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Gran tour verso nord. Costa Pacifica. 19-30 Aprile 2014. Un sogno quasi per caso….

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Dopo un lungo intervallo riprendo con una città che già aveva conquistato un piccolo spazio nel mio cuore. La bellissima Lisbona!
Il tratto di navigazione in entrata alla città è probabilmente il più bello di tutta la crociera, quindi il risveglio a orario proibitivo è d’obbligo.
Il percorso in uscita sarebbe stato ancora meglio, poiché avrei avuto il “lato giusto” dal mio balcone, la luce migliore rispetto all’alba ed il vantaggio di aver studiato le distanze… purtroppo però qualcosa al maritino bisogna concedere, in questo caso cena molto presto al ristorante club, proprio durante questo spettacolo di tragitto, per permettergli di non perdere la partita!!!!! Non insultatemi vi prego, so che è un’eresia, ed in parte poi lo capirà anche lui…. Purtroppo troppo tardi….
Viste le premesse ovviamente mi sveglio quando il cielo inizia a prendere colore! Iniziamo dall’alba… e che alba…
Un sole così intenso da far “arrossire” il cielo tra le nuvole… la costa all’orizzonte,

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Noi scivoliamo dolcemente in un mare che luccica d’oro

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Qualcuno ci accompagna solitario, un punto in movimento in un istante che sembra cristallizzato nella memoria,

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poi il sole in tutta la sua gloria

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e volgendo lo sguardo compare la città all’orizzonte,

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con il suo faro in mezzo al mare, al frangersi dei flutti. Quante speranze si saranno accese nei cuori dei marinai guardandolo allontanarsi con la prua della nave rivolta verso l’ignoto. Quanta gioia ritrovarlo in perenne attesa ad illuminare la strada del ritorno, poche miglia da casa….

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La navigazione che per noi è una parentesi all’interno della quotidiana ripetitività, una gioia che dura troppo poco, per molti è stata la fonte di sostentamento, la lontananza dagli affetti più cari, il timore e le speranze… e l’attesa del ritorno…
Anche per me è un ritorno, davvero moto atteso… Questa tappa è l’anello di congiunzione con il viaggio di nozze! Dieci anni dopo ritrovo quella stessa foschia che tanto mi aveva emozionata. Il ricordo di una colazione sul ponte esterno a poppa di Costa Romantica, guardando isolette che sembrano sospese in aria quando la foschia ne cancella la congiunzione con l’acqua; sembrava il paese delle fate!
Purtroppo 10 anni fa non riuscii ad immortalare questa suggestione

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Ed anche oggi con mezzi più potenti la resa è decisamente limitata… ma vi assicuro che dal vero, guardando verso il fiume dalla giusta angolazione… è stato uno di quei momenti che capitano una volta nella vita…
La nostalgia mi ha portato a tentare questo scatto, ma ora qualcosa di diverso mi fa volgere lo sguardo….

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Il ponte 25 aprile si staglia in lontananza… con una luce davvero poco clemente nei confronti della povera fotografa che tenterà di documentarvi comunque un percorso per me ancora inesplorato, poiché quello inquadrato è all’incirca il punto in ci fermammo 10 anni fa

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Ma ora la nave procede, si addentra fino al cuore della città, concedendoci un punto d’osservazione privilegiato sui suoi capolavori..

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E sulle sue opere di ingegneria.

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Poi compare qualcosa che visto così assume un senso nuovo, il monumento ai navigatori… visto con gli occhi dei navigatori

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poi il passaggio davvero suggestivo, sotto uno sguardo benevolo

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Ci siamo quasi…

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È il nostro momento… lo aspettavo da quando ho visto una foto sul forum…

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Persa nell’emozione di questa sfilata suggestiva non mi accorgo che non avrei voluto essere qui ad immortalare il momento…

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Dovevo raggiungere un luogo davvero speciale, che mi avrebbe permesso di inquadrare contemporaneamente la nave e il ponte nel momento del passaggio! Ancora mi sto mangiando le mani per essermi persa lo scatto più significativo della crociera, pensare che avevo effettuato anche il sopralluogo per trovare l’angolo migliore… potere dell’emozione generata dai ricordi! Via di corsa giù dalle scale, rischiando di scaraventare a terra reflex e fotografa… per immortalare lo strascico di ciò che avrebbe dovuto essere… il passaggio visto da sopra il ponte di comando!

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Qualcuno continua ad osservarci dall’alto,

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mentre noi ci allontaniamo scivolando lentamente sul fiume

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C’è chi già ci attende presso l’attracco di S. Apollonia, già pronto ad accoglierci

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La posizione è davvero comoda e centralissima… molto migliore di quella di 10 anni fa, posta vicino al ponte 25 Aprile. Dopo questa panoramica dall’acqua siete pronti a seguirci nel nostro percorso in compagnia via terra?… Lisbona è una città da vivere intensamente, fino all’ultimo minuto..
 
Ciao dreamy, ho scoperto solo ora il tuo diario, veramente bellissimo, alcune foto sarebbero da incorniciare, veramente meravigliose. Riguardo al nome della crociera, io ho fatto un itinerario simile ad agosto 2013 con Luminosa ed era chiamato "Grandi Capitali dell Atlantico".
Ti seguo con veramente tanto piacere , sembra veramente di essere lì!
Ciao
 
A rilento come sempre ma con caparbia determinazione riprendo il diario che non voglio lasciare incompiuto. Lisbona è per noi già nota e decidiamo di visitarla insieme agli amici del forum. Si crea un bellissimo e numeroso gruppo, con ritrovo presso l’atrio della nave.
Una volta scesi ci spostiamo tutti alla stazione di santa Apollonia per garantirci un pratico ed economico abbonamento ai mezzi che ci consentirà di muoverci liberamente e di provare, compresi nel prezzo, gli elevador.
Pensiamo di acquistarlo all’ufficio del turismo che purtroppo troviamo chiuso… si sa, con numerose navi in porto, in una giornata prefestiva come si può pensare che l’ufficio del turismo sia utile a qualcuno?!?!?!
Da non crederci! Ci spostiamo in biglietteria ma niente da fare, solo quelli dei treni… alla soglia della demoralizzazione tentiamo l’ultimo punto vendita, una sorta di ricevitoria…. Fortunatamente è aperta, possiamo proseguire…. Purtroppo nel frattempo uno scroscio d’acqua di reminiscenza biblica decide di abbattersi sulla città, non tutti hanno l’ombrello… cosa facciamo??? Metro? Ci atteniamo al programma originale di autobus + tram? Optiamo per la seconda…. Pessima decisione… il bus ci mette moltissimo ad arrivare ed il traffico è a dir poco caotico, già è un miracolo riuscire a salire tutti insieme… poi scendiamo a praca do commercio e per il tram 15 c’è ancora da camminare…. Sotto l’acqua…. E’ passata più di un’ora e non ci siamo quasi spostati… intanto l’acquisto degli ombrelli si rende necessario per chi non li ha…. Decisamente non la partenza migliore… il gruppo inizia pian piano a sfoltirsi, Oriana decide di lasciar perdere Belem e poco dopo, visto l’affollamento del tram e l’impossibilità di salire in oltre 20 persone in gruppo, anche Gadima con il suo gruppo decide di abbandonarci. Ora siamo in pochi, noi e Famiglia, 4 adulti e due bambini, dovremmo farcela, però mi dispiace aver dovuto smembrare il nostro bel gruppo numeroso!
Le difficoltà stanno per finire ma ci resta un’ultima avventura… la peggiore della giornata! Appena salita in tram pigiata come una sardina, mi fanno notare che il mio zainetto con la reflex è stato aperto!!! Panico, inizio a gridare, per fortuna non hanno preso niente. Poi urla il marito, con William in braccio sta stringendo forte il polso di un uomo che tiene in mano il suo I-phon (ovvero metà della sua vita visto che tra lavoro ed internet è costantemente in uso). Io salvo il telefono visto che il bimbo è incastrato tra la folla, e lui spinge il manigoldo, sempre con il bimbo in braccio, giù dal tram decisamente in malo modo e dicendogliene di tutti i colori. Mio marito solitamente è tranquillo ma ci sono un paio di cose che davanti a lui è meglio non fare: rubare o molestare una donna, far male a un bambino… Diciamo che parte in una modalità che preferisco non vedere… spero che il ladro lo ricorderà per un po’.
Purtroppo temo che la lezione non sia bastata per scoraggiare il soggetto, e certamente non è riuscita a scoraggiare il complice che nel frattempo ha ben visto di alleggerire del contante un’altra coppia di turisti. Gentile però, ha lasciato per terra il portafoglio con carte e documenti…
Che dire, ora la giornata può solo migliorare…. E dire che avevo già letto di questi assalti ed ero preparata… purtroppo sono per natura troppo fiduciosa verso il genere umano… e spesso un po’ sovrappensiero… Fortuna la mia macchina fotografica ed il suo contenuto sono ancora con me… e posso continuare con il diario.
Passata un po’ la paura e l’arrabbiatura anche il cielo comincia a schiarirsi, raggiunta Belem non piove già più e possiamo goderci con calma il nostro tour…
La torre si intravvede da lontano…
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Ci avviciniamo e nonostante la coda non sia molta

