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- " Il fascino del Nilo e le suggestioni del deserto...un viaggio nel tempo "

Si è vero, è impegnativo... ma mi hai fatto venire in mente un ricordo proprio della nostra crociera sul Nilo.

C'era con noi un signore anziano, senza una gamba dal ginocchio in giù e in sedia a rotelle, con la badante (ben piazzata, ad essere sinceri).; avevamo subito erroneamente pensato (e me ne vergogno ancora oggi) che sarebbe stato di peso per questa "avventura" tra voli, bus, sterrati, saliscendi, scalinate.
Non si perse una sola escursione, persino nella sabbia fine di Mephis e Saqqara si faceva trascinare in sedia finché si poteva e poi se la faceva con il bastone.
Continuava a dire che non poteva "parcheggiarsi" perchè aveva ancora troppo da vivere.

Diventò la "mascotte" del gruppo, anzi era più informato di noi e ogni tanto trascinava in qualcosa di alternativo (tipo farsi vestire da "sfinge in carrozza" alla festa in nave o partecipare all'allegro arrembaggio della cucina quando ci siamo fatti una aglio,olio, peperoncino stufi della serata con cibi locali).
Posso affermare con assoluta certezza che si godette il viaggio (e noi con lui) fino al ritorno in Italia.

Grazie blue per aver condiviso questa bella esperienza, soprattutto in questi momenti di sconforto è spunto di riflessione e serve a tirar su l'umore! Grazie, sono le parti che più preferisco leggere in un diario oltre le varie tappe e informazioni!
 
Certo che vedere queste meravigliose immagini non resisti a dire 'no non posso andare' speriamo che la situazione vaccino avvenga al più presto e si possa tornare a viaggiare....
 
Iside...la bella



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Qui la vediamo raffigurata in un prezioso gioiello facente parte del pettorale di Tutankhamon, mentre indossa un prezioso abito e con il capo adorno del simbolo del suo nome, un trono.
Per lo più ritratta in ruoli protettivi, indissolubilmente legata nel mito al fratello- marito Osiride, Iside fu anche oggetto di culto individuale molto popolare. In età tolemaica assunse particolare rilevanza e fu annoverata tra le massime divinità egizie. Venerata con il marito Osiride ad Abido durante tutto il periodo dinastico, e con pochi altri dèi, quali Min ( in altri siti ), Iside ebbe nel periodo tolemaico il proprio luogo di culto a File, un'isola sita a 8 km a sud di Assuan e legata alla tomba simbolica di Osiride sulla vicina isola di Biga.

File fu sommersa dalle acque del Lago Nasser dopo la costruzione della grande diga di Assuan negli anni 60. L'UNESCO e le autorità egiziane fecero smantellare i monumenti che vi sorgevano per trasferirli sulla vicina e più elevata isola di Agilkyia al riparo delle acque. A File fu incisa l'ultima iscrizione geroglifica, risalente al 394 d.C.

Ed è a File che siamo diretti, ancora una volta immergendoci nella navigazione attraverso il Nilo e le innumerevoli isole che affiorano tra le acque....


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Impossibile descrivere le emozioni provate ad ogni ansa del fiume, per ogni bagliore che i raggi del sole sull'acqua rivelano ciò che per noi tutti è stupore e meraviglia. Anche a distanza di secoli, il Nilo riesce a trasmetterci ciò che per gli antichi era ed è : pura Magia.


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Il paesaggio sebbene sembri uguale non lo è. Addentrandoci sempre più a sud e lontani dalla frenesia della città, visibile anche nelle acque trafficate prospicienti i grandi Hotel che si affacciano sullo specchio d'acqua, ritroviamo per incanto la magia di un paesaggio sempre più assorbito , quasi inghiottito dall'avanzare del deserto. I colori cambiano lasciandoci alle spalle le macchie di verde che qua e là svettano tra le rocce, per addentrarci sempre più in quel mondo fatto di blu intenso dell'acqua, del cielo e dell'ocra che dominerà prepotentemente per esplodere nell'ora del tramonto....


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Ci avviciniamo all'isola....e il silenzio qui è più totale che mai.....




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....il Viaggio continua........
 
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Tempio di Philae


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Giungiamo al piccolo imbarcadero, aspettiamo che la guida effettui le formalità di rito per l' ingresso al sito e...siamo solo noi. Anche qui una fortunatissima combinazione di essere l'unico gruppo presente su questa isola piccolissima!

