Un risultato è certo : non sentiremo dire che Petra sono "quattro sassi nel deserto"...e se dovesse esserci uno sprovveduto che lo afferma, pretenderemo un sunto del tuo "diario".
Magari si fa prima a prendere direttamente quattro sassi e fargli vedere la differenza!!! :twisted:
Scherzo, accontentiamoci del diario..
Il diario è finito.
Io l'ho seguito da prima che fosse on line vedendo le foto che Manlio ha scattato durante questa crociera.
Una crociera alla quale avrei dovuto partecipare anch'io e sulla quale abbiamo discusso diverso tempo; quali sono le migliori escursioni ?Che dici ci andiamo a Luxor oppure ci si ritorna. Il sommergibile non voglio perdermelo !
La storia di un viaggio che è nato un anno prima, che è stato 'vissuto' per 365 giorni, non è la stessa di un viaggio che nasce una settimana prima e vai..
In mezzo a vari casini, o di ritorno da una bellissima vacanza, hai sempre l'idea che comunque 'dopo' ci sarà un viaggio bellissimo che ti porterà in posti meravigliosi, che hai visto e vuoi rivedere o sempre sognato di vedere e finalmente li vedrai..
Così la Costa Fortuna che ti incrocia davanti mentre stai lasciando Rodi dopo una bellissima vacanza ti ricorda la stessa Costa Fortuna che ti aveva accompagnato per quasi tutto il viaggio che avevi fatto con Europa anni prima..
E quel viaggio era 'Thè nel deserto', il migliore, il più bello, quello che metteva insieme la passione per l'archeologia i tempi di sosta, l'esclusività della nave e del servizio..
Tu sai che Marina è una bella nave, e che la tipologia di viaggio è la stessa, e quindi fai le valigie per lasciare Rodi considerando quel passaggio di Fortuna come 'amico' e beneaugurante..
Poi però quel viaggio meraviglioso ti cambia, ma ti cambia anche in mezzo a preoccupazioni, e ti 'vergogni' perchè le tue preoccupazioni sono poca cosa in confronto alle morti di alcuni o semplicemente a quelle di chi ti lavora intorno..
Sei un privilegiato, che sta in una finestra vicino ad una terra in crisi, ma è protetto coccolato e riverito..
Poi cambia ancora, perchè ti si apre la possibilità di scoprire un nuovo mondo, e forse il tutto ti trasforma in 'testimone' e nel contempo in 'viaggiatore'..
Il diario è finito......ma è stato "solo" un diario?
Credo di no; e credo che neanche Manlio volesse realizzare "solo" un diario. Alla fine si è toccata la storia, presente e passata, l'architettura e l'arte, la situazione economica e la policromia delle pietre, insomma è stato come seguire quello che il cuore suggeriva seguendo un canovaccio, ma lasciando libera la mente di guardare tutto seguendo l'evoluzione della storia.
No, non lo è stato: lo avevo in mente in realtà anche prima di partire, ma non sapevo se lo avrei scritto, ed ovviamente non sarebbe stato quello che ho messo in piedi..
Se tutto fosse stato normale e lo avessi scritto (non è detto che lo facevo ndr) avrei raccontato la stessa storia che ho raccontato su Masada, avrei fatto tante delle considerazioni che ho fatto, ma non sarebbe stato questo diario qui..
Questo ha voluto andare sulle persone, sull'oggi, su ciò che è successo ora, ma nel contempo ha anche voluto mostrare quello che era il mondo passato..
Penso che chiunque converrà che l'Egitto di una volta, la Giordania di una volta e lo stesso Israele erano alcune delle culle della Civiltà..
Petra è una delle tante prove che i posti che oggi vengono giudicati 'medioevali' sono in realtà quelli che a suo tempo hanno ospitato la fiaccola della civiltà, e che non c'è motivo per cui non debbano rinascere..
E la Giordania che ho visto io non è certo un posto arretrato, come spero domani non lo sia più l'Egitto, da troppo tempo 'fuori' dal suo ruolo storico..
