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Giappone e Sud Corea, Costa Neo Romantica, 6-21 ottobre 2018
- Autore discussione gimale
- Data d'inizio
- Stato
gimale
Well-known member
Grazie per la foto del ristorante Giardino!
Continuo con le informazioni sulla vita a bordo.
Le serate a tema nell'arco dei 15 giorni sono state: due serate tropicali, due notti bianche, una serata bianco-nero ( che sia stata sponsorizzata dagli juventini?), due serate in maschera, due serate italiane e una revival.
Insomma se si doveva stare dietro a tutte queste serate non ci saremmo mai potuti vestire come volevamo!
Tra l'altro le serate tropicali, bianco-nera e la revival mi hanno colta totalmente impreparata.
La maggior parte delle attività dell'animazione si sono svolte nel salone piazza Italia e quando il tempo lo ha permesso al lido st. Tropez.
Su Neo Romantica non c'è il teatro perciò gli spettacoli sono stati al Cabaret Vienna e non sono stati un granché e ripetuti identici nelle due settimane: spettacoli con i ballerini e cantanti Costa, un mago, un tenore e nient'altro.
Il salone del Cabaret Vienna è stato anche utilizzato come cinema nei giorni di navigazione in cui abbiamo avuto tempo brutto.
L'attività più divertente era la lezione di italiano che si svolgeva ogni giorno per i Giapponesi ma a cui partecipavano anche gli italiani. Non avete idea di come si applicavano seriamente e di quanto si esercitavano per pronunciare "erre" e non "elle".
Alla fine del corso erano diventati molto bravi: l'unica parola che proprio non sono riusciti a pronunciare correttamente è stata "arrivederci".
Per quanto riguarda l'intrattenimento musicale si alternavano due gruppi in piazza Italia, poi c'era un duo classico pianoforte e violino che di esibiva vicino alla cioccolateria e al ristorante la Fiorentina e un cantante di piano bar presso l'enoteca
Tornando ai Giapponesi sono un popolo estremamente rispettoso degli altri e si fanno da fare in tutti i modi per aiutarti, cambiano anche strada per accompagnarti dove devi andare se ti vedono in difficoltà. A noi è capitato mentre cercavamo un ufficio postale.
Si mettono rigorosamente in fila anche per salire sull'autobus ed hanno tutto un rituale quando si paga nei negozi: i soldi non vanno dati in mano ma messi dentro il piattino che verrà porto al momento del pagamento, poi c'è un inchino quindi mettono il resto nel piattino e continuano ad inchinarsi finché non si esce dal negozio.
Praticamente nessuno parla l'inglese ma non è stato un problema. Ci siamo capiti a gesti.
Utilizzano gli abiti tradizionali tra cui il kimono nelle cerimonie tipo matrimoni ma ultimamente, tra i giovani, si è diffusa la moda di utilizzarli più spesso.
Spesso consumano street food e si trovano ovunque banchetti che preparano spiedini, polpette, gelati ed altro
Il gelato ricoperto con la foglia d'oro visto a Kanazawa.
I ristoranti espongono le riproduzioni in ceramica dei piatti disponibili
Ultima informazione per stasera: i Giapponesi sono tecnologici anche nei servizi igienici!
Alla prossima puntata
)
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Continuo con le informazioni sulla vita a bordo.
Le serate a tema nell'arco dei 15 giorni sono state: due serate tropicali, due notti bianche, una serata bianco-nero ( che sia stata sponsorizzata dagli juventini?), due serate in maschera, due serate italiane e una revival.
Insomma se si doveva stare dietro a tutte queste serate non ci saremmo mai potuti vestire come volevamo!
Tra l'altro le serate tropicali, bianco-nera e la revival mi hanno colta totalmente impreparata.
La maggior parte delle attività dell'animazione si sono svolte nel salone piazza Italia e quando il tempo lo ha permesso al lido st. Tropez.
Su Neo Romantica non c'è il teatro perciò gli spettacoli sono stati al Cabaret Vienna e non sono stati un granché e ripetuti identici nelle due settimane: spettacoli con i ballerini e cantanti Costa, un mago, un tenore e nient'altro.
Il salone del Cabaret Vienna è stato anche utilizzato come cinema nei giorni di navigazione in cui abbiamo avuto tempo brutto.
