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" La luce del Nord..."- fiordi norvegesi a bordo di Costa Diadema.

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Meraviglia allo stato puro, purtruppo nella mia settimana Euribia non e' andata a Geiranger, abbiamo incrociato una nave Costa che si dirigeva la' sicuramnte, per la verita viaggiava davanti a noi, lei poi ha fatto la deviazione sul Fiordo, e noi abbiamo continuato x Hellesylt. ma ho potuto leggere e vedere attraverso le tue foto cio che di magico puo' esserci li, e chi sa prendere appunti per una.nuova avventura in futuro
 
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Poche città in Norvegia hanno così tanti soprannomi come Bergen.

“Il cuore dei fiordi” è uno di questi.

Sebbene Bergen sia la seconda città più grande della Norvegia, conserva un’atmosfera da cittadina di provincia, piena di fascino e di carattere. Ogni via ha una sua particolarità. Incantevoli le case abbarbicate sui fianchi delle colline …e… stretti vicoli acciottolati ...ci portano a splendide vedute sul lembo di mare che racchiude il fascino colorato di Bergen: le sue casine che si rispecchiano nelle acque increspare del fiordo,attrazioni famose in tutto il mondo.

Il pittoresco quartiere del porto con la fila di antichi edifici in legno di diversi colori...fa da catalizzatore al nostro sguardo, ma è solo la minima parte delle bellezze che ci riserva questa città.

Bryggen, “il porto anseatico” Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, è la testimonianza più evidente dei tempi in cui Bergen era il centro dei commerci tra la Norvegia e il resto dell’Europa.

Oggi le case del porto ospitano un museo, negozi, gallerie e ristoranti, e sono un punto di riferimento molto popolare sia per gli abitanti sia per i visitatori.



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....sono sulla sommità della collina che domina sul panorama del fiordo...emozione a mille allo sguardo di questo panorama che da sempre permea i miei sogni, tra me e me mi chiedo se sogno o son desta...finalmente potrò passeggiare attraverso un sogno...


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Il quartiere di Bryggen a Bergen è Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1979. E’ stato scelto in quanto costituisce un’importante testimonianza dell’architettura di un’antica città anseatica. Nonostante i tanti incendi, le vicissitudini storiche e le condizioni climatiche che hanno danneggiato ripetutamente i suoi splendidi edifici in legno, è possibile ancora oggi ammirare un agglomerato urbano praticamente identico a quello esistente mille anni fa.

Bergen si trova nella parte sud-ovest della Norvegia, nel fiordo Vagen, in una posizione privilegiata per salpare il mare aperto e rifugiarsi in un luogo sicuro quando le tempeste battono la costa. Pare che la città sia stata fondata da Re Olaf Kyrre intorno al 1070; infatti, le più antiche saghe norvegesi, risalenti al 1180, menzionano già questo insediamento.
La potenza economica di Bergen si concentrò fin dal principio nelle mani di poche famiglie nobili che la preservarono fino al XIV secolo. Nel 1158, però, ci fu un evento cruciale per il futuro della città: nacque a Lubecca la Lega Anseatica (Hansa), un’alleanza fra alcune città del Baltico dedite al commercio internazionale.
Nel 1259 venne stipulato un patto tra Lubecca e Amburgo e la Lega Anseatica estese il suo potere su tutto il Mar Baltico, raggiungendo tra il XIV e il XV sec. il periodo di massimo splendore. Bergen entrò a far parte della Lega nel 1343, diventandone presto uno dei principali punti strategici.



I commercianti tedeschi che, a partire dal 1350, giunsero a Bergen per occuparsi del funzionamento degli uffici della Lega Anseatica si concentrarono nel quartiere Bryggen. Venne così a formarsi una comunità prevalentemente tedesca che aveva leggi e norme proprie, indipendenti dalla giurisdizione norvegese. Questa comunità fece parte della Lega fino al 1560, ma restò in contatto con le altre città anseatiche fino al 1754, anno in cui i commercianti fondarono la Società Norvegese (Det Norske Kontor), che si dedicava solo al commercio dello stoccafisso.
Nel 1898, la scomparsa di questa organizzazione fece cadere Bergen in una grave crisi economica.


