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" Frammenti di luce... e silenziose atmosfere "- Msc Orchestra - 9/01/2018

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

capricorno

Super Moderatore
Oriana, ma quante sensazioni mi fai provare con i tuoi diari:):):)
Spesso rivivo le tue emozioni, altre volte il tuo occhio attento mette alla luce particolari che sfuggono alla vista, magari sviata da visioni di maggiore impatto:)

Aspetto il seguito

Oriana .... bellissimo!!!
sai proprio portarci nel tuo viaggio!

Che bel diario!!!

Grazie a tutte voi, il seguito è pronto devo solo trovare il tempo di inserirlo :mad:
A presto :D
 

Alettia

Active member
Oriana, ma quante sensazioni mi fai provare con i tuoi diari:):):)
Spesso rivivo le tue emozioni, altre volte il tuo occhio attento mette alla luce particolari che sfuggono alla vista, magari sviata da visioni di maggiore impatto:)

Aspetto il seguito

Oriana .... bellissimo!!!
sai proprio portarci nel tuo viaggio!

Che bel diario!!!

Quoto tutti e tre i commenti, hai un dono !
 

capricorno

Super Moderatore
Ripercorrendo l' isola nel suo interno, si attraversano tanti paesini, che riportano indietro di anni...il tempo sembra essersi fermato, sembra scorrere lento.
Niente grossi negozi, ma piccole botteghe che vendono frutta e verdura....quasi non li ricordo più...

La traversata di questi spazi immensi, dove lo sguardo si perde verso l' orizzonte ampio, dove non si vede ma si intuisce la presenza del mare. Si sente l' odore della salsedine , nell'aria frizzante, pura.
Che ci sia sole o cielo leggermente velato, non importa, la natura è sorprendente e mi regala immensa gioia.

Sono fazzoletti di colore... una tavolozza pronta per essere trasferita sulla tela....
Una tela immaginaria dove tra macchie di ocra scuro della terra, spiccano macchie più piccole di bianco, di giallo chiaro dei casolari nascosti tra la vegetazione fitta, tutto contrasta con il colore azzurro del cielo...

In poco tempo rientriamo a Valletta " la porta dorata" che si affaccia sul mare blu...




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Dal piazzale dove scendiamo in pochi passi si è in centro. Qualche scatto per ricordarci di esser stati lì e poi rientriamo, scendendo con l' ascensore.



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Un' ultima passeggiata prima di rientrare in nave, verso un lato e l' altro della baia, sino dove è possibile camminare in sicurezza...



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Tutta questa zona è stata riprogettata, in parte ristrutturata tenendo conto del contesto storico. È possibile trovare numerosi ristorantini, invitanti...ma non c'è tempo....


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Uno sguardo alla baia...ci ripromettiamo, per la prossima volta qui, di attraversare la baia per dirigerci verso la parte opposta, dove sorge Vittoriosa.

Come vedete, c'è parecchio da vedere....



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Siamo a bordo...e ci prepariamo allo spettacolo....





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Lasciamo l' isola che ci ha ancora una volta conquistato.... ricorderò il fragore del mare, contro gli scogli, il suo colore che cambia, quando una nuvola copre il sole...il blu, il verde e tutti i suoi colori che non saprei spiegarvi, perché troppo belli ed impossibili da descrivere.....

Cosa non ho visto?....tutto ciò che c'è in questo video.....( da YouTube)








Alla prossima tappa....
 
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capricorno

Super Moderatore
- Martedì 16 Gennaio - Messina -



" Conosci la terra dei limoni in fiore
dove le arance d' oro splendono tra le foglie scure
dal cielo azzurro spira un mite vento
quieto sta' il mirto e l' alloro è eccelso.
La conosci forse?
Laggiù
laggiù io andare vorrei con te "


J.W. Goethe ( visitò la città dello Stretto 1787)





Messina......la Signora dello Stretto.






( da YouTube )

Città chiamata anticamente Zancle, è detta anche" porta della Sicilia", una delle province siciliane meravigliosa e ricca di storia. Tra il tardo medioevo e metà del XII sec., Messina raggiunge l' apice della sua grandezza.

Arrivare con la nave ha qualcosa di magico...ti accoglie la Madonnina all' imbocco del porto....



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È l' alba...il momento del giorno, non ancora tale, che prediligo...quando il cielo gioca con l' oscurità.
I primi bagliori timidi, mettono calore al mondo...tutto è ovattato, silenzioso e pare che il mondo vada al rallentatore...lento e dolce, come le ore che precedono il giorno...
Di lontano la costa, dall'altra parte dello Stretto....in controluce, contro un cielo d' ametista....

Siamo fortunati, la nostra cabina è dal lato giusto e da dietro i vetri del balcone...rimaniamo estasiati a guardare...