L'attività più divertente era la lezione di italiano che si svolgeva ogni giorno per i Giapponesi ma a cui partecipavano anche gli italiani. Non avete idea di come si applicavano seriamente e di quanto si esercitavano per pronunciare "erre" e non "elle".
Alla fine del corso erano diventati molto bravi: l'unica parola che proprio non sono riusciti a pronunciare correttamente è stata "arrivederci".
Per quanto riguarda l'intrattenimento musicale si alternavano due gruppi in piazza Italia, poi c'era un duo classico pianoforte e violino che di esibiva vicino alla cioccolateria e al ristorante la Fiorentina e un cantante di piano bar presso l'enoteca
Tornando ai Giapponesi sono un popolo estremamente rispettoso degli altri e si fanno da fare in tutti i modi per aiutarti, cambiano anche strada per accompagnarti dove devi andare se ti vedono in difficoltà. A noi è capitato mentre cercavamo un ufficio postale.
Si mettono rigorosamente in fila anche per salire sull'autobus ed hanno tutto un rituale quando si paga nei negozi: i soldi non vanno dati in mano ma messi dentro il piattino che verrà porto al momento del pagamento, poi c'è un inchino quindi mettono il resto nel piattino e continuano ad inchinarsi finché non si esce dal negozio.
Praticamente nessuno parla l'inglese ma non è stato un problema. Ci siamo capiti a gesti.
Utilizzano gli abiti tradizionali tra cui il kimono nelle cerimonie tipo matrimoni ma ultimamente, tra i giovani, si è diffusa la moda di utilizzarli più spesso.
Spesso consumano street food e si trovano ovunque banchetti che preparano spiedini, polpette, gelati ed altro
Il gelato ricoperto con la foglia d'oro visto a Kanazawa.
I ristoranti espongono le riproduzioni in ceramica dei piatti disponibili
Ultima informazione per stasera: i Giapponesi sono tecnologici anche nei servizi igienici!
Alla prossima puntata
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Fabrizio
Well-known member
Quando troppo e quando niente.... da me su MSC le serate erano praticamente monotematiche...
Buono a sapersi comunque, alla prossima crociera con Costa mi toccherà mettere in valigia anche la maglietta di Ronaldo....
Mondo affascinante e racconto molto coinvolgente, continuo a seguirti...
Ultima modifica:
gimale
Well-known member
Due serate di gala con cocktail con il comandante al gran bar di piazza Italia. Chi voleva poteva fare la foto con il comandante. Cena non diversa da quelle delle altre sere ma nella seconda serata per gli ospiti che erano stati a bordo 15 giorni c'era la paella.
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gimale
Well-known member
La giornata dell'8 ottobre è stata di navigazione quindi totale relax in piscina e con un bel libro sulla vita di Gaudi, qualche giro per la nave, un cocktail al Gran Bar ed un ottima cena.
Il giorno dopo sveglia presto per l'arrivo a Busan in sud Corea.
Per la discesa a terra è necessario il passaporto originale e una sua fotocopia che ci è stata fornita direttamente a bordo la sera prima.
La fotocopia viene timbrata dalle autorità coreane e deve essere conservata perché viene poi ritirata sempre dalle stesse autorità al momento del rientro in nave.
In porto ho visto che è presente una navetta gratuita per il centro ma non l'abbiamo usata avendo scelto una escursione.
Nonostante al momento della prenotazione ci fosse stato detto che l'escursione sarebbe stata guidata in lingua inglese, abbiamo avuto una guida che parlava perfettamente l'italiano.
La prima tappa è stato il Beomeosa Temple, tempio buddista situato a nord della città in una zona boscosa. Il nome significa "tempio del pesce d'oro" e la tradizione racconta che un monaco arrivato nella zona si avvicinò ad un laghetto e trovò un pesce d'oro segno del Buddha per la costruzione di un nuovo tempio.
L'accesso al tempio è preceduto da un lungo viale al cui inizio si trovano 2 dragoni di guardia
Lungo il viale si trovano altri simboli come le tartarughe che sono auspicio di lunga vita o altri draghi simbolo di saggezza
Prima di arrivare al tempio si attraversano tre porte attraverso le quali si completa la purificazione iniziata con il passaggio sopra un piccolo ponte.
