli aspetti che trovo "irritanti" perchè, pur comprendendoli da un punto di vista aziendale, tendono a sfidare il mio senso critico.
Concettualmente, sono disposto ad accettare il fatto che Costa si venda come "eccellenza italiana" (questa non è pubblicità ingannevole), ma il mio senso critico dice che tutta la politica comunicativa di Costa è studiata ad arte per far passare in carrozza tutti i tagli fatti nei servizi.
Ed ecco che l'"eccellenza italiana dello spot" si manifesta con il taglio della colazione internazionale al buffet (sostituita dalla colazione italiana, molto più "leggera" e quindi meno costosa per la compagnia).
L'"eccellenza italiana" si manifesta con la pizza a pagamento, e non ci sarebbe niente di male se parallelamente non avessero tagliato tutto ciò che di gratuito davano al buffet la notte (che poi stiamo parlando di 4 snack, due trancetti di pizza e due bustine di tisana, mica del buffet magnifico o del buffet serale presente in tutte le altre compagnie).
O dal caffè Illy ma senza più la possibilità di fare il pacchetto….etc. etc. etc…
Si parla di eccellenza italiana, ma il top management è straniero. Quello italiano è stato spazzato via, o messo nelle condizioni di andarsene.
Lo stile delle navi è americano. E Thamm, che per qualcuno è parente diretto di Alice nel paese delle meraviglie e discendente di sangue di qualche profeta della Bibbia , ha esternato recentemente in merito all'Italia in maniera quantomeno discutibile, e non giustificata (ricordo che Costa ha un abbattimento dell'80% del suo imponibile fiscale grazie alla tonnage tax italiana, giusto per sottolineare un aspetto di vantaggio economico talmente tanto importante da far registrare con bandiera tricolore anche le navi crucche di Aida...e ci sarebbe poi anche tanto altro..).
Eccellenza italiana si, ma intanto un pezzo di sede genovese vola verso Amburgo....con un piano industriale top secret che non promette niente di buono per i dipendenti italiani e le loro famiglie....(spostamenti definiti da qualcuno qui nel forum "irrisori"...perchè Thamm ha sempre ragione).
Ecco, la politica comunicazionale e la pubblicità di un’azienda, può e spesso deve essere “pompata” senza che venga per questo considerata ingannevole, è nella logica delle cose e deve mostrare la realtà meglio di quella che è.
Non dico il contrario. Ma una pubblicità totalmente in contrasto con la realtà e che serve piuttosto a cammuffare la realtà al cliente (ti faccio capire che ti sto dando di più e meglio, ma in realtà è il contrario), diventa allora una presa in giro.
Ed allora si, per chi ha un minimo di senso critico, metter insieme tutto questo può voler dire fare emergere tante contraddizioni e di conseguenza dubitare della credibilità di chi ha oggi meno a cuore il benessere del proprio cliente rispetto al proprio passato ed, in alcuni servizi (non tutti), anche rispetto alla concorrenza (nonostante i prezzi di Costa non siano più bassi di quelli dei concorrenti).
E cerca di convincerti “legittimamente” ma qualche volta in maniera furbesca del contrario partendo dal presupposto (che spesso si trasforma in supponenza) che tanto il cliente prenda tutto per oro colato......
Ecco, questo aspetto qui Alda, irrita anche me.
Parli delle escursioni experience e concordo con te... ma ultimamente pare che trovare il ristorante aperto a pranzo sia come fare una scommessa, un vero terno al lotto...a volte si, a volte no...decine di utenti che si interrogano sul forum e cercano di capire cosa troveranno a bordo...e questo non è scritto in nessun catalogo...lo trovo penoso ....ed anche questo infastidisce perchè il rapporto con l'ospite è sempre meno trasparente.... (mai usato il ristorante a pranzo, io solitamente lo salto il pranzo...ma certe valutazioni esulano dalla propria soggettività..)
Altri aspetti negativi invece, bisogna ammettere che sono comuni a tutte le compagnie mass e non sono solo prerogativa di Costa.