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Lo Stretto di Messina è sempre stato un luogo suggestivo.
Lo scalo è uno dei più importanti di tutto il Mediterraneo, posizionato sulla rotta essenziale per il commercio. Il porto di Messina ha tradizioni antichissime e da sempre ha ricoperto un ruolo fondamentale, per il commercio e lo sviluppo della città.
All' estero del terminal passeggeri, sono predisposti stazioni di taxi, parcheggi auto e vicina la stazione ferroviaria e il capolinea degli autobus.

La forma del suo porto è molto particolare a "falce di luna", che ne caratterizza l' ansa, ma che ha suscitato parecchi miti e leggende. Ma tra tutte, è la narrazione mitologica tra Saturno , alla quale viene fatta risalire la forma della sua geologia.
Altra leggenda famosa che aleggia attorno allo stretto : Scilla e Cariddi.

Si narra che......

La bellissima ninfa Scilla, fosse solita recarsi sulla spiaggia di Zancle ( in lingua sicula falce). Una sera mentre era sdraiata sulla spiaggia, si avvicinò una strana figura .... metà uomo e metà pesce, di nome Glauco.
La ninfa fu presa da paura e scappò via. Il dio marino per disperazione, si recò dalla maga Circe sperando in un' incantesimo d' amore. Ma la maga presa da gelosia, scagliò una maledizione alla ninfa che venne tramutata in un orrendo mostro.

Scilla si gettò in mare e raggiunse la grotta di Cariddi, figlia di Poseidone, che Zeus aveva tramutato in una spaventosa bestia marina.
Da allora.... Scilla, colei che dilania...Cariddi, colei che risucchia, sono nell' immaginario collettivo i mostri che abitano le acque dello Stretto....


Miti e leggende che hanno origini fin dai tempi remoti...lo Stretto è sempre stato un luogo suggestivo e spaventoso nello stesso tempo, per la sua navigazione che ha sempre presentato notevoli difficoltà per la presenza di vortici e correnti , contribuendo così alla nascita di antiche storie e leggende.



Ma veniamo a noi......

Il centro è vicinissimo , dal balcone lo vediamo innanzi a noi e subito individuiamo la sagoma del Duomo e del suo campanile.




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L' aria è tersa e si prospetta una bellissima giornata. Per noi è la prima volta qui, abbiamo ammirato più volte la città da bordo di navi mentre attraversavamo lo Stretto, ma ora siamo qui...alla scoperta della città.










Continua......
 
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capricorno

Super Moderatore
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Messina sarà il nostro scalo più corto, arrivati alle 8.00, il tutti a bordo alle 13.30.
Verranno programmate diverse escursioni, le più gettonate: Taormina e l'Etna.
Per chi lo desidera, effettuano solo transfer per Taormina, consigliato... perché con treno o bus, si rischia di non fare in tempo. Troppo breve lo scalo.

Noi non abbiamo mai visto la città, quindi con calma scendiamo. La nave attracca si può dire in città, usciti " navighiamo " a vista, direzione Duomo.

La prima chiesa che incontriamo è graziosissima!


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- Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani ... comunemente detta " chiesa dei Catalani".

È una costruzione di epoca bizantina, probabilmente costruita sopra i resti di un preesistente tempio pagano, dedicato a Nettuno. Subisce trasformazioni attraverso un' epoca araba, dove ne viene modificato l' aspetto, deducibile da una iscrizione araba, posta sugli stipiti del portale. Tale iscrizione, rafforza la tesi di una trasformazione del tempio in moschea, durante la loro dominazione.

Rimodulato poi tra il XII e XIII sec.sotto il dominio dei Normanni, in quest'epoca era inscritta dentro le mura del castello a Mare, demolito per far posto ai nuovi piani urbanistici, per l' apertura di nuove vie e nuove piazze. Si susseguono nella storia di questa chiesa, un' epoca Sveva ed Aragonese, dove per ultimo con un decreto Regio, di lei così si scrive: " Questo tempio è uno dei più antichi e vetusti della città di Messina. Sotto il dominio Aragonese, servì da Cappella Reale ai Re di Sicilia. Un tempo possedeva pingui rendite, i Sovrani conferivano questa Cappella ai soggetti ragguardevoli, per dottrina e per servigi loro resi".



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In epoca spagnola con la riunificazione di tutti i regni sotto un' unica Corona di Spagna, divenne sede della Confraternita dei mercanti catalani....dalla quale prese il nome.
I nobili mercanti e i cavalieri ispanici le diedero lustro, arricchendo l' antico tempio medievale.

