alba89
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Giorno 4 | A tutto gas tra aerei e calette
Giorno 4 | A tutto gas tra aerei e calette
È tardo pomeriggio. Il sole ha già assunto il suo tipico colore rosso che rende ogni tramonto indimenticabile, ma io sono in ufficio. Nel bel mezzo della riunione con i colleghi parte una musica assordante che interrompe tutti. In un lampo tutto svanisce e quando riapro gli occhi è buio pesto… Disorientata allungo la mano e scopro che la musica proviene dal mio cellulare. In pochi istanti mi rendo conto che stavo sognando e quella musica era la mia sveglia. Per una volta la realtà è decisamente meglio del sogno. Sveglio Fabio e saltiamo giù dal letto, sono le 7.00 e siamo pronti ad affrontare la giornata alla scoperta di Corfù.
Usciamo sul ponte più alto a fare colazione e…sorpresa! Il cielo è pieno di nuvoloni neri e scopriamo che ha appena smesso di piovere.
Ci rattristiamo un attimo: il programma di oggi prevede principalmente spiagge e mare.
Non facciamo in tempo a terminare la colazione che il cielo pare aprirsi quindi, con più ottimismo, corriamo in cabina e scendiamo.
Non facciamo in tempo a sbarcare che inizia a piovere e ci ripariamo sotto il gazebo che Holland mette a disposizione. Speriamo sia una pioggerella passeggera…
Nel frattempo modifichiamo il nostro piano: rimandiamo il bagno a Paleokastritsa e decidiamo di dirigerci a Kanoni, che in origine doveva essere l’ultima tappa della giornata.
Raggiungiamo il nostro mezzo, che è piuttosto bagnato e in poco tempo siamo a Kanoni.
Scattiamo un po’ di foto dal bar lungo la strada panoramica e poi scendiamo per un’altra stradina e passeggiamo fino alla chiesetta.
Ci spostiamo poi sul ponte accanto alla pista dell’aeroporto, che è molto trafficato: ogni 10 minuti circa atterra un aereo e noi ci appostiamo per scattare un po’ di foto (o forse sarebbe meglio dire un album fotografico agli aerei )…
Il cielo intanto si è aperto ed è uscito il sole, diamo un’occhiata all’orologio e… è tardissimo! Gli aerei ci hanno distratto e siamo rimasti a Kanoni molto più del previsto.
Riprendiamo quindi il nostro scooter e lasciamo il paese, che nel frattempo si è riempito di pullman di turisti.
Prossima tappa: Paleokastritsa.
C’è un po’ di vento ma, a parte quello, il viaggio è piacevole e abbastanza rapido. Ci fermiamo un paio di volte per delle soste fotografiche e poi arriviamo alla spiaggia.
C’è un piccolo porticciolo con diverse imbarcazioni che portano alla scoperta delle grotte e altre spiagge raggiungibili solo via mare.
Il sole va e viene ma i nuvoloni sono sempre dietro l’angolo quindi decidiamo di esplorare subito le grotte prima che il tempo ce lo impedisca.
Con 10 euro a testa saliamo sulla barchetta per un tour molto carino. Il nostro conducente/guida è un po’ burbero, ma è anche questo il bello!
Scesi dalla barca ci rilassiamo un paio d’ore in spiaggia. Avevamo letto che l’acqua da queste parti è gelata, in realtà si sta piuttosto bene.
Il meteo è davvero ballerino: mentre siamo in acqua cadono alcuni goccioloni di pioggia ma poi torna subito il sole.
Prima di rientrare verso Kerkira, decidiamo di visitare il monastero sopra Paleokastritsa. La strada è in salita e piena di curve e a piedi è piuttosto impegnativa, ma con il nostro potente mezzo arriviamo in pochi minuti.
Il monastero è chiuso e decidiamo di spostarci lungo un sentiero che ci porta a un belvedere. Il cartello segnala “il punto panoramico più bello d’Europa”.
Dopo meno di 15 minuti di cammino (il sentiero è percorribile anche con le infradito), arriviamo nel punto a picco sul mare e il panorama è davvero suggestivo.
Rimaniamo qualche minuto in contemplazione ma si è fatto piuttosto tardi. Non c’è tempo per una sosta alla spiaggia di Glyfada, come avevamo pensato in origine, quindi optiamo per un breve passaggio a Ipsos. Ci fermiamo giusto il tempo per gustare un buonissimo Pita Gyros vista mare: sarà il più buono provato in tutta la vacanza.
Ci incantiamo a guardare il mare e, quando guardiamo l’ora, è tardissimo. Tra mezzora c’è il “tutti a bordo” e noi siamo ancora a 15 minuti di strada dal porto e dobbiamo ancora fare benzina e riconsegnare lo scooter!
Sfrecciamo via e riusciamo a fare tutto in tempo.
Alle 16.25 risaliamo in nave e alle 17.00 in punto lasciamo Corfù. Ci godiamo la partenza e ci rilassiamo in piscina prima di prepararci per andare a cena al ristorante Vista.
