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Incidenti navali

Re: Incidenti navali

E cosa c'entra il peso specifico? Con il tuo ragionamento una nave in acciaio, e caricata di tutto punto non potrebbe galleggiare. Credo che se ti guardi attorno, le cose funzionino ben diversamente.
 
Re: Incidenti navali

Rodolfo ha detto:
E cosa c'entra il peso specifico? Con il tuo ragionamento una nave in acciaio, e caricata di tutto punto non potrebbe galleggiare. Credo che se ti guardi attorno, le cose funzionino ben diversamente.


Ti faccio un semplicissimo esempio : se prendi un recipiente costruito con un materiale che abbia un peso specifico superiore a 1, finchè non lo riempi d'acqua esso rimane a galla, ma quando riempiendolo, l'acqua supera un certo livello questo comincia ad affondare, poi prendiamo un recipiente uguale in tutto e per tutto al primo tranne che nel materiale con cui è costruito che in questo caso avrà un peso specifico inferiore a 1, ebbene noi possiamo riempirlo fino all'orlo ma questo non affonderà più di tanto, si manterrà con la sua estremità superiore raso se non addirittura poco al di sopra della superficie dell'acqua, questo a patto di non mettere altro peso (oggetti che abbiano però un peso specifico superiore a 1) nel recipiente, ( perciò anche le navi di legno affondavano completamente, tutto il peso in più degli organi ed accessori metallici facevano si che queste affondassero), nella nave in acciaio, anche la più grande del mondo, basta fare un piccolo forellino sull'opera viva (la parte immersa dello scafo),e vedrai che prima o poi questa affonderà inesorabilmente (sempre che le porte stagne rimangano aperte).
 
Re: Incidenti navali

Rodolfo ha detto:
E cosa c'entra il peso specifico? Con il tuo ragionamento una nave in acciaio, e caricata di tutto punto non potrebbe galleggiare. Credo che se ti guardi attorno, le cose funzionino ben diversamente.

Vedi anche il Principio di Archimede il quale in parole povere dice che un corpo (in questo caso una nave), immerso nell'acqua riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del volume dell'acqua spostata, ma se noi poi questa nave la carichiamo troppo, a un certo punto l'acqua traboccherà dal ponte principale ed invaderà le stive con conseguente affondamento.
 
Re: Incidenti navali

Rodolfo ha detto:
Grazie per la spiegazione, ma credo proprio non ci siam capiti. Ciao.
Siamo in 2 a non aver capito....il senso, non Archimede; quello l'ho capito alle elementari
 
Re: Incidenti navali

bene, spiegatemi allora che cosa non avete capito , forse non sono stato chiaro nei miei esempi fatti in modo più semplici possibili?
 
Re: Incidenti navali

Ciao Viluna, io ho solo risposto a questa tua affermazione che non risulta corretta e apparentemente priva di senso.

....é una questione di peso specifico del materiale con cui sono costruite e in più mettici il peso di tutte le attrezzature che hanno a bordo e poi vedi se affonda o no.

Se così fosse nessuna nave attrezzata ed armata, potrebbe galleggiare a prescindere dal carico. Probabilmente mancava un "pezzo". Tutto qui.

Poi credo che il principio di Archimede sia piuttosto conosciuto ed è naturale che anche il più grande galleggiante esistente, anche in presenza di una ridottissima via d'acqua, prima o poi affonderà, quando il principio inevitabilmente si invertirà.
Ma affonda anche una imbarcazione fatta completamente di legno, e qui tutto sta capirci. Senza alcuna aggiunta di materiali di peso specifico superiore ad uno, come dici tu, "affonderà" ugualmente se invasa dall'acqua, solo che inizialmente l'"Affondamento" sarà una sorta di sommersione, che le lascerà appena emerse, a pelo d'acqua, le parti superiori. Non si inabisserà come uno scafo di peso specifico superiore ad uno, ma di fatto risulterà una imbarcazione "affondata" e non più utilizzabile.
Col tempo, quando il legno si impregnerà di acqua e del fine materiale sempre in sospensione, oltre ad altri mutamenti, sarà destinata ad affondare definitivamente, ma questo è un altro discorso.
 
Re: Incidenti navali

Rodolfo ha detto:
Grazie per la spiegazione, ma credo proprio non ci siam capiti. Ciao.