Dopo i danni del terremoto del 1783, la chiesa diviene sede parrocchiale, in sostituzione della parrocchia gravemente compromessa. Oggi è ancora sede della Confraternita della SS. Annunziata dei Catalani , che vi svolge le sue attività di culto.

È una delle mete più importanti del turismo crocieristico e non, della città.

La chiesa, si presenta parzialmente interrata a causa delle macerie causate dal sisma del dicembre 1908, che vennero spianate innalzando così il livello del piano stradale della città, di circa tre metri.
È un' egregia espressione dell' arte normanna, ricca di influenze bizantino, romano, arabe come si nota dall' esterno e dall' abside....la parte più bella dell' edificio, dalla cupola cilindrica che sormonta il transetto.
Un gioco cromatico di geometrie tra pieni e vuoti, molto vivace che caratterizza l' esterno della chiesa.

Un peccato, un vero peccato non poterne vedete l' interno.... è chiusa, e si apre in eventi eccezionali....

Qualche scatto trovato in rete del suo interno.... apparentemente semplice ma ricco di suggestioni....



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Altro monumento imprendibile....il Duomo, soprattutto famoso per il suo campanile.




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Costruito all' inizio del XVI sec.nel corso del tempo subì danneggiamenti, soprattutto dopo il terremoto. Risale al 1908 il campanile che vediamo ora, commissionato dall'Arcivescovo , in modo da essere simile al vecchio è leggermente più basso. L' orologio era nato per rappresentare in 7 scene, la rappresentazione della storia civile e religiosa di Messina. Alto 60 metri, la torre contiene un orologio animato astronomico, che è considerato il più grande e complesso di tutto il mondo.
Le statue in bronzo dorato, che sono poste sulla facciata, si muovono a mezzogiorno, allo scoccare dell' ora, grazie ad un sistema di contrappesi.


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Un salto al suo interno..... attraverso il suo magnifico portale...




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.....silenziose navate....




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....luce diafana che filtra dall' alto...e ritrovo le silenziose atmosfere.....



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....attorniate da tanta bellezza....





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Una sorpresa....un presepe siciliano?..no!



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Un pezzetto di Napoli !







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Una bella sorpresa...che non ci aspettavamo....
In un attimo la chiesa si riempie, appena in tempo , arriva l' intera nave in escursione!!



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Merita anche uno sguardo la magnifica fontana, posta nella piazza : la Fontana di Orione, raffigura i quattro importantissimi fiumi per la popolazione di Messina, anch'essa è stata ricostruita dopo il terremoto. Purtroppo Messina ha subito danni enormi, praticamente rasa al suolo , fu un cataclisma vero e proprio.
Ce ne rendiamo conto girando per la città, numerosi i cartelli che indicano cosa c'è ora, e cosa esisteva prima....come questo che doveva essere un' angolo stupendo...



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- Le quattro fontane

Eseguite su disegni del romano Pietro Calcagni, poste ai 4 angoli tra via I settembre e via Cardines, per congiungere il Duomo al Palazzo Reale. Furono eseguite in epoche diverse: nel 1666 la prima, nel 1714 la seconda e le ultime due nel 2742.



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La decorazione è ispirata al mare, gli stemmi imperiali spagnoli e di Messina, sormontano ciascuna fontana. Distrutte anch'esse dal terremoto,cavolo due sono state ricomposte sul sito originario, le due mancanti, sono custodite nel museo regionale.

Qui vicino, una pasticceria e non si può lasciare Messina senza l' assaggio di un cannolo!....buonissimo ( non ho fatto in tempo a fotografarlo)....


Un poco più distanziata dal centro, ma sulla medesima direttiva del duomo, questa chiesa....



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Particolarissimo il suo esterno.....

- Chiesa del Carmine, il suo nome più noto, ma si dovrebbe chiamare Santuario della Madonna del Carmelo. Sostituisce la chiesa omonima situata nei pressi del Duomo e distrutta nel 1908. Sorge sull' antica via Imperiale, dove erano presenti numerosi edifici, pubblici e privati, quasi cancellati del tutto dal terremoto. Il tempio richiama lo stile settecentesco tipico antecedente alle distruzioni del terremoto.
Progettata dall' architetto Cesare Bazzani che scelse la planimetria a croce greca; egli si ispirò all' architettura barocca, valorizzata da una bella sistemazione scenografica ( essenziale per esprimere appieno lo stupore del barocco) vicina al palazzo di Giustizia e come fondale, una delle vie storiche principali di Messina.

La chiesa ha forma ottagonale, con un unico vano centrale ed è coperta da una cupola, affrescata dal messinese Adolfo Romano, in cui vengono rappresentate le litanie carmelitane. Nelle pareti si aprono diverse cappelle.....qualche scatto dell'interno per voi...



