Ciao a tuttiiiiiii
Un grazie doveroso a tutti, per l’entusiasmo nel seguirmi, per i complimenti alle foto (??!?) e per la mia salute..
(vi premetto che ho letto solo una parte dei messaggi...perdonatemi se non rispondo a certe richieste…)
Parto da qui…cretina io, perché è così che è andata…rapita dall’ennesimo scorcio di Santorini (eravamo nella parte poco dopo la Chiesa cattolica) quindi sempre con il naso all’insù e con gli occhiali ben calati – come immaginate il bianco era accecante ;-) – ecco che mi appresto al clic. Faccio per chiudere la macchina e..finisco in un buca…le scarpe non reggono e finisco col muso in avanti…Per proteggere la faccia cado sul fianco – lì i graffi… - deliziosi i turisti intorno, di tutte le nazionalità che mi chiedono come sto… - ma la macchina, che non ho fatto tempo a chiudere, prende una botta incredibile.
Non oso guardarla: lo zoom è tutto rosicchiato e non accenna a muoversi…non funziona nessun tasto.
MACCHINA NUOVA comperata 2 giorni prima della partenza, non solo per la crociera ma per un certo Urban style per il diario su Genova con Laura ;-) (Laura hai ragione, 2 erano meglio…ma pensa che ho comprato questa super compatta perché ero stufa del peso della Fuji ;-)
Mi rialzo tremolante e visto che è quasi mezzogiorno iniziamo la lunga discesa…non prima di aver cambiato scarpe.
Quello che mi ha dato più fastidio è stata la mia stupidità…caduta con le stesse scarpe con cui caddi a Mikonos e presi una bella svirgolata l’altro giorno a La Plaka (dite che la Grecia ce l’ha con me?!!?!??) e per distrazione…cosa che non mi ha permesso di fotografare la discesa, la cabinovia, i muli , Thira finalmente baciata dal sole e il rientro in lancia…
Ma volete sapere l’ultima?
Poco fa le ho dato due sberle…alla macchina intendo (!) e HA RICOMINCIATO A FUNZIONAREEEEEEEEEE
Se l’avessi presa a botte dopo la caduta, come volevo fare, forse avrei anche gli ultimi scorci di quella meravigliosa isola…
Non c’è niente da fare…me ne innamorai 20 anni e ne sono ancora rapita…ehhhh
Ma andiamo con ordine.
Decidiamo il self anche in questa occasione.
Scendiamo al Dionisio per prendere il biglietto per il turno lancia.
Avrebbero cominciato a dare i numeri alle 8.15: erano le 7.55 ed eravamo già al 14…misteri della matematica!!!
Scendiamo da lì un’oretta: niente lance Costa, come sulla Victoria, ma solo battelli locali (veramente belli cmq e spaziosi) dove i gentili signori ci aiutavano a cadere in acqua…ci buttavano dentro a forza…vi assicuro che ho i lividi sul braccio!!!
Ci si avvia alla Cablecar: la coda non è cortissima, praticamente davanti al Duty per chi sa dov’è, cmq a una ventina di passi dall’arrivo a terra.
Luca dice che abbiamo atteso più di mezz’ora…secondo me no, ma – mannaggia – non ho preso i tempi.
La cabinovia cmq è velocissima e fa partire 6 cabine con 6 persone a volta…4 euro one way (!), solo andata…Molti terorizzati, sarebbero scesi a piedi, altri, l’avrebbero presa per far prima ed evitare la mulattiera OGGETTIVAMENTE occupata da chili di escrementi..povere bestie…
E iniziamo il giro di Thira…a tentare di andare ad Oia vi ho subito rinunciato: il maritino non ci sentiva proprio nonostante ci fosse una barca già pronta che faceva solo il “transfer” od anche un giro via mare dei punti principali ed un altro, che però apriva dopo un’ora, che organizzava il giro ad Oia dalle 10.30 alle 11.45, quindi ampiamente nei tempi…
Next time…spero !!!
Dopo chili di soste foto, relax in una terrazza/bar…
E poi si riprende la via non prima di aver comprato qualche solito souvenir (le collane con la lava mi hanno conquistato!)…
Ah: anche qui, le cartoline scritte giusto al bar rimarranno nella borsa. Arrivati al porticciolo scopriremo che la buca per le lettere è solo a Thira …non ho parole…altre brutte notizie?
Neppure a chiederlo ed ecco la lite per la coda…
Ammetto di aver un “certo” caratterino…odio i soprusi e le furbizie gratuite.
La coda era CHIARA: praticamente partiva dall’inizio della cabinovia…e invece eccoli, una truppa che sbuca dal violetto della mulattiera che si mettono di lato, superando non solo noi ma anche altri…
Io non resisto…faccio presente che la coda non parte di lì…Una prima signora mi risponde in francese che è tutto uguale, che son lì da venti minuti (noi invece? Bah…)..io replico, sempre in italiano, poi in francese, scocciata del luogo comune sulle “code all’italiana”. Le da supporto un tipo forse slavo che mi apostrofa con un “ma in fondo si tratta di soli 10 minuti”…e io ancora giù dura…
Mi è salita una rabbia…niente Oia, la caduta, la macchina…una chicca finale della giornata…
E non parliamo delle code al buffet…dovevo sbollire altrimenti prendevo qualcuno a pugni: e mi aiuta una coppia inglese che vedendomi in quello stato (!) mi chiede…io mi scuso e racconto…loro sorridono e mi suggeriscono di fare come loro…posizione ad anfora, come l’abbiamo soprannominata noi, ossia braccia a gomito rigide e fisse !!!
Che buffi…
Poi crollerò dal sonno mentre prendo il sole in cabina…
Serata al Medusa, l’ultima…buono, ma non eccelso come sulla Victoria: mi permetto il paragone perché il menù come dicevo è identico.