Il silenzio è totale, nessun rumore sovrasta l'eco delle acque che scorrono attorno a noi....questo, come il sito di Abu Simbel è ciò che mi torna molto spesso alla mente, dopo questi lunghi mesi che mi separano da questo viaggio. È proprio vero, la magia di questi luoghi sono anche i lunghi silenzi che abbracciano le ore del giorno e che aumentano a dismisura la bellezza di un luogo...e qui di bellezza ce n'è parecchia.

Il tempio, visto da fuori e da lontano è molto vasto, ma ci saranno spazi attorno, altrettanto interessanti.

Si trova a sud della città di Assuan, oltrepassata la prima cateratta, quest'isola sorge dalle acque blu del Nilo. È l'isola di File, che ospita un grande tempio dedicato a Iside, sposa di Osiride e madre di Horo.
La scelta di erigere un tempio in onore alla dea in questo luogo è probabilmente dato dalla vicinanza dell'isola di Biggeh, dove si riteneva riposasse il corpo di Osiride.

I più antichi monumenti locali sono dovuti a un sovrano della XXX dinastia, Nectabeo I, che fece costruire un portale e un chiosco per Iside, forse nei pressi di un luogo di culto molto più antico, del quale non rimane traccia. Verso il 250 a.C.l'edificio fu trasformato da Tolomeo Il il Filadelfo in un grande centro di culto, attorno al quale sorsero diverse costruzioni.

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L'approdo all'isola avveniva nella parte meridionale, non lontano dal chiosco di Nectabeo I; si procedeva poi lungo i due portici che conducono al tempio....

Lo facciamo anche noi...;)
Per me è emozionante saper di percorrere un suolo calpestato da antichi Faraoni, sacerdoti o anche comuni persone che appartengono al passato, quel passato di cui troviamo tracce sui libri di storia.
È emozionante toccarla la storia, viverla cercando di penetrare attraverso i luoghi i suoi aspetti più profondi.....

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Oltrepassato il primo pilone, si accede a un grande cortile, sul fondo del quale si trova un secondo pilone. Nel lato occidentale della corte è situato un mammisi, al cui interno Iside dava alla luce il figlio Horo, con il quale si identificavano i faraoni d'Egitto. Le decorazioni infatti presentano scene relative alla nascita del dio falco. Nel lato orientale del cortile, un portico colonnato ospita sei piccole sale; la più vicina al pilone contiene le scale che portano al tetto del tempio, dove si trovano alcune cappelle di culto in onore di Osiride.


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Una mappa del sito archeologico del tempio.

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Legenda:

A - Tempio di Iside
B - Chiosco di Nectabeo I
C - Tempio di Arensnufi
D - Cappella di Manduli
E - Tempio di Imhotep
F - Chiosco di Traiano
G - Tempio di Hathor

1 - Portici diretti al Tempio di Iside
2 - Primo pilone
3 - Cortile
4 - Mammisi
5 - Secondo Pilone
6 - Atrio ipostilo
7 - Cella

Con la mappa potrete seguire meglio....;)
Con le ultime immagini postate siamo esattamente nel cortile contrassegnato con il numero 3.
L'ultima immagine con le colonne e i capitelli raffiguranti Hathor, è il Mammisi, i capitelli vengono chiamati Hathorici, raffiguranti il volto della dea. Hathor era la dea che proteggeva la nascita.







....il Viaggio continua......
 
Oltre il secondo pilone ci addentriamo nel cuore del tempio....

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Il secondo pilone,simile al primo ma non parallelo a questo, massiccio alto ben 22 metri e largo 38,dà accesso all'area chiusa del tempio, e dietro il quale si trova una sala ( o atrio) ipostila, composta con dieci colonne. In origine erano completamente dipinte, come un po' tutti i templi Egizi, a colori vivaci ora ne vediamo solo alcune tracce. Il soffitto è anch'esso decorato con raffigurazioni a carattere astrologico con raffigurazioni di imbarcazioni che navigano in cielo e presenta il repertorio delle ore corrispondenti alle tappe del percorso del sole.
Questo è un luogo cosmico, con decorazioni mitiche e astrologiche legate alle leggi celesti di Iside.
La conoscenza delle regole dell'astronomia sacra era la condizione necessaria, indispensabile, per accedere al naos a dodici stanze, tanti quanti i segni dello zodiaco.

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Da questo ambiente si arriva alla cella, dove era custodita la statua della divinità residente nel tempio.