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Un paragone mi viene guardando la differenza tra le basiliche viste sin d'ora...
Grandi cattedrali gotiche d' oltralpe diverse da ciò che vediamo qui. Siamo in Italia, dove lo stile ,la ricercatezza del particolare è insito nella cultura nostra, di questo popolo italico. Anche se , specie in Sicilia, per il suo passato,che ha visto molte dominazioni avvicendarsi sul suo suolo, ne scaturisce un' arte più " intima" si può dire, più raccolta e lo si " sente" all' interno delle sue chiese.

La nostra visita di Messina è quasi al termine...non per mancanza di luoghi, Messina ha un grande potenziale ed andrebbe sfruttato meglio. Come meglio, per noi crocieristi, uno scalo degno del tempo, che oggi ci è mancato, per gustare appieno le bellezze che offre.

Il tempo bello sin d'ora, si guasta velocemente ed un diluvio ci travolge....appena in tempo rientriamo....ma come è solito in luoghi di mare, e in un' isola specialmente, come arriva...passa.

Il tutti a bordo è scaduto, si levano le passerelle e via!!



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Continua.....
 
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Gabriele C.

Well-known member
Come spesso verifichiamo nelle città e paesi della nostra bella Italia, ci sono tanti luoghi interessanti e di elevato spessore culturale e artistico, che spesso tralasciamo per fretta, o superficialità, o poca conoscenza.
Basterebbe un pò di tempo, e la voglia di curiosare, di scoprire, che tanti tesori si aprirebbero per farsi apprezzare.

Così è anche per Messina, una città con un passato tragico, rasa al suolo con migliaia di vittime un secolo fa, e nonostante questo è capace di offrire cose belle a chi, come la nostra Oriana, ha il desiderio di conoscere, cercare, guardare...

Che dire poi del passaggio nello Stretto? Ogni volta è uno spettacolo, le due coste così vicine che sembra vogliano unirsi, non c'è mezzo migliore di una nave per ammirarle...
 

capricorno

Super Moderatore
Lo Stretto ed i suoi colori dall' alba al tramonto da YouTube..



La navigazione ha sempre suscitato senso di libertà in ogni persona. Si resta quasi sospesi in un limbo, dove il reale assume le sembianze dell' irreale, di mistero di quell'elemento che ci circonda...che appaga i sensi e dona piena consapevolezza di sé.

Quanta pace nel viaggio e quanto desidero che non finisca mai, ma che sia un girovagare dolce dei sensi e dei pensieri. Liberi anch'essi di vagare o di non esserci per nulla... perché si! Perché il vuoto, che poi tanto vuoto non è, riempie della sua bellezza, del suo quasi essere nulla...i miei pensieri.


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L' allontanarsi dalla terra è quasi l' allontanarsi, il lasciarsi dietro ciò che sono i legami, i vincoli col mondo convulso che corre e non lascia respiro.
La navigazione dello Stretto è magia è ripercorrere i miti e le leggende, è la storia stessa che si rende visibile ai nostri occhi, in questo specchio di mare oggi moderna via di comunicazione a volte troppo trafficata...che conserva comunque la magia.

Per gli antichi era paura...dell' ignoto, era l' avventurarsi tra forze ostili ( Scilla e Cariddi) ma sono sicura che anche in loro, sarà prevalsa la bellezza dei panorami e della navigazione stessa.

E resto qui, incollata al mio balcone ad osservare la mutevolezza dei colori accesi, quel tanto che basta, per goderne altresì dei suoi mutamenti repentini allorché una nube oscura a tratti il sole...



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Queste velature, questi raggi quasi tracciati nell' aria, sono qualcosa che spesso non notiamo, ma quando succede è la bellezza più pura e semplice che si possa osservare.

Il mare incalza, il suo moto ondoso aumenta...lasciamo la rotta " protetta" vicino alla terra, per avventurarci in quel tratto di mare dove regna Eolo, con i suoi venti capricciosi, che sembra giochino attraverso i corridoi immaginari, di ciò che sono queste terre emerse.
A volte solo guglie di lava che s' innalzano dalle profondità marine...le Isole Eolie.




( video da youtube)

Questa è la sorpresa di questa crociera, la navigazione attraverso questi monumenti naturali...oserei dire " cattedrali di lava" dove è nata la vita.



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Malgrado il tempo piovoso ed il forte vento, siamo riusciti ogni tanto ad uscire sul ponte alto di poppa, leggermente più riparato, per ammirare da vicino queste isole.



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Sembra quasi di toccarle con la mano tanta è la vicinanza....
Questo paesaggio mi ha fatto rivivere , quasi con un "deya vue ", un'esperienza di crociera vissuta su Classica al largo delle isole Canarie. L' analogia è identica, isole vulcaniche , sebbene non simili in tutto e per tutto, ma ugualmente ho percepito le stesse emozioni e sensazioni, in precedenza vissute..

