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- " Il fascino del Nilo e le suggestioni del deserto...un viaggio nel tempo "

salgo a bordo volentieri..e per due motivi ... il primo che il vostro racconto mi fa rivivere il viaggio fatto nel 2002 che mi è rimasto letteralmente nel cuore, il secondo che sto organizzando per Giugno (20 anni matrimonio) un bel giro e questo è uno dei papabili anche se vorrei inserire il Cairo.
Purtroppo, economicamente parlando, con l'aggiunta del Cairo e visto che un tour operator con il quale avevo fatto un mezzo preventivo è fallito, viene una bella cifra...altra meta papabile la Giordania...vedremo !!!

Intanto mi godo il vostro diario...
 
Giugno non é mese per andare in Egitto , moriresti dal caldo e non riusciresti ad apprezzare tutto quel ben di Dio che c'è da vedere.
 
Il periodo migliore per visitare l'Egitto è sicuramente la fascia che va da Ottobre a Febbraio.

Io ci sono andata ad Ottobre, clima ottimo per visitare i templi funerari con una luce meravigliosa.
 
salgo a bordo volentieri..e per due motivi ... il primo che il vostro racconto mi fa rivivere il viaggio fatto nel 2002 che mi è rimasto letteralmente nel cuore, il secondo che sto organizzando per Giugno (20 anni matrimonio) un bel giro e questo è uno dei papabili anche se vorrei inserire il Cairo.
Purtroppo, economicamente parlando, con l'aggiunta del Cairo e visto che un tour operator con il quale avevo fatto un mezzo preventivo è fallito, viene una bella cifra...altra meta papabile la Giordania...vedremo !!!

Intanto mi godo il vostro diario...

Benvenuta a bordo, ti auguro di coronare al più presto questo tuo desiderio!


Ora si continua.....


Eravamo rimasti qui.....


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- Assuan città calma e calda, piena di cose incredibili da vedere: dal Museo Nubiano, la Grande diga, i templi di Abu Simbel e di File, alle isole sulle placide acque del Nilo dall'atmosfera rilassata, al romantico mercato delle spezie. Ci vorrebbero più giorni qui per poter vedere tutto ciò che la meravigliosa zona offre.
L'Egitto è un paese strabiliante pieno di storia e cultura, ma è ad Assuan e alla Nubia che va lo scettro per bellezza dei luoghi e le magnifiche atmosfere che vi si vivono. I templi ipnotici di Abu Simbel e File , fino alle tranquille gite in barca a motore o su una feluca verso le isole che costellano questo specchio di fiume.


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- L' Isola Elefantina è la più grande del Nilo, sebbene sfregiata, rovinata dalla costruzione di grandi hotel, è un luogo bellissimo anche solo per girarci attorno, come abbiamo fatto noi. Alla sua estremità meridionale si trovano le rovine di Abu, il più antico insediamento di Assuan, che contiene il più antico tempio del Regno di Khunum e il tempio di Satet. Nella nostra visita non è contemplata questa possibilità, ma come dicevo poco sopra è veramente impossibile vedere tutto, occorrerebbero più giorni. Sull' argine orientale vicino alle rovine e giù per una rampa di scale, è il famoso nilometro, una delle attrazioni più famose di Assuan, perchè si tratta di un esempio affascinante di come le abilità tecniche di una civiltà che esisteva da più di 3000 anni, abbia escogitato per poter misurare l'altezza delle piene del fiume che dava loro la vita. Gli antichi usavano misurare il livello del fiume di quanto si abbassava e alzava, questo permetteva loro di stimare l'altezza dell'inondazione annuale e quindi poter fare una previsione di stima, sul successo del raccolto.


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Gli scenari che si aprono ai nostri occhi sono molteplici....le sinuosità delle anse del fiume, le pietre levigate, ammorbidite nei contorni dal movimento incessante dell'acqua che le ha scolpite, dando dei caratteri a volte fiabeschi....i colori si sprecano qui. Le striature , i segni delle piene sulle rocce e i paesaggi verdeggianti tra i vari passaggi....


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....e l'ocra del deserto che fa sempre capolino.....


