L'America "tra Indiani e Cowboy": da Denver allo Yellowstone, passando per Utah, Montana, South Dakota

[vera95]

Ho scoperto questa sezione del forum per viaggi altri rispetto alla crociera. Siccome in questi giorni cade "l'anniversario" del mio viaggio "tra Indiani e cowboy" (così era chiamato nel catalogo, anche se poi abbiamo personalizzato alcune tappe) ho deciso di raccontare, per chi vorrà leggere, questo tour on the road.
Le tappe:
16/06/2023 arrivo a Denver
17 e 18/06 Moab (Arches NP e Canyonlands)
19 e 20/06 Yellowstone
21/06 Yellowstone e Cody
22/06 Little Bighorn Battlefield
23/06 Mount Rushmore e Crazy Horse Memorial
24/06 Rocky Mountain NP
25/06 Denver

Se aprite Google Maps noterete l'ampia distanza tra una meta e l'altra, il tutto condensato in pochi giorni... però ci siamo dovuti accontentare del tempo a disposizione e siamo stati ampiamente ripagati dalla maestosità dei paesaggi visti durante i lunghi spostamenti.
Per noi era la seconda volta negli USA, ma prima eravamo stati qualche giorno a NY. Insomma, possiamo considerarlo il primo "vero" viaggio nel cuore degli USA, in una zona in cui di italiani ne abbiamo incrociati veramente pochi (giusto un paio di famiglie a Yellowstone).

 

[vera95]

Arrivo a Denver abbastanza "piovoso". Aeroporto immenso, abbiamo fatto difficoltà persino a capire dove recarci per l'autonoleggio, alla fine ce l'abbiamo fatta. Ci assegnano una toyota corolla berlina, molto comoda ma nel corso del viaggio sono emerse alcune ammaccature che, sotto la pioggia, non avevamo notato (...e addirittura diverse crepe sul parabrezza ). Comunque a noi non è stato imputato niente.
Usciamo e ci dirigiamo al motel sotto una pioggia intensa, il mio ragazzo era alla sua prima esperienza di guida negli USA, immaginatevi fuori dalla strada di uno dei maggiori aeroporti degli USA, percorrendo le famose "strade a 8 corsie".... un inizio "col botto" per lui, ma per fortuna si è subito abituato!
Serata in motel dove ci assegnano un intero monolocale/attico all'ultimo piano, e sveglia presto (anche grazie al jet lag) per l'indomani.

 

[luni61]

Ci sono…. molto molto interessante!

 

[Dany68]

Ti seguo! Un viaggio in macchina negli Stati Uniti è il mio sogno nel cassetto.

 

[lillj]

Anche il mio...

 

[JonnyV]

Vera95 sono proprio curioso perchè in quei posti e oltre il mio cassetto si aperto felicemente per ben tre volte.

 

[vera95]

Prima tappa Denver-Moab: circa 5 ore ci separano dalla nostra meta. Sveglia presto, come dicevo; si parte dal Colorado e, usciti dalla città, in pieno giugno.... comincia a nevicare!!! Non vi dico il nostro shock, anche perché mentre noi rallentavamo, i locals correvano come se niente fosse.... (questo probabilmente spiega l'altissimo numero di cervi morti che abbiamo visto lungo le strade tra una città e l'altra )
Comunque è stato un viaggio spettacolare. Dopo la nevicata mattutina, e i boschi del Colorado, siamo entrati in Utah e abbiamo iniziato a percorrere chilometri e chilometri di deserto, brullo e senza nessuna traccia di animaletti. Era così esteso che sembrava di non arrivare mai.
Poi abbiamo cominciato a costeggiare il canyon scavato dal Colorado: la strada qui era talmente pittoresca, da sembrare "costruita artificialmente" in un parco divertimento. Invece era tutto reale e stupendo....
Prima tappa benzina e sosta nel market. Scendendo dall'auto, ci rendiamo conto di quanto sia cambiato il clima rispetto al mattino. Qui la temperatura è molto elevata, pur essendo ben ventilato.
Riprendiamo la strada e, nel primo pomeriggio, arriviamo a Moab, un paesino incastonato tra le rocce rosse e i canyon dello Utah, molto "turistico", pieno di negozietti di souvenir e locali acchiappa-turisti.
Arrivo al primo motel, classico ingresso da film (almeno noi l'abbiamo percepito così), appoggiamo le valigie, decidiamo di passeggiare subito tra le vie del centro. Ci facciamo prendere dal "consumismo" e... acquistiamo il primo vagone di souvenir
Dopodiché, direzione Arches NP all'ora del tramonto.

 

[vera95]

Lascio alcune immagini del viaggio in auto

 

[dalsnibba]

ciao, ti seguo, bellissimo viaggio!

