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kika ha detto:Chi sta giù, sputa sentenze ma non sa nemmeno di cosa si parla..... e se può inventarsi qualcosa per farsi bello, lo può fare grazie a chi "stava su" in quel momento che non ha perso la testa e ha fatto il suo dovere!
pmanlio ha detto:Roberta, pensa a stare sulla Vespucci in un momento simile!! Un veliero in una tempesta è una cosa che mi manca.. :wink:
Lì per lì anche io avevo avuto dei dubbi sugli eventi, ma seguendo il discorso mi sono ricreduto..
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kika ha detto:... In qull'occasione lo sbandamento si è fatto sentire notevolmente la nave non si raddrizzava e sono stati attimi concitati ...
La cosa capita, non si può avvisare prima le persone che si verificherà un notevole sbandamento e di tenersi ben pronti.
Purtroppo ormai le navi assomigliano sempre di più a villaggi galleggianti, il "passeggero medio" si dimentica di navigare nel mare e non ci si pensa al fatto che sta galleggiando e che è, sinceramente, alla mercè del mare e degli agenti meteorologici, sia nel bene che nel male...
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Permettetem di aggiungere qualche particolare.
Innanzitutto se qualcuno piombasse sul ponte di comando non ci riuscirebbe nemmeno. L'area in questione è sempre chiusa a chiave. Notte e giorno. Chiamasi "Area ristretta" cosa che reception e tante altre postazioni della nave non sono.
Poi nulla di tecnico in questione doveva essere spiegato in quanto il vento provoca sbandamenti.
Sicuramente chi sta a contatto con i passeggeri ad un certo livello ha sicuramente un certo background scolastico e talvolta universitario.
Ma perchè che significa? E quelli che stanno su un ponte di comando, vi siete mai chiesti he background e formazione hanno???
La stragrande maggioranza di noi fa questo lavoro perchè se lo sente nelle radici....
Fin dall' Istituto Nautico ha impostato vita e studio in un'unica direzione... Ha lottato e lotta continuamente giorno dopo giorno per mantenersi quel lavoro che prima di essere lavoro è "Missione e modo di vivere". In continuo aggiornamento, da Allievo a Comandante con 40 anni di esperienza. Ogni nave diversa l'una dall'altra anche tra gemelle... Avere in mano tutto, sapere riconoscere un suono al buio o di giorno andare al pannellino direttamente e schiacciare un tasto che già sapevi qual era appena sentito il suono dell'allarme. Il gestire situazioni e emergenze al limite con ogni tempo con 1000 o 5000 persone a bordo e relative famiglie a casa... (Vedete che numeri che si fanno???), la fortuna e capacità di avere spesso intuizioni che possono salvare determinate situazioni, il leggere e l'ntravedere situazioni anche dove non ci sono, il sapere gestire tutto e tutti e nel mentre anche dell'altro....
Sì è vero ci sono ragazzi e ragazze che passano tutto il giorno, ma la notte no a rispondere a domande di 1000, 2000, 3000 persone, spesso tutte uguali, spesso come un nastro incantato a rispondere le stesse cose, ma ci sono ragazzi e ragazze, donne e uomini che oltre a essere rappresentanti della Compagnia e dell'Armatore e del proprio Com.te, hanno in mano, di giorno e di notte, la vita di tutte quelle 1000, 2000, 3000 e se ci aggiungiamo il crew anche 4000 persone, oltre alla loro. (Famiglie a casa comprese). ...