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Il crocierista e il mare

  • Autore discussione Autore discussione unochenavigaverament
  • Data d'inizio Data d'inizio
La76, hai riportato in vita un bellissimo post!!
Condivido ogni virgola di quello che scrivi, parola per parola..

Mi permetto un piccolo 'regalo' a chi ama davvero il mare:

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Il Mayflower due, un Galeone ricostruito nel 1957, incontra una portaerei Inglese..
Il comandante del Galeone è Alan Villiers (http://en.wikipedia.org/wiki/Alan_Villiers) un uomo che ha dedicato la sua vita al mare ed alle navi..
Si è offerto di comandare il Galeone in una impresa che non avveniva da secoli: per non farsi sfuggire l'occasione si è offerto di farlo gratis..
In precedenza era passeggero pagante di una nave dell'Oman che replica le tecniche costruttive arabe, poi è stato sulle portaerei, poi.. poi.. poi..

Villiers ha scritto dei libri bellissimi, ed è anche lui tra i 'colpevoli' della mia passione per le navi..

Il suo racconto del viaggio del Mayflower due fa il paio, a casa mia, con quello della nave originale (1620), due capitani divisi da secoli di storia, due persone diverse, due viaggi diversi (lavoro e rischio da una parte, con passeggeri da proteggere, rischio si, ma passione e curiosità dall'altra, competenza in entrambi).

Se c'è un uomo che riassume l'amore per il mare penso sia lui.. e qualcosa dalla scia di poppa del mayflower me la ha trasmessa.. ;)

Un salutone!!
Manlio
 
Mi permetto un piccolo 'regalo' a chi ama davvero il mare:

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Grazie Manlio, è un bellissimo regalo...sia la foto che la storia. Voglio ringraziare anche Magellano e Costa Magica per i complimenti, ma come ho risposto a Tano è il "soggetto" che ispira solo parole meravigliose!

P.S. Vengo giusto da una bella bella serata a passeggiare sui moli della marina di sestri...mi sono andata a vedere un po' di mare in notturna e con i lampi del temporale in lontanza era uno spettacolo!;)
 
Il mare lo vediamo dall alto ma per chi e' nato nel mare e' un' altra cosa?
Scusa ma ovviamente, non posso condividere. A prescindere dal fatto che sono nato e cresciuto in un isola.... Nel mare. In secondo luogo non c'e' niente di piu' lontano dalla tua affermazione che su una nave il mare lo si vede dall alto e non si ha il contatto, cosa che invece e' vera se lo si osserva da una spiaggia passeggiando. E mi stupisco che una frase del genere sia detta da un persona che dice di vivere nel mare. Io non vedo il mare dall alto lo vedo da dentro, la navigazione la manovra continuano ad essere un dialogo continuo con l elemento, non esiste ausilio alla navigazione che si sostituisca alla conoscenza all osservazione alla stima del mare. E' triste vedere una analisi così superficiale dell andar per mare, una visione così dannosamente e limitatamente riduttiva di quello che e' il mare, una visione seppur romantica ma tremendamente opposta alla realtà.
Un nave, sia essa una classe Oasis, resta un guscio nei confronti del mare, il mare non e' tonnellate d acqua, anzi questa e' la cosa favorevole, quella che ti tiene a galla, il mare e' vento e' mutazioni e' respiri e' pulsazioni.... Mi dispiace ma sei così lontana dalla realtà mare e dal viverci dentro... Non sopra e non dalla riva..... E conosco bene entrambi i punti di vista per esperienza vissuta
Gli schiaffi presi in faccia dalla pioggia gelata di un posto di manovra in nord Atlantico, i groppi improvvisi che ti portano le alette a mare, gli schiaffi del mare sulle vetrate, un ancora che ara, una perturbazione un tifone, un azimut, una retta d altezza, una corrente che ti frena e ti ritarda, un mare di poppa che ti disturba il governo, un rizzaggio d emergenza sotto i colpi di mare, una nebbia che sale, Fata morgana..... Tutte cose che ti portano a contatto a parlare a discutere e vivere il mare solo su una nave.... Dalle spiaggia e dalle banchine tutti sanno cosa sia il mare per averlo visto, ma pochi lo sanno per esserci stati parte... E per parlare e provare bisogna vivere le cose, non dire a chi vive nel mare che il mare e' altro.... Con l esperienza di una spiaggia e di un canotto... Perché allora quello che vive nel mare ti può raccontare giornaliere esperienze di quel rapporto d amore rispetto odio sofferenza sacrificio dipendenza....ti può parlare di quel sale nelle vene.... :-)
:-)
 
