capricorno
Super Moderatore
Arriviamo dunque a ridosso dell' ingresso...
Uno sguardo al di là del cancello, e il castello si rivela maestoso ai nostri occhi.
Sulla destra la biglietteria, apprendiamo che siamo gli unici visitatori....il castello è tutto nostro!!
Saliamo verso l' ingresso vero e proprio, con l' ampia visuale del lago di fronte a noi. Passata la biglietteria e passato il primo perimetro murario con la prima corte, l' edificio diventa sempre più monumentale, sorprendendoci ancor di più, quando passata la porta trionfale, appare il lago sulla sinistra ed alzando gli occhi sulla nostra destra, è la lunga facciata con le finestre tra le due torri....
In questo primo spiazzo, si affaccia un giardino pensile e l' edificio che anticamente ospitava le scuderie.
Entriamo salendo una rampa di scale i, in questa prima torre, la Torre di San Giacomo, il santo protettore degli Orsini, all' ingresso troviamo una scritta in latino, che fa parlare il castello in prima persona :
" Fui costruito da Napoleone Orsini, accolgo i buoni, respingo i cattivi..."
Ci accoglie altresì un' icona quattrocentesca di una Madonna con il Bambino, che protegge chi entra al castello....
Il piccolo ingresso....ed una visione d'insieme, appena si entra.....
.... affascinante vero???
Prima di salire ai piani nobili e seguendo le indicazioni di visita poste lungo il percorso, ci affacciamo alla nostra destra, dove un portale spalancato ci invita ad entrare...
Entrando nella spettacolare armeria, dove in una serie di suggestivi ambienti, parzialmente scavati nella roccia di basamento, venivano radunati i soldati ed immagazinate le armi.
Nella seconda metà del 400, la guerra si combatteva con artiglieria da fuoco di offesa e difesa.
Una volta visitati questi ambienti, si ritorna nel piccolo ingresso dove una scala a chiocciola ci invita a salire....
Interminabile il percorso...ma alla fine siamo sorpresi dalla monumentale enfilade di sale, formalmente allineate sul primo piano nobile.
Cardinali, Papi, re e regine, ambasciatori, nobili di tutta l' Europa si fermarono a Bracciano. In queste sale si presero decisioni e si fecero scelte in molti casi che ebbero importanti ripercussioni storiche su Roma ed altri stati....
Camminare tra le croci guelfe delle finestre con viste mozzafiato sul lago e il loro riflesso sulla parete opposta, non ha prezzo... così come ammirando i soffitti a cassettoni, gli affreschi , gli oggetti, i mobili preziosi e le opere d'arte ivi contenute...
La sala del Trittico, prende così nome la sala che si deve alla ricomposizione , in forma di trittico, dalla presenza di una pala d' altare raffigurante la Crocifissione e due ante d' organo anch'essi cinquecenteschi....come la Crocifissione posta al centro.
Il lago....non puoi non affacciarti.....
Ritorno un' attimo su questa immagine....
Questa piccola sala, è situata all' interno di una delle cinque torri del castello. È detta Sala Papalina, in quanto con il castello ancora in costruzione, ospitò Sisto IV della Rovere in fuga dal Palazzo Apostolico, nel periodo in cui Roma era flagellata dalla peste, e diverse congiure contro il papato.
Questo coincide anche con il massimo splendore per la famiglia Orsini, che aveva stretto una solida alleanza con il Papa.
L' appartamento papale , comprendeva questa stanza più quella attigua.....
...questa nelle foto. Più altri due vani posti al piano superiore, probabilme dovevano essere le stanze. Ora questo ambiente ospita parte della biblioteca del castello, le decorazioni a soffitto sono in oro zecchino e stucco...
La maggior parte del mobilio e degli oggetti, fanno parte della collezione Odescalchi, così come alcuni affreschi tardo ottocenteschi, ma la maggior parte delle decorazioni dei portali, i camini, i soffitti sono di varie committenze degli Orsini.....
La sala del Re Umberto....il re d' Italia vi dimorò per due mesi circa. Gli arredi sono composti da questo letto a baldacchino in legno dipinto, un armadio realizzati tutti con frammenti più antichi, si presume alla fine del XIX secolo.
La Sala dei Cesari
Così chiamata per la presenza di 12 busti in marmo e peperino degli Imperatori romani disposti lungo il suo perimetro.
La sala Orsini
Chiamata così perché in passato vi erano collocati 151 ritratti di famiglia. Al centro campeggia lo stemma Orsini , incastonato nella cornice in stucco.