Dopo cena, solita passeggiata per la nave, sia tra i bar che sul ponte esterno. Poi tisana (del resto dobbiamo adeguarci agli altri ospiti )e a letto! Domani ci aspettano le spiagge di Katakolon…
Continua…
Giorno 4 | A tutto gas tra aerei e calette
È tardo pomeriggio. Il sole ha già assunto il suo tipico colore rosso che rende ogni tramonto indimenticabile, ma io sono in ufficio. Nel bel mezzo della riunione con i colleghi parte una musica assordante che interrompe tutti. In un lampo tutto svanisce e quando riapro gli occhi è buio pesto… Disorientata allungo la mano e scopro che la musica proviene dal mio cellulare. In pochi istanti mi rendo conto che stavo sognando e quella musica era la mia sveglia. Per una volta la realtà è decisamente meglio del sogno. Sveglio Fabio e saltiamo giù dal letto, sono le 7.00 e siamo pronti ad affrontare la giornata alla scoperta di Corfù.
Usciamo sul ponte più alto a fare colazione e…sorpresa! Il cielo è pieno di nuvoloni neri e scopriamo che ha appena smesso di piovere.
Ci rattristiamo un attimo: il programma di oggi prevede principalmente spiagge e mare.
Non facciamo in tempo a terminare la colazione che il cielo pare aprirsi quindi, con più ottimismo, corriamo in cabina e scendiamo.
Non facciamo in tempo a sbarcare che inizia a piovere e ci ripariamo sotto il gazebo che Holland mette a disposizione. Speriamo sia una pioggerella passeggera…
Nel frattempo modifichiamo il nostro piano: rimandiamo il bagno a Paleokastritsa e decidiamo di dirigerci a Kanoni, che in origine doveva essere l’ultima tappa della giornata.
Raggiungiamo il nostro mezzo, che è piuttosto bagnato e in poco tempo siamo a Kanoni.
Scattiamo un po’ di foto dal bar lungo la strada panoramica e poi scendiamo per un’altra stradina e passeggiamo fino alla chiesetta.
Ci spostiamo poi sul ponte accanto alla pista dell’aeroporto, che è molto trafficato: ogni 10 minuti circa atterra un aereo e noi ci appostiamo per scattare un po’ di foto (o forse sarebbe meglio dire un album fotografico agli aerei )…
Il cielo intanto si è aperto ed è uscito il sole, diamo un’occhiata all’orologio e… è tardissimo! Gli aerei ci hanno distratto e siamo rimasti a Kanoni molto più del previsto.
Riprendiamo quindi il nostro scooter e lasciamo il paese, che nel frattempo si è riempito di pullman di turisti.
Prossima tappa: Paleokastritsa.
C’è un po’ di vento ma, a parte quello, il viaggio è piacevole e abbastanza rapido. Ci fermiamo un paio di volte per delle soste fotografiche e poi arriviamo alla spiaggia.
C’è un piccolo porticciolo con diverse imbarcazioni che portano alla scoperta delle grotte e altre spiagge raggiungibili solo via mare.
Il sole va e viene ma i nuvoloni sono sempre dietro l’angolo quindi decidiamo di esplorare subito le grotte prima che il tempo ce lo impedisca.
Con 10 euro a testa saliamo sulla barchetta per un tour molto carino. Il nostro conducente/guida è un po’ burbero, ma è anche questo il bello!
Scesi dalla barca ci rilassiamo un paio d’ore in spiaggia. Avevamo letto che l’acqua da queste parti è gelata, in realtà si sta piuttosto bene.
Il meteo è davvero ballerino: mentre siamo in acqua cadono alcuni goccioloni di pioggia ma poi torna subito il sole.
Prima di rientrare verso Kerkira, decidiamo di visitare il monastero sopra Paleokastritsa. La strada è in salita e piena di curve e a piedi è piuttosto impegnativa, ma con il nostro potente mezzo arriviamo in pochi minuti.
Il monastero è chiuso e decidiamo di spostarci lungo un sentiero che ci porta a un belvedere. Il cartello segnala “il punto panoramico più bello d’Europa”.
Dopo meno di 15 minuti di cammino (il sentiero è percorribile anche con le infradito), arriviamo nel punto a picco sul mare e il panorama è davvero suggestivo.
Rimaniamo qualche minuto in contemplazione ma si è fatto piuttosto tardi. Non c’è tempo per una sosta alla spiaggia di Glyfada, come avevamo pensato in origine, quindi optiamo per un breve passaggio a Ipsos. Ci fermiamo giusto il tempo per gustare un buonissimo Pita Gyros vista mare: sarà il più buono provato in tutta la vacanza.
Ci incantiamo a guardare il mare e, quando guardiamo l’ora, è tardissimo. Tra mezzora c’è il “tutti a bordo” e noi siamo ancora a 15 minuti di strada dal porto e dobbiamo ancora fare benzina e riconsegnare lo scooter!
Sfrecciamo via e riusciamo a fare tutto in tempo.
Alle 16.25 risaliamo in nave e alle 17.00 in punto lasciamo Corfù. Ci godiamo la partenza e ci rilassiamo in piscina prima di prepararci per andare a cena al ristorante Vista.
Dopo cena, solita passeggiata per la nave, sia tra i bar che sul ponte esterno. Poi tisana (del resto dobbiamo adeguarci agli altri ospiti )e a letto! Domani ci aspettano le spiagge di Katakolon…
Continua…