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"Diffusi" casi di contagio a bordo??

Il vaccino ha un’efficacia stimata dell’88%, segno che 12 persone su 100 è come non fossero vaccinate; i tamponi non sono affidabili al 100%.
Non c’è nulla di strano se trovano positivi a borso, sarebbe anomalo il contrario.
È l’”omertà” che mi da fastidio: se i protocolli sono sicuri, i dati sui positivi dovrebbero essere rilasciati ufficialmente dalle compagnie. Altrimenti si alimentano dubbi senza sapere cosa stia in effetti succedendo.
La tabella riportata ad es non mi è chiaro come si leghi ai DUECENTO positivi degli articoli, che sono precedenti l’ultimo dato del prospetto (crociera 11-18/09).
Se il prospetto è reale, sarebbe interessante vedere i dati delle crociere successive, per capire se la curva che si è “alzata” nelle ultime due settimane rappresenta una tendenza consolidata o è poi “scesa”. Ma, come dico, senza dati completi e costantemente aggiornati finisce per avere ragione l’amico di Cruiselaw
 
Io non entro nel merito dei numeri, che possono variare a seconda delle fonti più o meno verosimili, sta di fatto che esistono, forse in misura superiore di quanto non venga diffuso, ma per coloro ai quali capita son disagi di tutti tipi: dall''interruzione della crociera, alle quarantene, ai costi di soggiorno nelle strutture dove si viene "ospitati".
 
Si questo è vero tuttavia credo che nel prossimo futuro le restrizioni di massa lasceranno il posto alla responsabilità individuale gli stati sono tutti orientati alla riapertura totale lasciando ai cittadini il compito di proteggere la propria salute dal covid in pratica tocca a noi scegliere come vivere e se decidiamo di esporci al rischio di contagiarsi lo faremo a nostro rischio e pericolo perché è un dato di fatto che se ti vaccini e rispetti le regole di sicurezza sul distanziamento l'igiene e l'uso delle mascherine la possibilità di contagiarsi è davvero minima
 
Pronta replica di Cruise Law News ai dati riportati da Shipmonk; come logico sono del tutto diversi e "documentati" nei numeri. Quali che siano i veri, non si potrà mai sapere, certamente non son pochi, purtroppo.

 
Si questo è vero tuttavia credo che nel prossimo futuro le restrizioni di massa lasceranno il posto alla responsabilità individuale gli stati sono tutti orientati alla riapertura totale lasciando ai cittadini il compito di proteggere la propria salute dal covid in pratica tocca a noi scegliere come vivere e se decidiamo di esporci al rischio di contagiarsi lo faremo a nostro rischio e pericolo perché è un dato di fatto che se ti vaccini e rispetti le regole di sicurezza sul distanziamento l'igiene e l'uso delle mascherine la possibilità di contagiarsi è davvero minima
Probabilmente la responsabilità personale di ciascuno sarà l’unica via possibile. E forse è giusto così: sono i comportamenti delle singole persone che fanno la differenza, su una nave come in qualsiasi altra circostanza.
Purtroppo per ciò che riguarda le navi la mancanza di trasparenza sui dati dei contagi non solo rende più difficile per gli ospiti capire la dimensione del rischio che potenzialmente si corre, ma lascia qualche dubbio sulle vere intenzioni da parte delle aziende di dare priorità alla sicurezza rispetto al profitto; che il denaro sia e sarà sempre un maledetto fattore di disturbo su comportamenti eticamente corretti non è retorica, ma un dato di fatto.
Alla fine ciascuno ragioni di suo, valutando come avere cura della propria salute; se facendo lo spavaldo o prestando maggiore attenzione.
Sul piano strettamente pratico, per mia esperienza l’unico luogo in cui rimane difficile “difendersi” è il ristorante principale: la densità di persone questa estate era elevatissima, la distanza tra i tavoli inferiore al mezzo metro; uno schiaffo a qualsiasi criterio di distanziamento. E per tornare sull’etica: MSC Seashore, c’è stato un solo giorno in cui anche al ristorante vi erano tavoli non accessibili con etichette con la “X” che creavano distanza tra i commensali; eravamo a Genova e, per pura coincidenza, non so a fare cosa, ma sono saliti a bordo e hanno attraversato la sala un paio di volte alcuni operatori che indossavano un giubbotto con su scritto “MINISTERO DELLA SALUTE”. Tutti gli altri giorni questa disposizione non c’è stata, le etichette con la “X” non esistevano
 
Sicuramente il covid ha rappresentato sotto molti aspetti solo un pretesto per guadagnare di più come ad nelle famose escursioni protette per le quali si è ritenuto di non aderire alle nuove norme sugli spostamenti varate a seguito dell'introduzione della green card mentre hanno immediatamente provveduto ad ampliare all'80 percento della capacità della nave il numero dei passeggeri (la legge era la stessa del green pass) nonostante ciò abbia reso difficile rispettare la regola del distanziamento . Io comprendo la necessità delle compagnie di recuperare i danni causati dal covid ma allora sarebbe molto meglio superare il protocollo e applicare le stesse regole che il governo ha varato per tutti gli operatori turistici e basta.
 
