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Il "Dopo" Concordia; gli aspetti assicurativi

dede007

New member
Un Saluto a tutti, vi riporto un aggiornamento:

09:46 - E' stato raggiunto l'accordo tra la Costa Crociere e le associazioni dei consumatori per l'indennizzo ai passeggeri dopo il naufragio della Costa Concordia all'isola del Giglio. Il tavolo di conciliazione ha indicato un risarcimento forfettario di 11mila euro a persona e un rimborso spese di ulteriori 3mila euro per tutti i danni subiti da ogni passeggero, compresi i bambini.
Gli 11mila euro sono "a copertura di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti, ivi inclusi quelli legati alla perdita del bagaglio e degli effetti personali, al disagio psicologico patito e al danno da vacanza rovinata", come è stato stabilito dal tavolo di confronto organizzato da Astoi Confindustria. L'importo, come si legge in una nota congiunta, sarà riconosciuto indipendentemente dall'età del passeggero. Anche i bambini, sebbene non paganti, saranno dunque considerati.

Le voci comprese nell'indennizzo
Secondo il comunicato l'indennizzo prevede il rimborso del valore della crociera, comprensivo delle tasse portuali, dei transfer aerei e bus, inclusi nella pratica crociera, delle spese di viaggio sostenute per il rientro, di eventuali spese mediche sostenute e delle spese sostenute durante la crociera. La Compagnia avvierà anche le procedure per la restituzione di tutti i beni presenti nelle casseforti delle cabine, ove sia possibile il recupero. Inoltre, sempre nell'ottica di rimanere vicini ai consumatori coinvolti nella vicenda, Costa Crociere ha accettato di avviare uno specifico programma di assistenza psicologica nei confronti di tutti i passeggeri che ne facciano richiesta.

L'intera proposta non riguarda le famiglie delle vittime e i passeggeri feriti, per i quali è stato necessario effettuare trattamenti sanitari in loco. Per tutte queste persone l'indennizzo terrà conto della gravità del danno subito dai singoli individui. In accordo con le associazioni dei Consumatori si sono inoltre stabilite le modalità di gestione delle pratiche di indennizzo, per le quali, nella sede di Genova di Costa, saranno istituite due unità operative ad hoc. Gli accrediti degli importi avverranno entro 7 giorni dall'accettazione della proposta di Costa da parte dei consumatori. Costa Crociere metterà a disposizione un indirizzo e-mail ([email protected]) e il numero per le informazioni: 848505050.

un saluto a tutti
 

giusri

Active member
...stupidaggini per riempire le pagine del giornale, purtroppo non basteranno alla AON ed altre assicurazioni della compagnia un così piccolo risarcimento,,,,
 

masmaxi

Active member
...stupidaggini per riempire le pagine del giornale, purtroppo non basteranno alla AON ed altre assicurazioni della compagnia un così piccolo risarcimento,,,,

Qualche numero che dovrà mettere in conto la Costa per dare l'idea:
Rimborsi appena pattuiti 11.000 a passeggero a prescindere dall'età per circa 4.200 passeggeri fanno poco meno di 50mln di euro.
Risarcimenti ai passeggeri per il viaggio 3.000 a passeggero in media fa quasi 13mln di euro.
Costo nave circa 500 mln di euro.
DAnni calcolati da perdita d'immagine e danni economici in borsa se non ricordo male la cifre che circolavano erano sui 93 mln di euro.

A tutto questo mancano, eventuali colpe che stabilirà la magistratura chissà con altre pene pecunarie, risarcimenti giustamente più elevati alle famiglie delle vittime, eventuali risarcimenti al codacons per class action in atto, e chi più ne ha più ne metta.
Detto tutto ciò secondo voi come ne uscirà la compagnia......io spero bene e magari meglio di prima, ma temo che ci siano contraccolpi economici seri, penso anche a tutte quelle famiglie che campano grazie a questa compagnia e a tutto l'indotto di lavoro che porta una nave da crociera in un porto di scalo.

