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Costa NeoClassica Oceano Indiano, Paradiso sul Mare 25-01-2015 al 09-02-2015

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
raccolta dell'immondizia

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il mercato è molto trafficato,si vende di tutto molti riscio' che trasportano donne con la spesa,trovano spazio anche quelli che riparano questi riscio,che sono veramente tanti e intasano le strade in maniera incredibile

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si vendono anche mobili

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l'igene non è il massimo

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molti i venditori di bibite

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un bar

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questa è una parrucchiera

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lavori di edilizia

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la maggior parte delle strade è in queste condizioni

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a Tamatave,oltre a esserci il porto commerciale piu grande del nord del Madagascar,esiste anche un porto fluviale formato da canali naturali e artificiali chiamato :
Il Canal des Pangalanes è un canale che consiste in una serie di corsi d'acqua naturali, corsi d'acqua e laghi artificiali che si estende per oltre 645 km (400 mi) e corre lungo la costa orientale del Madagascar dal Mahavelona a Farafangana . E 'utilizzato principalmente per il trasporto e la pesca, e anche ha incontaminate spiagge naturali che vengono visitati dai turisti. Un'area iniziale del canale a Toamasina (anche non ufficialmente e in francese denominato Tamatave) è diritta, mentre le aree successive sono curve, lagune , laghi e collegati paludi .
Costruzione

Espansione iniziale e manutenzione di Canal des Pangalanes durante il periodo della monarchia Merina (c.1540-1897), espansioni significative del canale sono state intraprese dalla Francia con il sostegno di Joseph Gallieni durante il periodo coloniale francese tra il 1896-1904 per aumentare gli scambi, fornire un mezzo per la fornitura di truppe che si trovavano all'interno, e per fornire un percorso sicuro per le imbarcazioni da carico destinati a Toamasina rispetto a viaggiare lungo la costa dell'Oceano Indiano. Nel 1901, un canale di ininterrotta esisteva tra Toamasina e Andevoranto , che ha esteso 95 chilometri (60 miglia).

Costruzione supplementare 1949-1957, costato oltre 800 milioni di franchi CFA per completare. Parte di questo progetto comprendeva la 570 milioni di franchi CFA costruzione di un porto fluviale a Toamasina e miglioramenti per il canale per 30 chilometri (20 miglia) da Toamasina a sud di Ivondro , che è stata completata nel 1953.

Ulteriori lavori dopo la seconda guerra mondiale ha permesso a chiatte da 30 tonnellate di viaggiare tra Tamatave e Vatomandry , una distanza di 160 chilometri (100 miglia).

Uno studio nel 1950 per quanto riguarda l'estensione del canale per altri 30 chilometri (20 miglia) da Ivondro a Manakara , ha rilevato che il costo sarebbe stato di almeno 1.400 milioni di franchi CFA. La proposta è stata quindi accantonato, a causa delle preoccupazioni circa gli elevati costi di costruzione, quando il commercio tra le due aree era basso rispetto a questi costi. La crescita della popolazione non raggiungere i numeri previsti nelle due aree in questo periodo è stato anche un fattore nel rifiuto di questa estensione. obiezioni aggiuntive a questa espansione provenivano da uomini d'affari in Toamasina e Manakara, che ha espresso preoccupazioni circa il potenziale di perdere il commercio nel porto di Toamasina. Le grandi compagnie di navigazione si opposero questa estensione, per proteggere le alte tasse che erano imposte per il carico di carico e scarico al porte ausiliarie sulla costa orientale
Canal des Pangalanes è ancora utilizzato dalla popolazione locale, alcuni di loro usano canoe per i viaggi, e costruiscono le loro case lungo le sue sponde. I traghetti vanno su e giù per le aree navigabili trasportando oggetti come legno, carbone, pesce essiccato e altri prodotti. Molti locali si basano sul canale come via di comunicazione, Il canale è molto pescoso per la gente del posto, lungo le sue sponde viene coltivata la manioca e sono impiantate alcune fabbriche di caffe. Alcune aree del canale sono spiagge di sabbia bianca.

