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Costa Pacifica - Mar Baltico - 21 ago/01 sett 2012

Stato
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DAY 9 – 29 ago Mercoledì – Klaipeda (Lituania)

Attracchiamo verso le 9,00 a 5 minuti a piedi dal centro cittadino a cui riserveremo una visita nel pomeriggio.
Siamo anche a 5 minuti dal traghetto, in linea d’aria a 20 metri dalla nave, ma separato da un canale che bisogna attraversare con un ponte situato qualche centinaio di metri più a monte, che per circa 1,5 euro ci porterà in una decina di minuti di traversata, sulla penisola Kurlandese situata proprio di fronte. Il gruppo è il solito, affiatato e documentatissimo….
È chiamata anche Neringa dal nome della leggendaria ragazza che la creò per difendere i pescatori locali dalla forza del mare aperto
Il territorio della penisola è composto in maggior parte da sabbia e dune, alcune alte fino a 60 metri. Quella di Nida è una delle dune più grandi d'Europa, tranto da essersi meritata il nome di "Sahara della Prussia orientale". La penisola è lunga un centinaio di chilometri, in comproprietà con la Russia, dove è attaccata alla terra, nella zona della nota località balneare di Kaliningrad, dove ultimamente anche una foca è uscita dall’acqua troppo fredda per prendere il pallido sole sulla spiaggia…..
Arrivati sulla penisola, a Smiltynè, dove attracca il Ferry, un bus di linea a partenza oraria ci conduce fino a Nida per 8 euro a/r, attraversando, in circa un’ora, praticamente tutta la parte Lituana di questa lingua di terra. Ci sono anche dei minivan che pare costino ancora meno….Non abbiamo dovuto pagare l’ingresso al parco nazionale come avevo letto, ma forse era già compreso nel prezzo dellìautobus.
Nel tragitto, che si svolge interamente su una bella e scorrevole strada asfaltata, tra pinete e sabbie, si attraversa la cittadina marinara di Judokratè, che meriterebbe una sosta (che noi non abbiamo fatto) per salire alla collina delle streghe, disseminata da sculture in legno di artisti locali (qualcosa si intravede anche dal bus).
La giornata è stupenda e la cittadina di Nida, meta finale del nostro tragitto, ne viene valorizzata con le sue dune di sabbia a picco sul mare e le belle casette, fatte di legno come la testa del custode del museo locale….che non ci fa entrare, anche se siamo gli unici esseri viventi interessati, nei 3-locali-3 di una casa museo sui pescatori curlandesi del 1800, perché non prende cartedicreditodollarieurolingottid’oro, ma solo valuta locale…il prezzo di entrata è inferiore, al cambio, ad 1 euro…pazienza….
Ci facciamo il nostro bel panino su una spiaggetta con vista sulle dune. Fa caldino. Compriamo qualche souvenir locale….e ripartiamo col bus….da notare che gli autisti parlano solo tedesco e lituano curlandizzato e non accettano volentieri gli euro, ma poi li prendono e cercano di fregarti sul cambio e/o sul resto.
Rientriamo a Smiltynè e visitiamo un interessante villaggio di pescatori curlandesi, ricostruito con i vari ambienti, dove vivevano, dove tenevano le bestie, le scorte alimentari, etc, GRATIS e SENZA CUSTODI…lì vicino erano esposti anche dei grossi pescherecci d’alto mare, anch’essi visitabili. Qualche centinaio di metri più avanti, quasi sulla punta si trova anche una fortificazione ed il museo marittino che pare valga la pena di visitare avendo il tempo necessario.
Noi invece optiamo per riprendere il traghetto verso le 16,15 per avere il tempo di fare un giro nel centro di Klaipeda, che però non ci riserva particolari attrazioni, cittadina in stile tedesco con case a graticcio, la piazza del teatro, cogliamo alcuni begli scorci, cerchiamo con poco successo una antica farmacia segnalata dalle guide di cui non sanno nulla neanche i non troppo cordiali indigeni che contattiamo, attraversiamo per finire i ruderi di un castello in realtà non molto ben valorizzati.
18,30 “tutti a bordo” a godersi la partenza e un po’ dell’ultimo sole….brutto il porto industriale ricco di gru e containers che lasciamo a Klaipeda, ma siamo ripagati dalla vista delle coste boscose nel sud della penisola curlandese e dalle splendide spiagge a pedita d’occhio che vediamo una volta doppiato il capo di “Neringa” e sembrano ornare tutta la sua costa nord, affacciata sul mare aperto.
Serata italiana, con gran sventolio di tovaglioli e stanotte si portano gli orologi, i cellualri, la sveglia, il tablet, la macchina fotografica…. indietro di 1 ora, tornando in pari con l’Italia.
ed ecco alcuni scorci Kurlandesi…

Qui siamo a NIDA la bellissima cittadina dalle casette di legno sulla penisola
Curlandese



















ed ora qualche foto delle famose DUNE...molto più spettacolari dal vivo....