Ultima modifica:
Unochenavigaverament...io ho semplicemente dato la mia visione, ma non mi sembra proprio di aver contestato la tua o aver parlato di giusto o sbagliato...fortunatamente ognuno ha il suo punto di vista, mi spiace vedere che te la sei presa così tanto.
Il comunque sul mare ci sono nata e ci vivo, non lo dico soltanto!
Non so sei hai letto anche la risposta che ho dato a Tano, comunque il mare è oggettivamente una cosa cosa sola, ma può essere mille cose a seconda dell'interpretazione soggettiva che ognuno di noi gli da...e proprio perchè è soggettiva è unica e personale, anche se parliamo della stessa cosa.
E' logico e naturale che io non lo vedrò mai come te, ma ripeto io ho dato semplicemente la mia visione!;)
 
Ultima modifica da un moderatore:
ti quoto la76 io sono nata e cresciuta sul mare ,nipote di pescatori che vivevano del loro pescato ed ora che vivo a Gallarate da 10 anni e non vedo il mare tutti i giorni (lo sogno) ogni volta mi capita di vederlo o perchè vado a genova o perchè vado a Brindisi o perchè salgo sulla Costa mi scende la lacrimuccia..
 
Ultima modifica da un moderatore:
il mare non e' tonnellate d acqua, anzi questa e' la cosa favorevole, quella che ti tiene a galla

E' il doppio volto della verità: un metro cubo d'acqua è sia quella tonnellata che ti tiene a galla che quella che ti esplode su un vetro o una murata..
Come l'attrito ti toglie energie, ma ti fa camminare..

E' la fisica: ti insegna che il mondo ha sempre due volti, e che senza l'uno non esisterebbe l'altro..

Unoche e La76, penso che il mare sia ancora diverso da come lo vedete voi sia per un subacqueo che per qualcuno che lo esplora con le piroghe passando da un arcipelago e l'altro che per il Soldini che lo affronta in solitaria..

Eppure ad ognuna di queste persone dirà molte delle cose che dice a voi.. ma non tutte, solo una parte di quelle più una parte solo per loro..

Io lo vedo anche da un punto di vista 'storico': nei racconti di viaggio di un pilota fenicio o di un viaggiatore Romano, di un appassionato come di un uomo che ci lavorava mille anni fa..
I punti in comune sono tanti, ma qualche diversità c'è..

Viliers che vi ho citato prima ha cercato nella sua vita tutti questi 'mari': per questo ha cercato di salire in ogni tipologia di imbarcazione, dalla più antica (addirittura 'cucita' dell'Oman) alla portaerei nucleare, alla nave da crociera, alla barca da regata...

E' un qualcosa che da giovane mi ha colpito molto..

Tempo fa ho letto una bellissima esperienza di 'ricerca' scientifica, come navigavano gli antichi, senza strumenti di riferimento, mantenendo la rotta in alto mare?
Come facevano a capire dove erano?

Come si può arrivare all'isola di Pasqua con delle barchette senza alcuna cognizione di dove si va?

E quindi un moderno velista, navigatore di provata esperienza, carica a bordo una 'guida' delle Hawaii..

'Terra terra..' ma dove sta questa terra? Non si vede di certo..

Sta nella riflessione delle onde che arrivano dall'isola alla barca, e nelle riflessioni di altre lontanissime: una cosa che credo nessuno di noi saprebbe vedere e 'leggere', epppure a miglia di distanza quell'uomo le vede, ci si orienta, forse addirittura 'centrando' la posizione della barca nel reticolo di isole che la circonda e facendosi un 'punto nave' mentale.

E' un livello di intimità con il mare che io mi sognerei a vita.. è per me un 'altro' mare.. ;)

Un salutone!!
Manlio
 
..ma loro il mare lo vedono dall'alto.
Per chi è nato sul mare, il mare è un altra cosa.
Il mare per me ha prima di tutto bisogno di contatto..

