Ermitage e chiesa del Salvatore
Ermitage e chiesa del Salvatore
E adesso ci aspetta l’Ermitage….
Forse per la stanchezza della giornata, forse per l’affollamento delle sale, devo dire che non è stata l’esperienza che mi aspettavo. Comunque siamo riusciti a vedere “qualcosa”.
All’ingresso non abbiamo fatto fila (ingresso prioritario) ma nelle prime sale eravamo costantemente in compagnia di alcuni gruppi molto numerosi, siamo riusciti a liberarcene rinunciando a vedere la sala di Leonardo e quella di Rubens e salendo al terzo piano ci siamo potuti godere gli impressionisti e Picasso.
Anche il palazzo ( o meglio i 4 palazzi) sono protagonisti e non semplici contenitori, non si sa dove guardare: pavimenti, pareti, lampadari, arredi, vasi in pietre dure…
Metterò poche foto, non perché ne abbia scattate poche, ma perché sarebbero comunque poco significative, d’altronde se si vuole una panoramica del contenuto di un museo, meglio prendere un catalogo.
All’esterno ci affacciamo in Piazza del Palazzo
la colonna di Alessandro è dedicata all’imperatore Alessandro I per la vittoria su Napoleone, è particolare perché non è conficcata nella terra, ma sta su esclusivamente grazie al proprio peso, pesa circa 600 tonnellate.
Sarà finita?
No, ci resta la tappa finale, la chiesa del Salvatore sul Sangue Versato.
Il nome ufficiale è cattedrale della Resurrezione di Cristo e fu costruita sul luogo dove venne ucciso lo zar Alessandro II, è sempre stata una sorta di memoriale, fu finita solo nel 1907 ed è in stile neorusso, completamente differente dall’architettura del resto della città.
Il luogo dell'attentato è ora ricordato da baldacchino decorato di pietre semipreziose che protegge il vecchio piano stradale su cui si sparse il sangue dello zar (da qui il nome con cui è chiamata)
È ricoperta di oltre 7000 metri quadri di mosaico, ed è questa particolarità che l’ha fatta giungere fino a noi, dopo la rivoluzione russa rischiò più volte di essere smantellata, durante la seconda guerra mondiale fu usata come magazzino, deposito e addirittura obitorio, alla fine fu deciso di tenerla come museo dell’arte del mosaico e non è stata riconsacrata.
La meravigliosa porta restaurata e ricollocata da poco.
Adesso è veramente finita!
Di ritorno ci fermiamo per fare qualche acquisto, arriviamo sotto la nave alle 18.15, siamo stati in escursione per ben 11ore, ma grazie alla perfetta organizzazione non ci è sembrato di sprecare un solo minuto.
Salutiamo il nostro autista e la nostra perfetta guida, brevissima la fila al controllo passaporti.
Anche se stanchi alle 19.45 ci rechiamo al teatro per lo spettacolo dell’equipaggio, evidentemente non ci sono molti talenti a bordo, canta l’artista che anima in genere il salone Leonardo e un bravo componente della Security. Piccolo show del cuoco che scolpisce la frutta, balletto stile Bolliwood e spettacolino dei ragazzi dell’animazione, già visto 3 anni fa su Victoria fatto meglio. Cena e al ponte 5 in una delle sale c’è quello che sostituisce il buffet magnifico, un paio di tavoli con sculture di vegetali e di ghiaccio… tristissimo, non faccio neanche la fila, restiamo una mezz’oretta ad ascoltare musica nell’atrio, ma veramente non ci reggiamo in piedi e di corsa in cabina, in tempo per uno splendido tramonto (23.25), almeno stanotte si torna indietro di un’ora.