Se ti fa piacere, inserisco il tracciato su google maps

-->https://maps.app.goo.gl/abfNsMQ2nZYbUnM27

percorso totale 1959 miglia --> 3152 km

Denver, Colorado, Stati Uniti
Parco nazionale degli Arches
Parco nazionale delle Canyonlands
Parco nazionale di Yellowstone
Cody, Wyoming 82414, Stati Uniti
Little Bighorn Battlefield National Monument, Interstate 90, Battlefield
Monte Rushmore, Keystone, SD 57751, Stati Uniti
Crazy Horse Memorial, Crazy Horse, SD 57730, Stati Uniti
Parco nazionale delle Montagne Rocciose
Aeroporto Internazionale di Denver

 

[vera95]

Grazie @dalsnibba!
Adesso che prendo dimestichezza con il caricamento delle foto, cercherò di essere più precisa.
Dunque, ci rechiamo ad Arches NP dopo le 16, perché fino a quest'ora ingresso è previsto solo se si è prenotato dal sito, per evitare un'affluenza troppo gravosa.
Entrando dopo quest'orario, all'ingresso non c'era quasi nessuno... nemmeno i ranger che dovevano farci il biglietto!! La nostra intenzione era quella di acquistare il Pass annuale, che con 80 dollari e la durata di un anno permette di entrare in (quasi) tutti i parchi nazionali. Troviamo per caso un ranger, chiediamo a lui ma siccome la cassa era già chiusa, ci dice di entrare tranquillamente. Acquisteremo quindi il pass il giorno dopo, a Canyonlands.
Entriamo ad Arches.... comincia la meraviglia. Paesaggi sconfinati, formazioni rocciose, terra desertica, sole fortissimo e molto caldo. Raccomandazioni ovunque di avere molta acqua con sé e, in generale, nei cartelli dei parchi nazionali si presta molta attenzione alla sicurezza (acqua, incontri con animali vari, ecc). Ecco intanto i primi scorci.

 

[mauro2014]

Salve, ci sono anch'io.

 

[vera95]

Scendiamo dall'auto per vedere qualche formazione più da vicino, in particolare la Balanced Rock, facendo brevi passeggiate. Non arriviamo al famosissimo Delicate Arch: il jet lag, le ore in auto e il caldo ci hanno fatto desistere, ma lo vediamo da lontano.
Nel frattempo si avvicina il tramonto e le rocce avrebbero dovuto tingersi di rosso, ma purtroppo, arrivano le nuvole all'improvviso....
Prima di andarcene però, qualche raggio di sole appare nuovamente e ci regala un'ultima bellissima immagine da catturare.
Purtroppo eravamo davvero stanchi e non abbiamo visitato il parco come avremmo voluto. Un motivo in più per tornare! Sicuramente è stata una delle migliori tappe per quel che mi riguarda. I colori del cielo, il rosso delle rocce e il verde della scarsa vegetazione ci hanno regalato un'atmosfera unica. Riguardando le foto, ancora oggi mi emoziono.

 

[vera95]

Rientriamo al motel (molti di quelli in cui siamo stati avevano due letti, questo aveva anche una carina piscina di cui non trovo la foto). Atmosfera che per noi trasuda moltissimo "film", solo per questo ci sembra di sognare.
Ceniamo (anche qui non ho l'immagine...) con il primo dei tanti hamburger ma non ci fidiamo a prendere altro: i locals avevano insalate ricolme di salse e condimenti.... non so come troviamo le forze per una breve passeggiatina serale, ah si, ora ricordo: siamo entrati in un supermarket (di quelli aperti 24h) dove ci prendiamo un bel bicchierone di coca cola ghiacciata, per alleggerire la calura. Infatti, in questa prima tappa non eravamo ancora troppo attrezzati con le provviste. Anche questo super bicchierone ci sembra una cosa tipicamente americana.
Torniamo al motel, un tuffo sul letto e... una meritata dormita fino all'indomani non ce la leva nessuno!

 

[capricorno]

Meravigliosi scatti!! Ci fai emozionare!



PS. Sono intervenuta ingrandendo le immagini che erano in allegato.

 

[vera95]

Meravigliosi scatti!! Ci fai emozionare!



PS. Sono intervenuta ingrandendo le immagini che erano in allegato.

Grazie mille!

 

[vera95]