Se ho capito male chiedo scusa, ma devi ammettere che la composizione della frase qui sopra puo´essere facilmente fraintesa.

Le navi e le barche mi piacciono, ma sono qualcosa che ti fanno vivere il mare da lontano

Questo per me e´un completo controsenso,vivere sul mare lo fai con una nave, con un peschereccio...vivere in riva al mare lo fai in citta´ dalla spiaggia, dal canotto. Come puo´una nave farti vivere il mare da lontano? e´come dire che un aereo fa vivere il cielo da lontano.
Mi sono stupito di questo ragionamento, proprio perche´mi sembra di aver capito che vieni da Genova, una citta´ che si e´ creata a contatto con le navi e con la gente di mare, invece sembrava di piu´ il pensiero del diportista milanese che dici tu, che siccome ha il gommone pensa di vivere il mare .... pensiero pericolossismmo che poi viene a galla (anzi a fondo) sul canale 16 nelle prime giornate di tramontana.

L´ amore per il mare ha diverse forme e anche il suo modo di conoscerlo, ho lavorato come bagnino tutta la mia gioventu´ e quindi conosco anche l´aspetto della riva , Manlio sono anche sommozzatore ( e quanto mi piace ), mi manca láspetto peschereccio...che forse é il piu´mare di tutti. Ho vissuto quasi tutti gli aspetti del mare e nelle varie forme amandoli tutti, ma non posso certo condividere l´ipotesi che il mare e´quello che si vede dalla spiaggia..... forse e´il lato che si ama, ma comunque resta ben distante da quello che e´veramente e da quello che vuol dire vivere nel mare.... e non in riva al mare. E appunto un pensiero del genere da uno che vive il mare il porto, le navi la gente di mare ed e´creciuto con i loro racconti....bhe come puo´essere??? Se era solo un´opinone, bisognerebbe provare entrambe le cose prima di darne una....o no?
Ma sono contento di aver capito male e mi scuso

Buona giornata
 
Ultima modifica:
Se ho capito male chiedo scusa, ma devi ammettere che la composizione della frase qui sopra puo´essere facilmente fraintesa.

può essere che la composizione della frase sia fraintendibile...a me spiace che tu abbia capito male, ma io stavo semplicemente esprimendo la mia visione, non mi permetto certo di giudicare la tua...e ci mancherebbe ancora!!!(però non puoi negare che dalla mia visione a "mollo" nel mare tu, lassù, su un ponte di comando sei decisamente più in alto di me ;-) )


Questo per me e´un completo controsenso,vivere sul mare lo fai con una nave, con un peschereccio...vivere in riva al mare lo fai in citta´ dalla spiaggia, dal canotto. Come puo´una nave farti vivere il mare da lontano? e´come dire che un aereo fa vivere il cielo da lontano.
Mi sono stupito di questo ragionamento, proprio perche´mi sembra di aver capito che vieni da Genova, una citta´ che si e´ creata a contatto con le navi e con la gente di mare, invece sembrava di piu´ il pensiero del diportista milanese che dici tu, che siccome ha il gommone pensa di vivere il mare .... pensiero pericolossismmo che poi viene a galla (anzi a fondo) sul canale 16 nelle prime giornate di tramontana.

E forse qui allora ho capito male io...visto che ho dato la mia visione proprio da persona che vive in riva al mare!Che proprio perchè al mare ci vivo "solo" accanto è diversa dalla tua... si vivo a Genova, ma per piacere della diportista milanese, no eh?:shock:


L´ amore per il mare ha diverse forme e anche il suo modo di conoscerlo, ho lavorato come bagnino tutta la mia gioventu´ e quindi conosco anche l´aspetto della riva , Manlio sono anche sommozzatore ( e quanto mi piace ), mi manca láspetto peschereccio...che forse é il piu´mare di tutti. Ho vissuto quasi tutti gli aspetti del mare e nelle varie forme amandoli tutti, ma non posso certo condividere l´ipotesi che il mare e´quello che si vede dalla spiaggia..... forse e´il lato che si ama, ma comunque resta ben distante da quello che e´veramente e da quello che vuol dire vivere nel mare.... e non in riva al mare. E appunto un pensiero del genere da uno che vive il mare il porto, le navi la gente di mare ed e´creciuto con i loro racconti....bhe come puo´essere??? Se era solo un´opinone, bisognerebbe provare entrambe le cose prima di darne una....o no?
Ma sono contento di aver capito male e mi scuso