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Dal nostro giro in barca possiamo ammirare nella vicina isola di Kitchener, il Giardino Botanico, molto famoso. Quest'isola un tempo era di proprietà di Lord Kitchener che la trasformò in un giardino verdeggiante, ricco di preziose piante esotiche. La trasformò rapidamente in un paradiso di alberi e giardini accuratamente curati. E' possibile raggiungere l'isola con una feluca o un battello, uno dei tanti che solcano le acque innanzi.

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In tutto questo abbondare di vegetazione, non può sfuggire ai nostri occhi il repentino cambio di visuale e di colori....


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....di quella riva, misteriosa che è il lembo più vicino alla civiltà del Sahara.......



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...Alla sommità di questa collina, un mausoleo si profila nella controluce del quasi tramonto, è il Mausoleo di Aga Khan che spicca sovrastando da lassù tutto il Nilo. Deve essere splendida la visione da lassù! Costruita come tomba dell'Aga Khan, riconoscibile per le sue belle fattezze, l'eleganza delle linee, sobrie, e per l'uso del granito rosa e dell'arenaria....si dice, che per volere della defunta moglie, ancora oggi qualcuno deponga tutti i giorni una rosa rossa presso la struttura....

Le tombe dei Nobili....le avevo lasciate in sospeso all'inizio del post....
Situate sulla sponda opposta a quella dove si sviluppa la città e da dove siamo ancorati noi con la nostra nave. Sono per lo più tombe di antichi Principi egizi risalenti al Vecchio Regno, ma ce ne sono alcune appartenenti al Regno Intermedio e Nuovo Regno. Non visitabili tutte, causa lavori di manutenzione...ma, arrivare lassù, così ci dice la nostra guida, la salita è resa ancora più faticosa su un terreno sabbioso che scivola di sotto ai piedi. Da fare assolutamente nelle prime ore del mattino, come d'altronde è la regola qui, o nelle ore che precedono il tramonto....ma noi ci accontenteremo si vederle da quaggiù!


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....il Viaggio continua.......
 
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Intervengo raramente ma continuo a seguirti ammaliata dai tuo racconti e paesaggi....

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Grazie Monica....sono i luoghi ad essere veramente splendidi.

La nostra prima giornata ad Assuan quasi volge al termine, di ritorno dalla nostra mini crociera tra le meraviglie dell'isola Elefantina, troviamo il nostro bus ad attenderci e ci immergiamo in quel traffico di fine giornata della città. Il tramonto è quasi giunto e passeremo in un attimo, appena il sole tramonta, dalla luce al buio più completo....e sono solo le cinque del pomeriggio.


Qualche scatto della città.



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Immagini scattate velocemente , che riprendono i momenti della giornata ...istanti di vita vissuta in questa grande megalopoli. Assuan consta di 1.240.000 in più o in meno di abitanti. L'istruzione a quanto riferito dalla nostra guida, è molto alta qui....vediamo infatti parecchi bambini all'uscita di qualche scuola. Ma dalle immagini si nota bene anche la giovane età di ragazzi dediti al lavoro e la disparità del modo di vestire delle ragazze. Nell'ultima foto due donne con il burka nero, indumento che non lascia trasparire nulla. Tutto ciò è in contraddizione con altro che abbiamo visto e non ho motivo per non credere alla nostra guida, che diceva dell'alto grado di istruzione delle ragazze, molte di esse arrivano anche a coprire posti di rilievo nelle università. Motivo in più per credere ai forti contrasti che vivono quaggiù. Lo studio viene premiato: se sei bravo a scuola lo stato ti sovvenziona pagandoti gli studi sino all' università.


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Questo che vedete è un taxi collettivo, ne girano tanti qui. All'interno del camioncino stanno sedute le donne, sul predellino fuori i ragazzi. Funziona a a pedaggio su tratte prestabilite, anche per soli pochi tratti. È molto diffuso qui.


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Qui siamo già al calar del sole, non è sera sebbene il buio è completo e siamo al mercato, il Souk di Assuan a pochi passi da dove è ancorata la nostra nave. Da non andare assolutamente da soli, infatti solo un piccolo gruppo di noi con la nostra guida. I venditori qui non sono assillanti come gli ambulanti trovati in questi giorni nei vari siti, sono abbastanza ospitali, invitano a vedere la merce e se non chiedi non ti assillano....ma quando lo fai, devi contrattare fino allo sfinimento!



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......il Viaggio continua.....
 