Particolare dei soffitti lignei splendidamente decorati....
Continua....
Uno sguardo al di là del cancello, e il castello si rivela maestoso ai nostri occhi.
Sulla destra la biglietteria, apprendiamo che siamo gli unici visitatori....il castello è tutto nostro!!
Saliamo verso l' ingresso vero e proprio, con l' ampia visuale del lago di fronte a noi. Passata la biglietteria e passato il primo perimetro murario con la prima corte, l' edificio diventa sempre più monumentale, sorprendendoci ancor di più, quando passata la porta trionfale, appare il lago sulla sinistra ed alzando gli occhi sulla nostra destra, è la lunga facciata con le finestre tra le due torri....
In questo primo spiazzo, si affaccia un giardino pensile e l' edificio che anticamente ospitava le scuderie.
Entriamo salendo una rampa di scale i, in questa prima torre, la Torre di San Giacomo, il santo protettore degli Orsini, all' ingresso troviamo una scritta in latino, che fa parlare il castello in prima persona :
" Fui costruito da Napoleone Orsini, accolgo i buoni, respingo i cattivi..."
Ci accoglie altresì un' icona quattrocentesca di una Madonna con il Bambino, che protegge chi entra al castello....
Il piccolo ingresso....ed una visione d'insieme, appena si entra.....
.... affascinante vero???
Prima di salire ai piani nobili e seguendo le indicazioni di visita poste lungo il percorso, ci affacciamo alla nostra destra, dove un portale spalancato ci invita ad entrare...
Entrando nella spettacolare armeria, dove in una serie di suggestivi ambienti, parzialmente scavati nella roccia di basamento, venivano radunati i soldati ed immagazinate le armi.
Nella seconda metà del 400, la guerra si combatteva con artiglieria da fuoco di offesa e difesa.
Una volta visitati questi ambienti, si ritorna nel piccolo ingresso dove una scala a chiocciola ci invita a salire....
Interminabile il percorso...ma alla fine siamo sorpresi dalla monumentale enfilade di sale, formalmente allineate sul primo piano nobile.
Cardinali, Papi, re e regine, ambasciatori, nobili di tutta l' Europa si fermarono a Bracciano. In queste sale si presero decisioni e si fecero scelte in molti casi che ebbero importanti ripercussioni storiche su Roma ed altri stati....
Camminare tra le croci guelfe delle finestre con viste mozzafiato sul lago e il loro riflesso sulla parete opposta, non ha prezzo... così come ammirando i soffitti a cassettoni, gli affreschi , gli oggetti, i mobili preziosi e le opere d'arte ivi contenute...
La sala del Trittico, prende così nome la sala che si deve alla ricomposizione , in forma di trittico, dalla presenza di una pala d' altare raffigurante la Crocifissione e due ante d' organo anch'essi cinquecenteschi....come la Crocifissione posta al centro.
Il lago....non puoi non affacciarti.....
Ritorno un' attimo su questa immagine....
Questa piccola sala, è situata all' interno di una delle cinque torri del castello. È detta Sala Papalina, in quanto con il castello ancora in costruzione, ospitò Sisto IV della Rovere in fuga dal Palazzo Apostolico, nel periodo in cui Roma era flagellata dalla peste, e diverse congiure contro il papato.
Questo coincide anche con il massimo splendore per la famiglia Orsini, che aveva stretto una solida alleanza con il Papa.
L' appartamento papale , comprendeva questa stanza più quella attigua.....
...questa nelle foto. Più altri due vani posti al piano superiore, probabilme dovevano essere le stanze. Ora questo ambiente ospita parte della biblioteca del castello, le decorazioni a soffitto sono in oro zecchino e stucco...
La maggior parte del mobilio e degli oggetti, fanno parte della collezione Odescalchi, così come alcuni affreschi tardo ottocenteschi, ma la maggior parte delle decorazioni dei portali, i camini, i soffitti sono di varie committenze degli Orsini.....
La sala del Re Umberto....il re d' Italia vi dimorò per due mesi circa. Gli arredi sono composti da questo letto a baldacchino in legno dipinto, un armadio realizzati tutti con frammenti più antichi, si presume alla fine del XIX secolo.
La Sala dei Cesari
Così chiamata per la presenza di 12 busti in marmo e peperino degli Imperatori romani disposti lungo il suo perimetro.
La sala Orsini
Chiamata così perché in passato vi erano collocati 151 ritratti di famiglia. Al centro campeggia lo stemma Orsini , incastonato nella cornice in stucco.
Particolare dei soffitti lignei splendidamente decorati....
Continua....
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