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decidiamo che le cose da vedere sono troppe, anche perché per i nostri amici è la prima visita, quindi ci accontentiamo dei dettagli che possiamo cogliere da fuori…

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e procediamo lungo al molo dove i bambini si divertono ad osservare il monumento commemorativo del primo volo transoceanico

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Poi via verso il monumento ai naviganti… che scoprirò non essere dedicato a Colombo ma a Vasco da Gama, come è giusto che sia data la provenienza… accidenti al documentarsi su Internet, talvolta faccio strafalcioni incredibili!!!

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Questo è sempre un bel soggetto per le foto,

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peccato che il cielo non renda come 10 anni fa!

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Nel frattempo il più piccolo ha trovato un pirata… e lui ama le spade!

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Ma noi amiamo scoprire sempre nuovi scorci quindi via verso il monastero de los Jeronimos…
Bellissimo il giardino antistante con la fontana….

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L’edificio è davvero incredibile….

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ed imponente… impossibile visitarlo tutto vista l’ora, peccato.

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Le gambe ormai sono stanche, la colazione è stata abbondantemente smaltita, quindi è proprio il momento migliore per la prossima tappa… con tanti ringraziamenti agli amici del forum che ce l’hanno consigliata!

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Pasteis de Belem… fantastica pasticceria storica… con produzione a vista…

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Tantissime salette interne decorate con azulejos, aperte a seconda del numero di clienti presenti…

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E soprattutto fantastici pasteis de nata, da gustare con zucchero e cannella.

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A Milano un posto del genere ci avrebbe svenato invece qui 2 pasteis a testa (10) bibite e due dolci tipo bomboloni… meno di 20 euro, da non crederci… finalmente i portoghesi iniziano a risultarmi simpatici!
In una città così bella il tempo è tiranno, ci manca ancora tutto il centro ed il tram storico quindi la sosta non può dilungarsi troppo
Compreso nel nostro abbonamento l’elevador San Justa è davvero imperdibile.

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Per garantire l’accesso a William, che qui pagherebbe, abbiamo fatto anche per lui l’abbonamento nonostante avesse la gratuità sui mezzi… praticamente il solo biglietto per questo monumento lo ripaga! Dopo una discreta coda arriva il nostro turno per ammirare il fantastico panorama…

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Si potrebbe salire ancora un piano, ma ora è a pagamento, e c’è altra coda… lasciamo perdere e prendiamo il collegamento verso la zona alta della città

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Questa zona è davvero caratteristica, siamo all’Alfama. Con la particolarissima chiesa sventrata

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E la statua che da il nome al quartiere e ci offre un siparietto unico di vita quotidiana.

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Dietro si intravvedono le vie dello shopping… noi non siamo tentati… vogliamo il tram storico, almeno un breve tratto visto che ormai è tardi, e poi una sosta in Praca do Commercio che abbiamo solo intravisto.
Il tram a Lisbona a noi non porta bene, stiamo per prenderne uno strapieno quando dall’altro lato della piazza ne scorgiamo uno della stessa linea completamente vuoto.. saliamo. Facciamo un bel tratto fino a che ci troviamo imbottigliati nel traffico e notiamo che ci stiamo allontanando invece che avvicinarci alla nave. Chiediamo indicazioni all’autista… nulla con i turisti non parla! Sembra trascorrere un tempo infinito prima della fermata successiva. Scendiamo ed iniziamo ad incamminarci a ritroso per cercare la metropolitana, ora è decisamente tardi! Consultiamo la cartina, resa quasi inutilizzabile dalla pioggia del mattino, chiediamo indicazioni varie volte e camminiamo a passo spedito attraverso vie che avrebbero meritato ben altra attenzione… un quartiere vero, dove vive mangia e compra la gente del posto. Finalmente arriviamo a Praca do commercio, giusto una foto veloce.

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Memori dell’esperienza del mattino scartiamo i mezzi di superficie. Non sappiamo se proseguire a piedi o prendere la metropolitana (che io odio). Manca mezz’ora al tutti a bordo. Proviamo a chiedere ad un militare presente in una serie di espositori dei vari corpi d’arma. Ci risponde che a piedi saranno 20-25 minuti… si puo’ fare.
Mio marito scoppia a ridere, “io eviterei!” gli chiediamo perché “quello è un bersagliere, ha il passo veloce” meglio evitare. La metropolitana davvero comoda anche con il passeggino, davvero ben attrezzata, c’è un grande orologio sopra le nostre teste “tic tac tic tac” dieci minuti al tutti a bordo… aiuto…. Ce la faremo???
Seconda volta a Lisbona e come l’altra volta rischiamo di restare a terra… ci è capitato solo qui quindi a voi le conclusioni…
Lisbona è bellissima, perdi la nozione del tempo, ma è anche trafficata e caotica, quasi incomprensibile sulla mappa, quelli che sembrano pochi metri sono lunghe passeggiate… i portoghesi poi… diciamo che non sono molto socievoli, almeno non tutti! Non è opportuno contare su di loro in caso ci si perda!
Non divaghiamo c’è una nave in partenza! Entriamo in porto allo scoccare del tutti a bordo, ce l’abbiamo fatta!!! Per un soffio… sono davvero pochi dietro di noi.
Antonio Angela e Maria Laura, grazie per questa avventura insieme, la ricorderò sempre con grandissimo affetto!!! Maria Laura scusa per quanto ti abbiamo fatto camminare, sei davvero una ragazzina fantastica!!!
Siamo in nave che è già ora di cena, giusto il tempo di cambiarci e di immortalare dalla cabina la zona che avremmo dovuto percorrere in tram…

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(per chi fosse interessato l’edificio grande in basso è la stazione, si raggiunge a piedi facimente in pochi minuti!)

