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Giappone e Sud Corea, Costa Neo Romantica, 6-21 ottobre 2018
- Autore discussione gimale
- Data d'inizio
- Stato
gimale
Well-known member
Grazie, non speravo in tutto questo successo per il mio primo diario.
Di sicuro l'argomento è affascinante.
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gimale
Well-known member
Lasciato il meraviglioso tempio di Yakcheonsa ci siamo diretti verso le cascate Cheonjeyeon.
Per arrivare alle cascate si passa davanti ad una fontana molto particolare costituita dalla testa di un maiale, di un drago e di due tartarughe
Si attraversa poi il ponte Seonimgyo decorato sui lati con le sculture delle sette ninfe che, secondo la leggenda scenderebbero tutte le notti a bagnarsi nel laghetto delle dee.
Attraverso un sentiero in mezzo alla vegetazione e scendendo diversi scalini si arriva alla prima cascata che forma il laghetto delle dee.
La cascata in realtà è solo un piccolo rivolo d'acqua ma il laghetto è veramente suggestivo
Continuando per il sentiero verso valle si arriva alla seconda cascata molto più grande
Abbiamo poi cercato di raggiungere anche la terza cascata ancora più a valle ma data la distanza ed il poco tempo non ci siamo riusciti. Ci hanno comunque detto che la cascata più bella è la seconda....
Siamo così tornati all'autobus per il rientro in nave
Il giorno dopo ci attendeva Nagasaki.
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Per arrivare alle cascate si passa davanti ad una fontana molto particolare costituita dalla testa di un maiale, di un drago e di due tartarughe
Si attraversa poi il ponte Seonimgyo decorato sui lati con le sculture delle sette ninfe che, secondo la leggenda scenderebbero tutte le notti a bagnarsi nel laghetto delle dee.
Attraverso un sentiero in mezzo alla vegetazione e scendendo diversi scalini si arriva alla prima cascata che forma il laghetto delle dee.
La cascata in realtà è solo un piccolo rivolo d'acqua ma il laghetto è veramente suggestivo
Continuando per il sentiero verso valle si arriva alla seconda cascata molto più grande
Abbiamo poi cercato di raggiungere anche la terza cascata ancora più a valle ma data la distanza ed il poco tempo non ci siamo riusciti. Ci hanno comunque detto che la cascata più bella è la seconda....
Siamo così tornati all'autobus per il rientro in nave
Il giorno dopo ci attendeva Nagasaki.
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gimale
Well-known member
18 Ottobre Nagasaki
È stato un giorno di grande tristezza e riflessione.
La visita al museo della bomba atomica per me è stata molto toccante ed ho scoperto cose che non sapevo e che difficilmente si studiano sui libri di scuola.
Nel museo non sono riuscita a fare fotografie perché ero troppo impressionata da ciò che stavo guardando e che non dimenticherò mai.
Si accede al museo attraverso un corridoio elicoidale che scende verso un piano interrato mentre sulle pareti scorrono gli anni fino al 9 agosto 1945, data in cui è stata sganciata la bomba 7 giorni dopo quella di Hiroshima.
A differenza della bomba di Hiroshima che aveva un nucleo di uranio, la bomba di Nagasaki era al plutonio.
Mi sono chiesta il perché di due bombe differenti e, visto che nei giorni immediatamente successivi gli Americani si sono dati molto da fare per raccogliere informazioni sugli effetti delle due bombe, sono giunta alla conclusione che queste due tragedie sono state una sorta di esperimento: fino ad allora tutti gli ordigni atomici erano stati fatti esplodere in zone desertiche e si voleva forse capire gli effetti sugli esseri viventi. Che orrore!!
70.000 persone sono morte nel momento dell'esplosione; altre 70.000 sono morte entro il dicembre 1945 principalmente per le ustioni riportate anche a km di distanza dal punto dell'esplosione; 150.000 sono stati i morti fino al 2008 per le conseguenze delle radiazioni: emorragie, malformazioni, leucemie, cancro dei polmoni, stomaco e colon.
Ancora oggi monitorano le patologie da radiazioni.
Vedere le foto dei morti, dei feriti e della distruzione causati dalla follia umana mi ha profondamente turbata.
Incredibile vedere oggetti completamente fusi e deformati e la pendola trovata a 3 km di distanza dall'epicentro fermo alle 11.02, ora dell'esplosione.
La copia della bomba di Nagasaki
Il monumento eretto nel punto dell'esplosione.
Scusate tutta questa tristezza ma non potevo fare a meno di raccontare.
