Al volto mi pare Churchill ma non ricordo questa sua frase. E' noto che non avesse in buona considerazione l'Italia quindi anche se l'espressione non è sua, senz'altro gli si addice!!
...ebbene si dopo i colori di Monet, le belle facciate delle case di Ruen, quale introduzione piu "british" del faccione severo di Churchill con il suo bastone !
Prima di passare a qualche foto (sapete bene che le foto su Londra sono un po' inflazionate e per questo mi sono limitato) voglio piuttosto dire qualche mia impressione.
Avevo toccato Londra esattamente un anno prima e per giunta nello stesso periodo (maggio) anche quest'anno ho avuto la conferma di una città in continua evoluzione infatti, a distanza di un anno: altri cantieri edili, altri grattacieli in costruzione, grande fermento per i preparativi relativi alle prossime Olimpiadi ecc. ecc. Ho però la sensazione che in tutto questo cambiamento la città e particoarmente il suo centro abbia perso qualcosa di alcuni suoi caratteri peculiari; insomma, per dirla tutta, non sono scomparsi solo i vecchi taxi o i vecchi bus sostituiti da copie similari che, purtroppo, differiscono così come l'originale dall'imitazione, ma è cambiata un po' l'indole stessa della città insomma mi sembra che a Londra quanto a "sui compos" ci siano rimasti solo l'imperturbabile aplomb di Elisabetta, la statua dell'imperiosa regina Vittoria e quella di Churchill che ho mostrato...a dimenticavo le cravatte ed i colletti del nostro inviato per la TV il giornalista e scrittore Caprarica ! ! !
La Londra di oggi, invece, è tutto un fremito di traffico caotico, turbe di turisti frettolosi che si intersecano tra spintoni e gomitate di passanti ugualmente in fibrillazione, "protestanti" di vario tipo (ma non in termini anglicani come vedrete da qualche foto) insomma Londra è ormai compunta ed austera solo ed unicamente nelle facciate di alcuni edifici storici, una città in bilico tra le vestigia della sua grande storia e l'oceanica paccottiglia di souvenir e di visitatori che essa cercano, di locali che vadano bene per tutti ma che proprio per questo perdono in tipicità. Magari mi sbaglierò e le mie sono solo considerazioni di un turista, ma a me sembra che la Londra fatta di osservanza di regole fino al formalismo, culto del senso civico ecc.ecc. appartenga ormai solo ad immagini stereotipate, particolarmente care proprio a noi italiani, della città e dei suoi abitanti.
Ovviamente questo fantastico e stimolante guazzabuglio resta comunque un "qualcosa di grande fascino", ma rende Londra, sorattutto quanto a carattere e stile di vita, sempre meno londinese. Questo però è un po' il prezzo che tutte le grandi metropoli pagano alla globalizzazione. La nostra eccellente guida, un po' avvilita dal traffico del centro si è lasciata andare ad una considerazione in merito a qualche dubbio che la città possa reggere adeguatamente l'impatto dell'ulteriore carico che arriverà con i giochi olimpici e forse questa considerazione non è del tutto infondata. La planimetria di Londra è vastissima ma il suo centro turistico rispetto alle vastissime dimensioni della metropoli di 8 milioni di abitanti è relativamente piccolo in certi punti addirittura asfittico ed è lì che però si accentrano le masse (Piccadilly, il quartiere dei teatri, Covent Garden, Westminster) insomma l'impianto urbanistico del centro di Londra non è per es. quello di Parigi con i suoi grandi e lineari boulevard di disimpegno ma ogni città è ciò che è ed i paragoni, se pure frequenti, sono spesso inopportuni. Non so se ho fatto bene a dar spazio a queste considerazioni personali ma l'ho fatto perchè, quanto alle foto che seguiranno, per molti esse ricorderanno immagini già viste più volte. Tra queste foto però forse ce n'è qualcuna un tantino più interessante, quelle scattate dall'alto dell'Opera Hause sul Covent Garden, ma quegli scatti li devo alla cortesissima Paola che mi ha introdotto lì. Ciao.