Questo passaggio , seppur breve ma intensissimo, è ciò che ha reso perfetta questa crociera, per me! È la particolarità, è il vivere le emozioni che me la faranno ricordare, così come è stato un particolare che mi ha riportato là, sul ponte di Classica...



Qualche scatto di quei momenti magici tra le Eolie....



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In alcune foto si vede la scia della lava, nel suo scorrere verso il mare....



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Una scia.... evocatrice per tutti noi amanti di questi viaggi per mare, già increspata e in preannuncio di ciò che arriverà poi....

Ma termino la giornata dello scalo di Messina con queste foto di quasi un tramonto....aggiungendo un video, trovato su YouTube, di ciò che è un tramonto alle Eolie.....infuocato come è la sua terra.



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Continua.......
 
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Sonia60

Active member
Grazie Oriana anche da parte mia per questo diario così completo.
Troviamo la poesia del racconto, tante informazioni che ci fanno apprezzare ancora di più qualcosa già visto o ancora da visitare.......e le foto, bellissime, scattate col cuore. Che dire??? Ti seguo sempre con piacere. Buona continuazione.
Ciao

Sonia
 

Nautilus

Active member
Ma che bel giro, seppur virtuale, ci hai fatto fare fra le acque dello Stretto. Certo la tua vena narrativa non si smentisce mai !!
E' vero che le acque dello Stretto ti ammaliano, se poi e' estate, ancora meglio, ti rapiscono con i loro colori.... ;)
 

capricorno

Super Moderatore
Grazie Oriana anche da parte mia per questo diario così completo.
Troviamo la poesia del racconto, tante informazioni che ci fanno apprezzare ancora di più qualcosa già visto o ancora da visitare.......e le foto, bellissime, scattate col cuore. Che dire??? Ti seguo sempre con piacere. Buona continuazione.
Ciao

Sonia

Grazie Sonia, siamo quasi alla fine di questo viaggio....in attesa del prossimo :D
Ciao!

Ma che bel giro, seppur virtuale, ci hai fatto fare fra le acque dello Stretto. Certo la tua vena narrativa non si smentisce mai !!
E' vero che le acque dello Stretto ti ammaliano, se poi e' estate, ancora meglio, ti rapiscono con i loro colori.... ;)

E quindi.....vorresti dire che, bisognerebbe vederlo in estate :confused:.....ci penserò ;);)
Ciao!
 

capricorno

Super Moderatore
- Mercoledì 17 gennaio - Civitavecchia



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Ed eravamo rimasti qui, ad una scia che già s'increspava.....

Il buio scende quasi subito in questo angolo di mare, lontano, lontano dalla terra.
Il vento fuori sibila, vengono chiuse le porte che danno sulla passeggiata esterna. Camminando attraverso i saloni e dando uno sguardo fuori, il ponte passeggiata è lucido lucido...il vento porta continui spruzzi d'acqua.

Balleremo sia per la musica, sia per il mare sino a tardi e l' indomani saremo ?....a Civitavecchia! Direte, secondo il programma....

La mattina si presenta così.....



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...e poi.... così..




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.... così....



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...e poi , ancora così...




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Cielo limpidissimo, con un forte vento.

Dopo aver intravisto le ciminiere di Civitavecchia ed il litorale, vediamo Orchestra che si allontana....neppure il tempo di pensare, l' annuncio che , causa vento forte per il momento le autorità non concedono l' ingresso al porto.

In pratica andremo avanti così per tutta la mattinata. Il problema sono gli sbarcanti, assemblati al ponte 5, alla reception per chiedere informazioni.
Informazioni che peraltro vengono date in almeno tre comunicati successivi al primo...e tutte, dicono le medesime cose: si aspetta che cali il vento per entrare in sicurezza.

Il mare ingrossa sempre più....



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Saliamo al ponte alto a poppa....sarebbe da fare l' opposto, nei ponti bassi centro nave, si avverte meno, ma vogliamo vedere fuori, il mare...



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Ora guardate le immagini...
Siamo all' interno della discoteca e potete rendervi conto dell' inclinazione della nave, guardando la linea dei serramenti del locale....


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In quest'ultima...non si vede il cielo, ma solo mare....qui, la nave era veramente piegata su un lato!


In molti mi hanno chiesto se abbiamo sofferto il mare, diciamo che noi abitualmente non abbiamo problemi , in questo caso verso il tardo pomeriggio eravamo un po' stanchi della situazione che non sembrava calmarsi.

