ENRICO747
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Credo che la chiave di tutto sia in un passaggio nel post di Baby1978 (post che condivido in toto), e cioè nella PERCEZIONE del rischio che ognuno di noi ha. E la percezione, per definizione, ha caratteristiche estremamente soggettive. Riguarda la propria sfera personale, quasi assimilabile ai "sentimenti", ed in quanto tale difficilmente contestabile se non attraverso una contrapposizione di "percezioni" che però non porterebbe da nessuna parte.
Bisogna però ammettere che i media in una certa misura contribuiscono a "formare" questa percezione. Due mesi fa nessuno di noi si sarebbe sognato di leggere in prima pagina di un tentativo di rapina (seppur con ostaggi) in una ridente e semisconosciuta località della Francia....eppure è successo...
All'indomani della tragedia della Concordia, in questo forum si è aperto un TD dove, in contrapposizione alla PERCEZIONE che le crociere non fossero sicure (anche questo con un buon contributo dei media) tanti di noi scrivevano "io sono pazzo perchè tornerò a fare lo stesso crociere". Oggi quasi nessuno si sogna di dire (o di aver solo la percezione) che le crociere siano rischiose..... E finita l'onda emotiva, si mette in discussione il decreto salvacoste (per fortuna) e si torna ad assistere ad esercitazioni d'emergenza abbastanza farlocche (NCL Gem da New York Agosto del 2014, MSC Preziosa da Genova due settimane fa)...e questo mi piace decisamente meno...
Vorrei con tutto me stesso che fosse anche questo il caso. Purtroppo ho i miei grossi dubbi, la china intrapresa non fa presagire niente di buono, ma la speranza è l'ultima a morire.
Leggendovi, trovo un fattore che accomuna tutti i post: non esiste il rischio zero. Su questo credo che concordiamo tutti. Cambia “solo” la percezione di questo rischio, e cambia di conseguenza il modo di viverlo. Ma non può che essere così. E' normale sia così.
Chi può affermare oggi che non esista il rischio che un caccia militare TURCO insegua in determinate aree un altro caccia militare RUSSO (o viceversa) coinvolgendo anche aerei civili ? Se è accaduto ad Ustica.....ed anche in altre occasioni.....E visto il contesto attuale....
Fra una decina di giorni sarò in Polonia. Non ho assolutamente nessun tipo di preoccupazione.
Ma il giorno di Natale ( e sotto Giubileo) partirò da Fiumicino per Buenos Aires. Esiste un rischio zero che un kamikaze qualsiasi scenda da un taxi e si faccia saltare in aria proprio nell'area check-in (prima degli imbarchi quindi...) facendo una carneficina? Secondo me no... Ma pur non essendo tranquillo al 100%, la mia percezione del rischio non è così elevata...
Però so che questo pericolo esiste....ed è una mia scelta personale decidere come affrontarlo...
Sinceramente, mi preoccupa di più il fatto che ci possa essere un falso allarme bomba e che i terminal vengano chiusi per parecchie ore con la cancellazione dei voli. E' un rischio ben diverso dal precedente...ma è un rischio che percepisco ben di più perchè "statisticamente" più probabile (per quanto possa avere poco senso parlare di una "scienza" come la statistica in casi come questi...forse è la mia percezione che mi fa "sentire" statisticamente più probabile un evento simile...ed anche qui come vedete torniamo al discorso originario.... )
Non solo, in un momento di riflessione, mi sono chiesto che decisione avrei preso se avessi avuto moglie e figli e se avessi prenotato il mio viaggio con loro...
Bè...lo dico in tutta sincerità....visto il contesto che stiamo vivendo, e visto il contesto "personale", probabilmente la mia percezione del rischio sarebbe stata ben differente....perchè la mia decisione avrebbe pesato anche sui miei affetti più cari...ed avrei annullato tutto..
Ed allora, può il Felix che viaggia da solo criticare il Felix "marito e papà preoccupato" per il solo fatto di aver annullato il proprio viaggio? La mia risposta onestamente è no...
Complimenti per il modo in cui hai espresso la tua opinione, spicca davvero di eleganza.
Mi e' piaciuta molto la riflessione finale su uomo/padre...e come non condividerla.
OT Enjoy Baires[emoji6]