Rodolfo
Super Moderatore
Una precisazione; quando parlavo di visitatori, intendevo persone ammesse a bordo a vario titolo, non solo parenti di membri equipaggio. Io sono stato più volte, come altri di voi, a bordo di navi e son sempre stato annoverato tra i visitatori.
I controlli esistono eccome; bisogna prima di tutto fornire anticipatamente i propri dati anagrafici che vengono inseriti nelle liste a loro volta controllate sia dal personale di vigilanza della struttura portuale, sia da quello della nave. Si viene inoltre sottoposti a tutte le misure elettroniche di controllo sia individuali che dei propri effetti personali sia a terra che a bordo.
Chiaro, ad esempio, che se papà e mamma salgono a trovare il figlio imbarcato, due cognomi coincideranno, uno no, e così per altre situazioni similari.
Mi è personalmente successo di rimanere a terra e non poter accedere ad una nave perché era stato sbagliato il mio nome che non coincideva a quello del mio documento, come pure mi è successo di assistere al rifiuto di accesso dal personale di terra ad un Ufficiale che doveva prendere servizio con tanto di documentazione perchè il suo nome per errore non era stato inserito nelle liste. Lo staff di bordo ha dovuto contattare l'Agenzia di supporto, far inserire il nome nella relativa lista, ritrasmetterla aggiornata all'AP e, a sua volta, inserita nel sistema informatico autorizzando i Vigilanti all'accesso.
Stessa cosa è successa a me ed a Mate in occasione di un invito su di una nave P&O dove mancavano i nostri nominativi per una dimenticanza e risolta con lo stesso iter.
Questo in parte esula dal discorso del pagamento del "pranzo" da parte dei "famigliari" ma vuol essere solo un chiarimento in risposta al fatto dei controlli. Poi se in tutti i porti non viene esercitata tale procedura è un altro discorso.
I controlli esistono eccome; bisogna prima di tutto fornire anticipatamente i propri dati anagrafici che vengono inseriti nelle liste a loro volta controllate sia dal personale di vigilanza della struttura portuale, sia da quello della nave. Si viene inoltre sottoposti a tutte le misure elettroniche di controllo sia individuali che dei propri effetti personali sia a terra che a bordo.
Chiaro, ad esempio, che se papà e mamma salgono a trovare il figlio imbarcato, due cognomi coincideranno, uno no, e così per altre situazioni similari.
Mi è personalmente successo di rimanere a terra e non poter accedere ad una nave perché era stato sbagliato il mio nome che non coincideva a quello del mio documento, come pure mi è successo di assistere al rifiuto di accesso dal personale di terra ad un Ufficiale che doveva prendere servizio con tanto di documentazione perchè il suo nome per errore non era stato inserito nelle liste. Lo staff di bordo ha dovuto contattare l'Agenzia di supporto, far inserire il nome nella relativa lista, ritrasmetterla aggiornata all'AP e, a sua volta, inserita nel sistema informatico autorizzando i Vigilanti all'accesso.
Stessa cosa è successa a me ed a Mate in occasione di un invito su di una nave P&O dove mancavano i nostri nominativi per una dimenticanza e risolta con lo stesso iter.
Questo in parte esula dal discorso del pagamento del "pranzo" da parte dei "famigliari" ma vuol essere solo un chiarimento in risposta al fatto dei controlli. Poi se in tutti i porti non viene esercitata tale procedura è un altro discorso.