Devo interrompere. A dopo
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Il giorno dopo sveglia presto per l'arrivo a Busan in sud Corea.
Per la discesa a terra è necessario il passaporto originale e una sua fotocopia che ci è stata fornita direttamente a bordo la sera prima.
La fotocopia viene timbrata dalle autorità coreane e deve essere conservata perché viene poi ritirata sempre dalle stesse autorità al momento del rientro in nave.
In porto ho visto che è presente una navetta gratuita per il centro ma non l'abbiamo usata avendo scelto una escursione.
Nonostante al momento della prenotazione ci fosse stato detto che l'escursione sarebbe stata guidata in lingua inglese, abbiamo avuto una guida che parlava perfettamente l'italiano.
La prima tappa è stato il Beomeosa Temple, tempio buddista situato a nord della città in una zona boscosa. Il nome significa "tempio del pesce d'oro" e la tradizione racconta che un monaco arrivato nella zona si avvicinò ad un laghetto e trovò un pesce d'oro segno del Buddha per la costruzione di un nuovo tempio.
L'accesso al tempio è preceduto da un lungo viale al cui inizio si trovano 2 dragoni di guardia
Lungo il viale si trovano altri simboli come le tartarughe che sono auspicio di lunga vita o altri draghi simbolo di saggezza
Prima di arrivare al tempio si attraversano tre porte attraverso le quali si completa la purificazione iniziata con il passaggio sopra un piccolo ponte.
Devo interrompere. A dopo
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gimale
Well-known member
Eccomi di nuovo.
L'ultima porta è la più maestosa e al suo interno si trovano i guardiani del tempio.
Sono statue lignee alte almeno tre metri, coloratissime.
Si arriva così al tempio. Purtroppo ho solo foto fatte dall'esterno poiché essendo in corso una cerimonia dedicata agli antenati non era possibile fotografare gli interni
Di fianco al tempio si trova la scuola dei monaci che ho potuto fotografare anche all'interno
Seconda tappa è stato il Gamcheon culturale village, detto anche il Marchio Picchu di Busan dichiarato patrimonio mondiale UNESCO.
Si tratta dell'unica parte di Busan vecchia sopravvissuta. Era stata completamente abbandonata durante la guerra di Corea e al termine della guerra avrebbe dovuto essere distrutta.
Un gruppo di artisti hanno preso possesso del villaggio iniziando ad abbellirlo colorando le case e riempiendolo di opere d'arte. Il risultato è questo:
Girando per il paese sembra quasi di entrare in una favola, è tutto in po' irreale e bellissimo.
Domani il seguito della giornata a Busan che ci ha riservato altre sorprese.
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L'ultima porta è la più maestosa e al suo interno si trovano i guardiani del tempio.
Sono statue lignee alte almeno tre metri, coloratissime.
Si arriva così al tempio. Purtroppo ho solo foto fatte dall'esterno poiché essendo in corso una cerimonia dedicata agli antenati non era possibile fotografare gli interni
Di fianco al tempio si trova la scuola dei monaci che ho potuto fotografare anche all'interno
Seconda tappa è stato il Gamcheon culturale village, detto anche il Marchio Picchu di Busan dichiarato patrimonio mondiale UNESCO.
Si tratta dell'unica parte di Busan vecchia sopravvissuta. Era stata completamente abbandonata durante la guerra di Corea e al termine della guerra avrebbe dovuto essere distrutta.
Un gruppo di artisti hanno preso possesso del villaggio iniziando ad abbellirlo colorando le case e riempiendolo di opere d'arte. Il risultato è questo:
Girando per il paese sembra quasi di entrare in una favola, è tutto in po' irreale e bellissimo.
Domani il seguito della giornata a Busan che ci ha riservato altre sorprese.
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gimale
Well-known member
Sembravano di legno come tutto il resto ma non ne sono sicuro
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gimale
Well-known member
Ancora qualche foto del tempio
Dopo la visita al Gamcheon Village ( il Machu Picchu) della Corea, siamo andati a pranzo in un ristorante coreano e non vi dico che fatica con le bacchette!!
Ma alla fine in un modo o nell'altro sono riuscita a mangiare e devo dire che la cucina coreana non mi è affatto dispiaciuta.
Siamo tornati verso il centro città per visitare il più grande mercato del pesce della Corea.