Lisbona… prima o poi ritorno….
 
Sorellina ma com'è che riesci a farmi emozionare quando ti leggo nonostante io conosca tutta la storia dalla tua voce? Sei speciale, alla faccia di tutte le prof di italiano della tua vita!
Non so se l'hai annunciato pubblicamente, lo faccio comunque io. il prossimo purtroppo non potrà essere un diario a 4 mani, il problema del tavolo insieme al ristorante è diventato una inutile facezia. La vita, corridrice instancabile, a volte si infrange sul sogno :( Saranno forse due diari (ma io non sono brava come te, da sola non so se ce la faccio e non dirglielo ma le foto del mio maritino non reggono il confronto ;-) ) sovrapposti in luoghi diversi per solo tre giorni, due navi sullo stesso mare, due itinerari, due racconti, due esperienze che costruiranno ricordi diversi, purtroppo non condivisi ne da noi ne, a maggior ragione, dai nostri cuccioli. Allora ne approfitto per dirti qui quello che non ti ho detto a voce (e che so hai bisogno, forse, di vedere scritto nero,su bianco). Grazie per avermi convinta ad una crociera in un momento in cui ne ho un bisogno folle, non vedo veramente l'ora di partire! Ma un pezzo di cuore sarà con voi (occasione unica per essere virtualmente su due crociere in contemporanea), e visto che concludi con "Lisbona ci rivedremo", chissà, magari la rivedremo insieme, perché no, quando anche la mia cucciola arriverà all'età da squok e insieme al tuo acquilotto scoprirà altre possibilità della vita da crociera. Non demordo. E al tuo capo... solo Grrrr. Tu mi hai capita. Un bacione. Tvb. B.
 
Ultima modifica:
Innanzitutto grazie Baby per le belle parole... e per la comprensione... ci tenevo così tanto a questa nuova esperienza insieme... vederla soffiare via così :( !


Della giornata di ieri, dopo la maratona di Lisbona, ho dimenticato di menzionare la cena al ristorante club. Quindi altra corsa per prepararci a dovere.
Del menù resto sempre soddisfatta, anche perché ormai ho trovato i piatti in linea con i miei gusti e se posso li riprovo volentieri. In questo caso fa difetto l’assegnazione del tavolo, quelli vicini alle vetrate sono solo da due quindi per noi non vanno bene visto che portiamo sempre con noi l’Aquilotto, che nonostante i suoi 4 anni già capisce che qui può ottenere qualcosa di meglio e quindi attende questa serata quanto noi (soprattutto per il gelato con i canditi).
Ho già detto che per permettere al marito di vedere la partita ho accettato di rinunciare a vedere il bellissimo tratto di navigazione di questa sera dal nostro balcone, causa orario anticipato della cena. Purtroppo i vetri molto distanti consentiranno solo una visuale molto limitata al mio occhio attento.
Poi la cena sarà davvero lenta, oltre due ore e mezzo, il primo tempo della partita salta comunque… col senno di poi sarebbe stata migliore un’altra sera, lo riconoscerà anche il marito. Fine serata in cabina ovviamente a nanna presto. Che domani non c’è tempo da perdere.

La mattinata comincia presto ma nel modo migliore….

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C’è una bellezza immensa che è arduo commentare, delle linee e colori che la natura ci dona e che sembrano opera d’artista… resto ogni volta sorpresa e grata davanti a tanto splendore.
La contemplazione non può però durare molto… il tempo oggi stringe, forse l’unica tappa la cui durata non è adeguata a quanto si vorrebbe poter vedere, a parte la già citata Barcellona che però è scalo frequente per gli appassionati di crociere, quindi la malinconia dei desideri in sospeso lascia spazio ad uno speranzoso: “tornerò”.
Oporto non è tappa comune, non è luogo dove si capiti per caso, è tappa per estimatori, per crociere lunghe che chi ha pochi giorni di ferie deve concedersi, purtroppo, col contagocce. Goderla dalle 9.00 alle 14.00, sottraendo almeno 40 minuti per ciascuno spostamento tra il porto e il centro città, già fa capire che il tempo è risorsa preziosa, da non sprecare neppure in minima parte.
Purtroppo siamo in molti a pensarla così ed il porto di questa città non spicca per organizzazione. Una volta usciti è il caos, una sola navetta consente si raggiungere l’agognato cancello. Lo spostamento a piedi è vietato ed i croceristi in uscita sono diverse centinaia, il mezzo fa la spola in poco meno di 10 minuti, non bisogna essere geni per capire che il sistema è al collasso. Si aggiunga poi l’assenza di una coda ordinata in quanto l’autobus ferma dove più gli aggrada senza riguardo per la fila in attesa, ecco che sciami di persone svolazzano indisciplinati da un punto all’altro! La legge del più forte.
Noi attendiamo ordinati, siamo rimasti giù per poco dalla prima navetta, poco male, alla prossima saliremo. Solo che questa ferma a metà coda, ancora una volta restiamo giù per poco. Alla terza stessa scena! Provo a chiedere al personale Costa in loco di gestire il tutto in modo ordinato, che così qualcuno si fa male, mi rispondono che è gestione del porto, loro si occupano solo delle escursioni…non molto professionale direi! Qualcuno imbestialito comincia a muoversi con forza, arrivando a mettere un piede sul passeggino di mio figlio, graffiandolo e togliendogli una scarpa. Lui piange per il dolore, certe cose non dovrebbero succedere! Con nessuna gestione. Il marito prende il bambino in braccio, dire che è arrabbiato è riduttivo. Mi grida “io lo metto in salvo, tu seguici quando puoi col passeggino”. Io chiudo il tutto e il marito appena vede la navetta protegge William con le braccia ed inizia a spintonare modello rugbista. Una turista francese, probabilmente dello stesso gruppo dell’energumeno che aveva pestato il passeggino, inizia a gridare qualcosa che sembra un “inaudito , inaccettabile, maleducato”! Mio marito mastica il francese, la guarda in cagnesco e risponde urlando e alzando il pantalone di William: “Questo è inaccettabile, che un bimbo debba venire calpestato per prendere una navetta, che un disabile debba aspettare i vostri comodi! Non vi lascio massacrare il mio bambino!” Io piango come una fontana, avevo rinunciato a salire ma dopo il suo sfogo succede una cosa incredibile: la folla si apre, vengo letteralmente spinta avanti verso il bus, dietro di me altri due passeggini e 2 disabili in carrozzella. Diciamo che è stato incisivo, ma è possibile che si debba arrivare a tanto?
Quasi in stato di trance saliamo sul sightseeing. Non faccio caso a che compagnia ho scelto. Ci metterò tutto il tragitto a calmarmi, ed il marito pure. Intanto proviamo a tranquillizzare il povero William decisamente spaventato. Appena rientrata andrò a protestare, con i dovuti modi, all’ufficio clienti, lo porterò per far comprendere la gravità, ancora evidente sul suo polpaccio. Un minimo di controllo deve essere garantito, almeno per la sicurezza. Il suo “Non si fa questo ad un bambino, no no!” è stato superlativo, da quel momento in poi al banco clienti saranno gentilissimi! Mi rispondono “è tutto il giorno che veniamo insultati e lei che avrebbe ben di che lamentarsi lo fa con calma e chiarezza, grazie!”. Mi propongono di farlo vedere dal medico di bordo. Lui però ormai non sente più alcun dolore, quindi non mi sono neanche posta il problema se lo proponessero a mio carico o a carico loro, ho declinato ringraziando. Immagino cosa abbiano subito quei poveretti ma se mi avessero beccata un paio d’ore prima altro che calma!
Per fortuna riprendo le mie capacità cognitive al momento giusto. Quando scendiamo sono sufficientemente fresca per informarmi sugli orari del bus da riprendere, scoprendo che non tutti quelli segnati nella brochure raggiungo il porto, per fortuna ho pensato di chiedere, scoprirete poi il perché.
Ora siamo arrivati, ci restano solo 2 ore e mezza per una città stupenda da gustare il 25 Aprile, giorno di festa per la celebrazione della rivoluzione dei garofani, che renderà l’esperienza ancora più suggestiva.
Terra di Portogallo, la cui identità oggi è più sentita.

