Poche città in Norvegia hanno così tanti soprannomi come Bergen.
“Il cuore dei fiordi” è uno di questi.
Sebbene Bergen sia la seconda città più grande della Norvegia, conserva un’atmosfera da cittadina di provincia, piena di fascino e di carattere. Ogni via ha una sua particolarità. Incantevoli le case abbarbicate sui fianchi delle colline …e… stretti vicoli acciottolati ...ci portano a splendide vedute sul lembo di mare che racchiude il fascino colorato di Bergen: le sue casine che si rispecchiano nelle acque increspare del fiordo,attrazioni famose in tutto il mondo.
Il pittoresco quartiere del porto con la fila di antichi edifici in legno di diversi colori...fa da catalizzatore al nostro sguardo, ma è solo la minima parte delle bellezze che ci riserva questa città.
Bryggen, “il porto anseatico” Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, è la testimonianza più evidente dei tempi in cui Bergen era il centro dei commerci tra la Norvegia e il resto dell’Europa.
Oggi le case del porto ospitano un museo, negozi, gallerie e ristoranti, e sono un punto di riferimento molto popolare sia per gli abitanti sia per i visitatori.
....sono sulla sommità della collina che domina sul panorama del fiordo...emozione a mille allo sguardo di questo panorama che da sempre permea i miei sogni, tra me e me mi chiedo se sogno o son desta...finalmente potrò passeggiare attraverso un sogno...
Il quartiere di Bryggen a Bergen è Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1979. E’ stato scelto in quanto costituisce un’importante testimonianza dell’architettura di un’antica città anseatica. Nonostante i tanti incendi, le vicissitudini storiche e le condizioni climatiche che hanno danneggiato ripetutamente i suoi splendidi edifici in legno, è possibile ancora oggi ammirare un agglomerato urbano praticamente identico a quello esistente mille anni fa.
Bergen si trova nella parte sud-ovest della Norvegia, nel fiordo Vagen, in una posizione privilegiata per salpare il mare aperto e rifugiarsi in un luogo sicuro quando le tempeste battono la costa. Pare che la città sia stata fondata da Re Olaf Kyrre intorno al 1070; infatti, le più antiche saghe norvegesi, risalenti al 1180, menzionano già questo insediamento.
La potenza economica di Bergen si concentrò fin dal principio nelle mani di poche famiglie nobili che la preservarono fino al XIV secolo. Nel 1158, però, ci fu un evento cruciale per il futuro della città: nacque a Lubecca la Lega Anseatica (Hansa), un’alleanza fra alcune città del Baltico dedite al commercio internazionale.
Nel 1259 venne stipulato un patto tra Lubecca e Amburgo e la Lega Anseatica estese il suo potere su tutto il Mar Baltico, raggiungendo tra il XIV e il XV sec. il periodo di massimo splendore. Bergen entrò a far parte della Lega nel 1343, diventandone presto uno dei principali punti strategici.
I commercianti tedeschi che, a partire dal 1350, giunsero a Bergen per occuparsi del funzionamento degli uffici della Lega Anseatica si concentrarono nel quartiere Bryggen. Venne così a formarsi una comunità prevalentemente tedesca che aveva leggi e norme proprie, indipendenti dalla giurisdizione norvegese. Questa comunità fece parte della Lega fino al 1560, ma restò in contatto con le altre città anseatiche fino al 1754, anno in cui i commercianti fondarono la Società Norvegese (Det Norske Kontor), che si dedicava solo al commercio dello stoccafisso.
Nel 1898, la scomparsa di questa organizzazione fece cadere Bergen in una grave crisi economica.
Bergen si distende a forma di ferro di cavallo intorno a un fiordo. Bryggen è situato nella riva orientale e occupa una stretta lingua di terra che si insinua tra il mare e la montagna di Flien. La zona centrale di Bergen dispone di maggiore spazio, anche se la comunicazione con le zone più elevate è limitata a un trenino a cremagliera.
La disposizione di base della città consiste in una serie di case di legno distribuite lungo una linea leggermente ricurva. Nella parte posteriore di queste abitazioni, un cortile, a volte doppio a volte singolo, conduce alla cantine, ai granai e alle dispense. Questi edifici, di norma a due piani, a differenza di quelli principali venivano costruiti in pietra per proteggerli dagli incendi, che hanno rappresentato un pericolo costante nella lunga storia di Bryggen.
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