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La sacralità del luogo si percepisce anche qui, è palpabile nell'aria, è visibile nei tanti simboli geroglifici che si ripetono come forma visiva per noi, ma che per coloro che li hanno creati erano inni di gloria alla dea.

Sono inoltre presenti una cripta e, sul tetto, una cappella consacrata a Osiride , (ambedue non accessibili a noi), decorata da scene che rappresentano la liturgia relativa al dio.

Questo tempio fu l'ultimo bastione dell'antica religione egizia, il luogo in cui fu incisa l'ultima iscrizione geroglifica, nel 437 d.C., e rimase l'unico tempio in cui i sacerdoti egizi poterono officiare i rituali mentre si diffondeva il cristianesimo.

Nel 535 l'imperatore Giustiniano fece chiudere definitivamente il complesso: gli scribi e i sacerdoti furono allontanati, le porte del santuario sfondate e il tempio rimase alla mercé degli eremiti cristiani.
Il naos fu profanato e la sala ipostila divenne chiesa cristiana.


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In questa immagine si vede chiaramente la trasformazione in chiesa, sul fondo l'altare e alle spalle la nicchia del tabernacolo con l'emblema della croce.

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L'emblema della croce è inciso anche sulle colonne della sala ipostila.




La necessità di un serbatoio idrico di acque per l'irrigazione durante le stagioni di secca, portò alla costruzione alla fine del 1800, della prima diga di Assuan. Una sciagura per l'antico monumento che rimaneva sommerso per molti mesi all'anno ( i segni sono ancora visibili sulle pareti).
Nel 1960, il problema aumentò, una nuova minaccia derivò dalla costruzione della seconda diga, che diede origine al lago Nasser. Al completamento dei lavori l'antico tempio sarebbe scomparso definitivamente, quindi la decisione per la sua salvaguardia era di spostarlo su una vicina isola. Il trasferimento avvenne sull'isola di Agilkia: ogni singola pietra fu numerata e la sua posizione annotata per consentire la ricostruzione fedele. Operazione lunga che durò quasi 10 anni!

Il complesso come avete potuto notare è un insieme di templi, il maggiore dei quali è dedicato alla dea Iside e caratterizzato da un apparente " disordine" degli elementi che lo compongono.
Ciascun'area presenta asse e orientamenti propri....cosa strana per i perfetti costruttori egizi...anche i colonnati non sono paralleli, ma ogni caratteristica ha la sua ragione d'essere: Iside incarna la vita e la vita non è razionale né simmetrica né parallela...;)


Qualche altra immagine delle splendide decorazioni delle celle più nascoste del tempio.

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L'ora del tramonto avvolge con i suoi magici colori l'aria attorno a noi, un momento unico di contemplazione da godersi ancora una volta seduta in solitudine ai piedi del colonnato che circonda questo tempio.

Ogni fatica della giornata trascorsa, l'ennesima di tante passate, svanisce poiché l'animo è intriso di tanta bellezza che appaga più di ogni cosa......ecco perché mi piace viaggiare.....



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....il tempio di Philae non termina qui....




....il Viaggio continua....
 
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Lo spazio attorno al tempio non è vuoto ma presenta alcune costruzioni edificate negli anni a venire dopo la nascita del tempio, vi mostro qualche immagine...

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Avremo tutto il tempo per girare la piccola isola in tranquillità; prima del calar del sole ci apprestiamo a scendere all'imbarcadero dove il nostro piccolo battello ci attende. Con noi saliranno due venditori di souvenir , devo dire molto educati hanno chiesto il permesso alla nostra guida... Sono oggetti di poco valore ma di squisita fattura, alcuni fatti in legno ...molto carini.

Giungiamo sulla riva dove è ad attenderci il nostro bus, l'aria si è leggermente rinfrescata , prima di giungere in nave, passeremo da un negozio di profumi. Qui ad Assuan sono fabbricati i profumi più costosi con fragranza di fiori soprattutto il fior di loto, che ha doppia valenza simbolica in Egitto.
Vengono commercializzati dallo stato e solo in negozi certificati vengono venduti direttamente al pubblico. Altro in commercio non esiste e non fidatevi, sono solo contraffazioni.
Sono molto forti, in pratica sono essenze pure che devono essere diluite...ma nessun problema un'assistente spiegherà le giusti dosi ;) ..usciremo carichi di pacchetti ...profumati.