Una veloce sosta al supermarket di Moab dove prendiamo le famose taniche di acqua, vendute a galloni, e tappa benzina. Direzione Canyonlands, che è abbastanza vicino al centro, circa mezz'ora.
Canyonlands è un parco diviso in diverse zone, noi siamo rimasti in quella più facilmente percorribile, Island in the Sky. Stavolta siamo riusciti a vedere i punti di maggior interesse, in particolare lo spettacolare Mesa Arch, un arco a picco sul canyon da cui si vede un panorama mozzafiato.
Una piccola disavventura è indissolubilmente legata al ricordo di quella giornata... presi dall'emozione e dall'eccitazione, tornati alla macchina, abbiamo fatto merenda e poi... bom! Chiudiamo il bagagliaio senza esserci resi conto che le chiavi della macchina sono rimaste dentro, e la tecnologia della nostra toyota prevedeva che da fuori la macchina fosse sempre chiusa attimi di panico, in ambiente desertico, ci siamo chiusi fuori dall'auto.... per fortuna eravamo in una zona di passaggio! In neanche 10 minuti, mentre io già componevo il numero del call center dell'autonoleggio, ringraziando il cielo di aver fatto l'assicurazione più completa, due signori si sono offerti di riaccompagnarci all'ingresso dai ranger, dicendo che loro avrebbero potuto aiutarci (era un tragitto di 20 minuti in auto, farselo a piedi sotto quel sole.....), infatti così è stato. Il ranger ci segue al parcheggio (altri 20 minuti...) e, con uno "stantuffo", forza un po' l'apertura e nel giro di un'ora l'auto è di nuovo nostra. Ci dice anche che queste cose capitano all'ordine del giorno, meno male perché io mi ero sentita proprio una sprovveduta. Cerchiamo in tutti i modi di sdebitarci con i due signori, ma non vogliono assolutamente niente, ci chiedono solo di essere gentili a nostra volta se avessimo visto qualcuno in difficoltà.
Racconto questo episodio per segnalare l'estrema gentilezza di tutte le persone con cui abbiamo avuto a che fare. A volte si parla degli statunitensi come persone dal grilletto facile, razzisti, guerrafondai... ovviamente questi problemi affliggono la società americana, e speriamo vengano presto gestiti con la giusta attenzione, ma per fortuna noi abbiamo incontrato veramente persone speciali e volevo segnalarlo e ringraziare virtualmente, di nuovo, Bob e Linda (guarda un po', i nonni di lei erano bolognesi....).
Riprendiamo quindi il giro a Canyonlands (nel frattempo io ho perso 10 anni di vita per l'agitazione )

 

[vera95]

Prosegue la visita a Canyonlands; giornata molto calda, moltissimo vento, moltissimo sole. Quella a Moab sarà l'unica tappa in cui indosseremo abiti estivi: l'indomani saremmo andati tra boschi, laghi e praterie. Moab comunque è a 1227 m, un'altitudine da "montagna" e freddo per le nostre zone, invece il clima qui è arido e caldissimo.
Al ritorno decidiamo di fermarci anche al Dead Horse Point State Park, che non è compreso nel Pass annuale. Paghiamo l'ingresso, è abbastanza piccolo rispetto a Canyonlands nelle dimensioni, ma ha panorami estesissimi. Una meraviglia l'ansa del fiume che scava il canyon (secondo la leggenda, qui sarebbero stati abbandonati alcuni mustang non più utilizzabili: per questo il nome "Dead Horse").
Ritorno a Moab, passeggiata e cena in centro città, altre scene da film (la macchina della polizia che corre con la sirena accesa), rientro al motel e impostiamo la sveglia alle 5. L'indomani ci avrebbero atteso 10 lunghe ore di auto per passare dalla meraviglia dei canyon dello Utah, ai boschi montani e ai geyser dello Yellowstone.
(Perché fare tutto questo viaggio in una giornata? Come dicevo in apertura, abbiamo dovuto accontentarci di stringere i tempi, ma già un anno prima avevamo rinunciato a questo viaggio. Eppure, queste 10 ore di auto sono state meravigliose. A presto con le prossime foto)

 

[JonnyV]

Ad Arches non basta un pomeriggio ma quando il tempo è tiranno c'è poco da fare.
Ottime foto comunque e il motto di Moab la dice tutta: "Were the adventure begins".
Sono stato due giorni in quei due Parchi straordinari.
...un motivo in più per tornare? Vi posso aiutare.

 

[vera95]

Ad Arches non basta un pomeriggio ma quando il tempo è tiranno c'è poco da fare.

Infatti il "piano B" era quello di tornare ad Arches il pomeriggio dopo Canyonlands. Ma abbiamo preferito fermarci al Dead Horse. Inoltre, il mio ragazzo era già agonizzante per il caldo, non ne poteva più, sognava i boschi

 

[vera95]

Partiamo alla mattina alle 5 lasciandoci Moab alle spalle e ammirando un'alba poetica.
Gli ultimi km di deserto sembrano non finire mai, ma al confine tra Utah e Wyoming, cominciano ad apparire sconfinate praterie.
Il paesaggio cambia improvvisamente, dal rosso i toni dominanti sono il verde acceso dell'erba e il marrone/nero delle mucche, con delle visuali veramente da cartolina. Ogni tanto scendiamo dalla macchina per sgranchirci le gambe, man mano che andiamo avanti, più il vento soffia molto forte.
Passiamo per diversi centri: dal minuscolo Cokeville, dove ci fermiamo a pranzo nell'unico locale e dove facciamo due chiacchiere con i gestori, i cui figli erano stati a Venezia la settimana prima; al pittoresco Afton, dove ci siamo concessi l'ennesima sessione di shopping per articoli in pelle, jeans, in stile cowboy (e quale sbirciata in armeria....); all'incredibile Jackson, città costruita ricalcando il vecchio far West, con edifici in legno tanto che di nuovo sembrava di essere in un parco divertimenti, dove tutto è costruito.
Cominciamo a vedere le montagne, comincia a piovere. Dal caldo estivo della mattina qui c'è un clima autunnale e freddo. È ormai buio a causa delle nuvole, l'ora del tramonto si avvicina, piove; ci troviamo di fronte all'immensità dello Yellowstone. È stato un momento magico che non dimenticherò mai.