Il resto molto soft…shopping, caffettino, 2 chiacchiere con camerieri e vecchi incontri.
Domani, niente escursioni, niente levataccia…shopping, l’ultimo e spero un’oretta in spiaggia…
MARMARIS
(questa è più una differita che una diretta !!!)
Impressionante il numero di “alberi” che si scorgono fra velieri, galeoni, e così via…
Ci siamo alzati troppo tardi e ci è sfumata la gita a Dalyan e Caunos, quella alle tartarughe e non solo…ma non mi sentivo proprio di obbligare Luca ad un’altra alzataccia: questa, per noi, doveva essere davvero una vacanza all’insegna del relax…
Così, dopo essere arrivati al porto (a piedi saranno stati 10 min, forse 15, cmq comodo, rapido e suggestivo) decidiamo di salire su un battello locale, molto semplice a dire il vero…IO non ero per niente soddisfatta…tutto di corsa, non si capiva dove e cosa avremmo fatto per quanto tempo e per quanti soldi !
Il ragazzino buttadentro non sapeva che mezza parola di inglese…
Alla fine meglio del previsto…giro fra calette, con tanto di bagno (ecco la foto!) e visita alla grotta del fosforo…
3 ore di relax a 10 euro…vabene così, ma la prox volta se luca non mi porta a Dalyan lo uccido ;-)
Poi il solito immancabile pranzo con shoarma, spiedini mix e salse e shopping tour: il caldo era davvero troppo per avventurarci nel castello…
Marmaris mi è piaciuta meno di Alanya, molto più grande, anche chic e cara…si sente proprio l’odore dei soldi, di quelli che hanno yacht e controyacht…
E ora, due parole al volo su Mediterranea.
La nave, esternamente, ci piace da morire…la poppa imponente ma morbida al contempo…
A parte alcune strane e rumorose vibrazioni iniziali, scivola sul mare come fosse velluto (mai avuto in effetti mare mosso salvo 2 occasioni, 2 in cui si è ballato leggermente) silenziosa…anche oggi, come le altre volte, è salpata senza che noi ce ne accorgessimo se non fosse stato per il cambio di panorama dinanzi ai ns occhi…
La struttura è particolarissima, calcolate che noi non siamo stati sulla sorellina Atlantica…e ci ha conquistato via via.
Ha qualche annetto e si vede…sui ponti esterni tanta ruggine…i balconi tenuti male con il sale che ha ormai corroso quasi tutto…
Ci colpiscono gli asciugamani color ecrù anche se qualcuno mangiucchiato ai bordi
Tendoni, copriletto etc…è lo stesso di Fortuna Magica Concordia e mi pare Pacifica
Idem i piatti al Ristorante, ma quello posso capirlo già di più..
Quello che non abbiamo mandato giù del tutto è l’arredo…ma come diceva Paolo è un neo classico Farcus…abbina cose stupende (quadri in stile antico, colonnine, richiami agli egizi) a elementi kitch…colori accesissimi, quasi fastidiosi, lampade tipo murrina poco aggraziate…
Un plauso ai negozi: noi veniamo dalla Victoria di maggio, quindi, soli pochi mesi fa...ma gli articoli presenti nel loro duty free, belli grandi, non li avevamo ancora visti (salvo i soliti logo Costa).
C’è un negozietto ad hoc di articoli creati da Emilio Robba…credevo fosse il “solito” e invece è stata una bellissima sorpresa…tè aromatici, candele, braccialetti DIVERSI (!), borse in raffia, zainetti il tutto a prezzi finalmente accessibili…
Stasera il maritino mi ha regalato un portafoglio Guess che guardavo languida…(il mio è distrutto) non c’entra nulla col discorso di prima ma mi ha colpito anche qui la cifra…
Il Buffet è discretamente vario, alterna carne, tanto pesce, molte cose tipiche (oggi c’era quasi tutto emiliano ;-) ), ci son sempre i pasta corner, non sempre buonissima per cottura qualità del sugo…e i grill all’esterno.
Neo enorme, il buffet alla sera è chiuso, salvo pizza (!).
Ah…una novità…almeno per noi:
nel TODAY è VIVAMENTE CONSIGLIATO PRENDERE I POSTI PRIMA DI RECARSI AL SELF SERVICE…io ho sempre creduto il senso fosse all’opposto…ti siedi quando hai il vassoio …bah…forse siamo davvero NOI a non aver capito nulla…
Al ristorante il servizio è velocissimo, la qualità alterna: cose buonissime a cose “normali”…sempre ottima la presentazione.., le porzioni mi sembrano leggermente ridotte
Note interessanti sul TODAY: il rispetto altrui, anche delle culture e religioni (ci sono 2 se non 3 famiglie musulmane che hanno sempre il velo e sono vestite da capo a piedi…) con l’invito a tenere SEMPRE il costume o le famose regole per le piscine SOLO per adulti
Le esercitazioni, ben due, sono state motivate dal fatto che la crociera supera i 10 giorni (ma ni ne abbiamo fatte altre…cambiato il regolamento ?) però mi son piaciute perché serie: controllavano veramente se il giubbotto era messo correttamente…
IL ns cabinista gentile, premuroso ma…distratto??!?!?!?!
Un giorno sì e uno no si dimentica il tappetino del bagno o le mappe (non gliele danno?) o gli asciugamani chiesti in più…
Niente premure “buonanotte”, letto, pigiami…solo i cioccolatini…
ATTENZIONE:mentre vi scrivo (ore 00.28 locali) passa una nave stupenda, tutta una luce…vediamo il comignolo ma non capiamo se ha la forma “Costa”…va in direzione opposta alla nostra…chissà cos’era !
Per ora…passo e chiudo !