Esatto! Nel senso se ti hanno dato l'ok per detrarmi la somma (totale del conto) perché me la devi detrarre in toto un'altra volta e anche qualcosa in più???I diversi trattamenti possono non essere dovuti alle compagnie, ma al sistema bancario di appartenenza e di appoggio della carta.
L'impegno del plafond è duplice ed in due fasi: la fase autorizzativa (impegna il plafond perchè rappresenta a tutti gli effetti una garanzia per la comagnia/esercente) che però non dà luogo a nessun addebito, ed il pagamento vero e proprio, che invece dà luogo ad addebito.
A seconda delle varie manifestazioni temporali delle due fasi, il plafond può essere "doppiamente impegnato" (sia per l'autorizzazione che per il pagamento) principalmente in due casistiche:
- Impegno per due mesi di fila nel caso in cui l'impegno autorizzativo pur non determinando l'addebito "scavalla" i 30 giorni e viene liberato dal pagamento, ma a quel punto sul plafond peserà l'importo addebitato (e non più quello a garanzia)
- Doppio impegno del plafond nel caso in cui l'autorizzazione non viene "liberata" ed all'importo a garanzia si somma quello dell'addebito (e questo è il caso).
Anche se permesso dalle normative, la vera "scorrettezza" non sta tanto nell'impegno del plafond da parte dell'autorizzazione (è insito nel meccanismo a garanzia e ciò non produce addebito), ma che rimanga pending e pesi nel plafond un importo A GARANZIA anche successivamente ad un pagamento GIA' EFFETTUATO correttamente e correttamente addebitato. Ciò rende la garanzia SUPERFLUA (a garanzia di cosa se il pagamento è già avvenuto?), perchè il pagamento è già andato a buon fine, e non si capisce perchè il plafond debba essere limitato (non per colpe del cliente) da qualcosa di inutile e superfluo.
Non vedo colpe della compagnia, ma piuttosto di chi deve verificare il corretto pagamento e una volta che questo è avvenuto, liberare contestualmente la garanzia che viene naturalmente a cadere nei suoi presupposti.
Credo sia più un problema dell'intermediario finanziario.