Siamo poi andati al parco della pace dove si trovano statue provenienti da tutto il mondo e donate alla città di Nagasaki in segno di pace
Ci siamo poi trasferiti nel quartiere cinese per visitare un altro tempio buddista che però non aveva niente a che fare con quello di Jeju e sull'isola di Dejima che in realtà non è più un isola poiché nelle zone circostanti è proseguito il prosciugamento per avere nuove aree di costruzione.
Già in origine l'isola era stata costruita artificialmente per relegare bi primi portoghesi arrivati in città.
Tutti gli stranieri erano considerati con estrema diffidenza in Giappone che fino a metà '800 era molto chiuso ed aveva pochi scambi commerciali con paesi stranieri.
Successivamente l'isola è stata abitata da commercianti Olandesi che sono stati i primi europei ad instaurare veri e propri rapporti commerciali con i giapponesi.
Sull'isola è stato ricostruito il villaggio come doveva essere ai tempi degli Olandesi e non è nulla di particolare
Il giorno successivo siamo sbarcati a Kagoshima, ultimo scalo prima del rientro a Tokyo e poi in Italia.
La città è una città moderna con un po' meno grattacieli delle altre poiché da ogni zona della città deve essere visibile il vulcano Sakurajima.
Da non perdere il giardino Senganen. Noi siamo andati con l'escursione Costa ma è raggiungibile anche in taxi.
Il giardino risale al 1658 ed è stato fatto costruire da una potente famiglia di samurai e appartiene ancora oggi alla stessa famiglia.
Annesso al giardino c'è un piccolo ma interessante museo che attraverso la storia di questa famiglia racconta la trasformazione del Giappone da un paese feudale ad uno stato moderno ed industrializzato.
Il giardino è molto bello e merita almeno un'ora di tempo
Ci siamo poi spostati verso il porto per prendere il traghetto che in 15 minuti ci avrebbe portato ai piedi del vulcano.
Qui si snodano all'interno di un parco naturale diversi sentieri tra mare e rocce laviche molto suggestivi.
Uno dei traghetti che fa la spola tra la città ed il vulcano.
Il vulcano il giorno del nostro tour
Il vulcano in una delle ultime eruzioni
Mediamente ogni anno ci sono circa 300 fenomeni eruttivi più o meno intensi con emissione di cenere e lapilli.
L'ultima grande eruzione è avvenuta circa un secolo fa ed ha unito il vulcano che era un isola alla terraferma attraverso una stretta striscia di lava.
Nell'area ci sono anche acque termali dove i giapponesi e non solo fanno pediluvi tonificanti
Siamo poi tornati alla nave non senza passare dal solito centro commerciale.
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È stato un giorno di grande tristezza e riflessione.
La visita al museo della bomba atomica per me è stata molto toccante ed ho scoperto cose che non sapevo e che difficilmente si studiano sui libri di scuola.
Nel museo non sono riuscita a fare fotografie perché ero troppo impressionata da ciò che stavo guardando e che non dimenticherò mai.
Si accede al museo attraverso un corridoio elicoidale che scende verso un piano interrato mentre sulle pareti scorrono gli anni fino al 9 agosto 1945, data in cui è stata sganciata la bomba 7 giorni dopo quella di Hiroshima.
A differenza della bomba di Hiroshima che aveva un nucleo di uranio, la bomba di Nagasaki era al plutonio.
Mi sono chiesta il perché di due bombe differenti e, visto che nei giorni immediatamente successivi gli Americani si sono dati molto da fare per raccogliere informazioni sugli effetti delle due bombe, sono giunta alla conclusione che queste due tragedie sono state una sorta di esperimento: fino ad allora tutti gli ordigni atomici erano stati fatti esplodere in zone desertiche e si voleva forse capire gli effetti sugli esseri viventi. Che orrore!!
70.000 persone sono morte nel momento dell'esplosione; altre 70.000 sono morte entro il dicembre 1945 principalmente per le ustioni riportate anche a km di distanza dal punto dell'esplosione; 150.000 sono stati i morti fino al 2008 per le conseguenze delle radiazioni: emorragie, malformazioni, leucemie, cancro dei polmoni, stomaco e colon.
Ancora oggi monitorano le patologie da radiazioni.
Vedere le foto dei morti, dei feriti e della distruzione causati dalla follia umana mi ha profondamente turbata.
Incredibile vedere oggetti completamente fusi e deformati e la pendola trovata a 3 km di distanza dall'epicentro fermo alle 11.02, ora dell'esplosione.
La copia della bomba di Nagasaki
Il monumento eretto nel punto dell'esplosione.
