L'isola di Mauritius era già nota ai Malesi e agli Arabi almeno dal X secolo; gli Arabi la chiamavano Dina Arobi. I Portoghesi la scoprirono nel 1505 e la battezzarono Ilha do Cerne ("isola del cigno"), ma l'isola rimase disabitata fino al primo insediamento olandese, nel 1598. Furono gli Olandesi a darle il nome di Mauritius, in onore del principe Maurizio di Nassau. Cicloni e altri eventi climatici sfavorevoli portarono gli olandesi ad abbandonare l'isola alcuni decenni dopo. Nel 1715 i francesi ne presero possesso, ribattezzandola Île de France. Conquistata dai britannici nel dicembre del 1810, Mauritius ritornò al suo nome olandese. Il 1º febbraio 1835 l'amministrazione abolì la schiavitù.
Nel 1965, i britannici sottrassero a Mauritius le Isole Chagos, che divennero parte del Territorio britannico dell'Oceano Indiano. In seguito, il governo di Mauritius sostenne che questa operazione era illegale secondo le leggi internazionali e rivendicò il possesso delle Chagos.
Il paese raggiunse l'indipendenza il 12 marzo 1968, diventando una repubblica nell'ambito del Commonwealth nel 1992. Mauritius è da sempre una democrazia stabile, con elezioni libere e regolari, che rispetta i diritti umani e che attrae ingenti investimenti dall'estero. Possiede uno dei più alti PIL pro-capite di tutta l'Africa.
Mauritius fa parte delle Isole Mascarene, un arcipelago di origine vulcanica che potrebbe appartenere a una catena sommersa che comprende anche le Seychelles e Réunion. Si formò (insieme alla vicina Rodrigues) circa 8-10 milioni di anni fa. Misura 58 km da nord a sud e 47 km da est a ovest, e si trova a 900 km dal Madagascar, alla stessa latitudine di Harare (Zimbabwe) e Rio de Janeiro. La nazione di Mauritius include l'isola principale, Rodrigues e numerosi atolli corallini.
L'isola è caratterizzata da un altopiano centrale che ha il suo punto più alto nel sudovest a Piton de la Petite Rivière Noire, 828 m s.l.m. Verso nord, l'altopiano degrada dolcemente; verso sud, invece, la discesa verso la costa è ripida. L'isola è ricca di vestigia dell'attività vulcanica passata; due esempi sono il cratere di Trou aux Cerfs (Curepipe) e il lago vulcanico di Grand Bassin. Quando giunsero i coloni, il terreno era punteggiato da ciottoli lavici; nel tempo sono stati raccolti per lasciar spazio alle coltivazioni, e sono ammonticchiati qua e là in piramidi, soprattutto nei pressi dei campi di canna da zucchero.
Mauritius è nota per la sua eccezionale bellezza naturalistica. Nel suo diario di viaggio, Seguendo l'Equatore, Mark Twain annotò che "si ha l'impressione che sia stata creata prima Mauritius e poi il paradiso, e che il paradiso sia stato copiato da Mauritius". È circondata dalla barriera corallina, che ha prodotto nel tempo la sabbia bianca delle spiagge.
Lingue
Le due lingue ufficiali sono l'inglese e il francese, con il francese che rappresenta la lingua più diffusa benché la Francia abbia perso il controllo dell'isola quasi 200 anni fa. Gli abitanti usano spesso anche un idioma creolo basato principalmente sul francese, con influssi derivanti dall'inglese, dal portoghese dal malgascio e dall'hindi.
La forma scritta del creolo si è sviluppata a partire dalla fine degli anni sessanta: essendo basata sulla pronuncia, essa assomiglia ben poco al francese. I discendenti di quei lavoratori indiani che oggi costituiscono il 70% circa della popolazione e che furono portati nell'isola dai britannici parlano anche varie lingue asiatiche, fra cui l'hindi, l'urdu, il telugu e altre. Per il resto, gli abitanti sono di origine francese, africana o mista, e si contano anche circa 30.000 cinesi originari di Hakka e di Canton.
Religione
La cultura religiosa di Mauritius riflette i suoi diversi trascorsi coloniali e la natura cosmopolita della sua società. In città come la capitale Port Louis si trovano, a poca distanza, moschee, chiese cristiane, pagode e un cimitero ebraico; durante l'anno si alternano feste religiose corrispondenti a diversi culti, come la Divali (la "festa delle luci") e la Cavedee induiste, il Natale cristiano e l'ʿĪd al-fitr islamica. Secondo il censimento 2011 del locale ufficio nazionale di statistica, l'Induismo riguarda il 49% della popolazione, il Cristianesimo il 32%, l'Islam il 17% e il Buddismo lo 0.4%