Aggiornamento sulla situazione di Dover per chi desidera visitare il castello.
Dal porto si può prendere un taxi (sino al castello sono 15 sterline) oppure lo shuttle bus della YMS travel, che parte ogni 20 minuti dalle 8.00 alle 18.00 e collega il porto con Market Street, in centro città, da lì poi si può prendere i bus della stessa compagnia che vanno al castello e alle white cliff.
Il biglietto vale per tutti i bus per tutta la giornata e costa 5 sterline o 7 euro a persona, non è accettato il pagamento elettronico e se pagate in euro vi daranno il resto in sterline (no, non ci guadagnate nel cambio).
Il castello ha un costo di 21,80 sterline per gli adulti e di 13 sterline per i ragazzi sino a 17 anni.
Per la visita completa ci vuole come minimo una mattinata (o un pomeriggio), il castello è enorme, di particolare rilievo la visita al Wartime Tunnels, complesso di gallerie usate come centro comando nella seconda guerra mondiale con una fantastica ricostruzione dell'operazione Dynamo, e alla Great Tower, con la ricostruzione di diversi ambienti medievali e una fantastica vista dalla sommità (no, niente ascensore).
Nel castello c'è il NAAFI restaurant, noi ci abbiamo mangiato e siamo sopravvissuti, anche se il nostro stomaco ci ha maledetto per l'eternità... tuttavia in una sala adiacente al ristorante c'è la Queen Elizabeth's Pocket Pistol, che merita di essere vista.
Anche il faro romano e la chiesa pre-normanna di Santa Maria in Castro meritano, assieme all'underground hospital e al posto di tiro contraereo della prima guerra mondiale, insomma per un appassionato di storia una vera festa.
Se non volete rischiare il senso del gusto al NAAFI restaurant potete andare in centro, vicino a Market Square c'è il pub Eight Bells, dove abbiamo mangiato delle ottime patatine e bevuto un sidro alla spina niente male, vicino c'è la chiesetta di Saint Mary e la Roman Painted House, che contiene alcune stanze ben conservate di epoca romana.
Non siamo riusciti a visitare i The Pines Garden e il luogo di atterraggio di Bleriot, il primo trasvolatore della Manica, ma questo la prossima volta.