Scorci della città molto moderna come tutte le città visitate.
Il mercato del pesce è veramente impressionante: c'è una parte coperta con corridoi lunghissimi tutti pieni di banchi, e nelle vie circostanti una miriade di negozi e banchi ambulanti con pesci crostacei, molluschi e alghe di tutti i tipi.
La scultura all'ingresso del mercato coperto
Qualcuno sa cosa sono questi?
Ultima tappa un duty free all'esterno del quale c'erano queste due belle sculture in bronzo
E questa campana
Siamo tornati alla nave stanchissimi ma arricchiti. È bellissimo, almeno per me, conoscere altri popoli e culture.
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Dopo la visita al Gamcheon Village ( il Machu Picchu) della Corea, siamo andati a pranzo in un ristorante coreano e non vi dico che fatica con le bacchette!!
Ma alla fine in un modo o nell'altro sono riuscita a mangiare e devo dire che la cucina coreana non mi è affatto dispiaciuta.
Siamo tornati verso il centro città per visitare il più grande mercato del pesce della Corea.
Scorci della città molto moderna come tutte le città visitate.
Il mercato del pesce è veramente impressionante: c'è una parte coperta con corridoi lunghissimi tutti pieni di banchi, e nelle vie circostanti una miriade di negozi e banchi ambulanti con pesci crostacei, molluschi e alghe di tutti i tipi.
La scultura all'ingresso del mercato coperto
Qualcuno sa cosa sono questi?
Ultima tappa un duty free all'esterno del quale c'erano queste due belle sculture in bronzo
E questa campana
Siamo tornati alla nave stanchissimi ma arricchiti. È bellissimo, almeno per me, conoscere altri popoli e culture.
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gimale
Well-known member
Sono io che ringrazio te e tutti gli altri che stanno seguendo questo mio primo diario.
Ho ancora tante cose da raccontare e spero che mi seguirete ancora.
Buona domenica a tutti.
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billi04
Member
E come si fa a non seguirti????!!
Questo tuo viaggio mi sta coinvolgendo come se fossi stata presente......chissà che profumi e che colori al mercato.
Mi è piaciuta la foto del......wc....va bene se lo chiamo così?Ma con tutti quei bottoni non scappa la voglia di farla?????...no perchè se devo capire cosa schiacciare.....
Mi è piaciuta la foto del......wc....va bene se lo chiamo così?Ma con tutti quei bottoni non scappa la voglia di farla?????...no perchè se devo capire cosa schiacciare.....
gimale
Well-known member
Quello della foto era facile: tasto per scaldare il sedile, tasto per la musica, tasto per un risciacquo veloce e tasto per un lavaggio più approfondito. Ma ne ho visto uno con una consolle con più di 20 tasti: non oso pensare cosa potesse fare[emoji33]
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gimale
Well-known member
Scusate l'interruzione.
Il porto commerciale viene utilizzato per merci e per la pesca e non ci sono strutture di tipo turistico
Il porto
Le strutture allestite per l'arrivo di Neo Romantica
Avendo letto che in città c'era poco da vedere e che ci si doveva allontanare molto dalla città per vedere qualcosa di interessante abbiamo optato per un'altra escursione Costa
Allo sbarco, siccome rientravano in Giappone dalla Corea, ci hanno di nuovo preso le impronte, fatto le foto e messo il visto sul passaporto.
Dopo queste pratiche burocratiche siamo saliti sul bus che dopo un'ora e mezza di viaggio ci avrebbe condotto a Tswano.
Anche in questa escursioni, guidata in lingua inglese, siamo stati accompagnati da una ragazza del tour Office che traduceva
Prima tappa è stato il tempio shintoista di Inari Taikodani dedicato al dio Inari protettore dell'agricoltura e degli affari.
Avremmo dovuto raggiungere il tempio in seggiovia in modo da vedere anche le rovine del castello del XXII secolo ma non è stato possibile poiché la seggiovia era stata seriamente danneggiata dal tifone della settimana prima.
A proposito: castelli in Giappone ne rimangono solo 12 in quanto alla fine del periodo Edo nel XVIII secolo sono stati distrutti quasi tutti.
Ora qualche foto del tempio
Le volpi sono rappresentate ovunque in questo tempio ed erano i messaggeri del dio; è per questo che a volte hanno un cartiglio in bocca.