Speriamo bene in un momento come questo ci manca solo che molti perdano il lavoro.
 

maumarti

Member
In base a queste stime, un miliardo di euro circa verrebbe fuori...
Una cifra non indifferente, ma considera che una parte rilevante di queste spese credo siano coperte da assicurazione.

Personalmente non ritengo il quadro di risarcimento basso o inadeguato. E' riferito ai naufraghi che non hanno subito danni fisici; quindi in base a quanto si evince una famiglia di 3 persone che sono scese sane e salve dalla nave si troverebbe ad incassare 49000 euro.

Non credo sia inadeguato. O no?
 
F

Felix73

Guest
Un miliardo di euro è un pò troppo....
Al di là del rimborso assicurativo che potenzialmente potrebbe coprire gran parte del valore della nave (450/500 milioni circa però è stata la spesa di Costa per la costruzione della Concordia, non è da confondere con il valore ad oggi della nave che è sicuramente inferiore) ed è attiva anche un'assicurazione per il risarcimento ai passeggeri, c'è da dire che non tutti i 4.200 naufraghi erano passeggeri, c'era anche l'equipaggio. Per cui non è corretto moltiplicare i 3.000 (tantini) euro e gli 11.000 euro a persona per 4.200.
Inoltre, parte di queste spese erano già comprese negli oltre 90 milioni di dollari (non euro!) dichiarati nei giorni scorsi da Carnival.
Infine, manca la quantificazione delle spese di recupero del relitto. E il mancato percepimento di incassi/utili per il non utilizzo della nave, più eventuali costi se dovessero decidere di sostituirla.
Situazione complicata, impossibile da quantificare in questo momento.
Sono convinto che Costa comunque sopravviverà.

Un saluto
 

amartoni

New member
Qualche numero che dovrà mettere in conto la Costa per dare l'idea:
Rimborsi appena pattuiti 11.000 a passeggero a prescindere dall'età per circa 4.200 passeggeri fanno poco meno di 50mln di euro.
Risarcimenti ai passeggeri per il viaggio 3.000 a passeggero in media fa quasi 13mln di euro.
Costo nave circa 500 mln di euro.
DAnni calcolati da perdita d'immagine e danni economici in borsa se non ricordo male la cifre che circolavano erano sui 93 mln di euro.

A tutto questo mancano, eventuali colpe che stabilirà la magistratura chissà con altre pene pecunarie, risarcimenti giustamente più elevati alle famiglie delle vittime, eventuali risarcimenti al codacons per class action in atto, e chi più ne ha più ne metta.
Detto tutto ciò secondo voi come ne uscirà la compagnia......io spero bene e magari meglio di prima, ma temo che ci siano contraccolpi economici seri, penso anche a tutte quelle famiglie che campano grazie a questa compagnia e a tutto l'indotto di lavoro che porta una nave da crociera in un porto di scalo.

Speriamo bene in un momento come questo ci manca solo che molti perdano il lavoro.

È difficile fare questi conteggi, anche perché 11000€ a persona per passeggero (attenzione, sono esclusi i crew), è la cifra concordata tra la compagnia armatrice e una o più società di consumatori a titolo di risarcimento. C'è da aspettarsi che durante il processo le richieste di risarcimento siano molto più alte.
Poi c'è il risarcimento pre i defunti, il danno per il mancato impiego della nave, la quota del mutuo (o finanziamento o quel che è) acceso per l'acquisto della nave che deve essere ancora versata, i costi delle operazioni di soccorso, di messa in sicurezza della nave, dello scarico del carburante e di rimozione della nave, che, allo stato attuale non sono quantificabili, comunque tanto.
Poi c'è il danno di immagine che colpirà la compagnia armatrice, la marineria italiana, ed il mondo delle crociere tutto: è ipotizzabile un calo delle prenotazioni anche dei due principali competitor di Costa, RCCL e MSC.
Infine...
Costa era in procinto di ordinare due nuove unità, mi sembra di 140000 tsl, a Fincantieri, che a sua volta stava agognando questa commessa come extrema ratio per uscire da una crisi nerissima.
Secondo voi, queste navi verranno ordinate???

