Queste erano le considerazioni che intendevo stimolare con la discussione che ho iniziato! Il punto è proprio questo. Questo settore turistico risente meno della crisi globale rispetto ad altre forme di turismo ( magari per la capacità delle compagnie di adeguarsi ai tempi ed alla situazione economica generale)?
Tutto ruota intorno a tre variabili (da un punto di vista strettamente economico...): domanda, offerta, prezzo. Ed il prezzo è un elemento importante che condiziona sia domanda che offerta, e facilita un loro "incontro".
Diciamo che nel settore delle crociere (che ha dovuto, nel 2012, ricordiamolo, affrontare sia la crisi economica ma anche la crisi post Concordia), il prezzo si è dimostrato abbastanza "elastico" tale da far incontrare comunque la domanda con l'offerta.
Questo vuol dire che la crisi non ha impatto nel mondo crocieristico? NI.
Dipende dalla prospettiva.
Ha poco impatto in termini di numero di passeggeri, che infatti non sono diminuiti, ma lo ha in termini di margini di guadagno, perchè l'"elasticità" del prezzo la paghi, generalmente, come minor profitto.
Considera, per spiegare meglio il contesto, che l'obbiettivo dichiarato delle principali compagnie Mass in termini di prezzi per il 2013 era il ritorno ai livelli del 2011 (ante Concordia). E alcune, nella prima parte del 2013, non sono riuscite a mantenere questo obbiettivo.
Se già ci fermiamo a questa considerazione, per usare come base i prezzi del 2011 ed arrivare conseguentemente allo stesso guadagno del 2011, dal 2011 al 2013 non ci sarebbe dovuto essere nessun rincaro di costi.
Ovviamente impossibile.....
Se già pensiamo al carburante...se pensiamo al costo delle materie prime...etc. etc.
Possiamo quindi forse concludere che le crociere risentono poco della crisi in termini di passeggeri trasportati, ma, fino ad ora (le previsioni per la fine del 2013 sono tuttosommato ottimistiche considerato il contesto), ne hanno comunque risentito in termini economici in ragione di un minor profitto.
La differenza con altri settori turistici "tradizionali" è che questi non disponevano di un prezzo così "elastico" per sostenere la loro domanda che, conseguentemente, è crollata....
Questa la mia opinione e la mia chiave di lettura.