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:D certo che come assillano i venditori Egiziani......non li battono nessuno..........continua cosi
 
Giugno non é mese per andare in Egitto , moriresti dal caldo e non riusciresti ad apprezzare tutto quel ben di Dio che c'è da vedere.

Il periodo migliore per visitare l'Egitto è sicuramente la fascia che va da Ottobre a Febbraio.

Io ci sono andata ad Ottobre, clima ottimo per visitare i templi funerari con una luce meravigliosa.

si lo so .. infatti io ci sono stata la prima settimana di Marzo e si stava benissimo ... caldo giusto di giorno e freschino la sera ... ma tanto abbiamo optato per un'altra destinazione ... sarà per la prossima volta!

Intanto seguo questo magnifico diario ...
 
- Il deserto...

il blu del lago...

I colori di una regione che ha dell'incredibile...-







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- Queste sono due immagini viste dal cielo di quella regione misteriosa che si spalanca al di là di ciò che normalmente chiamiamo civiltà. È il " dopo Assuan" .... è il deserto... ciò che di più misterioso ed affascinante ci sia.

Sono due immagini molto particolari che hanno destato in me molta curiosità ancor prima di partire, cercando di immedesimarmi in quel luogo.
Ho sognato di essere su quelle rive e di poter vedere con i miei occhi il meraviglioso contrasto che la natura sa fare. Qui ha dato il meglio di sé!

Mi ha sempre affascinato e ha sempre permeato i miei sogni , il desiderio di poter attraversare ( parola grossa) i deserti. È un qualcosa che spesso, molto spesso condiziona i miei viaggi....tanto è vero che mi ritrovo qui.
Ne ho avuto un assaggio, delle emozioni contrastanti e profonde che si provano attraversando il deserto del Sinai, il Wadi Rum in Giordania, il Negev in Israele e il deserto orientale in Egitto.
Deserti molto dissimili tra loro ma che regalano l'esperienza unica, travolgente, entusiasmante che li accomuna : l'essere sola con i tuoi pensieri in un nulla che nulla non è ... così ricco di sensazioni pacate dove l'unico suono è il silenzio e l'unica luce di notte le stelle. Una miriade di stelle...
Ora mi si apre una grande possibilità​....il Sahara!
Dune e dune sconfinate di sabbia... Il mio sogno e non potevo decidere di raggiungere Abu Simbel in aereo, no , non lo potevo fare. Doveva, deve essere per forza il deserto!

La sveglia è molto, molto presto: alle tre del mattino.
La sera prima, nella consueta riunione a bordo con la nostra guida, in molti hanno storto il naso al pensiero della levataccia, non io, anzi, ero elettrizzata tanto che avevo gli occhi spalancati ancor prima del suono della sveglia!
Il personale della nave ci attendeva al bar, una colazione veloce al banco... caffè, cappuccino, succhi di frutta, biscotti e all'uscita, gli inservienti ci hanno consegnato un cestino da viaggio, per una colazione " più corposa" strada facendo....e acqua: Portatevi tanta acqua si scende di più in latitudine e laggiù è veramente caldo.

Per lo sbalzo termico naturalmente alle tre del mattino, eravamo ben coperti, alcuni incappucciati, serve coprirsi per poi togliere a strati una volta giunti laggiù.

Si meraviglia molto il nostro valido accompagnatore della puntualità...devo riconoscere che tutto il gruppo era ben motivato, forse addormentato per una buona parte di tragitto, ma sicuramente entusiasta una volta giunto a destinazione.

Assuan è ancora addormentata. Quasi nessuno per le vie illuminate dalle insegne dei pochi locali e degli hotel. Raggiungiamo i sobborghi, il posto di blocco militare, si deve rallentare....un cenno all'autista e si prosegue per una strada asfaltata sino ad un altro blocco, dove si rallenta ancora. Uno scambio di parole con l' autista ,poi più nulla fermerà il nostro viaggio verso il deserto.
Non meravigliatvi dei posti di blocco, ogni città, cittadina o grande villaggio ne ha, per questioni di sicurezza.

Le ultime luci di Assuan ci salutano...il buio ci inghiotte.