Anche i casi su Jewel stanno aumentando secondo gli ultimi aggiornamenti: altri 12 passeggeri risultati positivi sono stati sbarcati a Limassol e ricoverati presso locali strutture con l'obbligo di non intraprendere rientro nel paese di origine, fino a che i tamponi non daranno esito negativo .
Anche tra i crew sembra ci siano casi non quantificati.
Alla fine sono questi disagi, nella speranza di non incorrere in esiti più gravi, a compromettere il risultato di una crociera.

 
Purtroppo evitare i casi a bordo non è facile anche se 12 positivi sono praticamente un focolaio il che mi fa pensare a parecchie falle nel protocollo di sicurezza perché posto che il covid a bordo arriva da fuori passi per uno che si contagia dopo l'imbarco il rispetto delle misure di distanziamento è più che sufficiente ad evitare lo scoppio di focolai evidentemente non è stato fatto probabilmente le compagnie dovrebbero investire di più nei controlli a bordo
 
Nancy71 ma le compagnie cosa dovrebbero fare di più, c''e' l'obbligo della misurazione della temperatura ogni giorno, tampone prima dell'imbarco e a metà settimana, forse l'unica "mancanza" che ho notato a bordo su Smeralda a giugno sono le zone piscine forse li dovrebbero intervenire con i controlli per le distanze.
 
In realtà questa estate molte persone si sono lamentate per il mancato rispetto delle norme anticovid a bordo delle navi soprattutto con riguardo al distanziamento e il fatto che anche tu mi confermi che soprattutto nella zona piscina ci sono stati assembramenti, in altri post hanno parlato anche degli ascensori o del ristorante , a mio avviso è molto grave perché soprattutto con la variante delta basta poco per contagiarsi per questo ho detto che al di là dei tamponi o dei certificati vaccinali bisognerebbe avere del personale addetto ai controlli e sanzioni per chi non le rispetta le norme . Solo così si potrà evitare la nascita di focolai e impedire alla superficialità e incoscienza di alcuni di rovinare la vacanza a tutti gli altri.
 
Purtroppo la zona piscina a mio avviso è "quella" che le compagnie dovrebbero fare più attenzione aumentando il personale e richiamando di più i passeggeri al rispetto del distanziamento, poi dovrebbero essere i passeggeri ad avere rispetto delle altre persone.
 
Nancy71 ma le compagnie cosa dovrebbero fare di più, c''e' l'obbligo della misurazione della temperatura ogni giorno, tampone prima dell'imbarco e a metà settimana, forse l'unica "mancanza" che ho notato a bordo su Smeralda a giugno sono le zone piscine forse li dovrebbero intervenire con i controlli per le distanze.
Tiziano, basterebbe facessero quello che facevano prima dell’estate: adottare delle misure che poi facevano anche rispettare. E tamponi a tutti a metà crociera. Hanno alleggerito i controlli e aumentato gli ospiti. Una nave non è un hotel a terra, è più “pericolosa”. La “disinvoltura” non va bene, per il momento. In futuro si vedrà
 
Anche i casi su Jewel stanno aumentando secondo gli ultimi aggiornamenti: altri 12 passeggeri risultati positivi sono stati sbarcati a Limassol e ricoverati presso locali strutture con l'obbligo di non intraprendere rientro nel paese di origine, fino a che i tamponi non daranno esito negativo .
Anche tra i crew sembra ci siano casi non quantificati.
Alla fine sono questi disagi, nella speranza di non incorrere in esiti più gravi, a compromettere il risultato di una crociera.

In riferimento a questo articolo, casi addirittura così gravi da essere ospedalizzati mi fa pensare che siano persone non vaccinate. Se è vero ciò che dicono gli esperti in materia, il vaccino ti protegge e se anche vieni a contatto ti evita un peggioramento. Quindi considerato ciò che da tempo sosteniamo e che ci viene comunque sempre detto, la prima formula è osservare i protocolli, ma a questo punto visto che la nave è un luogo particolare non sarebbe più logico imbarcare solo i vaccinati come qualche compagnia sta adottando. Ci vorrebbe una linea coerente per tutti.
 