Dopodichè mi si è scaricata la batteria della macchina fotografica e quindi
niente documentazione fotografica del resto della tappa....ci vediamo a
Danzica.....
 
DAY 10 – 30 ago Giovedì – Gdynia (Polonia)


Arrivo nave alle ore 8,00 e alle 17,30 tutti a bordo
Sarà una bellissima giornata, tanto sole e caldo da maglietta….
Il porto è lontano anche dal centro di Gdynia, lo shuttle messo a disposizione da Costa…costa 8 euro.
Noi contrattiamo un Taxi vicino alla nave, per 80 euro in 4 per andare alla principale attrazione di questo scalo, la città di Danzica (Gdansk).
Arriviamo in circa 1 ora di autostrada senza attrattive e l’appuntamento per il ritorno è fissato per le 14,00 quindi ci dedichiamo per circa 5 ore alla visita turistica.
Bella città, situata nel delta della Vistola, divenuta polacca solo nel 1945, capoluogo della Pomerania, forma con Gdynia e Sopot un agglomerato urbano denominato “tripla città”.
Il taxi ci lascia proprio dietro una delle principali costruzioni religiose, la Basilica della Vergine Maria (Bazylika Mariacka), costruita nel XV secolo, è la più grande chiesa in mattoni del mondo.
Da qui cominciamo a girovagare tra gli edifici in stile gotico, rinascimentale e barocco e tra le sue belle vie tra cui le principali sono la via reale che si estende tra la porta d’oro e una “porta” destinata ad uffici di rappresentanza, tra cui quello di Walesa, un tempo destinata ad ospitare i sovrani in visita ufficiale, ma poco utilizzata a causa, pare, delle basse temperature degli alloggi.
Suggestiva anche la via parallela, con bei palazzi, la fontana del Nettuno ed il bel municipio.
Usciamo da una delle porte per costeggiare le mura della città lungo il fiume, ammiriamo la gru fluviale più grande d’Europa mentre sull’altra sponda tutto è ancora semidistrutto e abbandonato, dandoci un’idea di come doveva essere la città dopo la guerra, infatti qui il centro storico è stato tutto ricostruito, molto bene, dopo le devastazioni del conflitto mondiale.
Dopo il rituale panino, dedichiamo gli ultimi minuti per un bel giro dei negozi per gli ultimi souvenir…compriamo alcune magliette e la goldwasser, un liquore amarognolo a base di piante, con fogliette d’oro in sospensione, prodotto qui fin dal 1600, che deriva da una leggenda locale, secondo la quale alcuni nobili ubriachi che dopo una serata di bagordi, avevano gettato i loro anelli d’oro nella fontana dedicata a Nettuno, al momento di andare a riprenderli la mattina successiva, avevano trovato al posto dei gioielli solo dei petali color oro, come punizione del Dio adirato per l’oltraggio.
Rientriamo e la duttilità del taxi ci permette di fare anche una sosta di mezzora a Gdynia, proprio niente di che…un lungo mare di negozietti, un veliero ed una nave da guerra adibiti a museo…alle 16,00 siamo in nave….dove mi sequestrano la bottiglia di liquore….che nervoso, è la penultima sera di crociera pensavo me la lasciassero….invece procedura antiterrorismo…e per cosa? Per farmela ritrovare 2 ore dopo in cabina, senza l’imballaggio,senza il sacchetto/souvenir del negozio e con appiccicato il formulario che avevo dovuto compilare con tutti i miei dati al momento del sequestro…..
Un po’ di sole e nuvole sui ponti scoperti, aspettando la partenza…si sta bene….
Partiamo, in anticipo, alle 17,45…il primo turno di cena se la può godere seduto al ristorante….
Facilissima l’uscita dal porto…il pilota sarà pagato uguale a quello che ha dovuto dribblare 1000 isole a Stoccolma?
Stasera cena di gala dell’arrivederci, con torta, spumante, etc….