È calato di colpo il buio....ma la città è più viva che mai. L'aria è carica di suoni che come il rintocco delle nostre campane, si ripercuote nell'aria ... È l'ora della preghiera ed un canto melodioso lontano ci ricorda dove siamo. Frenetiche le corse dei mezzi carichi di persone che rientrano nelle proprie case dopo una giornata di lavoro....le osservo da dietro i finestrini del bus.....


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Ci attenderà una serata, l'ultima a bordo della nave che ci ha accompagnato in questo lungo viaggio. Una serata allietata da musiche e balli prettamente arabi, accompagnati naturalmente dalla squisita cucina locale e dai prelibati dolci.A conclusione....il saluto a Hesham, il nostro super egittologo, uno scambio di email per tenerci in contatto per una prossima visita in un viaggio futuro che abbiamo cercato già di pianificare con lui. Si è dimostrato una guida più che valida, innamorata del proprio Paese e del proprio lavoro. Una persona squisita che....mi ha sopportato :p rendendosi più che disponibile a domande e richieste.
Lo ritroveremo al mattino, sulla passerella per l'ultimo saluto a ciascuno di noi. Grazie è poco !!!

Qualche scatto qua e là di questa ultima giornata....ma, non ultima in quanto proseguiremo il nostro viaggio ancora denso di sorprese.....


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....il Viaggio continua....
 
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Di primo mattino dopo aver fatto colazione, prendiamo commiato da quella che è stata la nostra casa per questa settimana che rimarrà impressa a lungo nella mia memoria. Il comandante, sempre presente, affabile con tutti e che si prestava ad ogni domanda, curiosità e anche stamattina è lì a salutarci con gli altri dello staff....tutti meravigliosi!

Alla fine della passerella il mitico Hesham, sorridente con quel suo modo di guardarti serio, quando non lo stavi ad ascoltare ma che comunque dopo un rimprovero bonario, sapeva con un sorriso riconquistarti. Siamo stati fortunati ad averlo con noi non potevamo sperare di meglio.
Ci dice, testuali parole " mi mancherete!!"....non so se nel bene o nel male...;),lo abbiamo messo duramente alla prova! Quel che è certo... è che, mancherà a tutti noi!

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Qualche piccola curiosità sulle modalità di sbarco. All'inizio del diario vi avevo premesso che l'organizzazione a bordo ricalca, seppur in modalità ridotta, l'accoglienza a bordo delle navi da crociera che tutti noi conosciamo. Allo sbarco, con tutta calma e dopo la colazione, siamo stati invitati a mettere le nostre valigie all'esterno della cabina e le abbiamo ritrovate nell'area adiacente al bus; dopo averle riconosciute si consegnano agli addetti che le posizionano nel vano portabagagli del bus. Certo, tutto molto semplice poiché solo il nostro gruppo sbarcava e anche per il numero irrisorio di cabine in nave.
Le eventuali spese a bordo supplementari si saldano alla reception o la sera prima o la mattina stessa.

Ci viene consegnato un sacchetto da viaggio con acqua del cibo preparato in nave per affrontare il viaggio nel deserto.....un altro deserto che naturalmente non vedo l'ora di attraversare!

Le ore del mattino , le prime ore hanno sempre un qualcosa di magico ovunque io mi trovi, sono in assoluto , quel momento in cui mi sento in pace con il mondo...qui a maggior ragione poiché il mondo sembra fermo sull'orlo del tempo.

Qualche immagine di ciò che vedo....un fiume, quello stesso che ieri e l'altro ieri navigavo, ma visto da un' altra angolazione....

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Lasciamo Assuan per immergerci nei sobborghi solitari affiancati qua e là da villaggi , case di fango con tetto in canne....e siamo solo alla periferia della città. Risaliamo il fiume verso Edfu e da lì ci spingeremo nell'interno in ciò che ancora è reso fertile dal Nilo. Lunghe strisce di terra coltivata a canna da zucchero, passiamo attraverso villaggi dal nome impronunciabile, vediamo spaccati di vita, se tale la possiamo definire agli occhi nostri.... Eppure per loro è vita. A noi sembrano immense baraccopoli e restiamo sgomenti. È questo il vero volto dell'Egitto fuori dai consueti tour di città e monumenti noti. Il vero volto fermo su quell'orlo di tempo che ci separa in ciò che noi tutti chiamiamo civiltà. Il paragone diviene innegabile e ci chiediamo come possano vivere in questa povertà.


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Gli ultimi lembi di verde ci abbandonano e comincia la " pietraia" di ciò che è il Deserto Orientale.....



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....il Viaggio continua....
 
