zanzara59
Well-known member
DUBAI 16 feb. 2025
Il sole deve essere sorto molto presto, perché stamattina alle 06,30, la camera è già inondata da un chiarore particolare. Questo accenno mi permette di ricordare di fare un appunto alla Costa. Perché non scrivete più l’orario in cui si leva e/o cala il sole, sul diario di bordo? Io la trovavo una cosa utilissima.

Vabbè riprendiamo, rapida colazione presso il Ristorante Bistrot, per fortuna riservato solo ai Gold, anche se ogni mattina ci sono per lo meno una dozzina di Kazaki che incuranti dei mille cartelli esposti, cercano di intrufolarsi e sedersi un quell’ambiente che evidentemente anche loro reputano leggermente più curato di altri. La battaglia quotidiana dei camerieri addetti a bloccarli è già iniziata. Dopo un Pancake alla banana e dei cornettini celiaci per la mia compagna, ci dirigiamo subito all’uscita posta oggi (e solo qui a Dubai) al piano 6 centro nave. Per scendere a terra dobbiamo percorrere un lunghissimo finger modulare, dove l’aria condizionata fa sbalzi incredibili, tra un modulo e l’altro. Alla fine si arriva nel terminal dove ci vengono ricontrollati i bagagli (borse, borsette, zaini, macchine fotografiche …) al nostro seguito. Alla fine riusciamo a guadagnare l’uscita, passando tra qualche negozietto di prodotti locali, inseguiti dai loro proprietari che tanto decantavano la loro mercanzia.

Quest’escursione l’abbiamo acquistata dall’Italia, tramite una italiana in contatto con agenzia autorizzata in loco, ad un costo, per le nostre abitudini, abbastanza irrisorio (e.40) che pagheremo alla guida stessa solo alla fine della giornata. Naturalmente non è un tour privato, ma siamo una ventina di crocieristi italiani, e la guida parla benissimo la nostra lingua.
Saliamo su un autobus nuovissimo, pulito e spazioso, che ci conduce come prima tappa alla bellissima Dubai Marina, alla scoperta dei suoi magnifici e nuovissimi grattacieli, incastonati in una baia piena zeppa di motoscafi e yacht.

Le solite quattro foto di rito, negli scorci più panoramici della zona, qualche minuto di shopping nei molteplici negozi presenti, inebriati dai profumi orientali che escono dai vari locali presenti. Si respira un’aria “di ricchezza”, nonostante i loro prezzi non ci sembrino poi così esagerati.
La nostra prima impressione, che riscontreremo in quasi tutti i paesi toccati con questo viaggio, ad esclusione di Muscat, che siamo stati catapultati in una nuovissima New York, appena costruita, in una città dove tutto deve essere per forza meglio di quanto fatto o visto prima. Un paese dove si ostenta a gran voce quello che si ha, dove bisogna mostrare il proprio status , una sorta di fiera delle vanità in formato maxi. Un luogo bello, ricco, all'apparenza felice, ma profondamente "falso" e vuoto interiormente. Non so se mi sono spiegato bene, e sicuramente altri non la vedranno in questo modo, ma io la penso così. Mi sembrava di essere in una Cinecittà araba, gigante.

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Il sole deve essere sorto molto presto, perché stamattina alle 06,30, la camera è già inondata da un chiarore particolare. Questo accenno mi permette di ricordare di fare un appunto alla Costa. Perché non scrivete più l’orario in cui si leva e/o cala il sole, sul diario di bordo? Io la trovavo una cosa utilissima.

Vabbè riprendiamo, rapida colazione presso il Ristorante Bistrot, per fortuna riservato solo ai Gold, anche se ogni mattina ci sono per lo meno una dozzina di Kazaki che incuranti dei mille cartelli esposti, cercano di intrufolarsi e sedersi un quell’ambiente che evidentemente anche loro reputano leggermente più curato di altri. La battaglia quotidiana dei camerieri addetti a bloccarli è già iniziata. Dopo un Pancake alla banana e dei cornettini celiaci per la mia compagna, ci dirigiamo subito all’uscita posta oggi (e solo qui a Dubai) al piano 6 centro nave. Per scendere a terra dobbiamo percorrere un lunghissimo finger modulare, dove l’aria condizionata fa sbalzi incredibili, tra un modulo e l’altro. Alla fine si arriva nel terminal dove ci vengono ricontrollati i bagagli (borse, borsette, zaini, macchine fotografiche …) al nostro seguito. Alla fine riusciamo a guadagnare l’uscita, passando tra qualche negozietto di prodotti locali, inseguiti dai loro proprietari che tanto decantavano la loro mercanzia.

Quest’escursione l’abbiamo acquistata dall’Italia, tramite una italiana in contatto con agenzia autorizzata in loco, ad un costo, per le nostre abitudini, abbastanza irrisorio (e.40) che pagheremo alla guida stessa solo alla fine della giornata. Naturalmente non è un tour privato, ma siamo una ventina di crocieristi italiani, e la guida parla benissimo la nostra lingua.
Saliamo su un autobus nuovissimo, pulito e spazioso, che ci conduce come prima tappa alla bellissima Dubai Marina, alla scoperta dei suoi magnifici e nuovissimi grattacieli, incastonati in una baia piena zeppa di motoscafi e yacht.


Le solite quattro foto di rito, negli scorci più panoramici della zona, qualche minuto di shopping nei molteplici negozi presenti, inebriati dai profumi orientali che escono dai vari locali presenti. Si respira un’aria “di ricchezza”, nonostante i loro prezzi non ci sembrino poi così esagerati.
La nostra prima impressione, che riscontreremo in quasi tutti i paesi toccati con questo viaggio, ad esclusione di Muscat, che siamo stati catapultati in una nuovissima New York, appena costruita, in una città dove tutto deve essere per forza meglio di quanto fatto o visto prima. Un paese dove si ostenta a gran voce quello che si ha, dove bisogna mostrare il proprio status , una sorta di fiera delle vanità in formato maxi. Un luogo bello, ricco, all'apparenza felice, ma profondamente "falso" e vuoto interiormente. Non so se mi sono spiegato bene, e sicuramente altri non la vedranno in questo modo, ma io la penso così. Mi sembrava di essere in una Cinecittà araba, gigante.

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