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Incendio sulla Nordlys della Hurtugruten

Rodolfo

Super Moderatore
La nave è stata stabilizzata e non sembra corra alcun rischio ulteriore. I danni a bordo sono piuttosto consistenti.
 

PaolaV

Member
La prossima volta che farò un'esercitazione di emergenza farò molta più attenzione a strudiare il percorso ideale per raggiungere la muster station........
Ma la cosa che mi preoccupa di più è comunque la confusione... italica
 

allocci

New member
La prossima volta che farò un'esercitazione di emergenza farò molta più attenzione a strudiare il percorso ideale per raggiungere la muster station........
Ma la cosa che mi preoccupa di più è comunque la confusione... italica
Non generalizziamo, sei stata proprio tu ha confermare che fai poca attenzione alle procedure di emergenza, dopotutto abbiamo la migliore protezione civile al mondo ( un po spendaciona....) comprese le norme antincendio, le più avanzate e sicure al mondo ( come procedure). mi riferisco ,ovviamente , agli edifici, in mare valgono le norme internazionali
 
U

unochenavigaverament

Guest
La prima forma di sicurezza personale e' l'addestramento. Inteso anche come semplice conoscenza delle vie di sfuggita. Sapere cosa fare e dove andare limita il danno creato dal panico.
Nell'ambiente navale si dice che la merce piu' pericolosa sono i passeggeri.
Paola il panico non e' solo italiano, se invece ti riferisci all'organizzazione nostra in termini di sicurezza..... nemmeno ti rispondo, potrei diventare molto scortese visto che metti in dubbio la mia professionalità e quella dei mie colleghi italiani.
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Anch'io credo proprio si riferisse agli italici passeggeri. In Italia non brilliamo per il rispetto delle regole e sicuramente,in una situazione d'emergenza, credo sia più facle gestire svedesi che nostri concittadini...sempre considerando che il panico è in grado di generare situazioni veramente imprevedibili, con qualsiasi passeggero di qualsiasi nazionalità.
Saluti
Leo
 
U

unochenavigaverament

Guest
Appunto, il panico non ha nessuna nazionalità. Pensa che io preferirei gestire italiani in caso d'emergenza, visto e considerato che e' stato dimostrato che una delle problematiche maggiori sono le barriere linguistiche. Ad esempio
 

La76

New member
La prima forma di sicurezza personale e' l'addestramento. Inteso anche come semplice conoscenza delle vie di sfuggita. Sapere cosa fare e dove andare limita il danno creato dal panico.

Al di là della singola esercitazione, dalla maggior parte dei passeggeri per altro fatta con superficialità, bisognerebbe veramente ogni volta che si sale a bordo "perdere 5 minuti" e guardarsi intorno per memorizzare le vie di fuga...riflettiamoci tutti la prossima volta che saliamo su una nave.
Gli incidenti purtroppo, anche se raramente, succedono...e questa forse è la prima cosa da mettersi bene in testa.
 
T

tano

Guest
Ti quoto La, e lo faccio con i miei figli, specialmente con il piú grande.

Un saluto.
 
U

unochenavigaverament

Guest
Al di là della singola esercitazione, dalla maggior parte dei passeggeri per altro fatta con superficialità, bisognerebbe veramente ogni volta che si sale a bordo "perdere 5 minuti" e guardarsi intorno per memorizzare le vie di fuga...riflettiamoci tutti la prossima volta che saliamo su una nave.
Gli incidenti purtroppo, anche se raramente, succedono...e questa forse è la prima cosa da mettersi bene in testa.

La questo va fatto ovunque non solo sulle navi....... Studi hanno dimostrato che quando succede qualcosa praticamente nessuno usa le uscite di sicurezza, ma si accalcano tutti in direzione della porta dalla quale sono entrati, creando il famoso effetto arco.
 

La76

New member
La questo va fatto ovunque non solo sulle navi....... Studi hanno dimostrato che quando succede qualcosa praticamente nessuno usa le uscite di sicurezza, ma si accalcano tutti in direzione della porta dalla quale sono entrati, creando il famoso effetto arco.

Hai ragione...solo che in effetti è difficile che ti venga in mente di farlo!Se vado in un cinema o in un ristorante, sinceramente, il mio ultimo pensiero è 'fammi un po' guardare da dove mi conviene scappare se succede qualcosa'
Io mi riferivo al fatto che la nave, per il periodo della crociera, diventa la nostra "casa"...ma mentre a casa nostra possiamo orientarci anche al buio, di prendere confidenza con la nave quasi nessuno si preoccupa (mi ci metto io per prima, sia chiaro)
Come ho già detto, a volte sono pochi secondi che ti salvano la vita...vedere queste immagini mi ha fatto riflettere molto.
 

allocci

New member
Al di là della singola esercitazione, dalla maggior parte dei passeggeri per altro fatta con superficialità, bisognerebbe veramente ogni volta che si sale a bordo "perdere 5 minuti" e guardarsi intorno per memorizzare le vie di fuga...riflettiamoci tutti la prossima volta che saliamo su una nave.
Gli incidenti purtroppo, anche se raramente, succedono...e questa forse è la prima cosa da mettersi bene in testa.
Aldilà della discussione, non faccio demagogia, ma ogni volta che facciamo una crociera "perdiamo" 5 minuti in cabina è spiego a mia moglie e alle mie 2 figlie , il comportamento da adottare, e alla più piccola dico sempre, se sei sola o ti sei persa, e vedi un signore/a , con un capello come il telefim "JAG" vai subito da lui, sicuro che ti aiuterà!
 