Scusate tutta questa tristezza ma non potevo fare a meno di raccontare.
Siamo poi andati al parco della pace dove si trovano statue provenienti da tutto il mondo e donate alla città di Nagasaki in segno di pace
Ci siamo poi trasferiti nel quartiere cinese per visitare un altro tempio buddista che però non aveva niente a che fare con quello di Jeju e sull'isola di Dejima che in realtà non è più un isola poiché nelle zone circostanti è proseguito il prosciugamento per avere nuove aree di costruzione.
Già in origine l'isola era stata costruita artificialmente per relegare bi primi portoghesi arrivati in città.
Tutti gli stranieri erano considerati con estrema diffidenza in Giappone che fino a metà '800 era molto chiuso ed aveva pochi scambi commerciali con paesi stranieri.
Successivamente l'isola è stata abitata da commercianti Olandesi che sono stati i primi europei ad instaurare veri e propri rapporti commerciali con i giapponesi.
Sull'isola è stato ricostruito il villaggio come doveva essere ai tempi degli Olandesi e non è nulla di particolare
Il giorno successivo siamo sbarcati a Kagoshima, ultimo scalo prima del rientro a Tokyo e poi in Italia.
La città è una città moderna con un po' meno grattacieli delle altre poiché da ogni zona della città deve essere visibile il vulcano Sakurajima.
Da non perdere il giardino Senganen. Noi siamo andati con l'escursione Costa ma è raggiungibile anche in taxi.
Il giardino risale al 1658 ed è stato fatto costruire da una potente famiglia di samurai e appartiene ancora oggi alla stessa famiglia.
Annesso al giardino c'è un piccolo ma interessante museo che attraverso la storia di questa famiglia racconta la trasformazione del Giappone da un paese feudale ad uno stato moderno ed industrializzato.
Il giardino è molto bello e merita almeno un'ora di tempo
Ci siamo poi spostati verso il porto per prendere il traghetto che in 15 minuti ci avrebbe portato ai piedi del vulcano.
Qui si snodano all'interno di un parco naturale diversi sentieri tra mare e rocce laviche molto suggestivi.
Uno dei traghetti che fa la spola tra la città ed il vulcano.
Il vulcano il giorno del nostro tour
Il vulcano in una delle ultime eruzioni
Mediamente ogni anno ci sono circa 300 fenomeni eruttivi più o meno intensi con emissione di cenere e lapilli.
L'ultima grande eruzione è avvenuta circa un secolo fa ed ha unito il vulcano che era un isola alla terraferma attraverso una stretta striscia di lava.
Nell'area ci sono anche acque termali dove i giapponesi e non solo fanno pediluvi tonificanti
Siamo poi tornati alla nave non senza passare dal solito centro commerciale.
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Ultima modifica:
gimale
Well-known member
E siamo arrivati al termine di questo fantastico viaggio in un mondo così diverso.
La giornata di navigazione prima di arrivare a Tokyo è passata tra passeggiate in nave e valigie da preparare con un po' di malinconia per la fine del viaggio ma con tanti ricordi da portare a casa.
Lo sbarco a Tokyo è stato veloce e in aeroporto abbiamo trovato assistenti Costa che ci hanno accompagnato al check-in e lì ci aspettava una hostess di terra della compagnia con cui abbiamo volato che parlava italiano e che ha aiutato chi era in difficoltà con l'inglese.
Ancora qualche immagine di Tokyo
I dolcetti di saluto di Costa Neo Romantica
Ed un saluto da parte mia a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere tutto questo diario
Ciao
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La giornata di navigazione prima di arrivare a Tokyo è passata tra passeggiate in nave e valigie da preparare con un po' di malinconia per la fine del viaggio ma con tanti ricordi da portare a casa.
Lo sbarco a Tokyo è stato veloce e in aeroporto abbiamo trovato assistenti Costa che ci hanno accompagnato al check-in e lì ci aspettava una hostess di terra della compagnia con cui abbiamo volato che parlava italiano e che ha aiutato chi era in difficoltà con l'inglese.
Ancora qualche immagine di Tokyo
I dolcetti di saluto di Costa Neo Romantica
Ed un saluto da parte mia a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere tutto questo diario
Ciao
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giuseppe73
Active member
Accidenti che gran bel diario!!!
Davvero complimentissimi!!!!!
Davvero complimentissimi!!!!!
Alettia
Active member
Monica, vado in ordine di apparizione....
Il ponte con la leggenda delle ninfe che durante la notte si bagnano nei laghetti è molto suggestiva e mi è piaciuta un parecchio. Sono una romantica sognatrice io!
