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Lezioni di Storia dell'Arte

  • Autore discussione Autore discussione Italian Cruiser
  • Data d'inizio Data d'inizio
Nei confronti degli "artisti"contemporanei come quella del filmato sono contenta di rimanere ignorante.......non sento alcun desiderio di approfondire.............

Braque mi interessa.............
 
Ultima modifica:
Breve profilo di Braque...

Georges Braque (1882-1963) è stato un pittore ed uno scultore francese. Di formazione accademica... nel 1906, sotto l'influsso di Henry Matisse, aderisce alla maniera dei pittori fauves. Nel 1907 avviene il fondamentale incontro con Pablo Picasso... tra i 2 padri del Cubismo, termine coniato dallo stesso Matisse, si stabilisce un profondo sodalizio artistico, durato sino al 1914. Dopo il 1946 il suo stile torna ad essere figurativo: dipinge paesaggi marini, nature morte e vedute d'interni. Gli unici Musei Italiani che conservano opere di Braque sono il Museo del Novecento di Milano e la Pinacoteca Comunale di Terni.
 
Io invece mi appassiono su tutto avido di sapere e conoscere. Quella di bill viola è video arte. Quello è solo un esempio ci sono altri video, oppure altri artisti che usano il video come forma d'arte.

Quanto a Braque lascio la parola allo storico dell'arte.
 
Su Braque non ho altro da aggiungere...

La Video Art nasce nel 1963... ad opera di Nam June Paik... altri esponenti di spicco sono Vasulka, Godfrey Reggio, Jasia Reichhardt, Myron Krueger, Dan Graham, Jan Dibbets, Mario Canali, Francesco Vezzoli, Chiara Passa.

E dopo questa lunga parentesi sull'Arte Contemporanea non è il caso di ritornare sul passato... affrontando un argomento di fondamentale importanza: la dispersione del patrimonio storico-artistico italiano ?
 
La dispersione del patrimonio storico-artistico italiano: vendite e furti.

Si tratta di un argomento strettamente connesso al collezionismo dinastico ed a quello privato. Nel Rinascimento si formano le grandi collezioni d'arte dinastiche: quella dei Della Rovere a Pesaro ed Urbino, quella degli Estensi a Ferrara, quella dei Gonzaga a Mantova, quella dei Farnese a Parma e Piacenza. Le vicende storiche che interessarono i singoli Stati preunitari ne comportarono la dispersone, intendendo con questo termine non il passaggio della collezione all'Estero, avvenuta in un solo caso, che andremo ad esaminare in dettaglio, quanto quello in una nuova città.

Nel 1598 Ferrara torna sotto lo Stato Pontificio. Agli Estensi è concesso di portare a Modena la loro magnifica collezione, futuro nucleo della Galleria Estense. Ma a Ferrara rimangono diversi "arredi" del Castello Estense, tra i quali l'intera decorazione dei celebri Camerini d'Alabastro del Duca Alfonso I. Questi comprendevano 4 capolavori pittorici: il Festino degli Dei di Giovanni Bellini (Washington, National Gallery of Art), la Festa degli Amorini (Madrid, Prado), Bacco ed Arianna (Londra, National Gallery), il Baccanale degli Andrii (Madrid, Prado). Vengono saccheggiati dal Cardinal Legato Pietro Aldobrandini, entrando nella sua collezione a Roma. Nel 1629 il secondo ed il quarto dipinto passano in eredità ai Ludovisi, che nel 1639 li vendono al Duca di Monterey: questi ne farà dono a Filippo IV i Spagna. Il primo ed il terzo dipinto rimangono di proprietà degli Aldobrandini sino al 1796, anno in cui vengono venduti al pittore Vincenzo Camuccini. Con la sua morte la sua collezione viene dispersa. Ma nemmeno la Collezione Estense, trasferita a Modena, si è conservata integra. Nel 1745 il Duca Francesco III d'Este vende ben 100 capolavori ad Augusto III di Polonia, principe elettore di Sassonia. I dipinti, tra i quali il celebre Cristo della Moneta di Tiziano, passano a Dresda, dove oggi costituiscono il vanto della Gemaldegalerie. Il Castello Estense di Ferrara, caso unico tra le residenze dinastiche italiane, è oggi un contenitore vuoto: tutto il contenuto è migrato altrove.