Quindi i danni della demenza dello Schettino (e di altri se verranno eccertati), non sono facilmente quantificabili, ma sono enormi.
 
Ultima modifica:
I

Italian Cruiser

Guest
Si è parlato di perdita per Carnival Corporation stimata in 93 milioni di dollari per il mancato esercizio di Costa Concordia nell'anno in corso... così è stato riportato dai Media.

E per il mancato esercizio della nave... c'è poco da fare. Concordia avrebbe potuto essere integrata da una nave Carnival... ma visto che queste vendono bene ai Caraibi... un'operazione del genere... non avrebbe commercialmente senso.

Domanda... sono particolarmente lunghi i tempi dei rimborsi da parte delle Assicurazioni in casi del genere ?
 

proteus75

New member
dal mio profilo facebook, il mio pensiero sui rimborsi. Magari a tanti di voi sembrerà sbagliato, ma è solo il mio pensiero.

"Mio commento sul rimborso ai naufraghi della Costa Concordia, concretizzato in 11k + 3k euri. Capisco che stavano per annegare, ma già a me ieri sembravano pure assai ^^. Gli americani son abituati alle causa milionarie, ma in America le cose son diverse che nel nostro vecchio continente. Io non c'ero a bordo, posso pure capire il panico, l'ansia, il fatto che magari non saliranno + su di una nave, ma non credo sia diverso da quando io salì per la prima volta a Gardaland, sul treno spericolato, quello dei Mammout, dove persi almeno 10 anni di vita. Magari gli americani saranno risarciti in maniera diversa dagli europei, ma cercare di lucrare da questa esperienza negativa, alle spalle di una società, la Costa, è da perfetti italiani, sciacalli. A dire il vero forse la mia è quasi invidia...."
 

wind

New member
la richiesta sarebbe di 460milioni di dollari, sembra per 3 coppie di cui una italiana (se i nomi riportati dalle agenzie italiane sono corretti la coppia italiana è stata già a porta a porta).
A livello legale è tutto molto complicato, perchè da contratto ( ovvero il biglietto) il foro competente per costa è genova. Alcuni avvocati americani invece tentano di spostarlo in america, parlano di biglietto non valido come contratto, di condizioni del biglietto di cui il passeggero non era a conoscenza.
Il motivo di tutto ciò un avvocato americano l'ha detto durante una trasmissione: la parte lesa non deve pagare niente ma il difensore legale si tiene una percentuale.
 
G

gianniriga

Guest
la richiesta sarebbe di 460milioni di dollari, sembra per 3 coppie di cui una italiana (se i nomi riportati dalle agenzie italiane sono corretti la coppia italiana è stata già a porta a porta).
A livello legale è tutto molto complicato, perchè da contratto ( ovvero il biglietto) il foro competente per costa è genova. Alcuni avvocati americani invece tentano di spostarlo in america, parlano di biglietto non valido come contratto, di condizioni del biglietto di cui il passeggero non era a conoscenza.
Il motivo di tutto ciò un avvocato americano l'ha detto durante una trasmissione: la parte lesa non deve pagare niente ma il difensore legale si tiene una percentuale.

I fori competenti possono essere diversi, ma questi sono tecnicismi che in questo forum possono non appassionare. Il punto è quello del risarcimento, legittimo, che deve essere tale, ossia compensazione di un danno effettivamente patito, ancorché difficile da quantificare. Se la legittima richiesta di risarcimento sconfina nella speculazione allora parliamo d'altro...
 

