DAY 9 – 29 ago Mercoledì – Klaipeda (Lituania)
Attracchiamo verso le 9,00 a 5 minuti a piedi dal centro cittadino a cui riserveremo una visita nel pomeriggio.
Siamo anche a 5 minuti dal traghetto, in linea d’aria a 20 metri dalla nave, ma separato da un canale che bisogna attraversare con un ponte situato qualche centinaio di metri più a monte, che per circa 1,5 euro ci porterà in una decina di minuti di traversata, sulla penisola Kurlandese situata proprio di fronte. Il gruppo è il solito, affiatato e documentatissimo….
È chiamata anche Neringa dal nome della leggendaria ragazza che la creò per difendere i pescatori locali dalla forza del mare aperto
Il territorio della penisola è composto in maggior parte da sabbia e dune, alcune alte fino a 60 metri. Quella di Nida è una delle dune più grandi d'Europa, tranto da essersi meritata il nome di "Sahara della Prussia orientale". La penisola è lunga un centinaio di chilometri, in comproprietà con la Russia, dove è attaccata alla terra, nella zona della nota località balneare di Kaliningrad, dove ultimamente anche una foca è uscita dall’acqua troppo fredda per prendere il pallido sole sulla spiaggia…..
Arrivati sulla penisola, a Smiltynè, dove attracca il Ferry, un bus di linea a partenza oraria ci conduce fino a Nida per 8 euro a/r, attraversando, in circa un’ora, praticamente tutta la parte Lituana di questa lingua di terra. Ci sono anche dei minivan che pare costino ancora meno….Non abbiamo dovuto pagare l’ingresso al parco nazionale come avevo letto, ma forse era già compreso nel prezzo dellìautobus.
Nel tragitto, che si svolge interamente su una bella e scorrevole strada asfaltata, tra pinete e sabbie, si attraversa la cittadina marinara di Judokratè, che meriterebbe una sosta (che noi non abbiamo fatto) per salire alla collina delle streghe, disseminata da sculture in legno di artisti locali (qualcosa si intravede anche dal bus).
La giornata è stupenda e la cittadina di Nida, meta finale del nostro tragitto, ne viene valorizzata con le sue dune di sabbia a picco sul mare e le belle casette, fatte di legno come la testa del custode del museo locale….che non ci fa entrare, anche se siamo gli unici esseri viventi interessati, nei 3-locali-3 di una casa museo sui pescatori curlandesi del 1800, perché non prende cartedicreditodollarieurolingottid’oro, ma solo valuta locale…il prezzo di entrata è inferiore, al cambio, ad 1 euro…pazienza….
Ci facciamo il nostro bel panino su una spiaggetta con vista sulle dune. Fa caldino. Compriamo qualche souvenir locale….e ripartiamo col bus….da notare che gli autisti parlano solo tedesco e lituano curlandizzato e non accettano volentieri gli euro, ma poi li prendono e cercano di fregarti sul cambio e/o sul resto.
Rientriamo a Smiltynè e visitiamo un interessante villaggio di pescatori curlandesi, ricostruito con i vari ambienti, dove vivevano, dove tenevano le bestie, le scorte alimentari, etc, GRATIS e SENZA CUSTODI…lì vicino erano esposti anche dei grossi pescherecci d’alto mare, anch’essi visitabili. Qualche centinaio di metri più avanti, quasi sulla punta si trova anche una fortificazione ed il museo marittino che pare valga la pena di visitare avendo il tempo necessario.
Noi invece optiamo per riprendere il traghetto verso le 16,15 per avere il tempo di fare un giro nel centro di Klaipeda, che però non ci riserva particolari attrazioni, cittadina in stile tedesco con case a graticcio, la piazza del teatro, cogliamo alcuni begli scorci, cerchiamo con poco successo una antica farmacia segnalata dalle guide di cui non sanno nulla neanche i non troppo cordiali indigeni che contattiamo, attraversiamo per finire i ruderi di un castello in realtà non molto ben valorizzati.
18,30 “tutti a bordo” a godersi la partenza e un po’ dell’ultimo sole….brutto il porto industriale ricco di gru e containers che lasciamo a Klaipeda, ma siamo ripagati dalla vista delle coste boscose nel sud della penisola curlandese e dalle splendide spiagge a pedita d’occhio che vediamo una volta doppiato il capo di “Neringa” e sembrano ornare tutta la sua costa nord, affacciata sul mare aperto.
Serata italiana, con gran sventolio di tovaglioli e stanotte si portano gli orologi, i cellualri, la sveglia, il tablet, la macchina fotografica…. indietro di 1 ora, tornando in pari con l’Italia.
ed ecco alcuni scorci Kurlandesi…
Qui siamo a NIDA la bellissima cittadina dalle casette di legno sulla penisola
Curlandese
ed ora qualche foto delle famose DUNE...molto più spettacolari dal vivo....
Dopodichè mi si è scaricata la batteria della macchina fotografica e quindi
niente documentazione fotografica del resto della tappa....ci vediamo a
Danzica.....