Nel 1631 il Ducato d'Urbino torna ad essere parte dello Stato della Chiesa. A Vittoria della Rovere viene concesso di portare a Firenze la collezione di famiglia, ricca di capolavori di Raffaello e di Tiziano. Questa si è conservata integra, anche se è oggi divisa tra la Galleria degli Uffizi, la Galleria Palatina ed il Museo Archeologico Nazionale. Numerosi "arredi" dei Palazzi Ducali di Urbino e di Gubbio rimangono in loco, venendo saccheggiati dai Barberini. Oggi il Palazzo Ducale di Gubbio non si presenta come un contenitore vuoto: ospita infatti un museo di recente costituzione. I suoi "arredi" sono finiti altrove. Il Palazzo Ducale di Urbino ospita oggi la Galleria Nazionale delle Marche, nelle cui raccolte si conservano taluni dipinti ed arredi (in senso letterale... trattandosi dello Studiolo e dell'Alcova di Federico da Montefeltro) che facevano parte della decorazione originaria.

Continua...

Domande o chiarimenti ?
 
La dispersione del patrimonio storico-artistico italiano: vendite e furti.

Nel 1627 il Duca Vincenzo II Gonzaga vende a Carlo I d'Inghilterra gran parte della collezione di famiglia. La Collezione Gonzaga, formatasi a partire dal Quattrocento, comprendeva sculture antiche e dipinti. Nel 1630 Mantova viene saccheggiata dai Lanzichenecchi. Viene quindi completamente disperso quello che era l'arredo di Palazzo Ducale e di Palazzo Te. Si tratta di autentici capolavori di Mantegna e di Correggio, entrambi avevano lavorato a Mantova, e di un nucleo molto significativo per qualità e quantità di dipinti di Tiziano e di Tintoretto. Oggi sia Palazzo Ducale che Palazzo Te ospitano dei Musei. Le collezioni del secondo sono interamente formate da opere di provenienza posteriore. A Palazzo Ducale si conserva invece un numero piuttosto limitato di opere gonzaghesche, tra le quali il celebre Studiolo d'Isabella d'Este, privato però dei dipinti di Mantegna, Perugino, Costa e Correggio (oggi al Louvre di Parigi).

La Collezione Farnese si forma a partire dal Cinquecento. E' più opportuno parlare di collezioni. A Roma, nell'omonimo Palazzo, si trovava la celebre raccolta di sculture antiche, comprendente i grandi gruppi scultorei dalle Terme di Caracalla. A Parma, capitale ducale, si trovava invece la Collezione di dipinti, con capolavori di Correggio, Parmigianino e Tiziano. Tra il 1735 ed il 1739 l'intera Collezione Farnese di Parma, ereditata da Carlo di Borbone, figlio di Elisabetta Farnese, viene portata a Napoli: i dipinti entrano nella nuova Reggia di Capodimonte. Tra il 1786 ed il 1788 Ferdinando IV di Borbone ordina il trasferimento della Collezione Farnese di Roma a Napoli. Oggi Parma è sede della Galleria Nazionale, uno dei più importanti Musei Italiani. Nelle sue collezioni, di formazione posteriore, è tuttavia presente, grazie alle restituzioni novecentesche, un nucleo numericamente piuttosto consistente di opere farnesiane.

E dei furti d'arte ?