prof

Staff Member
Arrivati alla duecentesima pagina di questa discussione, mi è venuta voglia di fare un punto.
Il destino di Costa mi pare ancora appeso a un filo: ci sono tre fronti aperti, ognuno dei quali
può evolvere positivamente oppure spalancare un burrone sotto i piedi della compagnia
e dei suoi manager. Ecco le ipotesi estreme.
FRONTE PENALE
Finora gli indagati sono solo il comandante Schettino e il suo vice Ambrosio. Nonostante
il richiamo della Procura generale, la Procura di Grosseto procede con i piedi di piombo. Molto dipenderà
dall’ascolto della “scatola nera”.
Ipotesi A: emergono responsabilità anche della compagnia, vengono indagati i manager sia per il temerario inchino che per il ritardato allarme di quella notte, che per la disorganizzazione dei soccorsi. Le conseguenze di questa ipotesi sono ovviamente pesantissime, pensate allo scenario di un processo con i vertici della compagnia alla sbarra.
Ipotesi B: la Procura esclude che i manager di Costa abbiano avallato il comportamento di Schettino
o autorizzato l’inchino, emerge con forza che l’equipaggio si è comportato con onore e secondo
tutte le normative sui soccorsi. La compagnia resta dunque nel processo penale solo come parte lesa.
INQUINAMENTO. Ipotesi A: il relitto della Concordia si inabissa, il carburante fuoriesce e inquina l’Isola del Giglio provocando un disastro ambientale catastrofico con maxi-richieste di indennizzo.
Ipotesi B: il recupero del carburante procede speditamente e a fine febbraio, come previsto, l’operazione si conclude del tutto. L’ambiente è salvo.
RISARCIMENTI. Ipotesi A: non si arriva all’accordo sugli indennizzi. La competenza viene trasferita
ai tribunali americani e la compagnia è condannata a risarcimenti da centinaia di milioni di dollari.
Ipotesi B: la gran parte dei naufraghi accetta la proposta dei 14 mila euro, si arriva anche a una
transazione con i familiari delle vittime, la copertura assicurativa copre gran parte degli esborsi.

Come si intuisce, a due settimane dal naufragio moltissimo è ancora da chiarire e davvero è difficile
fare previsioni. Anche per questo l’argomento continua a “tirare” sui media e su internet.
 
Ultima modifica:
G

gianniriga

Guest
Tra le ipotesi formulate da Prof, credo che la più temibile, per la compagnia, sia l'ipotesi A del paragrafo "inquinamento". Decisamente meno noie deriverebbero da un eventuale coinvolgimento dei manager nell'inchiesta penale.
 

paolo67

New member
infatti il radio giornale stamane ha annunciato una richiesta di rimborso di una famiglia di Miami di 460 mln di euro
quando al Cermis hanno provocato una strage,tutti questi indennizzi da centinaia di milioni non li ho visti,anzi.....e non ce li hanno neanche fatti processare......
 

BEPPE50

New member
Scusate se posso vorrei domandare ai più informati < in una discussione tra amici,ce la siamo posta ma non abbiamo nozioni di causa> se una simile tragedia fosse avvenuta con altre compagnie battenti bandiera estera < vedi Panama ecc.> la rapidità e garanzia dei rimborsi e dei risarcimenti sarebbero così come del caso della Costa Crociere ?.
Il viaggiare con C.C. battente bandiera Italiana e un punto favorevole di garanzia per loro clienti ?.
Scusate,saluti.
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Il "Dopo" Concordia; gli aspetti assicurativi

Scusate se posso vorrei domandare ai più informati < in una discussione tra amici,ce la siamo posta ma non abbiamo nozioni di causa> se una simile tragedia fosse avvenuta con altre compagnie battenti bandiera estera < vedi Panama ecc.> la rapidità e garanzia dei rimborsi e dei risarcimenti sarebbero così come del caso della Costa Crociere ?.
Il viaggiare con C.C. battente bandiera Italiana e un punto favorevole di garanzia per loro clienti ?.
Scusate,saluti.

Il foro competente per eventuali cause o reclami per Costa è in Italia, non ricordo dove ( potrebbe essere Genova ); se fosse stato a Nassau o in qualche altro luogo simile, le cose sarebbero state senz'altro più difficili.
Ciao
 