La chiesa della Vergine


La via Reale


Il bel palazzo dell’Armeria



La via del Municipio



La fontana del Nettuno



Il lungofiume fuori le mura



e…per finire…Gdynia

 
DAY 11 – 31 ago Venerdì – Isola di Bornholm (Danimarca)


Arrivo in rada, nel porto di Rønne, piove e c’è nebbia, si intravede a malapena la costa….chissà se dalla costa si intravede la Costa….mah….comunque volenti o nolenti si scende a terra…c’è la visita guidata oggi…diluvia, ma la nostra guida, che parla un italiano pessimo ci lascia comunque fuori dal bus per controllare i biglietti…tanto lei è a bordo….
Alle 9,40 si parte con l’escursione Costa, attraversando la terza foresta più estesa di Danimarca, il pulman è comodo, la guida, come dicevo, si capisce poco, ma per fortuna è tradotta in spagnolo per una parte del gruppo, da una Costa-girl che si capisce perfettamente e dà anche molti più particolari.
L’isola, denominata anche “perla del Baltico” è situata circa 160 km a est di Copenaghen e circa 37 km al largo della costa svedese. Insieme alla vicina isola di Christiansø è l'isola più orientale della Danimarca, di cui fa parte.
Raggiungiamo Østerlars, dove si trova una delle meglio conservate chiese fortezza a pianta circolare, molto particolare ed interessante, con funzioni prettamente difensive, come quasi inevitabile per via della location dell’isola, molto strategica ed appetibile per qualsiasi invasore.
Dentro non piove….La chiesa è costruita su 3 piani, con il piano terra dedicato alle funzioni religiose, il primo piano adibito a magazzino per conservare il cibo necessario in caso si dovesse resistere ad un attacco, ed anche a volte per conservare per un periodo i cadaveri, qui si aprono delle finestre che regalano notevoli scorci sulla campagna circostante. L’ultimo piano con funzioni prettamente difensive, è dotato solamente di ferritoie per poter colpire gli eventuali nemici, interessante il particolare della scala di accesso ai piani superiori che costringeva gli invasori a salire esponendo il fianco ed il braccio sinistri, più deboli, mentre i difensori potevano combattere utilizzando il lato destro del corpo.
Poi ci dirigiamo sul mare, nella costa est per visitare Gudhjem, villaggio di pescatori di circa 700 anime, con belle e ripide stradine affiancate da multicolori casette di muratura costruite sulla roccia, molto pittoresche, mozzafiato la vista dalla cima del paese, del mare, oggi particolarmente cupo, mosso e….baltico…con una graziosa chiesetta, nella quale, tra le panche c’erano anche diversi giochi per distrarre i più piccoli dalle noie delle litanie.
Notiamo in paese anche un bel mulino-bianco a vento, trasformato in un bar tipico.
Da quando siamo arrivati in paese non piove più e ci possiamo godere la visita di questo gioellino e l’ora abbondante libera…qualcuno la dedica ad un suntuoso buffet di pesce crudo e affumicato servito nell’affumicatoio locale, molto famoso (e ovviamente fumoso) nella zona per l’esportazione di vari tipi di pescato ed in particolare aringhe.
Ripartiamo costeggiando il mare con delle spettacolari viste sul Baltico e raggiungiamo come ultima tappa i ruderi del castello di Hammershus, luogo particolarmente suggestivo con questo tempo corrucciato….qui facciamo una specie di rally a piedi perché la guida ci dà solo mezzora libera ed il castello è situato su un promontorio a picco sul mare….e si scivola pure perché non ha smesso di piovere da molto…ma il posto è stupendo e ne vale la pena…
Rientriamo al porto alle 13,40. Resistiamo alla Costa-girl che cerca di terrorizzarci per farci salire subito sulle lance per la nave, se no si rischia di non farcela…Insomma l’ultima lancia è data per le 14,30….quindi un pochino di margine ce lo abbiamo e lo dedichiamo al paesino….
Breve giro per Rønne, dalle casette colorate, molte delle quali dotate di gradini di accesso, spiccano il grande faro bianco e la bella chiesa locale, abbiamo l’occasione di vedere anche uno dei più antichi teatri di Danimarca, saliamo su una delle ultime lance alle 14,20 e arriviamo tranquilli a bordo.
Nel complesso una buona escursione che ci ha permesso di farci una idea di quest’isola nel poco tempo previsto da questo scalo. Gli amici bergamaschi si sono limitati a scendere al porto, mentre i colleghi torinesi non hanno nemmeno lasciato la nave.
Passaggio al buffet, oggi niente panino…ma un’ottima mangiata di pesce con mega dose di paella, fritto misto e pesce grigliato e poi valigeeeee e ultimi momenti di godimento della nave….navigando verso Kiel….