Buona giornata

Quello che forse non si è capito, perchè per me era implicito nel discorso, è che io non avevo minimamente intenzione di mettere in dubbio che sicuramente hai molto più contatto con il mare tu di quanto non ne abbia io e che comunque lo viviamo e lo vediamo in maniera diversa...ma forse, proprio perchè è un argomento talmente vasto che si può prestare a milioni di interpretazioni ognuno qui può dare la sua interpretazione e sarebbero tutte comunque ugualmente giuste...ma soggettive!
Magari se chiedi a qualche tuo "collega" ti darà a sua volta un impressione diversa dalla tua...chissà!
E pensa se si potesse chiedere ad un pesce o ad un gabbiano...;)
Nell infinito delle possibilità c'è spazio per tutto...spero solo che tu adesso abbia capito :)
Ciao
 
E forse qui allora ho capito male io...visto che ho dato la mia visione proprio da persona che vive in riva al mare!Che proprio perchè al mare ci vivo "solo" accanto è diversa dalla tua... si vivo a Genova, ma per piacere della diportista milanese, no eh?:shock:

Ammetto che non ti ho capito neanche io, ed il passaggio cruciale è proprio qui.. ;)

Secondo me ti sei spiegata male (ed è strano perchè di solito ti spieghi benissimo.. ;) )

A parte questo, se c'è una cosa del mare che mi è indifferente è una bianca spiaggia piena di sole e sabbia..
Se già è piena di scogli e di pesci da 'seguire' cambia tutto e mi diventa una meraviglia, ma nulla di più lontano da me della persona che prende il sole e si fa un bagno ristoratore..

Un salutone a tutti e due!!
Manlio

ps: vi lascio qualcosa..

rom-ship.jpg
 
(però non puoi negare che dalla mia visione a "mollo" nel mare tu, lassù, su un ponte di comando sei decisamente più in alto di me ;-) )
Decisamente posso negare si, anche perche´il nostro lavoro non si limita a restare su un ponte di comando estraniati all´ámbiente...comunque ho capito :-)
Mi dispiace per la ``diportista milanese`` ma forse non rieco a capire quello che vuoi comunicare; ma porprio quelle parole da una Genovese....non me le sarei aspettate, o meglio non sono riuscito a interpretarle.
Buona giornata
:-)
 
A parte questo, se c'è una cosa del mare che mi è indifferente è una bianca spiaggia piena di sole e sabbia..
Se già è piena di scogli e di pesci da 'seguire' cambia tutto e mi diventa una meraviglia, ma nulla di più lontano da me della persona che prende il sole e si fa un bagno ristoratore.
rom-ship.jpg

...evidentemente allora in questi giorni ho qualche problema di comunicazione io!!!:confused:
Idem Manlio, idem...parlavo del m.a.r.e., non della spiaggia (quella la odio anch'io, mi sembra sempre di vedere quelle scene dei documentari sui leoni marini o le foche che si radunano sulle spiagge per l'accoppiamento :shock: )...del seguire i pesci e del fatto che sia una meraviglia concordo in pieno con te...e quello è un altro splendido aspetto del mare!;)

Sempre belli i tuoi "regali" Manlio ;)

Ciao ciao
 
E' il doppio volto della verità: un metro cubo d'acqua è sia quella tonnellata che ti tiene a galla che quella che ti esplode su un vetro o una murata..
Come l'attrito ti toglie energie, ma ti fa camminare..

E' la fisica: ti insegna che il mondo ha sempre due volti, e che senza l'uno non esisterebbe l'altro..

Unoche e La76, penso che il mare sia ancora diverso da come lo vedete voi sia per un subacqueo che per qualcuno che lo esplora con le piroghe passando da un arcipelago e l'altro che per il Soldini che lo affronta in solitaria..

Eppure ad ognuna di queste persone dirà molte delle cose che dice a voi.. ma non tutte, solo una parte di quelle più una parte solo per loro..

