Re: Incendio a bordo di Romantica?
Rodolfo ha detto:
Per Manlio:
Allora da un punto di vista tecnico, dalla documentazione che posseggo, Romantica è dotata di 4 generatori disposti parallelamente in senso longitudinale; dalla pianta, in scala ridotta, non riesco capire se sono separati l'uno dall'altro, in ogni caso sono vicini. Hanno una potenza di 4575 kVA, 6600V/60 Hz, classe di isolamento F, di sovratemperatura F . Mi sembra che i motori elettrici in classe F garantiscano un funzionamento corretto non oltre i 155°, con una temperatura ambientale non superiore ai 40°. Da cui, probabilmente, data la temperatura venuta a crearsi, per mettere gli altri tre in sicurezza, sarà stato effettuato il distacco.
E' esatto, d'altra parte è già una bella sicurezza, non credo abbia alcun senso fare di più, oltre ad essere probabilmente illusorio, visto che magari il motore regge ma il resto no..
Sul fatto che siano posti vicini e paralleli in senso longitudinale, piuttosto che magari opposti con le uscite poste ai lati dello scafo, va da sè che se ci sono decenni di storia ci sarà un motivo!! Uno forse potrebbe essere legato alle vibrazioni (sono masse rotanti di una certa inerzia), altri alla stranezza della gestione elettrica del tutto..
Rodolfo ha detto:
Poi come diceva Unoche, fuoco ed elevata temperatura avranno danneggiato e rese inservibili linee elettriche e strumentazioni.
E' probabile, però hai informazioni sulla possibilità di sezionare la sala con porte tagliafuoco? Perchè è anche possibile, come dicevamo in precedenza, che i danni reali siano stati limitati ad una sola zona ad effetto delle tagliafuoco, ma controllare lo scafo, mettere in sicurezza certe zone e far ripartire il tutto abbia richiesto molto tempo.. Io certamente non avrei premuto alcun tasto On e riavviato tutto prima di esser certo di non creare casini..
Rodolfo ha detto:
La nave è inoltre fornita di un generatore di emergenza di 625 kVA, di limitata potenza, solo per garantire i servizi assolutamente necessari ed indispensabili.
La ridondanza dei sistemi su di un qualsiasi apparato, credo deva essere tarata in funzione alla reale possibilità di incidenti, altrimenti la struttura, in questo caso della nave, si complica in maniera esagerata sia in termini di architettura che di costi. Oltre trenta anni complessivi di funzionamento senza gravi incidenti credo sia una garanzia di funzionamento dello schema adottato.
Una ridondanza totale sarebbe semplicemente improponibile ed anche un pò stupida, in ogni sistema la sicurezza è un fatto statistico: loro però hanno sicuramente la possibilità di alimentare in modo separato tra di loro (e quindi indipendente) metà della nave con dei generatori e metà con gli altri..
Hanno (sono sicuro per almeno un'altra nave Costa, ma penso sia normalmente così) tante possibilità di ripristinare l'alimentazione in varie zone vitali passando per molti diversi percorsi.. quindi il sistema è comunque estremamente flessibile ed affidabile..
Per me (sarebbe bello saperlo sul serio) hanno adottato una più che giusta prudenza prima di far ripartire le cose: se alimenti e crei un altro cortocircuito allora cominci a metterti in una situazione antipatica..
Ammetto che mi piacerebbe saperne di più, ma non per criticare, al contrario per imparare..
Sulla questione del rimborso ho avuto anche qualche chiarimento in PVT, io non critico o incolpo nessuno per quel che è successo, e soprattutto non metto sullo stesso piano gli incidenti della Concordia, della Classica ecc. e questo..
Come Manlio mi aspetto anche la possibilità di avere problemi, l'ho sempre detto, ma penso ad una famiglia con due figli sotto i dieci anni che si ritrova nelle condizioni descritte da Tano, non ci trovo nulla da appuntare alla Costa, ma la situazione non equivale a due giorni di crociera persi..
Una cosa simile vale anche per l'episodio della Allegra, sono veramente fuori dallo standard, anche senza colpe dovrebbero però fareun gesto in più..
Poi sono pensieri, ad ognuno il suo..
Salutoni!
Manlio