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Bergen si distende a forma di ferro di cavallo intorno a un fiordo. Bryggen è situato nella riva orientale e occupa una stretta lingua di terra che si insinua tra il mare e la montagna di Flien. La zona centrale di Bergen dispone di maggiore spazio, anche se la comunicazione con le zone più elevate è limitata a un trenino a cremagliera.
La disposizione di base della città consiste in una serie di case di legno distribuite lungo una linea leggermente ricurva. Nella parte posteriore di queste abitazioni, un cortile, a volte doppio a volte singolo, conduce alla cantine, ai granai e alle dispense. Questi edifici, di norma a due piani, a differenza di quelli principali venivano costruiti in pietra per proteggerli dagli incendi, che hanno rappresentato un pericolo costante nella lunga storia di Bryggen.


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Continua...
 
Prima di arrivare al quartiere anseatico si passa per forza dal mercato del pesce.

Gli appassionati di pesce prendano nota!
Il mercato del pesce è un’attrazione molto conosciuta a Bergen che attira sia gli abitanti del luogo che i turisti. Qui si può trovare un’enorme selezione di frutti di mare freschi, tra cui gamberi, granchi e salmone. I visitatori possono assaggiare le specialità locali come il salmone affumicato o la zuppa di pesce, oppure acquistare gli ingredienti per un banchetto a base di pesce. L’atmosfera vivace del mercato offre ai visitatori anche la possibilità di osservare la gente e di iniziare una conversazione con gli abitanti del luogo...e tra l'altro non ci si sorprende se si incontrano italiani che vivono lì e commerciano il pesce.

Esiste il mercato al coperto...questo nelle foto..dove è presente un po' di tutto, dalla sola vendita alla degustazione e già di prima mattina si preparano piatti di prelibatezze.


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Spazi interni per poter consumare uno spuntino veloce.


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Fuori, ovviamente, il più caratteristico mercato all' aperto già un brulichio di persone...faremo un giro veloce, ci torneremo all' ora di pranzo...


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Bryggen, l’attrazione più famosa di Bergen. L’antico porto anseatico, sito Patrimonio dell’UNESCO, era un tempo il vivace centro dei commerci tra la Norvegia e il resto d’Europa.

Passeggiando tra gli edifici medievali puoi ancora sentire una debole traccia di odore dello stoccafisso che per secoli è stato spedito per nave da Bergen.

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Nonostante i danni provocati dagli incendi, vi si trova l'atmosfera della Bergen anseatica: case in legno colorate appartenenti ai commercianti dell'Hansa, ristoranti d'atmosfera, vecchi negozi e grande animazione. Sul Bryggen, nel settecentesco palazzetto di Fimengard è l'Hanseatic Museum che ricostruisce la storia e la vita dei mercanti dal XV al XVIII secolo.


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I primi edifici che incontriamo sul molo sono ora adibiti a museo e hotel di grandi catene alberghiere, l'anima più popolare la troveremo poco dopo dove avremo la possibilità di entrare nel cuore dell'antico commercio della cittadina.


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Una vecchia cabina telefonica adibita a libreria " prendi un libro, lascia un libro "...



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continua...
 
Il mercato del pesce a Bergen è davvero un luogo particolare dove si possono mangiare diverse tipologie di pesce. Noi passammo da un banco all'altro assaggiando qua e là ciò che ci ingolosiva di più. E come hai detto, dietro il bancone, si possono trovare italiani che lavorano lassù come Carlo (Roma) e Gennaro (Napoli) che ci dissero che loro avrebbero trascorso a Bergen la stagione estiva e che con i loro guadagni avrebbero poturo "sopravvivere" nella stagione invernale in Italia.
 