Per qual che riguarda Nagasaki non devi assolutamente scusarti per le spiegazioni, è giusto e doveroso parlarne e ricordare una fra le pagine di storia peggiori del mondo.
Il vulcano, il parco, il bosco di bambù e la natura tutta, sono bellissimi. Per finire tu, una ragazza che immaginavo diversa fisicamente e con un sorriso che sprizza simpatia.....
Grazie per aver condiviso con noi la tua crociera e le tue emozioni.
Ma quanto è bello viaggiare anche solo con un diario come questo????
Il ponte con la leggenda delle ninfe che durante la notte si bagnano nei laghetti è molto suggestiva e mi è piaciuta un parecchio. Sono una romantica sognatrice io!
Per qual che riguarda Nagasaki non devi assolutamente scusarti per le spiegazioni, è giusto e doveroso parlarne e ricordare una fra le pagine di storia peggiori del mondo.
Il vulcano, il parco, il bosco di bambù e la natura tutta, sono bellissimi. Per finire tu, una ragazza che immaginavo diversa fisicamente e con un sorriso che sprizza simpatia.....
Grazie per aver condiviso con noi la tua crociera e le tue emozioni.
Ma quanto è bello viaggiare anche solo con un diario come questo????
gimale
Well-known member
Grazie, sono contenta che ti sia piaciuto e spero che possa essere utile a chi farà crociere in estremo Oriente.
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gimale
Well-known member
gimale
Well-known member
Grazie per gli elogi al mio diario, grazie per aver condiviso i miei racconti bè soprattutto grazie per avermi chiamato "ragazza": è un po' di anni che non lo sono più. I prossimi saranno 55!!
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Didi
Well-known member
Complimenti per il bellissimo diario e le belle fotografie .
Tra poco inizieró il mio diario come promesso anche se dopo questo non ne varrebbe la pena. Più che altro é per illustrare gli scali fatti da noi che si diversificano dai vostri. Ti ripeto, sono estremamente contenta che vi sia piaciuto.
La settimana precedente la vostra ci hanno detto sia stata disastrosa a causa di un tifone.
Questa crociera è un po’un pacco a sorpresa, quando lo apri scopri man mano cosa trovi.
Tra poco inizieró il mio diario come promesso anche se dopo questo non ne varrebbe la pena. Più che altro é per illustrare gli scali fatti da noi che si diversificano dai vostri. Ti ripeto, sono estremamente contenta che vi sia piaciuto.
La settimana precedente la vostra ci hanno detto sia stata disastrosa a causa di un tifone.
Questa crociera è un po’un pacco a sorpresa, quando lo apri scopri man mano cosa trovi.
gimale
Well-known member
Hai ragione: io l'avevo definita "un salto nel buio" ed effettivamente é stato così, anche se noi siamo stati molto più fortunati per il meteo, per le escursioni e non abbiamo avuto particolari disguidi.
Nessun contributo è superfluo: sicuramente avrai molte cose da raccontare e foto da farci condividere. Non solo per i diversi scali ma anche per quelli in comune: ognuno di noi vive la stessa esperienza in modo diverso.
Aspetto il tuo diario che seguirò con molto interesse
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Nessun contributo è superfluo: sicuramente avrai molte cose da raccontare e foto da farci condividere. Non solo per i diversi scali ma anche per quelli in comune: ognuno di noi vive la stessa esperienza in modo diverso.
Aspetto il tuo diario che seguirò con molto interesse
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U
Utente cancellato
Guest
cero80
Well-known member
Ciao!
Sono rientrato solo oggi e mi sono letto il diario tutto d'un fiato: Complimenti!
Mi è piaciuto molto anche perché parla di luoghi che difficilmente vengono inseriti nei normali viaggi organizzati in estremo oriente. Mi è sembrato tutto molto autentico. Grazie per aver condiviso quest'esperienza!
Sono rientrato solo oggi e mi sono letto il diario tutto d'un fiato: Complimenti!
Mi è piaciuto molto anche perché parla di luoghi che difficilmente vengono inseriti nei normali viaggi organizzati in estremo oriente. Mi è sembrato tutto molto autentico. Grazie per aver condiviso quest'esperienza!
gimale
Well-known member
Grazie.
Prima della partenza avevo cercato informazioni sul forum ma avevo trovato poco o niente, da lì mi è venuta l'idea di condividere con un diario la mia esperienza sperando di essere stata utile a chi partirà per quei luoghi. Poi ci sarà anche il diario di Anna che sicuramente arricchirà ulteriormente il forum.
Ancora grazie per l'apprezzamento.
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- Stato