capricorno
Super Moderatore
Il nostro arrivo a Cagliari è previsto alle 9.00. la giornata è ventosa e non particolarmente calda come lo è stata quella di ieri a Palermo. Dal buffet mentre facciamo colazione, possiamo dare un primo sguardo al mondo là fuori.
Abbiamo scelto una meta non molto lontana in città. Un luogo di cui mi avevano spesso parlato, un luogo che per molti aspetti è legato alla vita di tutti i cittadini di Cagliari.
Il Santuario di Nostra Signora di Bonaria
È il primo luogo che ogni marinaio vede giungendo dal mare, come un faro che lo guida....
Lo raggiungiamo in neppure 10 minuti dal porto. Il Santuario è la parte più antica di tutto il complesso che comprende il convento omonimo, gestito dall'ordine dei padri mercedari, il chiostro, il museo. Sorge sul colle omonimo detto di Bon aire , buona aria tradotto dal catalano, e in questo stile è costruita la chiesa.
Venne dapprima eretta sul colle una cittadella fortificata che in seguito venne abbandonata e riedificata con il complesso e la chiesa in epoca più tarda.
La costruzione della Basilica, che affianca il Santuario risale al 1704, quando i frati mercedari decisero di edificare una chiesa più grande in onore della Vergine di Bonaria.
Vasto e luminoso è il suo interno , diviso in tre navate con un'ampio transetto sormontato da una cupola, da cui filtra luce che illumina notevolmente l' interno.
Spicca notevole l'altare maggiore, sormontato da un baldacchino sorretto da quattro colonne di marmo verde, decorate da figure di angeli.
Sulla destra di questo baldacchino è posta una riproduzione dell'effige della statua della Madonna di Bonaria
Non è la vera ed originale statua, che è posta sul fondo della chiesa , posta dietro all'altare ,vi si accede attraverso una scalinata ai lati e si ha modo di venire a contatto diretto con la base della statua e vi garantisco che l'emozione è grande!
Immagine presa dal web.
La statua ha una storia particolare...
Secondo la leggenda, il 25 marzo 1370, una nave partita dalla Catalogna fu sorpresa da una tempesta. I marinai decisero di gettare in mare tutto il carico, tra cui una pesante cassa. Appena la cassa fu gettata in mare la tempesta si placò.
La cassa approdò a Cagliari, proprio sotto il colle di Bonaria. I frati del convento apertala , vi trovarono una statua di legno di carrubo raffigurante la Madonna che tiene con una mano il Bambino Gesù e nell'altra una candela accesa.
Questa è la cassa in cui venne rinvenuta la statua, ed è possibile vederla esposta nel museo annesso al Santuario.
Da quel dì, la devozione alla statua miracolosa si diffuse in tutta la Sardegna, specie tra i marinai che la invocano come protettrice.
Si narra altresì nella leggenda, che la navicella d' avorio ( visibile anch'essa) donata da una devota in ringraziamento alla Vergine, che era stata appesa davanti alla statua con una corda, avesse cominciato a muoversi segnando i venti che spiravano fuori dal golfo e che i marinai, prima di prendere il mare , si recassero sempre nel santuario.
Sono leggende ...ma l'affetto e la devozione a questo luogo sono tangibili e vere.
In queste immagini, fatte velocemente e non sono perfette, si vedono i tanti vascelli donati come ex voto al Santuario. È un po' come per Marsiglia, in Notte Dame de la Garde, dove il Santuario è colmo di questi ex voto. Anticamente anche questi erano appesi, ora sono stati riuniti all'interno della sagrestia e nei locali attigui adibiti a museo.
Il piccolo pozzo nel centro del chiostro dei monaci.
Cagliari offre veramente molto, oltre al centro antico descritto da Fabrizio, ci sono luoghi naturalistici molto ,molto interessanti...la Spiaggia del Poetto, che abbiamo voluto vedere incuriositi dai tanti diari letti qui sul forum. Una lunga, lunghissima spiaggia che in queste giornate non dà il meglio di sé, in quanto ci sono state diverse mareggiate che hanno portato di tutto. Ma in estate è molto apprezzata da tutti. Da una parte pedonale, dall'altra carrabile e da qui attraversiamo un tratto di strada che ci porterà verso una zona che è molto cara a tutti i cagliaritani, dove ci sono delle creature meravigliose che hanno trovato il loro habitat ideale, e che da qui, un tempo solo di attraversamento verso le rotte più calde, non se ne sono più andati via....
La zona è questa, ve la mostro dall'alto di un punto panoramico....
...un po' più da vicino, notate qualcosa? No?
Ok, allora scendiamo dal colle....sulle rive di quella che oramai possiamo definire " casa", per queste eleganti creature...
I fenicotteri rosa! Che oramai nidificano da 25 anni proprio qui, nello stagno di Molentargius, a poche centinaia di metri dall'abitato. I piccoli fenicotteri iniziano a muovere i primi passi sulle rive delle saline, sotto lo sguardo vigile dei genitori.
È uno spettacolo veramente unico. Noi siamo a pochi passi, ma loro non sembrano del tutto intimoriti e continuano la loro incessante ricerca, con il lungo collo piegato in giù, cercando con il becco i gamberetti di cui ne sono ghiotti e che conferiscono il colore rosa al piumaggio.
Questo evento di nidificazione venne scoperto nella primavera del 1993, dall'ornitologo Helmer Schenk, il primo a documentare l'accaduto.
Lo stagno si pone tra l'abitato e la spiaggia del Poetto ed è un piccolo angolo di Africa, dove si annidano questi splendidi esemplari. I cagliaritani ne sono affezionati e li rispettano.
I fenicotteri si spostano quotidianamente tra gli stagni, attraversando il cielo sopra la città, in stormi di decine d'uccelli.
L'immagine non è mia, ma di un'amica che vive lì.
Sono stati censiti scoprendo così che la loro provenienza è varia. C'è chi proviene dalla Camargue in Francia, chi dalla Spagna, dal Maghreb, dalla Grecia, Turchia e Iran. La Sardegna si trova al centro di percorsi incrociati migratori, probabilmente nei loro lunghi spostamenti si sono fermati per riposare, cibarsi, per poi scoprire che si stava molto bene qui...e qui sono rimasti, per la nostra gioia ed è veramente uno spettacolo unico!
La nostra visita proseguirà in città per poi concludersi al porto. Il cielo si è incupito, l'aria è fredda ed il mare non proprio piatto...i venti cominciano a farsi sentire.
Lasciamo Cagliari che è uno spettacolo, alle prime luci della sera.
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