Attorno alle 16, il comandante ci riferisce la situazione: non calando il vento, siamo costretti a girare per mare , in attesa della sera, che come da previsioni, si prevede un miglioramento. Annuncia anche che l' indomani saremo a Civitavecchia, saltando così lo scalo di Livorno.

Il comunicato scritto arriva attorno alle 17, in cabina, con lo scalo modificato.


Un' immagine dal monitor....i " giri" per mare di tutta questa giornata...



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Solo verso le 19.00, verrà annunciato che la nave entro le 21.00 sarà in porto.

Qualche scatto dalla cabina...sempre il mare protagonista....


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Continua..... buongiorno
 
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capricorno

Super Moderatore
Non abbiamo mai avuto la percezione di insicurezza ed eravamo tranquilli. Il salone all' ultimo piano è sempre il nostro luogo prediletto per la vista sul mare. Uno spettacolo da lassù.... faceva più paura ai piani più bassi, guardando lo spostamento dell' acqua , provocata dall' incedere della nave. A lungo andare, specie nel pomeriggio quando il vento ha rafforzato, eravamo un po' stanchi della situazione.

Per gli ospiti sbarcanti, che dalla mattina presto avevano lasciato la cabina, è stato consentito di rientrare nelle proprie cabine. Direi che la compagnia ha agito bene, dimezzando in qualche modo al disagio di un' attesa al di là di ogni aspettativa, infatti sino all' ultimo non si aveva l' autorizzazione portuale, arrivata nel tardo pomeriggio.
Tutto ciò per la sicurezza degli ospiti, della nave....anche se...i soliti " so tutto io", pretendevano di raggiungere un altro porto ecc.ecc.....non vi elenco le stupidaggini sentite.

Al pomeriggio tardi, tra l' altro, apprenderemo dal tg che una nave in porto a Livorno, aveva rotto gli ormeggi , quindi la situazione su tutto il Tirreno era identica e restare per mare, come abbiamo fatto noi, era l' unica soluzione da prendere.
 
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capricorno

Super Moderatore
- Giovedì 18 Gennaio - Civitavecchia -




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Finalmente fermi, non ci è sembrato vero, ma alle 22.00 arriva il comunicato dal ponte di comando, siamo in porto.
Dopo un' intera giornata in mare, finalmente terra!!
Di lì a poco, sempre annunciato nei saloni, sarebbero cominciate le operazioni di sbarco degli ospiti e l' imbarco dei nuovi.

Spesso si leggono lamentele sostenute in casi come questi, ma vi immaginate...che lavoro dietro le quinte?
Bisogna riprogrammare e riproteggere per quanto possibile, le partenze, i transfert, i voli. In questo caso, portare a destinazione gli ospiti che, cancellato lo scalo di Livorno, devono imbarcare a Civitavecchia. È un lavoro immenso da svolgere in poco tempo.

I lavori a bordo sono gestiti con grande professionalità da parte di tutti, in special modo dal personale di cabina, che vediamo sino a tardi nei corridoi, in assistenza ai nuovi imbarcati.





La notte scende ed una strana calma si impossessa di Orchestra. Sui ponti alti nessun movimento, il buio assoluto fa da compagnia e avvolge la nave, mentre lontane le luci ed il movimento frenetico della città.



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Le luci dell' alba....un' alba romana, dolce aria...la calma dopo la tempesta!
E mi lascio avvolgere ancora una volta da quest'aria dolce, dai colori accesi quel poco che basta....dolce visione, l' immensità che ho d'innanzi....

L' aria tiepida, l' assenza assoluta di vento, ci fa presagire che sarà una magnifica giornata, in questa che è la terra degli Etruschi!!









Il popolo più misterioso ed affascinante tra quelli vissuti nel passato in Italia.
Misterioso...si, perché poco si sa di loro. Tutti sanno per averlo appreso sui banchi di scuola, della scarsissima conoscenza della lingua etrusca e delle origini di questa civiltà.
La loro religione, la loro spiritualità, collegata come per tutte le civiltà antiche, alla magia ed al misticismo. Usi e costumi, lingua diversa ed estranea rispetto a quella in uso presso le genti italiche, nella nostra penisola, fanno pensare agli Etruschi, come ad una vera e propria popolazione estranea all' interno del nostro territorio.

Ma da dove venivano?

Apparsi quasi dal nulla sulle coste tirreniche centro settentrionali, si stabilirono nella zona corrispondente grosso modo alla Toscana, all' alto Lazio chiamata con il nome di : Etruria.

Avete mai notato che rispetto ad altre civiltà, nei libri di storia e di storia dell' arte, il capitolo dedicato agli Etruschi è sempre molto breve?
Forse la scienza ha evitato volutamente di approfondire per non svelare dei segreti di enorme rilevanza?....non lo sapremo mai.