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La parte di deserto che va dalle sponde del Nilo verso il mar Rosso è il paesaggio che avremo per buona parte della giornata. Vi sono tre autostrade , chiamiamole così, che "solcano" le alture e le pianure e che mettono in comunicazione i grossi centri sul corso del Nilo e la costa che si affaccia sul Mar Rosso.
In passato ho già attraversato questo deserto e con precisione la tratta da Luxor a Safaga. Strada lunga che si snoda in mezzo ai monti, più corta comunque della tratta tra Edfu e Marsa Alam...si, perché è qui che siamo diretti per.. come si suol dire, ritemprarci dalle fatiche e trascorrere alcuni giorni in relax.

Il deserto orientale è composto da un altopiano sabbioso che s' innalza bruscamente dalla vallata del Nilo e si estende per 80/ 170 km fino alle colline, così vengono chiamate, del Mar Rosso. In pratica consiste in una catena montuosa che si sviluppa da nord( Suez) verso sud fino al confine con il Sudan. La sua cima più alta raggiunge circa i 2200 metri.
Oltre queste montagne, vi è una fascia costiera di pianura desertica che corre lungo le sponde del Mar Rosso, parallela alla costa.

Il paesaggio è variegato e mai uguale....

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La parte a settentrione di questo altopiano è formata da calcare, ed è composta da colline che si estendono da Suez, fino all'ansa del fiume dove sorge Luxor. La restante parte, quella che percorreremo noi, è di arenaria profondamente segnata da burroni e separate da wadi, molto difficili da attraversare. Tutta questa zona, soprattutto nelle profondità delle spaccature è abitata da piccole tribù di nomadi.


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Lungo il percorso non abbiamo trovato oasi ma sicuramente la zona ricevendo numerose precipitazioni annue, molte di più del settore occidentale, ha riserve d'acqua sufficienti per permettere la vita degli abitanti ed anche qualche sporadico albero, qualche palma ma soprattutto arbusti non molto alti.

È questo il deserto che ha in sé, tante risorse naturali : campi petroliferi, giacimenti di tungsteno, fosfato, amianto, urano, manganese e oro.
Nelle colline presso il mar Rosso si estrae dalle rocce l'alabastro, il porfido, il granito e la pietra arenaria....tutti siti che venivano sfruttati già al tempo dei Faraoni.

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Lo percorriamo durante l'intera mattinata, la strada non si presenterà buona per tutto il percorso, poiché stanno facendo lavori di riqualificazione e aggiungendo altre corsie ci rallenterà un po', ma alla fine giungeremo a destinazione.
Lungo il percorso una breve sosta all'Autogrill....[emoji16]....non aspettatevi chissà che'....molto suggestivo comunque nel mezzo del nulla...

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La botta è atroce! Passare dall'aria condizionata del bus all'aria rovente sotto un sole accecante è devastante anche solo per poco tempo. Si scende per qualche minuto giusto per sgranchirsi le gambe e... l'espresso, bhe'... lasciate perdere va'...che è meglio.

Qualche scatto suggestivo...ed anche qui, il panorama non è mai uguale.

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L'arrivo a Marsa Alam....non aspettatevi nulla di particolare. Non è una città è solo un borgo di case sparse qua e là, sembra quasi un quartiere dormitorio. La guida o meglio, l'accompagnatore che ci è stato assegnato, spiega che la maggioranza delle persone lavora nel turismo nei vari resort sparsi per tutta la costa.


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Comincia a vedersi l'azzurro intenso del mare un sollievo per noi e per i nostri occhi...

A questo punto la meta è raggiunta arriviamo a destinazione...


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Il diario per come lo intendo io finisce qui, non mi dilunghero' oltre se non con qualche immagine....

Il Viaggio finisce quando lo scopo per cui è nato per me è raggiunto. Il mio più grande desiderio è stato appagato: ritornare sui miei passi...ci torno spesso, perché non tutto si svela completamente e occorre una seconda volta ; in più, ho potuto coronare il mio sogno di completamento della conoscenza​ di questa civiltà.
Tutto il resto...Mar Rosso, resort è solo riposo....il viaggio, quello vero, intenso è laggiù tra le anse del Nilo.

Le immagini e poi le considerazioni finali.


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Perché scegliere l'Egitto?....le motivazioni sono tante.
È una tra le regioni più affascinanti dell'Africa; È l'immenso palcoscenico della storia, esibisce scenari di pura bellezza nel paesaggio e nei capolavori artistici straordinari....