Per un piccolo periodo tutto il mediterraneo, in contemporanea, è stato un fiorire di bellezza e ricchezza, di cultura e di arte..
Mi riferisco al periodo Romano, quando Cartagine, Leptis Magna, Alessandria, Efeso, la Grecia seppur più povera di prima, erano perle, insieme però a Roma, alla Magna Grecia, alla Spagna ed ad altri paesi che si affacciavano su di esso..
Prima c'erano le Piramidi da una parte ed i sassi dall'altra, dopo il medioevo e gli Arabi, che erano i custodi della cultura, poi l'occidente riparte ed il sud si ferma..
Ora forse, tra problemi immensi, si è gettato un seme nuovo, e sarebbe bellissimo se ritrovassimo la situazione di tanti secoli fa..
Non è facile, ma neanche impossibile, ed un paese come il nostro può avere un ruolo storico in questo..
Lo fecero gli americani con il piano Marshall, lo può fare l'Europa oggi..
Penso che chi legge questo diario, vede le bimbe o il 'provola' Giordano, capisce che il mondo arabo non è fatto solo di terroristi, di assassini o di fondamentalisti, ma di tanta gente, spesso brava umanamente ed anche molto preparata come cultura e scolarità: ed allora ci può credere che davanti a noi non deve necessariamente esserci un futuro nero ma una opportunità..
Se avessi voluto scrivere solo un diario non lo avrei fatto così, lo avrei scritto come ho fatto per la Grecia Classica e la differenza tra i due si vede, anche se penso che quello è un bel diario, ma non vale questo, proprio perchè è 'solo' 'un diario'..
Non è un caso se ho scritto che credo che Prof abbia avuto la mia stessa motivazione, ed anche il suo non lo definirei un 'diario': penso di poter espandere questo giudizio ad altri, come ad es. Maumor o Essepi..
La situazione che io e Maumor, e non solo noi, abbiamo vissuto è stata talmente coinvolgente dal punto di vista umano che abbiamo deciso di andare oltre e da lì escono i nostri testi..
Tornando a noi, forse il racconto è stato meno libero di quello che può sembrare: in realtà a parte qualche parentesi l'ho guidato con una struttura ben precisa, era comunque mia intenzione aprire una serie di temi ed approfondire (vedi ad es. l'architettura) quelli pensati da altri, ho quindi cercato i momenti giusti per farlo senza 'disturbare' il filo del racconto..
Però il tutto rimane comunque un diario, perchè anche gli approfondimenti (ad es. il vagare nel deserto ed il suo significato, la Petra bianca, l'architettura di Petra o la situazione della Giordania) sono nati lì e riflettono quello che ho pensato in quei luoghi..
Alcune parti meno coinvolgenti del racconto le ho comunque volute inserire: parlo ad es. della storia delle fotografie a Nama Bey, delle foto dell'Hilton Resort e dell'incontro delle gemelle ad Aqaba..
Non sono molto funzionali al racconto, sono anzi delle 'cadute' nella 'partizione' musicale a cui ha accennato Rodolfo..
Perchè le ho inserite?
Perchè l'Hilton rende merito alla Costa, che aveva messo su un viaggio di altri tempi, le foto delle bambine e delle madri (non quelle di apertura, ma quelle del racconto di come sono nate) rendono una atmosfera bella di quello che viene ora descritto come un paese da cui fuggire, lo 'umanizzano' e ne danno una visione diversa..
Maumor è andato lì ed ha idealmente 'completato' il 'lavoro' , anzi lo ha espanso, e questo mi è piaciuto molto..
Anche Essepi ha fatto lo stesso raccontando la sua esperienza in Giordania..
L'incontro tra le navi avrebbe reso il suo effetto se avessi utilizzato dei primi piani, non ho voluto farlo e questo ha tolto molto del senso della cosa, ma è stato un momento particolare ed ho voluto renderlo..
Va bhè.. ora approfitto del regalo di Prof..
un salutone e buona notte!!
Manlio