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Il rosso ed il verde dominano nei vicoli

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Scorrono davanti ai nostri occhi porzioni di tessuto urbano dense di contrasti

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Così affascinanti e da approfondire.
Di Porto non ho un immagine chiara, è come una suggestione della memoria, immagini che compaiono a spot, e così la presento… mi perdonerete la mancanza di informazioni sui diversi edifici che andrò a mostrare, ma il tempo per comprendere davvero non c’è stato, come la ricordo così la racconto, senza aggiunte a posteriori che a mio parere altererebbero la veridicità del racconto.
Ricordo le chiese, tante e sparse per tutto il centro, questa dovrebbe essere la cattedrale, dal retro come si è presentata ai nostri occhi

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Si percepisce la presenza del mare nei versi striduli dei gabbiani

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Poi ci sposta verso nuove scoperte, sempre a tema religioso, bellissime nei decori architettonici

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O per il blu ed oro degli azulejos

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Che così fortemente volevo ammirare dal vivo. Praticamente su ogni facciata, ed in molti casi su ogni superfice delle architetture sacre in grado di contenere le storie che vanno a raccontare

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E che noi purtroppo non possiamo fermarci a conoscere.
Un dono è giunto inatteso appena arrivati davanti alla cattedrale, un fiore nelle mani di mio figlio, di cui lui vede la bellezza ma non la portata storica.

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Un gentile signore portoghese ha deciso di fargliene omaggio dopo aver notato la sua curiosità riguardo a quelli che scorgeva in giro. Questo è il turismo che voglio insegnargli, fatto di rispetto e condivisione.
Le sorprese non sono finite, lanciamo un’occhiata carica di rimpianto ai tram storici, grazie ho già dato! Dopo la duplice esperienza a Lisbona davvero meglio non rischiare, non fa per noi.

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E continuando il cammino verso la torre de los Clerigos, l’unica di cui ricordo il nome

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Scopriamo una rievocazione folkloristica

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con tanto di studenti universitari che raccolgono fondi vendendo delle miniature dei bastoni che potete osservare, noi li prendiamo senza esitare come ricordo di questa giornata, recano anche impressa la data!
Loro gentilmente provano a spiegarci, in portoghese, cosa questi stiano a simboleggiare. Ciò che ho capito è che venivano usati nel passato per colpirsi da soli o vicendevolmente non ho capito se in segno di devozione o per rievocare qualcosa.
Intanto per noi è tempo di tornare, qualcosa abbiamo visto, forse troppo poco, certo anche qualcosa di inatteso ed unico. E’ stato bello essere qui proprio oggi.
Ritorniamo nella piazza principale, quella con gli edifici del potere, dove ci attende la nostra fermata

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Siamo in discreto anticipo rispetto alla partenza dell’autobus, l’ultimo disponibile per il rientro al porto. Siamo i secondi della fila… ma l’autobus non ferma dove dovrebbe, ormai abbiamo imparato, via di corsa verso la porta aperta dove gli ultimi arrivati stanno già salendo per sedersi nei pochi posti al coperto presenti, davvero ambiti visto che si è presentata una leggera pioggerellina. Ma un minimo di organizzazione è chiedere troppo?… in Portogallo decisamente si, ed è un gran peccato perché è un paese bellissimo che decisamente merita una visita approfondita.
Intanto un gentile signore mi cede il posto visto che ho il bimbo in braccio e memore di esperienze precedenti meglio in piedi che malato… Il marito invece si barda per benino e sale al piano superiore, scoperto.
Io dal finestrino riesco ad immortalare ciò che con gran rimpianto non ho potuto vedere. Se considerate che ho scattato a caso senza neppur poter inquadrare direi che mi è andata decisamente bene! Il ponte che collega i due lati della città.

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Lungo il tragitto il pullman deve pure fermarsi a raccogliere degli incauti turisti che non si erano documentati a sufficienza ed erano finiti sul bus sbagliato, salgono solo pochi fortunati, pigiati come delle sardine, altri fanno il tragitto in piedi al piano superiore, a mio parere pericolosissimo, tanti sono costretti a restare giù, toccherà loro più di 1 km a piedi!
Noi intanto raggiungiamo il porto, qualcuno si vede in lontananza, davanti ai miei occhi si svela un’immagine che mi colpisce

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Ne colgo il lato ironico e decido di “catturarlo”, anche se il monumento è decisamente triste. Questo tratto di mare fu uno dei più pericolosi, e in passato molte vite sono state reclamate da infidi scogli e correnti, quasi ad un passo da casa. Qui sono rappresentate le donne che ne piangono la scomparsa.
Mai scherzare con queste cose…. Il mare pare non abbia un buon senso dell’umorismo!
Comunque noi ignari di ciò che ci aspetta troviamo rifugio nella Pacifica in attesa.
 
Complimenti Dreamy per il tuo magico modo di raccontare...ho letto tutto d'un fiato e...wow...bellissime parole che sanno rendere il senso più intimo della gioia di viaggiare su una nave!! Anch'io vivo il mare essenzialmente come una grande emozione...che alla fine della crociera conservo nel cuore...come un tesoro di inestimabile valore!
Grazie per i consigli per Cadice e Lisbona...e buona prossima crociera...immagino che come me starai contando i giorni ;-)
 
“mamma mi porti in treno” “tesoro non si va semplicemente in treno, con il treno bisogna andare da qualche parte” non avevo capito! Con lo spirito giusto si può andare in treno per gustare il viaggio. Non demorde “mamma prendiamo il treno per andare sulla nave” “L’idea non è male, vedremo”. Con lo spirito giusto si può anche andare in nave per godersi il viaggio, persa nelle incombenze del quotidiano l’avevo dimenticato… con l’innocenza dei suoi 3 anni William ha trovato lo spirito che avevo perduto…

Hei, ma che bello!
E' proprio vero che i bambini sanno essere molto saggi, un abbraccio al tuo Aquilotto!
 
Dede9 e Basilio, sono davvero felice che le mie indicazioni possano essere d'aiuto a qualcuno. Cerco di proposito di lasciare all'interno del racconto quante più indicazioni possibile!