Un museo galleggiante comprendente una biblioteca è stata fondata nel 1999 con l' Università di Toamasina e l' Università di Fianarantsoa , con la collaborazione del Museo dell'Università di del Madagascar d'Arte e Archeologia gestito dalla Università di Antananarivo
le informazioni date sono tratte da wikipedia,tradotto dall'inglese
 
partiti da Tamatave ci aspetta un giorno di navigazione prima di arrivare a Reunion,nel pomeriggio in cabina troviamo l'invito del costa club per la foto ricordo col comandante e essendo diventati Pearl anche il modellino della costa neoclassica.

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arrivata la sera ..........

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il comandante Philippe Fichet Delavault

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REUNION




Poco battuta dalle rotte del turismo di massa, Réunion è una splendida isola dell'Oceano Indiano, situata ad est del Madagascar. E' un DOM, un Dipartimento della Repubblica Francese, e fa parte delle Isole Mascarene di cui tutti ricordano solo Mauritius.

Réunion, totalmente diversa dalla conosciutissima Mauritius, è la meta ideale per chi vuole fare una vacanza all'insegna del movimento, dell'aria aperta e della scoperta di mille ambienti diversi. Oltre ad un mare da sogno, 200 chilometri di linea costiera, alle spettacolari distese di sabbia e alle altrettanto spettacolari scogliere, infatti, l'isola ha un'interessante varietà di paesaggi di cui sono protagonisti, ad esempio, i suoi vulcani, uno spento che supera i 3000 metri di altezza (Piton des Neiges) e un altro vulcano attivo e in ottima forma (Piton de la Fournaise). Non solo, si spazia dalle colline coltivate a canna da zucchero alla foresta tropicale, dai pascoli alpini alla desolazione delle pianure vulcaniche.

L'isola, quindi, non offre solamente vita da spiaggia e fondali da esplorare, tra le alternative ci sono anche spettacolari percorsi di trekking e canyoning. L'unico periodo indicato per fare trekking sulle montagne di Réunion è la stagione secca, che va da aprile a settembre.

A Réunion, di sicuro, non si rinuncia al lusso, infatti la qualità della vita non si discosta di molto da quella della Francia continentale. Purtroppo, però, questo significa che i prezzi sono piuttosto elevati.

St. Denis, la capitale di Réunion, è una città affascinante, vivace e particolarmente costosa. La zona più elegante di St-Denis è Le Barachois, all'estremità orientale del lungomare, dove si trovano bar esclusivi, caffè all'aperto e l'Hôtel le Saint-Denis, uno degli alberghi più lussuosi. Da non perdere i giardini botanici (Jardin de l'Etat), molto belli e rilassanti, poi le sontuose residenze creole, che potrete scoprire girando per la città e il principale mercato dell'artigianato, il Grand Marché, dove vengono venduti i più svariati articoli, fra cui oggetti in legno malgasci, spezie, ceste e mobili.
Il mare a Réunion non è tutto, ma nei fine settimana e durante i periodi di vacanza St. Gilles les Bains attira orde di visitatori e le spiagge e i ristoranti sono molto affollati.

Vale la pena di dedicare alcune ore anche alla città di St. Paul, spesso trascurata dai turisti che si affrettano verso la bianca spiaggia situata più a sud. L'ex capitale di Réunion, con i suoi edifici storici sul lungomare, fiancheggiato da cannoni e ombreggiato da palme da cocco sparse qua e là, conserva un'atmosfera tropicale e coloniale.

L'isola si esplora facilmente con Les Cars Jaune, gli autobus gialli che collegano i principali insediamenti, o in alternativa si può noleggiare un'automobile a prezzi abbastanza abbordabili. La strada tra le montagne offre scenari mozzafiato.
 
REUNION




Poco battuta dalle rotte del turismo di massa, Réunion è una splendida isola dell'Oceano Indiano, situata ad est del Madagascar. E' un DOM, un Dipartimento della Repubblica Francese, e fa parte delle Isole Mascarene di cui tutti ricordano solo Mauritius.