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...la Valle dei Re, delle Regine sino ai templi più remoti di Abu Simbel, i templi in riva al Nilo...Philae, Edfu, Kom Ombo e il fascino indiscusso che ci riporta al periodo coloniale di Luxor, città fantastica che tra presente e passato ha la capacità di travolgerti con la sua magica atmosfera....

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...per ultimo ma non ultimo nella lista delle scelte...il Nilo.


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Da millenni il suo lento fluire contraddistingue le mille facce di una regione meravigliosa. Una terra colorata e sorprendente che gli antichi definivano la regione rossa e nera; per evocare i contrasti che la caratterizzano.
Rossa, come le brucianti distese desertiche, nera come lo scuro sedimento di limo lasciato dal Nilo....

Tutto questo aggiunto al mio essere amante persa dell'archeologia mi ha portato sin qui. Non è la prima volta in questa terra, non sarà l'ultima perché​ quando la vedi ti entra prepotentemente sotto la pelle, nella mente e non ti lascia più.

Amo viaggiare per mare e per terra e trovo che questa formula sia la migliore che si possa avere per assaporare ciò che si incontra lungo il cammino....anche la conoscenza delle persone, i compagni di viaggio di questo viaggio. Il poter condividere con loro momenti unici... Ricordo la mia cara amica Elvira ( che qui saluto) abbiamo fatto gli stessi studi che ci hanno portato sin qui, accomunate dallo stesso amore per l'arte legata ad un lontano passato.
Il ricordo emozionante mentre scendevamo nelle viscere della terra e gli occhi che brillavano alla vista di quelle meraviglie e l'emozione di entrare attraverso una fenditura tra la roccia di un immenso sarcofago.... un'esperienza unica che ci ha viste protagoniste di un sogno.... è ancora vivo sulla pelle e nella memoria.
Davide, compagno aggiunto quasi all'ultimo minuto...:p, mai stato in questa terra, ma credo che l' Egitto lo abbia saputo conquistare con le sue immense bellezze, i panorami, i deserti.

Credo che presto, considerate le problematiche attuali, ritorneremo laggiù per un nuovo straordinario viaggio.

*********​


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" È la tarda mattinata quando lasciamo l'oasi di verde nel deserto di sabbia... Il mare oggi ha un colore tutto particolare, ci accompagna durante tutto il percorso di avvicinamento all'aeroporto di Marsa Alam. Un miraggio nel deserto dove non c'è nulla. Procedure di controllo e poi via verso il cielo......

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E mi ritrovo a sorvolare quest'immensa terra color ocra...il deserto è anche da quassù, stupefacente .......


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...sono sensazioni strane quelle che ci pervadono quassù, è un misto di meraviglioso stupore ma anche.... nostalgia..."


....Il senso della ricerca sta nel cammino fatto e non nella meta!
...il fine del viaggiare è il viaggiare stesso
e non l'arrivare.....


(T.Terzani)



....un saluto, e grazie per la pazienza che avete avuto nell'attendere la fine del Viaggio.
 
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Adesso capisco quanto mi ha raccontato un conoscente, che ha visto alcune persone in visita all'interno delle piramidi piangere per l'emozione...
Non ci credevo, ma evidentemente l'Egitto ti dà questa forte emozione...
 
"quando la vedi ti entra prepotentemente sotto la pelle, nella mente e non ti lascia più"

Hai detto tutto.
Grazie per il viaggio che ci hai fatto intraprendere assieme a Davide nel "mio " Egitto.

Chissà, magari in futuro ci torneremo tutti insieme.

Blue
 
"quando la vedi ti entra prepotentemente sotto la pelle, nella mente e non ti lascia più"

Hai detto tutto.
Grazie per il viaggio che ci hai fatto intraprendere assieme a Davide nel "mio " Egitto.

Chissà, magari in futuro ci torneremo tutti insieme.

Blue



Grazie Oriana anche da parte mia, non so se mai ci andrò ma se così non fosse con le tue foto e descrizioni mi hai fatto innamorare di questa bellissima terra.... Dei suoi abitanti.... Dei suoi colori...
 
Grazie mille Oriana per questo tuo splendido diario. In questo periodo difficile mi hai condotto a ripercorrere con gioia, nostalgia e tantissime informazioni artistiche e storiche, che avevo già dimenticato, il mio recente viaggio sul Nilo e il cui diario ho lasciato in sospeso. Prometto di finirlo, ma con calma, il tempo non mi manca e non mi è mancato, la serenità invece si.
 
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