fandelmare

New member
Arrivati alla duecentesima pagina di questa discussione, mi è venuta voglia di fare un punto.
Il destino di Costa mi pare ancora appeso a un filo: ci sono tre fronti aperti, ognuno dei quali
può evolvere positivamente oppure spalancare un burrone sotto i piedi della compagnia
e dei suoi manager. Ecco le ipotesi estreme.
FRONTE PENALE
Finora gli indagati sono solo il comandante Schettino e il suo vice Ambrosio. Nonostante
il richiamo della Procura generale, la Procura di Grosseto procede con i piedi di piombo. Molto dipenderà
dall’ascolto della “scatola nera”.
Ipotesi A: emergono responsabilità anche della compagnia, vengono indagati i manager sia per il temerario inchino che per il ritardato allarme di quella notte, che per la disorganizzazione dei soccorsi. Le conseguenze di questa ipotesi sono ovviamente pesantissime, pensate allo scenario di un processo con i vertici della compagnia alla sbarra.
Ipotesi B: la Procura esclude che i manager di Costa abbiano avallato il comportamento di Schettino
o autorizzato l’inchino, emerge con forza che l’equipaggio si è comportato con onore e secondo
tutte le normative sui soccorsi. La compagnia resta dunque nel processo penale solo come parte lesa.
INQUINAMENTO. Ipotesi A: il relitto della Concordia si inabissa, il carburante fuoriesce e inquina l’Isola del Giglio provocando un disastro ambientale catastrofico con maxi-richieste di indennizzo.
Ipotesi B: il recupero del carburante procede speditamente e a fine febbraio, come previsto, l’operazione si conclude del tutto. L’ambiente è salvo.
RISARCIMENTI. Ipotesi A: non si arriva all’accordo sugli indennizzi. La competenza viene trasferita
ai tribunali americani e la compagnia è condannata a risarcimenti da centinaia di milioni di dollari.
Ipotesi B: la gran parte dei naufraghi accetta la proposta dei 14 mila euro, si arriva anche a una
transazione con i familiari delle vittime, la copertura assicurativa copre gran parte degli esborsi.
Come si intuisce, a due settimane dal naufragio moltissimo è ancora da chiarire e davvero è difficile
fare previsioni. Anche per questo l’argomento continua a “tirare” sui media e su internet.

Condivido Prof ma aggiungo che l'argomento oltre a "tirare" sui media ecc. continua anche troppo spesso ad essere mistificato, contaminato, strumentalizzato ecc. ecc.
A proposito, poi, della malaugurata ipotesi inquinamento mare e coste, che si sa in termini di risarcimento dei precedenti casi per es. petroliere? Grazie.
 

allocci

New member
Il foro competente per eventuali cause o reclami per Costa è in Italia, non ricordo dove ( potrebbe essere Genova ); se fosse stato a Nassau o in qualche altro luogo simile, le cose sarebbero state senz'altro più difficili.
Ciao
Sarebbe stato un'imprese altro che ardua.. ecco perchè "Gli sciacalli" non hanno accettato quello corrisposto da Costa, ma vedremo, per chi non ha subito danni fisici o morte, lo reputo un indennizo equo, mi chiedo, ma in più c'è il rimborso della crociera e il 30% di sconto per un'altra?????
 

AlbySy

New member
Sarebbe stato un'imprese altro che ardua.. ecco perchè "Gli sciacalli" non hanno accettato quello corrisposto da Costa, ma vedremo, per chi non ha subito danni fisici o morte, lo reputo un indennizo equo, mi chiedo, ma in più c'è il rimborso della crociera e il 30% di sconto per un'altra?????

Il comunicato ufficiale di Costa recita che coloro che non hanno subito danni fisici...

- un importo forfettario di euro 11.000 a persona a titolo di indennizzo, a copertura di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti, ivi inclusi quelli legati alla perdita del bagaglio e degli effetti personali, al disagio psicologico patito ed al danno da vacanza rovinata;
- il rimborso integrale del valore della crociera, comprensivo delle tasse portuali;
- il rimborso dei transfer aerei e bus, inclusi nella pratica crociera;
- il rimborso totale delle spese di viaggio sostenute per il rientro;
- il rimborso di eventuali spese mediche sostenute;
- il rimborso delle spese sostenute durante la crociera.

Non parla del 30% di sconto su future crociere. Questo discorso se non ricordo male vale solo per coloro che non hanno potuto partire con Concordia.
 
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