Réunion, totalmente diversa dalla conosciutissima Mauritius, è la meta ideale per chi vuole fare una vacanza all'insegna del movimento, dell'aria aperta e della scoperta di mille ambienti diversi. Oltre ad un mare da sogno, 200 chilometri di linea costiera, alle spettacolari distese di sabbia e alle altrettanto spettacolari scogliere, infatti, l'isola ha un'interessante varietà di paesaggi di cui sono protagonisti, ad esempio, i suoi vulcani, uno spento che supera i 3000 metri di altezza (Piton des Neiges) e un altro vulcano attivo e in ottima forma (Piton de la Fournaise). Non solo, si spazia dalle colline coltivate a canna da zucchero alla foresta tropicale, dai pascoli alpini alla desolazione delle pianure vulcaniche.

L'isola, quindi, non offre solamente vita da spiaggia e fondali da esplorare, tra le alternative ci sono anche spettacolari percorsi di trekking e canyoning. L'unico periodo indicato per fare trekking sulle montagne di Réunion è la stagione secca, che va da aprile a settembre.

A Réunion, di sicuro, non si rinuncia al lusso, infatti la qualità della vita non si discosta di molto da quella della Francia continentale. Purtroppo, però, questo significa che i prezzi sono piuttosto elevati.

St. Denis, la capitale di Réunion, è una città affascinante, vivace e particolarmente costosa. La zona più elegante di St-Denis è Le Barachois, all'estremità orientale del lungomare, dove si trovano bar esclusivi, caffè all'aperto e l'Hôtel le Saint-Denis, uno degli alberghi più lussuosi. Da non perdere i giardini botanici (Jardin de l'Etat), molto belli e rilassanti, poi le sontuose residenze creole, che potrete scoprire girando per la città e il principale mercato dell'artigianato, il Grand Marché, dove vengono venduti i più svariati articoli, fra cui oggetti in legno malgasci, spezie, ceste e mobili.
Il mare a Réunion non è tutto, ma nei fine settimana e durante i periodi di vacanza St. Gilles les Bains attira orde di visitatori e le spiagge e i ristoranti sono molto affollati.

Vale la pena di dedicare alcune ore anche alla città di St. Paul, spesso trascurata dai turisti che si affrettano verso la bianca spiaggia situata più a sud. L'ex capitale di Réunion, con i suoi edifici storici sul lungomare, fiancheggiato da cannoni e ombreggiato da palme da cocco sparse qua e là, conserva un'atmosfera tropicale e coloniale.

L'isola si esplora facilmente con Les Cars Jaune, gli autobus gialli che collegano i principali insediamenti, o in alternativa si può noleggiare un'automobile a prezzi abbastanza abbordabili. La strada tra le montagne offre scenari mozzafiato.

la reunion è un isola che mi ha sempre affascinato spero di andarci
 
riprendiamo il diario,REUNION ,è la piu moderna delle isole visitate,ma anche la piu cara,è un porto di imbarco infatti c'è un ricambio di passeggeri pari ad almeno il 50%,noi abbiamo giocato sul fatto che essendo molto moderna ,avremmo dovuto trovare facilmente dei mezzi di trasporto alternativi alle escursioni di costa ,niente di piu falso,un bus vi porta fuori dal porto,dove in attesa c'è un'altro bus con partenze programmate che vi porta a St Paul da dove l'ultima corsa per il porto riparte alle 16.30,i taxi al porto sono tutti prenotati dai passeggeri che sbarcano,e se riuscite a trovare un taxi libero per il giro dell'isola vi chiedono fino a 350 euro,taxi liberi o nativi con le macchine che offrono passaggi a prezzi concorrenziali non esistono ,conviene prendere un'escursione costa che con circa 110 euro vi porta in giro per l'isola tutto il giorno pranzo compreso,spero che queste informazioni siano utili a chi vorra fare questa crociera perchè molti di noi sono rimasti spiazzati non avendo a disposizione notizie su questo scalo.
Saliti sul bus ,gratuito,siamo stati portati a St Paul,e li siamo saliti su un tuk tuk che per 12 euro a testa ci ha portato a st Gilles ed è venuta a riprenderci all'orario stabilito,durante il tragitto ci siamo fermati a fare le foto alle spiagge di sabbia nera e alle scogliere laviche a picco sull'oceano.

la cartina dell'isola

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i bus costa in attesa

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alcune foto del porto

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Stato
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