Didi
Well-known member
A proposito delle vecchie crociere, la mia prima volta é stata sulla Carla C. nel 1983. Crociera ai Caraibi. Non credo di avere fotografie, salvo la presentazione al comandante, forse diapositive ma dubito siano ancora valide.
Ricordo le cabine con gli arredi in stile marinaro.
Eravamo solo una ventina di italiani a bordo , l'equipaggio era tutto o quasi italiano. Ricordo il capitano che cenava nella sala da pranzo coi passeggeri e i vip erano invitati al suo tavolo. Gli ufficiali terminato il servizio venivano a conversare con noi nella sala da ballo
Eravamo coccolati a dismisura, in primo luogo perché lo prevedeva il trattamento di bordo, in secondo luogo perché italiani.
Lo stuart, così veniva chiamato l'addetto alle cabine, era sempre disponibile e in qualsiasi momento ci faceva un buon caffé italiano con la moka. Bastava chiedere , non costava nulla ed evitava i terribili caffé beveroni americani.
La nave era troppo grande per entrare in porto a Grenada e a Martinica. Ricordo gli splendidi buffet preparati in porto per dissetarsi e mangiucchiare in attesa delle lance che riportavano a bordo.
In quelle occasioni i marinai con la nave fuori dal porto , avevano pescato dell'ottimo pesce che ci venne offerto di nascosto perché non aveva passato il controllo sanitario non essendo stato imbarcato e non poteva essere servito.
Ricordo i minestroni alla genovese condivisi con l'equipaggio, le torte calde appena sfornate di cui non ricordo il nome, che ci inviava il maître. Quelle erano vere coccole.
Ricordo un buffet di mezzanotte a base di frutta tropicale preparato e servito nelle cucine. Montagne di frutta e ruscelli che scendevano dai pendii. Una meraviglia . Un mondo che non esiste più. Bei ricordi però
Ricordo le cabine con gli arredi in stile marinaro.
Eravamo solo una ventina di italiani a bordo , l'equipaggio era tutto o quasi italiano. Ricordo il capitano che cenava nella sala da pranzo coi passeggeri e i vip erano invitati al suo tavolo. Gli ufficiali terminato il servizio venivano a conversare con noi nella sala da ballo
Eravamo coccolati a dismisura, in primo luogo perché lo prevedeva il trattamento di bordo, in secondo luogo perché italiani.
Lo stuart, così veniva chiamato l'addetto alle cabine, era sempre disponibile e in qualsiasi momento ci faceva un buon caffé italiano con la moka. Bastava chiedere , non costava nulla ed evitava i terribili caffé beveroni americani.
La nave era troppo grande per entrare in porto a Grenada e a Martinica. Ricordo gli splendidi buffet preparati in porto per dissetarsi e mangiucchiare in attesa delle lance che riportavano a bordo.
In quelle occasioni i marinai con la nave fuori dal porto , avevano pescato dell'ottimo pesce che ci venne offerto di nascosto perché non aveva passato il controllo sanitario non essendo stato imbarcato e non poteva essere servito.
Ricordo i minestroni alla genovese condivisi con l'equipaggio, le torte calde appena sfornate di cui non ricordo il nome, che ci inviava il maître. Quelle erano vere coccole.
Ricordo un buffet di mezzanotte a base di frutta tropicale preparato e servito nelle cucine. Montagne di frutta e ruscelli che scendevano dai pendii. Una meraviglia . Un mondo che non esiste più. Bei ricordi però