Ci siamo poi spostati nel villaggio di Tswano dove abbiamo pranzato in un piccolo ristorante.
Tswano è un paese di circa 6000 abitanti che vive di turismo. C'è una via centrale con piccole case ancora in legno dove sono numerosi negozi dove si possono trovare stampe, carta Giappone, ceramiche e i dolci tipici della zona fatti con una specie di pastafrolla e marmellata di fagioli rossi.
Lungo la strada c'è anche una piccola chiesa cattolica.
Il paese di Tswano visto dall'alto
Siamo poi ritornati in porto dove ad aspettarci abbiamo trovato una orchestra di ragazzi che ha eseguito un piccolo concerto.
Come al solito, un sacco di gente a salutarci alla partenza con un entusiasmo tutto giapponese!
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Il porto commerciale viene utilizzato per merci e per la pesca e non ci sono strutture di tipo turistico
Il porto
Le strutture allestite per l'arrivo di Neo Romantica
Avendo letto che in città c'era poco da vedere e che ci si doveva allontanare molto dalla città per vedere qualcosa di interessante abbiamo optato per un'altra escursione Costa
Allo sbarco, siccome rientravano in Giappone dalla Corea, ci hanno di nuovo preso le impronte, fatto le foto e messo il visto sul passaporto.
Dopo queste pratiche burocratiche siamo saliti sul bus che dopo un'ora e mezza di viaggio ci avrebbe condotto a Tswano.
Anche in questa escursioni, guidata in lingua inglese, siamo stati accompagnati da una ragazza del tour Office che traduceva
Prima tappa è stato il tempio shintoista di Inari Taikodani dedicato al dio Inari protettore dell'agricoltura e degli affari.
Avremmo dovuto raggiungere il tempio in seggiovia in modo da vedere anche le rovine del castello del XXII secolo ma non è stato possibile poiché la seggiovia era stata seriamente danneggiata dal tifone della settimana prima.
A proposito: castelli in Giappone ne rimangono solo 12 in quanto alla fine del periodo Edo nel XVIII secolo sono stati distrutti quasi tutti.
Ora qualche foto del tempio
Le volpi sono rappresentate ovunque in questo tempio ed erano i messaggeri del dio; è per questo che a volte hanno un cartiglio in bocca.
Ci siamo poi spostati nel villaggio di Tswano dove abbiamo pranzato in un piccolo ristorante.
Tswano è un paese di circa 6000 abitanti che vive di turismo. C'è una via centrale con piccole case ancora in legno dove sono numerosi negozi dove si possono trovare stampe, carta Giappone, ceramiche e i dolci tipici della zona fatti con una specie di pastafrolla e marmellata di fagioli rossi.
Lungo la strada c'è anche una piccola chiesa cattolica.
Il paese di Tswano visto dall'alto
Siamo poi ritornati in porto dove ad aspettarci abbiamo trovato una orchestra di ragazzi che ha eseguito un piccolo concerto.
Come al solito, un sacco di gente a salutarci alla partenza con un entusiasmo tutto giapponese!
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Ma che gioia essere accolti in porto da una bella orchestrina!!!!!Vuol dire che hanno piacere di ricevere i turisti.
Mi ricorda una crociera fatta tanti tanti....bè...circa vent'anni fa , la nave su cui viaggiavo si fermo' ad Istabul e scesi dalla scaletta ci accolsero alcuni suonatori allegri e ci offrirono alcuni loro dolcetti!
Guardando le foto dei templi ho notato che sono molto particolari, tutto ben ordinato, le scale pulitissime.....ma per entrare ai templi bisogna indossare abiti adatti per l'entrata?
Mi ricorda una crociera fatta tanti tanti....bè...circa vent'anni fa , la nave su cui viaggiavo si fermo' ad Istabul e scesi dalla scaletta ci accolsero alcuni suonatori allegri e ci offrirono alcuni loro dolcetti!
Guardando le foto dei templi ho notato che sono molto particolari, tutto ben ordinato, le scale pulitissime.....ma per entrare ai templi bisogna indossare abiti adatti per l'entrata?
gimale
Well-known member
Be' bisogna avere un abbigliamento consono al luogo di culto così come in Italia e togliersi le scarpe.
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- Stato