Io lo vedo anche da un punto di vista 'storico': nei racconti di viaggio di un pilota fenicio o di un viaggiatore Romano, di un appassionato come di un uomo che ci lavorava mille anni fa..
I punti in comune sono tanti, ma qualche diversità c'è..

Viliers che vi ho citato prima ha cercato nella sua vita tutti questi 'mari': per questo ha cercato di salire in ogni tipologia di imbarcazione, dalla più antica (addirittura 'cucita' dell'Oman) alla portaerei nucleare, alla nave da crociera, alla barca da regata...

E' un qualcosa che da giovane mi ha colpito molto..

Tempo fa ho letto una bellissima esperienza di 'ricerca' scientifica, come navigavano gli antichi, senza strumenti di riferimento, mantenendo la rotta in alto mare?
Come facevano a capire dove erano?

Come si può arrivare all'isola di Pasqua con delle barchette senza alcuna cognizione di dove si va?

E quindi un moderno velista, navigatore di provata esperienza, carica a bordo una 'guida' delle Hawaii..

'Terra terra..' ma dove sta questa terra? Non si vede di certo..

Sta nella riflessione delle onde che arrivano dall'isola alla barca, e nelle riflessioni di altre lontanissime: una cosa che credo nessuno di noi saprebbe vedere e 'leggere', epppure a miglia di distanza quell'uomo le vede, ci si orienta, forse addirittura 'centrando' la posizione della barca nel reticolo di isole che la circonda e facendosi un 'punto nave' mentale.

E' un livello di intimità con il mare che io mi sognerei a vita.. è per me un 'altro' mare.. ;)

Un salutone!!
Manlio

Manlio come sempre sei un grande. Certo che esistono molti modi di vedere il mare, e ognuno ha il preferito.....limitato al proprio campo di consocenza. Se avessi la possibilita´di imbarcare su un peschereccio o di fare un imbarco su una rompighiaccio, mi si aprirebbero ulteriori conoscenza e contatti con il mare....
Per esempio a me la spiaggia mette malinconia, per me osservare il mare dalla riva e´come vedere una bella donna senza poterla toccare....ho bisogno di essere parte, con le mie navi di viverlo, di capirlo, di assecondarlo, di entrare come parte integrante di lui....perche´ dalla spiaggia, quella linea della battigia ti separa in un modo incredibile, quella possibilita´di tirarti fuori subito alla prima difficolta´, alla prima espressione di mare vero, quella linea della battigia e´ come un guinzaglio a terra che non ti rendera´mai parte del mare, ma solo di lui spettatore!!
A ognuno il suo e a agnuno le propri conoscenze.....
 
Decisamente posso negare si, anche perche´il nostro lavoro non si limita a restare su un ponte di comando estraniati all´ámbiente...comunque ho capito :-)
Mi dispiace per la ``diportista milanese`` ma forse non rieco a capire quello che vuoi comunicare; ma porprio quelle parole da una Genovese....non me le sarei aspettate, o meglio non sono riuscito a interpretarle.
Buona giornata
:-)

...l' offendermi alla "diportista milanese" era solo una battuta!;-)

Comunque sai dov'è che forse non ci capiamo?...è che io ne ho dato un interpretazione di "cuore" in cui sicuramente c'è della licenza poetica...tu la stai cercando di trasportarla sul razionale, ma essendo un interpretazione nata da un sentimento e non da un ragionemento, facendo così perde di senso...è per questo che forse non l'hai capita :)

Ciao e buona giornata anche a te
 
...evidentemente allora in questi giorni ho qualche problema di comunicazione io!!!:confused:

Comunque sai dov'è che forse non ci capiamo?...è che io ne ho dato un interpretazione di "cuore" in cui sicuramente c'è della licenza poetica...tu la stai cercando di trasportarla sul razionale, ma essendo un interpretazione nata da un sentimento e non da un ragionemento, facendo così perde di senso...è per questo che forse non l'hai capita :)

E allora rilancio!! Come direbbe un mio ex professore di fisica ''Non dubito che la sai.. allora fatti capire!!'' (Gli altri ti bocciavano anche se capivano che la sapevi ndr., mentre una volta passato dall'altra parte il Prof Manlio faceva di più e ti 'guidava' a dirla.. ;) )..

Ok come compito per casa? ;)

Un salutone!!
Manlio
 
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