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Bergen si distende a forma di ferro di cavallo intorno a un fiordo. Bryggen è situato nella riva orientale e occupa una stretta lingua di terra che si insinua tra il mare e la montagna di Flien. La zona centrale di Bergen dispone di maggiore spazio, anche se la comunicazione con le zone più elevate è limitata a un trenino a cremagliera.
La disposizione di base della città consiste in una serie di case di legno distribuite lungo una linea leggermente ricurva. Nella parte posteriore di queste abitazioni, un cortile, a volte doppio a volte singolo, conduce alla cantine, ai granai e alle dispense. Questi edifici, di norma a due piani, a differenza di quelli principali venivano costruiti in pietra per proteggerli dagli incendi, che hanno rappresentato un pericolo costante nella lunga storia di Bryggen.


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Il primo incendio di cui si ha contezza risale al 1198; roghi di vaste proporzioni, poi, ci furono nel 1248, 1476, 1702 e 1955. La fortuna ha voluto che gli abitanti di Bryggen considerassero fondamentale tramandare le loro tradizioni architettoniche e che dopo ogni disastro ricostruissero una nuova città identica a quella scomparsa, fatta eccezione per alcune necessarie migliorie.
L’incendio del 1702 distrusse completamente il quartiere, per cui gli edifici odierni sono tutti di un periodo successivo. L’unica variazione rispetto alla loro struttura primigenia è stata l’aggiunta di un parapetto simile a quello che possedeva la maggioranza delle classiche case in legno norvegesi.

Con la decadenza di Bryggen, iniziata alla fine del XIX sec., le strutture iniziatono a risentire gli effetti del tempo, cosa che spinse nel 1900 i suoi abitanti a demolire la metà del quartiere, lasciando intatta solo la porzione che si affaccia sul mare.
L’incendio del 1955 distrusse la metà di ciò che si era salvato dalla demolizione; le dimensioni attuali di Bryggen, quindi, si sono ridotte a quasi un quarto della sua estensione iniziale.
Oggi si conservano 58 costruzioni allineati lungo la riva del mare. Il molo moderno, in pietra, è diventato un trafficato porto per passeggeri, moltissimi turisti. I piani bassi delle antiche abitazioni dei mercanti tedeschi si sono così trasformati in ristoranti, caffè e negozi. Nel frattempo è nato lo Stiftelsen Bryggen, un organismo che si incarica del recupero delle case, tentando di acquistare tutti gli edifici privati al fine di restaurarli e dotarli di sistemi antincendio che ne garantiscano la sopravvivenza e la conservazione.


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entrando tra i vicoletti tra le varie costruzioni, ne troveremo alcune non restaurate, lasciate volutamente così per far vedere com'erano anticamente.



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Tutto è in legno persino il camminamento tra le costruzioni.



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...ogni tanto i vicoli sfociano in una piccola piazzetta interna. oggi alcune di queste costruzioni racchiudono i più rinomati ristoranti della cittadina.


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si sale ai piani superiori...ripidissime le scale.....


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....e alcune...storte!!


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Questa è la zona più turistica, ne siamo consapevoli ma è comunque bella anche se continua a piovere e ogni tanto bisogna riporre la reflex e driblare le persone...







continua....
 
Sempre più bagnati ed infreddoliti, entriamo in un locale in attesa che la pioggia cessi un po', per prendere una bevanda calda e assaggiare il dolce tipico di questa zona le Kanelbulle, un rotolo alla cannella. Un panino dolce comunemente servito nel nord Europa.


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Usciamo, ma il cielo non promette nulla di buono ma...non sarà la pioggia a fermarci..


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Posta sulla riva del fiordo la Fortezza Hakonshallen costruita nel XI- XII sec. a difesa del porto il più bell'esempio di stile gotico della Norvegia. Si tratta di un salone delle feste e ricevimenti caduto in rovina dopo il 1500, fu restaurato e arricchito di dipinti. Coeva è la Rosenkrantzarn, torre ampliata fra il 1562 e 68 dallo stesso governatore da cui prende il nome.


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