Ora torniamo al viaggio.

Come già anticipato si parte nel primo pomeriggio verso una tappa decisamente attesa, dopo un giorno di navigazione ci attende Guersney, uno di quei luoghi che difficilmente si sente nominare se non capita per caso l’occasione di farci tappa in qualche giro organizzato (o se non si necessita di un paradiso fiscale…).
Io per l’appunto manco l’avevo sentita nominare… ma me ne sono subito innamorata via internet, un’isola dove convivono Francia ed Inghilterra, con paesaggi dal forte impatto visivo ed una storia tutta da raccontare…
Intanto solchiamo il mare… ci restano ben 42 ore di navigazione, per esplorare la nave, divertirci e rilassarci.
Racconto qui l’ultima brutta esperienza toccataci in merito ai conflitti generazionali, che non ricordo esattamente quanto sia avvenuta ma che è esplicativa di quanto hanno lamentato altri diari in merito ai conflitti vissuti durante questa crociera.
Sediamo al tavolino per partecipare ad un quiz, nel frattempo proviamo ad ordinare, dopo mezz’ora di attesa, un cocktail analcolico per placare l’Aquilotto che come al solito dello Squock non vuole sentir neppure parlare. Mentre aspettiamo la nostra ordinazione si avvicina una signora, all’apparenza sui sessant’anni, prende un giocattolo, un innocuo oggetto in plastica che non poteva ne graffiare ne sporcare, che mio figlio aveva lasciato sulla sedia accanto a quella dove lei si stava sedendo e me lo lancia sulle gambe dicendomi: “quello non fa parte dell’arredo della nave”.
Poi la gentile signora prende la sedia, che fa parte del nostro tavolino, e l’avvicina al suo. Poiché gran parte della sala era vuota posso intuire che fosse stata infastidita dal fatto che l’animatrice avesse chiamato mio figlio più volte per farsi aiutare durante la correzione del quiz. Lui è vivace ed in molte occasioni diventa una sorta di mascotte… io provo ad impedirlo perché ho già imparato che alcuni non gradiscono, purtroppo ho anche imparato che inevitabilmente il mio Aquilotto catalizza l’attenzione come una luce in mezzo alle falene!
Io ci sono rimasta malissimo, già mi sentivo in colpa perché non voleva andare allo squock, volevo alzarmi nonostante avessimo appena ordinato il cocktail… mio marito ha sottolineato che saremmo rimasti li, ed ha risposto alla signora in modo da farmi stare ancora peggio, sulla falsariga di quanto già postato da altri in diari e discussioni su questa crociera. Lui sostiene che con certe persone per farsi rispettare bisogna scendere al loro livello, io sono invece una ferma sostenitrice dell’educazione prima di tutto… Solo dopo qualche ora ho capito che era la stessa persona che aveva saltato la coda per parlare con il maître il primo giorno. A quel punto, dopo un’ora e mezza di lacrime ho capito che non valeva la pena stare male per una persona che aveva già dimostrato inequivocabilmente la sua maleducazione! Se la intravvedevo in un ambiente provvedevo a posizionarmi dall’altro lato, così ho fatto in modo di non rovinarmi le esperienze restanti come invece è capitato ad altri.
Non ricordo precisamente cosa abbiamo fatto in serata, fatto sta che una volta svegli ci accorgiamo che il mare si è ingrossato, e parecchio! Niente alba ovviamente.
A pranzo capitiamo accanto ai simpaticissimi genitori di una delle ballerine, con i quali converserò piacevolmente nella loro lingua madre durante il pasto, il marito non parlando inglese si diletta ad osservare (la ballerina, grrr.). Nel frattempo un’onda particolarmente alta ci colpisce, vi è mai capitato di affrontare un dosso senza rendervene conto, quella sensazione di “salipancia” come lo chiamavo da bambina, tipo discesa delle montagne russe (ovviamente in scala ridotta). Alcuni piatti si rovesciano a terra ed il panico serpeggia, fortunatamente resterà l’unica così alta. Io non vedo l’ora di immortalare l’evento, ma il marito proibisce categoricamente l’accesso alla parte superiore del ponte di comando. “Non ti tengo l’Aquila”, mi dice,” vedi tu se te la senti di portarlo”, ovviamente no!
Questo si vede dal mio balcone

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E questo è l’unico ponte di comando concessomi, dal basso!

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Vi assicuro che le foto non rendono affatto! Molta gente sta male davvero, tanti non si presentano a cena.
C’è anche il cocktail degli honeymooners, al quale partecipiamo con anche il nostro bimbo che ovviamente non accetta di lasciarci a festeggiare da soli… brindisi e confetti, seduti accanto a Famiglia visto che anche loro festeggiano quest’anno i dieci anni! Fortuna che sono andata a chiedere anche se il customer service mi aveva detto che con il bimbo non mi avrebbero fatto entrare… oltre a lui ci saranno stati almeno altri 5 bambini se non di più. Poi l’abbiamo corrotto con i confetti ed è stato tranquillissimo.
A cena siamo davvero in pochi… il marito dopo 7 crociere ha imparato ad affrontare il maldimare… riesce anche a mangiare qualcosa… certo stare bene è un’altra cosa, non vede l’ora di toccare terra domani.
Lo spettacolo di Connie Boyd salta per evidenti complicazioni meteo, fortunatamente verrà recuperato in seguito, l’ho già visto ma lo rivedo volentieri.
Ci svegliamo con mare calmissimo, già in serata circolavano voci di scalo saltato, cominciamo a sperare, purtroppo invano. Tutto quello che posso mostrare di questa isola sono pochi scatti rubati da lontano.

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Dopo un’ora di attesa davanti al porto ci tocca ripartire…. Peccato, l’avrei vista volentieri! In una crociera come questa certo non si può dire di aver saltato la tappa più interessante, sicuramente però è quella dove è più difficile tornare, a me dispiace moltissimo, ma non ha comunque senso inveire contro il comandante come han fatto molti, o tantomeno chiedere rimborso! Sono cose capitano, certamente è un’occasione perduta, ma nessuno poteva farci nulla. Capisco anche quanti han sofferto davvero il giorno prima e volevano metter piede a terra, compreso in parte mio marito, ma lamentarsi serve a poco, se non a stare ancora peggio, meglio distrarsi in nave e dimenticare l’accaduto.
Cercheranno davvero di fare il possibile per ovviare all’inconveniente! Verrà organizzato un “talk show” con comandante e direttore di crociera, nel quale entrambi si rendono disponibili a rispondere alle nostre domande e critiche. Interessantissimo, arriveremo a sapere, se la memoria non mi inganna visto che non me ne intendo di condizioni nautiche e potrei ricordare male, che le onde hanno raggiunto il giorno prima, in un paio di casi, i 12 metri con mare forza 8 e venti di quasi 100 km/h. Bella avventura direi.
In molti fanno presente un clima poco festaiolo a bordo, un esempio l’assenza delle canzoni alla fine della serata italiana, e dal giorno dopo il clima cambierà. Devo dire che il direttore di crociera che a Natale non mi era piaciuto affatto, ora mi sembra professionale e competente. Sembra che non siamo gli unici ad averle fatte entrambe, e molti hanno preferito la precedente, per me l’opposto, a riprova che i gusti sono troppo personali per lanciare sentenze. Se mai mi ricapiterà un talk show ci sarò decisamente. Hanno ascoltato tutti con calma e competenza.
Finalmente compare un tramonto dopo tanto brutto tempo

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In serata arriva la nostra torta di anniversario, quella al pistacchio e cioccolato bianco ordinata ad un prezzo irrisorio, mi sembra 16 euro.