Ciò che sappiamo è che....il re di una regione chiamata Lidia, decise a fronte di una enorme carestia, di dividere la sua popolazione. In parte rimasero in Lidia, altri partirono, scesi a Smirne costruirono delle navi e salparono in cerca di nuova terra, finché dopo aver costeggiato diversi paesi, giunsero presso gli Umbri, dove fondarono città.
Alcuni storici basandosi su tale testimonianza, hanno ipotizzato che il luogo di origine sia proprio la Lidia, in Asia Minore ad oriente di Smirne ; altri asseriscono che gli Etruschi siano un popolo autoctono, cioè italico. La terza ed ultima ipotesi è quella che li vede calare dall' Italia del nord, provenienti dall'Europa dell'est , le cui origini quindi sarebbero indo europee.

Ma chi erano in realtà!...forse era scritto nell'opera tirrenica costituita da 20 volumi, scritta dall' Imperatore Claudio, per onorare questo popolo da cui era letteralmente affascinato.... chissà?

Quello che si sa è che delle tante testimonianze ed opere non si ha traccia, sparite nel nulla, letteralmente scomparse....

Strano vero??

Riti, religioni e credenze, sembra impossibile ma gli Etruschi avevano molte affinità con popoli molto lontani da loro, apparentemente molto diversi...quali gli Incas, i Celti, ma di tutto ciò se ne parla poco. Sia gli Etruschi che i Celti avevano un vero e proprio culto per la natura e veneravano la madre Terra, dispensatrice di tutte le cose di cui l' uomo necessita per vivere.
Altro punto comune a queste due civiltà, era costituito dalla costruzione di misteriose vie, nelle quali i Celti utilizzavano i" menhir ", grosse pietre verticali infisse nel terreno, mentre gli Etruschi crearono le cosiddette " vie cave", percorsi ideati tagliando le rocce tufacee per parecchi metri al di sotto la superficie terrestre. Entrambe segnavano l' andamento delle linee magnetiche terrestri che attraversano il nostro pianeta, molto importanti per loro, ai fini di quella conoscenza che portava allo svolgimento di alcuni riti misteriosi...

Affascinante tutto questo...vero????

Perché vi ho parlato di loro?

Siamo nella loro terra, in questo ricchissimo luogo che testimonia la loro vita....una terra ricca di fascino che offre molte possibilità di approfondire la loro conoscenza e di circondarsi del bello che è nascosto attorno a noi.

Una buona opportunità ci viene data da due siti ( ma in realtà ce ne sono molti di più) presenti nelle vicinanze: Tarquinia e Cerveteri.

MSC, organizza solo Tarquinia e dimentica completamente Cerveteri....ma si sa, la vicinanza con Roma, distoglie l' interesse per lo più della maggioranza dei crocieristi verso queste ultime, ma non meno pregevoli siti.

Per Cerveteri, per chi fosse interessato, l' unica alternativa valida, lasciando perdere i taxi e i tour che lasciano il tempo che trovano, oltre i costi, è il noleggio auto...che consiglio caldamente. In poco tempo si raggiunge la cittadina, graziosa...con il museo e la necropoli della Banditaccia che è da non perdere per nulla.

Per Tarquinia, idem per i veri appassionati l' auto è il mezzo migliore, anche se con i mezzi della Cotral( bus) è facilmente raggiungibile. Al piazzale delle navette un punto info, vi fornirà le istruzioni necessarie per la visita. Il bus è lì vicino oppure capolinea alla stazione.

Se dopo aver visitato questi due siti, volete completare la conoscenza a Tarquinia il museo archeologico è il vostro luogo, mentre gran parte dei manufatti di Cerveteri li trovate a Roma , museo di Villa Giulia dove potrete ammirare questo....



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Il sarcofago degli sposi - di Cerveteri esposto a Villa Giulia ( foto dal sito del museo)

Se invece siete interessati alla visita di Roma, qualche spunto lo potete prendere da qui......;)

https://forum.crocieristi.it/showthread.php/48447-Roma-il-mio-viaggio-nella-Grande-bellezza


Ma veniamo a noi......

Questa volta la nostra voglia di conoscenza è rivolta all' aspetto medievale ed al completamento di visita, fatta in una precedente crociera, dove per mancanza di tempo utile non abbiamo potuto vedere gli interni di un castello, anzi due....quali???



Lo saprete a breve.....




Continua.....
 
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capricorno

Super Moderatore
La nostra giornata comincia.....


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.....in auto, presa a noleggio e con un programma ben stilato nella mente....


Autostrada Civitavecchia/Roma....siamo solo noi! Diciamo che...siamo scesi per tempo, per poter sfruttare la giornata al meglio.