In realtà Royal Carribean imbarca solo persone completamente vaccinate.
 

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Sicuramente il covid ha rappresentato sotto molti aspetti solo un pretesto per guadagnare di più come ad nelle famose escursioni protette per le quali si è ritenuto di non aderire alle nuove norme sugli spostamenti varate a seguito dell'introduzione della green card mentre hanno immediatamente provveduto ad ampliare all'80 percento della capacità della nave il numero dei passeggeri (la legge era la stessa del green pass) nonostante ciò abbia reso difficile rispettare la regola del distanziamento . Io comprendo la necessità delle compagnie di recuperare i danni causati dal covid ma allora sarebbe molto meglio superare il protocollo e applicare le stesse regole che il governo ha varato per tutti gli operatori turistici e basta.
A dire la verità, che io sappia, non c'è ancora l'ok del governo italiano per le escursioni libere in Italia.
Però Msc si è organizzata, a differenza di Costa, per far scendere i passeggeri vaccinati in autonomia in Grecia e Croazia.
 
Penso che l'ok del governo arriverà a breve anche perché hanno liberalizzato tutto ormai e penso che anche le compagnie si siano rese conto che molti stanno rinunciando alla crociera proprio per via delle escursioni che per una famiglia rischiano di costare più del viaggio
 
In riferimento a questo articolo, casi addirittura così gravi da essere ospedalizzati mi fa pensare che siano persone non vaccinate. Se è vero ciò che dicono gli esperti in materia, il vaccino ti protegge e se anche vieni a contatto ti evita un peggioramento. Quindi considerato ciò che da tempo sosteniamo e che ci viene comunque sempre detto, la prima formula è osservare i protocolli, ma a questo punto visto che la nave è un luogo particolare non sarebbe più logico imbarcare solo i vaccinati come qualche compagnia sta adottando. Ci vorrebbe una linea coerente per tutti.

In realtà Royal Carribean imbarca solo persone completamente vaccinate.
Tutti gli over 18 devono essere vaccinati (in generale per Europa, over 12 in US).
Il vaccino riduce le probabilità di ospedalizzazione, non le cancella.
La prima regola è quindi la prudenza secondo me.
Sono poi anch’io per tutti vaccinati, ma molto dipende ancora dalla compatibilità con le politiche interne a ciascun Paese/Governo in termini sia di obbligatorietà che di approvazione per fasce di età, posto che l’obiettivo di chi opera crociere è di “tirare su” persone da più nazioni possibile
 
Penso che l'ok del governo arriverà a breve anche perché hanno liberalizzato tutto ormai e penso che anche le compagnie si siano rese conto che molti stanno rinunciando alla crociera proprio per via delle escursioni che per una famiglia rischiano di costare più del viaggio
Onestamente continuo a pensare che una nave sia un posto critico per rischio diffusione virus: lasciare che ognuno vada per proprio conto distrugge ogni parametro di sicurezza, specie visto che non sembrano così vogliosi di mantenere tamponi di controllo per tutti durante la permanenza in nave. Ha senso forse quando si contano 150 positivi al giorno in tutta Italia. Adesso siamo ancora a qualche migliaio; io la salute della gente non la rischierei a tal punto. E d’altro canto, se aumentano i casi di contagio, diventa dannoso per l’immagine stessa della vacanza e scoraggia a prenotarla tanto quanto le escursioni “blindate”. Francamente capisco in parte l’impazienza di chi deve fare profitto (ma solo in parte); quasi niente quella dei turisti, che da una parte sono stufi di questo covid, dall’altra appena possono commettere imprudenze lo fanno: ma è così difficile capire che così non facciamo altro che prolungare la durata della pandemia?
 
Anche io penso che la gestione di una nave non sia facile con le norme anticovid, ma penso anche se la situazione covid come spero di cuore si stabilizzerà non tanto in termini di contagi quanto di malattia portando i casi critici allo stesso livello delle altre malattie allora lo stato di emergenza finirà e con lui le restrizioni di massa cui abbiamo assistito in questi due anni , resteranno le norme di sicurezza individuali, ma lo scopo dei vaccini è rendere il covid una malattia non la malattia. Poi certo che sta al nostro senso di civiltà affrontare in modo consapevole la convivenza "normale"con il covid.
 
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