Giorno 4: Tangeri
La nostra escursione parte alle 14, quindi la mattina ce la prendiamo comoda. Fuori splende un bel sole, ma spira un forte vento fresco; nonostante questo andiamo fuori all'aperto, complice il Davidino che clamorosamente decide di passare la mattina allo Squok. La nave è semi deserta, le escursioni sono andate a ruba perché questa Tangeri per molti rimane un'incognita, e noi ce ne stiamo in zona piscina con Michele, che prova a bagnarsi in tutte le maniere possibili! Al mattino resto mi sono affacciato per veder albeggiare sulle Colonne d'Ercole, ma la nave è arrivata in Marocco con largo anticipo e ho potuto osservare solo le manovre d'attracco.
All'ora di pranzo andiamo a recuperare il giocatore allo Squok e pranziamo al buffet, molto più vivibile rispetto al giorno precedente. Davide (e non solo, ammetto) è ammaliato dalle ballerine abbigliate (poco) da danzatrici del ventre che danzano accanto al banco del buffet a bordo piscina; tra un boccone e l'altro Michele si addormenta nel seggiolone. Evviva! L'escursione è salva! Un pisolino preventivo era proprio quello che ci voleva per vivere serenamente l'escursione.
All'ora prestabilita ci avviamo al pullman per l'escursione che Costa ha approntato all'ultimo per accontentare tutti gli ospiti che non avevano prenotato preventivamente e volevano comunque visitare la città. Io avevo molte aspettative su Tangeri, sperando di cogliere quel clima multiculturale ed aperto che documentari e guide avevano descritto con enfasi, ma purtroppo l'escursione organizzata non ha esaltato questi aspetti. Inoltre, per farci pagare l'entusiasmo a riguardo del sonnellino di Michele, Davide, che evidentemente aveva giocato tanto tanto tanto, si addormenta in pullman subito dopo la partenza, costringendo mia moglie a saltare le prime due tappe della gita.
Una guida preparata ma con un'elevatissima autostima ci ha condotto a
- Cap Spartel, luogo dove le acque di Mediterraneo ed Oceano Atlantico si incontrano, disegnando una divisione tra acque più scure e più chiare a causa del diverso tasso di salinità dei due mari. Il concetto sembra romantico ed affascinante, ma nei fattisi trattava di un paqrcheggio vista mare, pieno di venditori di cianfrusaglie e pezzi di bottiglie di birra rotte per terra
- Grotte d'Ercole, grotta artificiale, creata da una vecchia cava, intorno alla quale è stato costruito un complesso turistico. Purtroppo non ho visitato la grotta perché non volevo abbandonare Gaia al caldo del pullman per troppo tempo. Comunque si poteva codere di un bel panorama sulla costa.
- un giro in pullman nella parte nuova della città con fermatapresso un hotel per bere un thè, fermata a mio avviso non necessaria se non fosse stato per il Davidino che ha visto il suo primo dromedario che, a sua detta, stava "facendo le olive nere dal sedere", quelle verdi sa che nascono dalle piante perché qualche volta le ha già raccolte!
- una passeggiata nel souk, con tanta fretta messa dalla guida e dalla sua "guardia del corpo", un ragazzo che controllava che il gruppo rimanesse unito. Questa è stata la parte più interessante perché siamo passati nell'area più vera, dove erano presenti le attività vere al servizio dei cittadini, lavandere, calzolai, sarti, piccole botteghe. Arrivati nella piazza principale, la guida per non smentirci fa andare tutto il gruppo all'interno di un venditore di olio d'Argan; noi ci opponiamo, anche per l'impossibilità di sopravvivcere all'interno del negozio con 2 passeggini e ci avventuriamo nel souk. Durante la passeggiata vediamo un piccolo negozietto con il venditore seduto sonnecchiante appena fuori. Ai suoi piedi 3 Tajine, spartane, in terracotta, non di quelle da esposizione ma da usare veramente. Decidiamo di iniziare una trattativa col venditore e delego mia moglie all'operazione (io non ce la faccio, è troppo stressante!) promettendo che poi mi sarei occupato io del trasporto, visto che sarà pesata 10 kg. Alla fine, dopo facce mortificate e sofferenti, finte fughe, minacce, suppliche, offerte palesemente impossibili, riusciamo ad acquistarla con 18 euro. Siamo felicissimi e non vediamo l'ora di utilizzarla a casa!!! Nel frattempo il gruppo è ancora all'interno del negozio a sopportare dimostrazioni sulle proprietà benefiche dell'argan.
Alla fine del tour usciamo dal souk e scopriamo che siamo ormai tornati al porto. Saliamo sul pullman solo per attraversare la dogana e siamo già a bordo. Il tour è stata una mezza delusione, forse per colpa della scarsa propensione al turismo delle agenzie marocchine che Costa utilizza per l'organizzazione: soste forzate per shopping, pullman scambiati durante l'escursione, tappe superflue. Nessuna menzione del passato internazionale di Tangeri e tanta apologia del Re del Marocco.
Ormai per riuscire ad arrivare in tempo per la cena è tardi e decidiamo quindi di provare la pizzeria. Ricordavamo dallo scorso anno la bontà di questa pizza, quest'anno invece era ancora meglio: proponevano impasti classici ed integrali, condimenti di qualità ed abbondanti. Il prezzo € 6,50 per pizza e dessert, nonché per una bella ciotolina di olive per aperitivo.
Soddisfatti della pizza, andiamo al teatro e poi a nanna presto, come al solito.