L' aria è calda ed è un piacere questa strada che per buona parte ci permette di vedere il mare. Uscita Cerveteri e poi, per un bel tratto in questi bellissimi luoghi...



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....la campagna romana, le colline , il cielo terso e l' aria quasi primaverile e mi guardo attorno, sempre più meravigliata è bello qui. È una zona che mi piace molto è gioia per gli occhi e per lo spirito, ti senti in pace avvolta da questa natura con dei colori straordinari.....

Siamo diretti in un luogo molto bello che nella precedente crociera non ho potuto approfondire per mancanza di tempo...



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Il Lago di Bracciano!

Luogo da fiaba....e come per tutte le fiabe, comincia così...



......Migliaia di anni fa in prossimità di Roma, dei vulcani si addormentarono per sempre ed il fuoco, lasciò spazio alla terra. Le grotte sotterranee oramai svuotate dal magma, crollarono sul loro peso creando un' ampia depressione, dal cui fondo sgorgarono sorgenti.
Ebbe così origine il lago Sabatino, diventato poi il lago di Bracciano.




Il territorio in cui ci troviamo conserva enormi ricchezze, tra cui, tracce di un lontano passato che ha visto il susseguirsi tra i secoli di varie popolazioni. Alcuni importanti ritrovamenti di tombe etrusche risalenti a più di 2600 anni fa.( Museo archeologico di Trevignano).
Già abitate al tempo degli Etruschi, le rive del lago hanno visto alternarsi ed aggiungersi alle precedenti popolazioni, romani, goti, Longobardi e Franchi.

Il piccolo borgo agricolo, diventa un' importante centro militare, quando una nobile famiglia degli Orsini, lo acquistò dai Vico, proprietari dell' intera Tuscia, e vi costruì una fortezza.

Si , avete inteso bene....il Castello Odescalchi.



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( Da YouTube)

La costruzione cominciò nel 1474 e continuò per circa 25 anni, ma alla fine risultò uno dei migliori esempi di dimora gentilizia, combinata all' architettura militare del Rinascimento. Dimora che ospitò Papi ed Imperatori, diventando una vera e propria corte rinascimentale, grazie al mecenatismo degli Orsini che ospitarono anche artisti famosi.
In seguito tutto il territorio che faceva parte del feudo, compresa la vicina Anguillara, diventò Ducato e visse un lungo periodo di splendore.

Nel 1952, dopo un periodo di abbandono, il castello passò alla famiglia degli Odescalchi, che lo hanno aperto alle visite al pubblico.



La prima tappa per noi è proprio Bracciano e la principale attrattiva del paese è il castello.




( Da YouTube)

È posto al colmo di una platea rocciosa di tufo vulcanico, presenta una pianta irregolare, originata dalla situazione topografica e alla necessità di adattarsi ad una preesistente costruzione medievale.
L' ignoto progettista creò nell' arco di 15 anni, un complesso unitario e molto particolare, articolato con ampie sale, un vasto cortile e una monumentale facciata.

Dal 1952 per volontà di Livio IV Odescalchi, divenne museo, uno dei primi musei privati aperti al pubblico.
Le ampie e molteplici sale ospitano una cospicua raccolta di oggetti d'arte : mobili dal 400 all'800; collezioni d' armi, che lo pone al livello di altri prestigiosi musei italiani ; una selezione di pitture del primo Rinascimento; una collezione di ceramiche dell' Italia centrale ed infine, una collezione archeologica di reperti Etruschi e Romani.



La visita del Castello dovrebbe cominciare da lontano....quando, visto dal lago oppure arrivando da nord o sud, appare ad ogni curva, in tutto il suo splendore... e così è, ne siamo completamente dominati.

Il castello era uno dei 126 castelli dei vari rami della famiglia Orsini, che dalla Toscana alla Puglia, formavano una diagonale fortificata che congiungeva i due mari, Tirreno e Adriatico, controllando così quasi ogni passaggio verso Roma e Napoli.

Arriviamo a destinazione...con qualche problema di parcheggio, ma riusciamo a trovarlo in una strada in discesa verso il lago .... e già qui il lago stesso, catalizza con il suo azzurro il nostro sguardo.....




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Continua.....
 
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verdeacqua

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Una meta insolita per gli scali da Civitavecchia, per questo un suggerimento davvero molto interessante (attendo la continuazione :) )
 

capricorno

Super Moderatore
Una meta insolita per gli scali da Civitavecchia, per questo un suggerimento davvero molto interessante (attendo la continuazione :) )
Con piacere continuo ( sei rimasta una dei pochi a seguire [emoji6])....sono sempre alla ricerca di mete alternative e devo dire che, il territorio offre molto.
 
Stato
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