Questa è l'ennesima testimonianza di quanto diversi siano i gusti di noi utenti: d'accordo per i musei, (premesso che a Mykonos non mi risulta vi siano musei di fama internazonale), ma vuoi mettere il tramonto in qualche spiaggia contorniato da musica e giovani ????
Già visitata grazie: molto bella ed interessante .
Il Museo è un luogo chiuso che racchiude una collezione di reperti, opere, etc. , di questo si parlava. Tutti i siti archeologici poi si si definiscono impropriamente "musei a cielo aperto", ma il museo nella sua concezione del termine indica una raccolta, collezione, ordinata e catalogata, cosa che un sito archeologico non è.
Non mi risulta che a Mykonos abbia sede qualcosa a livello del museo nazionale greco, quello si trova ad Atene ed è uno dei più bei musei da me visitato.
Amo le antichità come le modernità. Atene val bene un partenone, Mykonos val bene un sunset party, e ti assicuro che non tutte le spiagge del mediterraneo propongono i sunset party di mykonos

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De gustibus non disputandum est.
Se per qualcuno di loro la cultura è solo un peso scolastico e non un formativo piacere della vita, per me vale sempre il detto
“Historia magistra vitae”, tant’è che una delle istituzioni culturali più importanti al mondo, ovvero
“National geographic”, ogni anno organizza proprio in collaborazione con la Msc le
“Crociere di Storica” (Storica è una delle pubblicazioni più importanti di N. G.).
Tra i musei più importanti al mondo dell’archeologia cicladica vi è proprio il
Museo archeologico di Chora Mykonos, che
esiste da oltre un secolo e custodisce in particolare reperti datati tra la metà del quinto e del terzo secolo a. C., che gli studiosi considerano tra i più rappresentativi reperti dell’arte e della civiltà cicladica, in parte provenienti da Delos; tra questi basta citare il famoso Ercole di Paros, realizzato su un unico blocco di marmo (secondo la mitologia Ercole uccise qui i giganti). Notevoli anche i reperti databili dalla preistoria al periodo tardo-ellenistico. È noto che Omero sarebbe originario di Chio (anche se rimane ancora aperta la cosiddetta
“questione omerica”, che ne mette in dubbio l’esistenza) ma la rappresentazione di un cavallo di legno su uno dei bassorilievi custoditi nel museo di Mykonos lascia intendere chiaramente che le figure e le azioni che sono scolpite in successione sui bassorilievi esposti in quel museo fanno riferimento alla guerra di Troia, non così ben rappresentata in altre opere scuiltoree, al punto che proprio quei bassorilievi hanno ispirato, nel corso del XX secolo, diversi pittori ed illustratori delle opere omeriche (Iliade in particolare).
Cito poi un esempio di architettura religiosa cicladica (ma in tempi più “moderni”, dal XIV secolo in poi) costituito dalla chiesa di
Panagia Paraportiani (Maria Vergine), che si trova nel Kastro (il quartiere più antico); non mi è stato possibile visitarla durante una precedente crociera perché era tardi (e così purtroppo, anche per il museo, sarà pure questa volta). La sua caratteristica consiste nell’accostamento progressivo di cinque edifici in un unicum, tra cui quello della Madonna, sovrastante gli altri quattro, al quale si accede da una scala esterna. Altra sua caratteristica è l’ubicazione in prossimità di una delle porte della città, come primo baluardo a difesa dell’antico castello non più esistente.
Vi sembra così poco tutto questo, al punto da non riconoscere il valore – e persino l’esistenza! – del museo archeologico di Mykonos (certo senza voler sminuire l’importanza di tanti altri musei sparsi per la Grecia e per il mondo, ciascuno con le proprie peculiarità)? Se poi qualcuno, preferendo i tramonti tra i mulini (ne ho fotografati di bellissimi a Mykonos), o le passeggiate tra rumorosi locali e party, come accade da qualunque parte del mondo, vuol negare l’importanza di luoghi, immagini e istituzioni citate su libri di storia e di storia dell’arte, nonché su autorevoli riviste specializzate …
de gustibus disputandum est, purché si abbia rispetto per la cultura:
“Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”: il viaggio è occasione di scoperta, conoscenza, arricchimento interiore, unito certo al divertimento, ma se fosse solo questo basterebbe chiudersi in un qualsiasi chiassoso villaggio.