In pochi sono svegli. Cerco di chiudere gli occhi per recuperare un po' di sonno ma è più forte di me, devo guardare....il buio, immaginando cosa c'è al di là....e sperando in cuor mio che il tragitto di ritorno, mi conceda di vedere con la luce del giorno, ciò che ora " mi perdo" con il buio della notte che incombe ancora su di noi.

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Non saprei dire che ora fosse quando si comincia a distinguere qualcosa, non sono colori ma una netta separazione...un'orizzonte piatto...un confine di separazione tra il cielo e il deserto.
Ed è sempre più netta questa linea fino a quando si materializza lontano, un piccolo puntino all'orizzonte.... è l'alba.


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Il levarsi del sole ha del miracoloso e non posso far a meno di immaginare gli antichi Egizi, al loro stupore nel vedere il disco rosso...si rosso, come quello visto e rappresentato nei numerosi geroglifici, è identico. Quanta conoscenza avevano della natura, quanta osservazione avevano verso tutto ciò che li circondava. Certo, per alcuni versi erano fenomeni sconosciuti, misteriosi......a cui loro attribuivano molta importanza. Un'importanza vitale direi, il levarsi del sole era la rinascita alla nuova vita, era il perpetuarsi della vita che sconfiggeva il buio ( la morte) delle tenebre.


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Con le prime luci del giorno, si definiscono meglio le linee, i contorni, ed i primi colori di questo mondo meraviglioso....


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....Il Viaggio continua......
 
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Fotografie meravigliose, piene di fascino...attendo la continuazione.

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mi fai venire la pelle d'oca....... con i tuoi racconti la mente vaga, ricordo quando ho attraversato un pezzo di deserto tra Safaga e Luxor. vedere quei posti sconfinati,riviverli con gli occhi di un "bambino" e memorizzarli nella propria testa per sempre..........ricordo perfettamente anche il ritorno. era notte, ma l'attrazzione nel guardare quei posti non finiva...........il cielo stellato, quei "puntini" luminosi erano molto nitidi. si riusciva a vedere tutta la volta stellata......che belle senzazioni. grazie
 
mi fai venire la pelle d'oca....... con i tuoi racconti la mente vaga, ricordo quando ho attraversato un pezzo di deserto tra Safaga e Luxor. vedere quei posti sconfinati,riviverli con gli occhi di un "bambino" e memorizzarli nella propria testa per sempre..........ricordo perfettamente anche il ritorno. era notte, ma l'attrazzione nel guardare quei posti non finiva...........il cielo stellato, quei "puntini" luminosi erano molto nitidi. si riusciva a vedere tutta la volta stellata......che belle senzazioni. grazie

Ti ringrazio....eh, si, belle sensazioni e bei ricordi. La meraviglia è stata soprattutto la notte, chi si aspettava tutte quelle stelle!!
 
Ma non parlare di stelle!

Ricordo un viaggio in bus, anzi un pullman mezzo sgangherato che attraversava il deserto la sera tardi per rientrare in nave, e le strade buie senza illuminazione dei lampioni, guardando in alto dal finestrino ho visto tutta la costellazione di Orione.


Così tante stelle e le varie costellazioni le ho viste solo lì.

Dai....dai.....vai avanti.
 
Si parlava di stelle perché evidentemente è stato un ricordo che ci ha accumunato. Ma vi è anche chi queste " cose" non le nota e se le nota scivolano via senza lasciare traccia.

Proseguiamo....

Il passare dei minuti, oserei dire, perché dal primo spuntare dell'alba la luce prepotentemente si appropria del mondo, le sagome che sino ad allora a fatica, si è cercato inutilmente di mettere a fuoco, si palesano nella luce ancora incerta del giorno appena nato.

È uno spettacolo.. lunare, non riesco a definirlo con altro aggettivo. La sabbia ancora non ha " preso" il suo colore dorato e onestamente resto lì per lì delusa per l'aspetto troppo " sbiadito".
Il deserto occidentale del Sahara egiziano, ha una conformazione del tutto particolare. Non è solo sabbia, ma qua e là sorgono delle concretazioni di rocce con delle curiose, o meglio, specifiche sagome che possiamo identificare simili a piramidi. Non sempre integre, a punta, tanto per capirci....ma spesso sono tronche o con aspetti bizzarri.
Mi viene da pensare che forse gli antichi Egizi, così abili osservatori della natura e del cosmo in sé, si siano ispirati ad esse per la costruzione delle loro piramidi.... chissà se sarà così. In fondo non potevano comprendere la loro vera natura, oggi noi sappiamo che non sono fatte di sabbia ma sono aglomerati geologici in cui si trovano parecchi minerali che ne conferiscono il colore predominante.