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Su Mediterranea, la stessa torta, presa per il compleanno di William, era decorata ancora meglio, ma l’abbiamo comunque apprezzata in compagnia! Peccato solo che la cena davvero buona di stasera non ci ha lasciato fame a sufficienza per renderle onore come avremmo voluto.
Le molte ore di navigazione a fila per me sono state un regalo speciale, anche grazie alla fortuna di non soffrire il mal di mare, ma domani siamo in suolo inglese, ed io adoro quella nazione, quindi vado a dormire con un certo senso d’attesa.
A domani per una nuova avventura.
 
Ultima modifica:
Ciao Dreamy!!! Bellissimo diario complimenti!!
Mi dispiace ci siano ancora persone cosi maleducate come la signora che avete incontrato e mi spiace tu ci sia stata male; per una volta do ragione a un marito...io il giocattolo glielo avrei lanciato in testa ;)
Ti capisco comunque, anche mia figlia non ne vuole sentire dello squock,; spero passerai una buona crociera su deliziosa!!
 
Cara Dreamy, quante avventure ti sono capitate, pensa che noi Lisbona (in una crociera precedente) l'abbiamo girata tutta con il tram storico, mi sembra il 18 ma potrei benissimo sbagliare.
La signora e il giocattolo? Credo che tuo marito abbia reagito benissimo, come anche sul bus. Ormai le persone maleducate non le controlli più contrapponendo l'educazione, l'unica è cantargliele belle chiare, naturalmente nei limiti del giusto.
Vai avanti con questo tuo diario che me lo sto gustando, e me lo sto anche un pochino vivendo... tu mi capisci vero?
 
Billi04 grazie per il conforto morale... io nello squock ci spero sempre... intensamente... con tanto lavoro preparatorio.... prima o poi darà risultati, voglio crederci... anche perchè prima o poi la Samsara la devo visitare.
Peccato solo aver scoperto che non ci sarà Manon come responsabile, con lei sarebbe andato di sicuro!

Alettia, sono felice di riuscire a condividere con te, e farti vivere almeno on line, questo viaggio. Avevo già intuito che con te mi sarei trovata bene e quanto scrivono i tuoi compagni di viaggio non fanno che rinsaldare la mia idea iniziale...

Continuerò, forse già domani visto che ho finito di sistemare le foto finalmente.
 
Billi04 grazie per il conforto morale... io nello squock ci spero sempre... intensamente... con tanto lavoro preparatorio.... prima o poi darà risultati, voglio crederci... anche perchè prima o poi la Samsara la devo visitare.
Peccato solo aver scoperto che non ci sarà Manon come responsabile, con lei sarebbe andato di sicuro!

Alettia, sono felice di riuscire a condividere con te, e farti vivere almeno on line, questo viaggio. Avevo già intuito che con te mi sarei trovata bene e quanto scrivono i tuoi compagni di viaggio non fanno che rinsaldare la mia idea iniziale...

Continuerò, forse già domani visto che ho finito di sistemare le foto finalmente.

Grazie Dreamy.
Continua a sperare perchè lo Squock: prima lo odiano, poi, quando finalmente riesci a fargli mettere dentro il becco, non ne vogliono più uscire!!!! Davide per i primi 4 o 5 giorni non si avvicinava neppure all' ingresso. Siamo dovuti salire sù parecchie volte, perchè il fermo bianco del braccialettino continuava a spezzarsi, e lui si manteneva sui 3-4 metri di distanza. Poi, un bel giorno, l'ho un poco stiracchiato dentro, e sono stata con lui; abbiamo colorato alcuni disegni e nel frattempo hanno fatto partire un cartone... non ce n'è stato più per nessuno... Squock a colazione, pranzo e merenda... per la cena lo andavamo a prendere ma il dopocena ancora con loro...sai com'è...pigiama party...nutella party... festa cowboy... PUNTI PER RITIRARE IL PREMIO A FINE VIAGGIO...
Bè, voglio un mondo di bene al mio Topo ma... la crociera è cambiata completamente... le escursioni sono state più facili e nel frattempo più intense, lui era tranquillo a divertirsi e noi anche...Insomma non disperare e prova prova prova... vedrai che meraviglia la Samsara!!!!!
 
Oggi finalmente i miei piedi toccheranno nuovamente il suolo inglese, io amo Londra profondamente, è la città dove avrei voluto vivere, ho trascorso nel Devon una delle più belle vacanze della mia vita… basta a far comprendere l’attesa di questa tappa.
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Il marito più prosaicamente attende la terraferma, non importa quale, basta che non dondoli!
Già da casa abbiamo deciso che l’escursione a Londra sarebbe troppo faticosa e non sufficientemente lunga da gustare qualcosa, quindi rimandiamo a miglior data e ci concentriamo su ciò che può interessarci a breve distanza.
La scelta ricade su Colchester e sarà davvero felice. Elementi attrattivi il castello, purtroppo in ristrutturazione, con il suo parco. Inoltre è città universitaria.
Nell’attesa di parlare con l’ufficio informazioni riusciamo a salutare Gadima, che sbarca oggi con il suo numeroso gruppo. Purtroppo la signora davanti a me vuole sapere l’intera storia d’Inghilterra, quindi ora che riesco a ricevere l’agognata cartina il loro taxi è partito e non riuscirò a salutare il resto della famiglia come avrei voluto, quindi colgo qui l’occasione di mandar loro i nostri saluti.
Oggi sarà una giornata piena di sorprese. In stazione rincontriamo un cameriere trovato in precedenza, io sono in coda alla biglietteria, lui riconosce William e mio marito, nota quanto è cresciuto il bambino, ci chiede come ci troviamo, queste sono le esperienze che fanno comprendere che non siamo solo dei numeri, o meglio, spetta a noi scegliere se essere numeri o persone per coloro che incontriamo navigando! Purtroppo dopo solo un quarto dora dobbiamo raggiungere la banchina. Mi sarei fermata volentieri di più! Ci attende il cambio a Manningthree che mi preoccupa un po’ visto che, orari alla mano già da casa, abbiamo solo due minuti di coincidenza. Resterò positivamente impressionata sia all’andata che al ritorno, ottima organizzazione.
Appena scendiamo proviamo a trovare un mezzo per raggiungere il centro, ci sarebbe anche il bus ma noi non abbiamo sterline ed il bancomat non lo riusciamo a trovare… quindi a piedi, come in tutte le altre tappe il marito vuole smaltire i pasti, alla fine di questa crociera stranamente avremo preso pochissimo peso, chissà perché?????
Le caratteristiche della architettura locale sono tutte presenti:

Edifici in stile Tudor, con intonaco bianco e travi in legno scuro a vista

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Infilata di villette a schiera in mattoni

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Bow windows

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Ci sono moltissimi pub che ci invogliano per il pranzo che ci attende alla fine del giro,

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Purtroppo decide William al grido di “io li non mangio”, e si andrà dal vecchio zio Mc. La tentazione di rispondere: “va bene non mangiare” è stata forte, ma da mamma coscienziosa ho calcolato che era una settimana che le proteine le guardava da lontano… sacrifici che si fanno per i figli… accidenti però c’erano certi profumi…
Prima di arrivare in centro ci fermiamo anche ad osservare questa bellissima chiesetta con cimitero annesso

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In questi luoghi mi sembra di essere in un posto a cui appartengo!
Nel frattempo, camminando camminando, ritirando al bancomat, guardando le vetrine e fermandoci all’edicola è passata oltre un’ora, ed abbiamo raggiunto la nostra meta.