:roll: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: Rodolfo ma tu sei proprio un testone ! Ce ne vuole per farti capire certe cose :!: :wink:
 
Re: Incidenti navali

viluna ha detto:
bene, spiegatemi allora che cosa non avete capito , forse non sono stato chiaro nei miei esempi fatti in modo più semplici possibili?

non i concetti peraltro scontati ma il senso.....
 
Re: Incidenti navali

:idea: :?: ma una nave fatat completamente d' acqua galleggia o affonda :roll: :roll: :?: (con o senza forellino nella parte immersa)
 
Re: Incidenti navali

Cokj72 ha detto:
:idea: :?: ma una nave fatat completamente d' acqua galleggia o affonda :roll: :roll: :?: (con o senza forellino nella parte immersa)

Se riesci a ghiacciarla ......... galleggia anche con il forellino. Ti stai buttando nel campo dell'ingegneria navale?
 
Re: Incidenti navali

Cokj72 ha detto:
:idea: :?: ma una nave fatat completamente d' acqua galleggia o affonda :roll: :roll: :?: (con o senza forellino nella parte immersa)


Scusate la parentesi Romanesca..
Regà.. ma che ve sete bevuti oggi?! :P :P :P

In ogni caso credo che Rodolfo e Viluna dicano le stesse cose con parole diverse..
Ma dato che devo venire a Venezia per un viaggio approfitto per ricordare che un certo Leonardo da Vinci camminando per la città vide una barca semiaffondata nell'acqua (proprio perchè di legno e leggermente carica non affondava del tutto) ed ebbe probabilmente l'intuizione del sommergibile. Nonostante Leonardo abbia proposto nella sua vita delle possibili armi da guerra che avrebbero letteralmente falcidiato le file di chi se le fosse trovate contro di fronte all'idea del sommergibile ebbe un sussulto di coscienza ed evitò di divulgare l'idea scrivendone il motivo:

«per le male nature delli omini, li quali userebbono li assassinementi ne' fondi mari col rompere i navili in fondo e sommergerli insieme colli omini che vi son dentro»"

(cit. wijipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Leonardo_da_Vinci#L.27inventore ndr)

Va detto che il sussulto durò poco, perchè nei suoi appunti si trova un progetto per una tuta da Palombaro, con un sistema di respirazione che non prevede la presenza di una persona a bordo di una barca, che è stata realizzata ed è perfettamente funzionante:

http://www.museoscienza.org/leonardo/invenzioni/scafandro.asp

Negli appunti Leonardo mostra come questa tuta possa essere utilizzata per forare gli scafi delle navi avversarie (che per inciso all'epoca non avevano camere stagne ndr). Va detto che a Venezia imperava la preoccupazione che i Turchi potessero cingere di assedio la città con le loro navi, per cui la posizione anche umana di Leonardo diviene concepibilissima.

Salutoni!
Manlio
 
Re: Incidenti navali

Non sono un tecnico e la mia esperienza é minima, comunque un bravo ad Pmanlio :

In ogni caso credo che Rodolfo e Viluna dicano le stesse cose con parole diverse..

Viluna ha ragione ma manca qualcosa, una nave di ferro o di legno o di che sia, affonda, e come affonda, se é troppo carica!!!!

Un saluto.
 
Re: Incidenti navali

tano ha detto:
Viluna ha ragione ma manca qualcosa, una nave di ferro o di legno o di che sia, affonda, e come affonda, se é troppo carica!!!!

Se guardi bene è quello che dice, ma in modo un pò contorto..
Diciamo, in termini semplici, che quando L'INSIEME dello scafo+il carico sposta un volume d'acqua di peso inferiore ad esso allora il natante affonda..

Così è più chiaro: con questa enunciazione che lo scafo sia in legno o in acciaio cambia poco..

Salutoni!!
Manlio
 
Re: Incidenti navali

Carnival Splendor durante la manovra per l'ormeggio a Puerto Vallarta, ha urtato con la poppa una piccola banchina utilizzata dai tender, in pratica demolendola, e provocando danni anche allo scafo.

La nave ha dovuto rimanere nel porto per tutta la notte successiva, ritardando la partenza, per le necessarie riparazioni disposte dalle Autorità.
 
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