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Il nero che ricopre parzialmente la sabbia, è minerale che affiora e così col passare del tempo e per azione dei venti, la corrosione ne porta diverse particelle sparse qua e là...




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Un tempo il Sahara occidentale non era una landa desolata di sabbia, ma una savana ricca di acqua e molto fertile, in cui vi era vita...ora quest'acqua, ancora esistente nelle profondità riemerge in quelle che noi chiamiamo Oasi. Ce ne sono parecchie da queste parti, non vicinissime a dove siamo noi, ma qui un progetto molto importante si sta realizzando.
In pieno deserto su una superficie immensa si sta progettando ( in parte è già efficiente) una coltivazione con il sistema di irrigazione goccia a goccia. A questo progetto stanno lavorando oltre ai militari, che vengono occupati per la costruzione effettiva degli spazi agricoli, muri ecc.anche altre maestranze con conoscenze specifiche. Si prospetta così molto lavoro per il paese intero che soffre per la sovrappopolazione e di conseguenza tante bocche da sfamare.

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Con nostra grande sorpresa una città!!


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Una immensa moderna città sta sorgendo nel deserto, darà una casa ai prossimi abitanti/ lavoratori che prenderanno in consegna il lavoro di questo grande progetto di rifioritura, lo possiamo definire così, del deserto.

Ma....il mio pensiero va a quella sabbia ed al desiderio di afferrarla con le mani.... prontamente esaudito da una provvidenziale sosta, ma dove? All'autogrill del deserto!!!

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Che ve ne pare?
Bhe, non poteva che essere così....una tenda ed un bivacco beduino, ma con ogni confort...i servizi e un piccolo bar per un caffè...ma non aspettatevi un espresso!!!

E comunque una bella ma soprattutto emozionante sensazione, camminare sulla sabbia, calda ... già calda anche se saranno poco più le 7/7.30 del mattino....
Non solo la sabbia è calda ma anche l'aria, una completa solitudine non un suono se non il nostro vocio.....

Rientriamo sul bus climatizzato, ora si che serve la climatizzazione....

La nostra guida ci parla e spiega cosa di lì a poco andremo a vedere. Il sito di Abu Simbel ed il suo lago blu.

Siamo vicini già si scorge in lontananza il blu, quel blu che ho sognato da sempre di vedere in contrasto con l'ocra del deserto.
Il lago che si è formato in conseguenza dell'innalzamento delle acque con la formazione della nuova diga ad Assuan, ha comportato diversi problemi. L'allagamento di parecchi siti e la conseguente perdita di testimonianze storiche, i villaggi nubiani e lo spostamento di importanti siti in operazioni " faraoniche" da parte della comunità mondiale che ha contribuito alla loro salvezza.

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Ma ci siamo quasi...oltrepassiamo il canale artificiale costruito per dare sfogo alle piene del lago e ci siamo....le prime abitazioni ci indicano che la meta è vicina. Non aspettatevi una città, non lo è, solo delle case sparse in un luogo noto esclusivamente per il suo sito : Abu Simbel il Tempio grande e il tempio piccolo ed un nome....Ramesse.... Il Grande Ramesse!!






....il Viaggio continua....
 
Questa sosta l'aspetto piu' di ogni altra cosa.

Quando visitai Abu Simbel fu uno spettacolo unico...................ora lo rivedo grazie a te!
 
Sai Oriana ci sono luoghi dove le stelle si notano in modo così evidente che ti fanno comprendere come mai gli antichi fossero così esperti in astrologia.
In compenso quando sono andata in Brasile ho chiesto a tutti in nave e a terra di indicarmi quale fosse la Croce del Sud e nessuno é stato in grado di farlo.
Questa indifferenza ed ignoranza moderna mi é spiaciuta molto.
 
...quando sono andata in Brasile ho chiesto a tutti in nave e a terra di indicarmi quale fosse la Croce del Sud e nessuno é stato in grado di farlo...

Anche noi eravamo sulla Fascinosa in 2017.
E anch’io cercavo la Croce del Sud... e non l’avevo vistato.