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Qui è davvero bello, c’è tutto quello che speravamo di trovare ed anche di più.
Iniziamo ad ambientarci facendo giocare Wiliam con le anatre al laghetto.

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E poi passiamo ed esaudire un mio sogno, un piccolo museo sul periodo ”regency” all’interno di una dimora storica. William adorerà la sezione giochi, con numerose aree interattive, ed imparerà come si giocava tanti anni fa..

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Io intanto potrò finalmente vedere con i miei occhi ciò che tante volte ho visto nella mia mente attraverso i libri della fantastica Jane Austen.

Scarpe eleganti

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Accessori

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Gioielli.

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Per non parlare della gioia di percepire come passavano le giornate, vedere il bellissimo panorama verso il parco che potevano osservare sorseggiando un te o leggendo un libro, o magari trovando ispirazione mentre si prendevano cura della corrispondenza. Un mondo così diverso dalla frenesia attuale eppure a me tanto caro.
Mai avrei pensato di trovare un simile gioiellino, inoltre i musei in Inghilterra sono gestiti in modo talmente interessante che William non si annoia affatto, in ogni sala c’è un’attività per distrarlo mentre noi osserviamo le teche con interesse.
Una volta usciti arriva anche il suo momento. Un parco giochi nuovissimo con attività interessanti, non verrebbe più via…

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Per fortuna arriva qualcuno a distrarlo

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All’inizio è uno solo, alcuni ragazzi provano ad attrarlo con dei grissini ma lui, probabilmente avvezzo all’uomo, completa il suo pasto e se ne va. E’ la nostra occasione… proponiamo un giro nel bellissimo giardino all’inglese alla ricerca dello scoiattolo fuggiasco. Scopriamo un corso d’acqua, un laghetto artificiale prati e giardini fioriti di vario tipo ciascuno a modo suo incantevole. Una passeggiata davvero piacevole!
Poi troviamo la tana.
Un gruppo di vivaci animaletti che si arrampica veloce sugli alberi

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William tenta l’avvicinamento, ma le bestioline sono davvero furbe e velocissime, è davvero impossibile immortalare il momento come si vorrebbe!

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Staremmo a lungo in questo incanto, anche perché la temperatura è davvero gradevole per essere aprile in Inghilterra, il tempo però è tiranno e la fame si fa sentire, quindi a malincuore ci allontaniamo in direzione centro, dove ci aspetta il nostro hamburger . William riesce ad uscire con un palloncino gonfiato ed elio legato al braccio che resterà in posizione fino al raggiungimento della cabina. Così nostro figlio lo riconosciamo anche da lontano!!!!
Il tempo è volato, torniamo in stazione cambiando percorso per gustare ancora qualcosa di questa graziosa cittadina, con centro caratteristico e a vocazione turistica, degno di alcune località balneari della zona.
La frequentazione invece è tipicamente inglese,

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con in più la presenza di molti giovani dovuta alla presenza del college.
Anche in queste vie ci perdiamo volentieri,

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finché qualcosa ci ricorda l’orario

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E scopriamo di avere solo mezzora per compiere un tragitto che in mattinata ha richiesto il doppio del tempo. Quasi di corsa raggiungiamo la meta, riprendiamo il treno e, con la stessa facilità della mattina, in 40 minuti siamo al porto, dove ci attendono altre sorprese.
Sotto la nave un gruppo folcloristico suona le cornamuse, attendendo il rientro dalle escursioni con suono antico che si è insinuato indelebilmente tra i miei ricordi.
Il meglio però ci aspetta in cabina;

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“Grazie per tutto Mr Nicola, Mrs Sara, William. Wibowo”

Non avevo mai ricevuto i ringraziamenti del cabinista.. Poche parole semplici, in italiano, un grande sforzo visto che con lui ho sempre chiacchierato in inglese.
Probabilmente è William che colpisce chiunque con la sua gioia di vivere e affabilità, fatto sta che spesso mi sono trovata a dedicare del tempo alle persone che lavorano per rendere unico il nostro viaggio. Con Wibowo ci siamo fermati a parlare del suo paese d’origine, della sua famiglia e del suo fratellino più piccolo, all’incirca dell’età del mio bimbo. Questo semplice foglietto mi ha scaldato il cuore e lo tengo tra i cari ricordi di questa crociera.
Intanto la nave non parte. Cerchiamo di capire osservando il ponte di comando cosa stia succedendo,

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si alternano momenti di discussione a lunghe pause, c’è anche tempo per un caffè.

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Un malore di seria entità, scopriremo poi, ha comportato il ritardo della partenza. Sper che per il malcapitato le cose si siano risolte al meglio!
Poi finalmente si parte. Noi osserviamo dal balcone la cittadina di Harwich che non abbiamo avuto modo di scoprire

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Prendo commiato dal suolo inglese con questa immagine malinconica, una piccola imbarcazione rossa in secca davanti alla città.

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Anche il viaggio sta ormai per concludersi, abbiamo davanti un ultimo giorno di navigazione, che non mi offrirà gli scenari sperati e lo sbarco con il percorso verso l’aeroporto, che invece mi farà scoprire una Germania diversa dal mio immaginario e decisamente da approfondire. Ma a questo dedicherò un nuovo capitolo.

A presto.
 
ciaoooooo !!!! che bello rivedervi in foto :) e sopratutto .... che bellissime foto !!!

appena le hai ( io non ho ancora avuto tempo di scaricarle) scambiamoci quelle della " nostra " crociera

un abbraccio fortissimo e un bacione all'aquilotto !!!

ps... a quando il prox quiz ????
 
ciaoooooo !!!! che bello rivedervi in foto :) e sopratutto .... che bellissime foto !!!

appena le hai ( io non ho ancora avuto tempo di scaricarle) scambiamoci quelle della " nostra " crociera

un abbraccio fortissimo e un bacione all'aquilotto !!!

ps... a quando il prox quiz ????
 
ciaoooooo !!!! che bello rivedervi in foto :) e sopratutto .... che bellissime foto !!!

appena le hai ( io non ho ancora avuto tempo di scaricarle) scambiamoci quelle della " nostra " crociera

un abbraccio fortissimo e un bacione all'aquilotto !!!

ps... a quando il prox quiz ????


Elisa mi ero persa il tuo messaggio! Ai quiz ormai ci mancherete sempre....
Le foto non le ho ancora sistemate per bene... ma sono state un po' deludenti... sai con quei bellissimi cieli....
comunque per i quiz... abbiamo appena prenotato una formula roulette tra Fortuna e Fascinosa per la prima di Maggio... non è che vi viene voglia di raggiungerci??? Anche se al momento purtroppo non so dirti su quale nave!!!! Appena lo saprò.....

Ora torniamo al racconto che è tempo di concludere...