La76

New member
Aldilà della discussione, non faccio demagogia, ma ogni volta che facciamo una crociera "perdiamo" 5 minuti in cabina è spiego a mia moglie e alle mie 2 figlie , il comportamento da adottare, e alla più piccola dico sempre, se sei sola o ti sei persa, e vedi un signore/a , con un capello come il telefim "JAG" vai subito da lui, sicuro che ti aiuterà!

e fai bene, anzi benissimo a farlo!Dovrebbero farlo tutti...ma in quanti lo fanno?
...c'è gente che dopo una settimana che è bordo la vedi che non ha neanche ancora capito che ascensore deve prendere...te li immagini in caso di emergenza?
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
La questo va fatto ovunque non solo sulle navi....... Studi hanno dimostrato che quando succede qualcosa praticamente nessuno usa le uscite di sicurezza, ma si accalcano tutti in direzione della porta dalla quale sono entrati, creando il famoso effetto arco.

E' verissimo.

Le tecniche utilizzate nella realizzazione dei centri commerciali per la prevenzione degli incendi e la riduzione della diffusione del fuoco (ma soprattutto dei fumi), sono molto simili ai sistemi presenti sulle navi.
Nonostante l'abbondanza dei sistemi di segnalazione delle uscite di sicurezza queste vengono usate da una percentuale minima di persone.
Per fortuna ora la legge impone che siano presenti all'interno della struttura delle persone con funzioni molto simili a quelle operate dal personale a bordo delle navi durante le esercitazioni, con lo scopo di indirizzare i clienti nelle aree aperte percorrendo le vie di fuga previste.
 
U

unochenavigaverament

Guest
Hai ragione...solo che in effetti è difficile che ti venga in mente di farlo!Se vado in un cinema o in un ristorante, sinceramente, il mio ultimo pensiero è 'fammi un po' guardare da dove mi conviene scappare se succede qualcosa'
Lo comprendo, purtroppo e' un fatto "culturale" per esempio in America sono molto piu' sensibili alla cosa. A me questa cosa e' sempre stata insegnata da bambino e gia' da ragazzo ero sensibilizzato.
Oggi dopo aver studiato e visto le conseguenze di incidenti e' diventato quasi un gesto involontario. E quanti errori si vedono in giro......
Quante persone sanno usare un estintore correttamente? Quante persone sanno come muoversi nel fumo? Le strutture in cui viviamo sono all'altezza e a norma di legge, il limite maggiore siamo noi che non sappiamo affrontare l'emergenza e usare quello che abbiamo a disposizione per difenderci.
Per esempio perche' a scuola non viene insegnato obbligatoriamente l'uso dell'estintore? Abbiamo le leggi che impongono la presenza degli estintori ma poi pochi li sanno usare.....
Perche' nelle case non e' obbligatorio l'estintore? perche' nelle auto nemmeno....!?!.
 

La76

New member
Lo comprendo, purtroppo e' un fatto "culturale" per esempio in America sono molto piu' sensibili alla cosa. A me questa cosa e' sempre stata insegnata da bambino e gia' da ragazzo ero sensibilizzato.
Oggi dopo aver studiato e visto le conseguenze di incidenti e' diventato quasi un gesto involontario. E quanti errori si vedono in giro......
Quante persone sanno usare un estintore correttamente? Quante persone sanno come muoversi nel fumo? Le strutture in cui viviamo sono all'altezza e a norma di legge, il limite maggiore siamo noi che non sappiamo affrontare l'emergenza e usare quello che abbiamo a disposizione per difenderci.
Per esempio perche' a scuola non viene insegnato obbligatoriamente l'uso dell'estintore? Abbiamo le leggi che impongono la presenza degli estintori ma poi pochi li sanno usare.....
Perche' nelle case non e' obbligatorio l'estintore? perche' nelle auto nemmeno....!?!.

Che posso dire...hai perfettamente ragione su tutto!
Le norme in effetti esistono, ti piazzano lì un estintore con su scritto 4 istruzioni, ma non ti fanno certo vedere come funziona o ancora meglio provare...e poi voglio vedere chi, nell'emergenza, è in grado di usarlo!
Sono tutte considerazioni giustissime che, se ti fermi un attimo a pensare, sono da brividi...
La mentalità dell'Italiano medio è poco propensa a pensare che gli incidenti possono succedere anche a lui, basta solo pensare a quanti non rispettano le norme del codice stradale (cinture, telefoni, casco...)
 

Rodolfo

Super Moderatore
Anni fa, a Venezia, scoppiò un incendio nell'edificio di Coin, dove morirono alcune persone. Vicino a una di queste, un estintore con la leva di comando in metallo incredibilmente piegata; non era stata tolta la spina di sicurezza. Un gesto da nulla, che magari avrebbe potuto cambiare l'epilogo del dramma.

Un insieme di "ignoranza", panico e disperazione.

Io, a casa, l'estintore ce l'ho da "sempre".
 
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