All’equinozio, a Rio de Janeiro, la Croce del Sud è bassa sopra l’orizzonte, a 24°.
Con la luna a tre quarti e l’aria umida notturna sopra l'acqua, non era visibile.

Più al Nord, presso l'equatore, la Croce era sotto l’orizzonte, quindi sempre invisibile.
 
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Sai Oriana ci sono luoghi dove le stelle si notano in modo così evidente che ti fanno comprendere come mai gli antichi fossero così esperti in astrologia.
In compenso quando sono andata in Brasile ho chiesto a tutti in nave e a terra di indicarmi quale fosse la Croce del Sud e nessuno é stato in grado di farlo.
Questa indifferenza ed ignoranza moderna mi é spiaciuta molto.

Anche noi eravamo sulla Fascinosa in 2017.
E anch’io cercavo la Croce del Sud... e non l’avevo vistato.

All’equinozio, a Rio de Janeiro, la Croce del Sud è bassa sopra l’orizzonte, a 24°.
Con la luna a tre quarti e l’aria umida notturna sopra l'acqua, non era visibile.

Più al Nord, presso l'equatore, la Croce era sotto l’orizzonte, quindi sempre invisibile.

Non sono la sola a cui interessano costellazioni e stelle, mi fa piacere...sono in buona compagnia allora :D

Certamente gli Egizi erano grandi osservatori del cielo, e a quelli più attenti apparve evidente che le stelle erano in movimento. Io spostamento lento delle costellazioni, portò a pensare che come il Sole e la Luna, anche le stelle fossero esseri viventi. Questa osservazione continua, rivelò che alcune stelle nel loro moto, andavano a scomparire sotto l'orizzonte restando invisibili per lunghi periodi. L'osservazione del cielo non era fine a se stessa, ma notarono che l'inizio delle inondazioni del Nilo, avveniva con la comparsa nel cielo di una stella luminosissima: Sirio.
Allora le costellazioni venivano rappresentate sotto forma di animali, ad esempio: un ippopotamo umanizzato con sulla schiena un coccodrillo, rappresentava la costellazione del Dragone; l'Orsa Maggiore veniva rappresentata da un toro ( Set); Iside coincideva invece con Sirio ed Osiride con la costellazione di Orione.

Oggi naturalmente le costellazioni osservate dagli Egizi hanno una posizione completamente diversa, ma alcuni studi legati all'archeologia hanno appurato per esempio che le Piramidi erano orientate secondo i punti cardinali, ed un'apertura obbliqua correva dall'interno verso l'esterno diretta in modo che la stella Polare, risplendesse continuamente sulla tomba situata all'interno della gigantesca costruzione.
Altri condotti, due precisamente, partivano con inclinazioni tali da puntare uno sulla costellazione del Dragone e l' altro verso la cintura di Orione.
Il loro scopo? Permettere all' anima del Faraone di uscire verso le stelle e verso Osiride.
Quindi​: le Piramidi non sono posizionate a caso sulla piana di Giza, ma rispettano delle leggi che univano in relazione tra loro cielo e terra...." ciò che è nel cielo è anche sulla terra ".

Chiudo questa piccola parentesi, nata dalla curiosità di ciascuno di voi ...una curiosità che ci accomuna ma se volete approfondire esistono diversi testi che illustrano molto bene questo tema.


A presto con Abu Simbel.




....il Viaggio continua....
 
Buonasera a tutti,
in attesa della magnifica e tanto attesa tappa di Abu Simbel, in corso di elaborazione, mostrerei anch'io qualche immagine relativa al viaggio in pieno deserto che ci porterà a destinazione.
Mai avrei immaginato il mio stato d'animo nel percorrere chilometri e chilometri di strada immersi nel "nulla".... ma certamente un "nulla" affascinante....

Queste due foto forse più mi hanno chiarito quanto avevo nel mio immaginario prima di partire, ma non credevo che la realtà mi avrebbe cosi tanto colpito..

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Ancora altri scatti...

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La sorta di "autogrill" già descritto dalla nostra Oriana.

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Un'utile forma di riciclo.

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C'è chi si rifocilla...

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Targa locale.

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Dopo la breve sosta la marcia riparte..

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Qualche rara macchia verde.

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.... il Viaggio continua...
 
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