Ormai siamo agli sgoccioli…
Resta da vivere un ultimo giorno di navigazione, come sempre carico di nostalgia per i giorni appena trascorsi e di malinconia sapendo che presto si tornerà alla solita routine…
Ma il cielo vuole regalarmi un ultimo tramonto davvero spettacolare, da godere tutto d’un fiato come commiato dal mio angolino preferito….

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by dreamy1978 on Flickr

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C’è davvero poco da commentare quando la natura si mostra in tutta la sua meraviglia. Ricordo oltre al cielo stupendo una forte brezza e l’odore del mare, un profondo silenzio e tanta commozione… quei momenti che rendono la vita degna di essere vissuta.
Quest’ultimo scatto è uno dei miei preferiti in questo viaggio tanto da farmi decidere di renderlo il fondale del desktop sul computer del lavoro… presto rimosso visto che è stato gentilmente commentato con un “questo scatto lo stiamo pagando troppo caro” dal mio capo che invece di apprezzare la mia presenza al lavoro nonostante una fortissima tosse allergica al rientro dalle ferie deciderà di ritenermi colpevole del suo raffreddamento (da quando in qua l’allergia è contagiosa????) e per una serie di eventi arriverà addirittura a spostarmi le ferie di gennaio pur di non farmi ripartire in crociera (ma io la so più lunga di lui… ed ho imparato a limitare i danni)!
Comunque torniamo al racconto, l’ultima sera è quella di saluti, questa volta davvero tristi perché con i compagni di tavolo ci siamo trovati davvero da favola, li salutiamo con la promessa di tenerci in contatto e con la speranza di incontraci nuovamente prima o poi…. Decidiamo di darci appuntamento al mattino con Famiglia visto che loro hanno il colore prima del nostro, e scendere insieme.
In mattinata speravamo di poter vedere Lubecca, quindi anche qualche minuto è prezioso per non perdere il treno utile…. Ma succede di tutto. Viene smarrita una cassa di bagagli, ritardati gli orari di discesa di oltre un’ora, una confusione enorme tanto che con quel colore scendiamo davvero in tantissimi. I bagagli sono li davanti noi aspettiamo il nostro colore, che scopriremo poi essere stivato in un altro edificio ma qui non posso lamentarmi perché la colpa è solo nostra. Dopo aver salutato tutti trovo una ragazza dell’animazione a cui chiedere lumi, lei risponde sbrigativa, poi mi guarda, mi riconosce… “ a te voglio rispondere con calma, sei sempre stata gentile con noi!” e dopo aver riascoltato la domanda mi indirizza con un sorriso verso l’altro edificio. Ho compreso in poco tempo quanto quei ragazzi avessero dovuto subire durante il viaggio se un semplice sorriso ed un grazie sono serviti a fare la differenza. Mi sono vergognata perché come molti altri aumentavo la confusione trovandomi in un luogo dove non avrei dovuto essere ed infine mi sono un po’ meravigliata comprendendo che di default dovevano far defluire le persone senza troppo riguardo… insomma sbarco luci e ombre.
Intanto Lubecca e saltata e probabilmente saremmo ancora nel piazzale in attesa di un taxi se non ci fossimo accorpati con un’altra famiglia che ci aveva notati in nave e ci ha chiesto se volevamo provare a dividere con loro un taxi 9 posti visto che la gran parte di quelli in arrivo era di grandi dimensioni. Per fortuna lei parlava bene il tedesco perché valeva la legge del più forte. Chi attirava per primo il taxista riusciva a salire. Niente code ordinate e nessun punto preciso di carico?!?! Potete immaginare le difficoltà per noi italiani. Che fine ha fatto la tanto decantata organizzazione tedesca????? Alla fine ci è andata bene ed abbiamo anche speso molto meno di quanto prospettato… ma è stata davvero solo questione di fortuna.
Comunque veloce cambio programmi. Diretti vedere l’orario del treno e poi veloce giro senza pretese per la città. Il ragazzo in biglietteria è gentilissimo e ci informa di scegliere la carrozza più lontana in quanto la prima verrà staccata a Lubecca e non proseguirà per l’aeroporto. Buono a sapersi!!!!

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Da noi però le stazioni non sono così!!! Anche il supermercato accanto alla stazione è davvero fornito ed interessante,

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e visto che la tappa culturale è saltata ci accontentiamo così, e tentiamo anche una “vasca” nel corso principale, come si dice dalle mie parti.

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L’ultima sorpresa è il viaggio in treno…. Non immaginavo neppure un paesaggio così bello, la campagna tedesca mi ha lasciato una splendida impressione… ed ho passato metà viaggio a tentare uno scatto dopo l’altro, quindi giornata non completamente persa.

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Ancora un po’ di attesa all’aeroporto e poi a casa,

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dove mi attende al rientro l’allergia e la valigia ancora una volta aperta, oltretutto non verrà accettato il reclamo in quanto “se provate a richiudere la cerniera ci riuscite quindi non è danneggiata!” non vi dico lo stato dei capi di abbigliamento posti in superficie, fortunatamente li lego sempre con le cinghie…. La sfuriata che abbiamo fatto per ottenere che almeno mettessero a verbale lo stato delle cose non è servita a nulla perché la pratica per il rimborso era una trafila assurda ed alla fine abbiamo desistito dopo diverse e-mail e telefonate.
Così anche questa avventura è finita. Un sogno quasi per caso, di cui porterò nel cuore un bellissimo ricordo! Di certo i disguidi non hanno minato in alcun modo la percezione a posteriori di questo viaggio… lo rifarei domani, anzi l’avrei rifatto volentieri quest’anno nella versione ridotta da venerdì a domenica se non mi avessero comunicato un preventivo da svenimento per l’obbligatorietà di acquistare anche il volo. L’anno prossimo ci sarà un giro similare su Luminosa… lo sto già sognando, poi chissà se riuscirò a realizzarlo…
Intanto mi consolo con l’attesa di partire a Maggio, e in assenza di imprevisti sarà un diario a 4 mani…. Come quello in merito a Favolosa , l’Aquilotto tornerà in compagnia della Principessina, la sua adorata cuginetta.
A presto per una nuova avventura!!!!!
 
Cara Dreamy,
Che bei ricordi! Anche per me è stata una delle crociere più belle, arricchita da molti particolari inattesi, come la campagna tedesca, di cui anche tu giustamente parli.
Un carissimo saluto e un bacio all'Aquilotto!
 
Oriana che bello sentirti in questa occasione, credo che uno dei fattori che ha reso l'esperienza cosi' speciale sia stato proprio il gruppo che si e' creato.... dopo due esperienze positive (aprile e capodanno) Nicola ormai mi COSTRINGE a lanciare l' incontriamoci a bordo.
Un grande saluto anche al tuo dolcissimo Jacopo, quando mi lamento del mio bimbo troppo vivace penso spesso a lui, cosi rispettoso ed educato!
Non vi ho chiesto se volete raggiungerci a maggio perche' so che siete tornati da poco, se aveste voglia di ripartire comunque.....
Chissa se riusciremo mai a incontrarci di nuovo in giro per il mondo....

Un abbraccio...
 
Dreamy...che dire...un diario splendido, poetico e condito da foto strepitose! E' un giro che non ho ancora fatto ed il tuo racconto mi ha fatto venire voglia di partire...ma le foto....wow! Ancora complimenti x tutto!
 
Stato
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