Per quelli basta citare un nome: Napoleone. Costui ha letteralmente depredato l'Italia e l'Europa per arricchire il Louvre ed i musei provinciali francesi. Ma se le Nozze di Cana del Veronese, uno dei capolavori meno noti del Louvre, è il risultato di un furto a Venezia, lo stesso non può dirsi della Gioconda... come ho sottolineato a suo tempo.

E con questo si concludono definitivamente le Lezioni di Storia dell'Arte. Un grazie di tutto cuore a chi le ha seguite. Il compito di questa discussione (ed il mio su questo Forum) si sono esauriti.
 
E con questo si concludono definitivamente le Lezioni di Storia dell'Arte. Un grazie di tutto cuore a chi le ha seguite. Il compito di questa discussione (ed il mio su questo Forum) si sono esauriti.

Paolo per ora ti ringrazio per aver dedicato il tuo tempo a noi, e' stato interessante leggere le tue spiegazioni. Io speravo tu continuassi, per portarci a completare questo percorso sino almeno agli impressionisti.
Buone feste e buon lavoro
 
Paola... le lezioni si interrompono... perché ho deciso di lasciare il Forum.

Ti ringrazio di tutto... Buone Feste ! :)
 
Italian Cruise mi spiace che tu lasci il forum, non entro nel merito della tua scelta, ti ringrazio per la tua professionalità nel campo dell'arte anche se, come io ho già scritto sono ignorante, ma voglio ringraziarti anche per tutti gli interventi nei tanti post a cui hai partecipato portando sempre risposte esaustive, un saluto e buone feste.
 
La mia uscita da questo Forum è rientrata oggi...

Di conseguenza... se c'è ancora interesse... e dietro specifica richiesta degli interessati... le Lezioni di Storia dell'Arte possono riprendere.
 
;) ;) Vai, ma non fare domande difficili.

Detto da te... che hai bevuto spritz... a rotta di collo... con Jacobello del Fiore... e Michele Giambono... è tutto dire. ;) :)

Nessuna domanda da parte mia... quelle verranno dopo... al momento aspetto le richieste per i nuovi temi... e sia chiaro... Rodolfo... non ti racconto di certo... la storia della Pala d'Oro... per farti addormentare... capisco che appartiene... alla tua infanzia... ma quando è troppo... è troppo. ;) :)
 
Un Veneziano... che non beve spritz... mai sentito niente del genere... mi sono adeguato persino io... Veneziano... d'adozione... di terraferma... e quindi campagnolo. ;)
 
La mia uscita da questo Forum è rientrata oggi...

Di conseguenza... se c'è ancora interesse... e dietro specifica richiesta degli interessati... le Lezioni di Storia dell'Arte possono riprendere.

Allora benrientrato, per le Lezioni di Storia dell'Arte non posso fare nessuna richiesta specifica essendo molto ma molto ignoranre della materia, però ti posso dire che quando con mia moglie siamo stati a visitare l'Albertina è stato piacevole.
 
Allora benrientrato, per le Lezioni di Storia dell'Arte non posso fare nessuna richiesta specifica essendo molto ma molto ignoranre della materia, però ti posso dire che quando con mia moglie siamo stati a visitare l'Albertina è stato piacevole.

Grazie...

Immagino che ti stia riferendo alla Pinacoteca dell'Accademia Albertina di Torino... uno dei gioielli nascosti della città. La conosco bene...

Per chi non sapesse di cosa si tratta: http://www.accademialbertina.torino.it/index.php/pinacoteca

Anzi... ripensando al tuo stretto legame con Vienna... penso che parli dell'altra Albertina... ben più nota di quella torinese.

Si veda: http://www.albertina.at/?rel=it

Chiedo venia... ma essendo di origini piemontesi... per me l'Albertina è Torino. ;)
 
Ultima modifica:
Bene, bene si ricomincia.
Prendo spunto dai tuoi ultimi interventi.
1. Mantegna e i trionfi di cesare appunto acquistati da Carlo I, ed ancora oggi esposti al palazzo di Hampton Court.
2. Pittori piemontesi?
 
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