La chiesa-fortezza





Il paesino di pescatori







Il e dal Castello







Ronne e la Pacifica

 
Ultima modifica:
Ciao compagno di avventure, ti risponde una dei componenti della coppia bergamasca il computer mi ha praticamente lasciato a piedi,si è fulminatoooo ti sto scrivendo da quello nuovo, spero di riuscire a recuperare il tutto dal vecchio rottame
altrimenti non ho piu' neanche una foto dei miei super viaggi. :mad:speriamo bene comunque il diario è fatto benissimo .. complimenti... tutto ben fatto e foto molto belle nonostante ti avessi preso per il cosidetto per tutta la crociera.
 
Ciao compagno di avventure, ti risponde una dei componenti della coppia bergamasca il computer mi ha praticamente lasciato a piedi,si è fulminatoooo ti sto scrivendo da quello nuovo, spero di riuscire a recuperare il tutto dal vecchio rottame
altrimenti non ho piu' neanche una foto dei miei super viaggi. :mad:speriamo bene comunque il diario è fatto benissimo .. complimenti... tutto ben fatto e foto molto belle nonostante ti avessi preso per il cosidetto per tutta la crociera.

ciao anche a voi...mi ricordo le prese in giro...soprattutto per l'uso dello zoom....eheheheh
 
DAY 12 – 01 sett Sabato – Kiel e….fine crociera

Ed ecco Kiel visto dalla Pacifica, siamo rientrati al punto di partenza di questa fantastica crociera….



Pertanto anche sul megaschermo della Costa Pacifica appare la parola FINE



Ma per non lasciarci con questo senso di fine un pochino amaro, ecco l’ultima fotina….immortalata da un muro di Danzica….



Navigare necesse est, vivere non est necesse ("Navigare è indispensabile, vivere no") è l'incitazione che, secondo Plutarco nella Vita di Pompeo (50,2), Pompeo diede ai suoi marinai, i quali opponevano resistenza ad imbarcarsi alla volta di Roma a causa del cattivo tempo….

Noi non opponiamo resistenza quando è il momento di imbarcarci…non è vero?

Un grosso grazie a tutti quanti mi hanno seguito fin qui…e a chi ha trovato il tempo e la voglia di postare un commento…un vero balsamo per l’animo di chi scrive….

Alla prossima e un grosso ABBRACCIO da

Astraemarco…..
 
Ti faccio tanti tanti complimenti: un diario bellissimo, ricco di foto... E grazie di averci resi partecipi della tua vacanza...un itinerario molto interessante sicuramente da provare!
 
Non ti facevo cosi poetico..
Comunque complimenti diario fatto veramente bene e molto ben particolareggiato.
Servirà sicuramente da supporto a chi vorrà, come noi, scegliere questo entusiasmante itinerario e ;)a cui auguro di poter trovare una simpatica coppia di viaggio come siete stati tu ed Astra.
Alla prossima ciao Lucia
 
Bellissimo diario, complimenti a tutti e due...
Come itinerario questo è il migliore di tutti per quanto riguarda le capitali baltiche.
Io ho fatto la versione "normale" ed è stato tutto un po' troppo veloce, invece qui si vedono più località e soprattutto si ha il plus dell'overnight a S.Pietroburgo che è un vantaggio non da poco....

Saluti ;-)
 
L'unico "problema" di san Pietroburgo è che non puoi varcare la soglia della dogana se non hai un visto individuale o se non hai preso escursioni o pacchetto con agenzie locali....
 
Purtroppo si.
Noi l'anno scorso abbiamo preso un'escursione organizzata (molto bella) che ci ha portato a S.Pietroburgo alla mattina e al pomeriggio a Petrovdorets, una reggia che lascia davvero a bocca aperta... Con due giorni si può vedere di più e secondo me organizzando un'escursione programmata sui due giorni con una compagnia locale (come quella pubblicizzata su questo forum), si può riuscire a creare un bel programma organizzato e leggermente meno costoso rispetto a quelli proposti dalle compagnie, evitando anche il problema del visto...
 
Si anch'io quest'anno ho fatto cosi e mi sono trovata benissimo l'unico problema è che non sono riuscita a scendere di sera , è un peccato essere in porto e non poter vedere la città in notturno .. es a Dubai la nave era sostata 2 gg e potevi salire e scendere come volevi senza queste restrizioni ciao
 
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