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[live] - 29/04/22 14/05/22 Msc Seashore crociera ai Caraibi da Miami.

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
No io ho capito cosa volevi dire,ma è stato mal interpretato da altri.
In realtà al commento in riferimento abbiamo risposto solo io e Capricorno e non vedo dove avremmo mal interpretato. Si è parlato di errore di comunicazione della compagnia, se non addirittura di furbizia, e si è data una spiegazione ai motivi che hanno portato alle lamentele di Leo, legandoli proprio al fatto che, evidentemente, a bordo si applicano le regole in base all'itinerario ed alla provenienza della maggior parte degli ospiti.


Il mio riferimento, ripeto, era riferito ad altri commenti, che reputo siano stati scritti solo per finto stupore, dato che chi li ha pubblicati aveva già postato a riguardo.
Certo, è chiaro, ma non tutti possono sapere cosa avevano postato al riguardo altri, a cui fai riferimento nel tuo commento. Ma resta il fatto che nel caso specifico le informazioni date da MSC erano ben precise e rappresentano le regole di bordo. Poi, ripeto, se le variano secondo la nazionalità del passeggero saremmo oltre "la comunicazione sbagliata".
 
Ultima modifica:
Non vorrei sbagliare, e correggetemi in caso contrario, ma il fatto che sia stato annullato l'obbligo dell'uso delle mascherine, non fa sì che una compagnia non possa decidere per il contrario.

Alcuni link, che a suo tempo hanno riportato la notizia della cessazione dell'obbligo della mascherina a bordo dallo scorso 18 aprile, hanno altresì prospettato la possibilità che una Compagnia possa decidere diversamente, sia genericamente, sia nel caso a bordo fosse riscontrata qualche forma di contagio.

Nel caso di Leo, nel "preparati a partire", mi sembra fossero ben specificate le regole comportamentali da seguire a bordo, tra cui l'uso delle protezioni individuali nelle aree pubbliche.

Ora se MSC si è adeguata alle nuove disposizioni CDC, avrebbe dovuto comunicare al passeggero la nuova normativa, permettendo all'interessato di valutare le mutate condizioni.

Uno dei link che han riportato la notizia


Tra l'altro, sembra che a bordo delle navi operanti nelle acque statunitensi, continuino verificarsi notevoli forme di contagio. Con la dovuta cautela nel valutare la notizia, vista la fonte: ma come si dice se ci son le voci..........

 
Non vorrei sbagliare, e correggetemi in caso contrario, ma il fatto che sia stato annullato l'obbligo dell'uso delle mascherine, non fa sì che una compagnia non possa decidere per il contrario.

Alcuni link, che a suo tempo hanno riportato la notizia della cessazione dell'obbligo della mascherina a bordo dallo scorso 18 aprile, hanno altresì prospettato la possibilità che una Compagnia possa decidere diversamente, sia genericamente, sia nel caso a bordo fosse riscontrata qualche forma di contagio.

Nel caso di Leo, nel "preparati a partire", mi sembra fossero ben specificate le regole comportamentali da seguire a bordo, tra cui l'uso delle protezioni individuali nelle aree pubbliche.

Ora se MSC si è adeguata alle nuove disposizioni CDC, avrebbe dovuto comunicare al passeggero la nuova normativa, permettendo all'interessato di valutare le mutate condizioni.

Uno dei link che han riportato la notizia


Tra l'altro, sembra che a bordo delle navi operanti nelle acque statunitensi, continuino verificarsi notevoli forme di contagio. Con la dovuta cautela nel valutare la notizia, vista la fonte: ma come si dice se ci son le voci..........

Non sbagli Rodolfo.


Aggiornamenti da parte di Leo da St Thomas Isole Vergini statunitensi.
 
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Regna ovunque l'impronta coloniale, dai colori delle case all'originale modo di guida delle auto: guida a sinistra come da noi in Europa, ma le strade si percorrono al contrario come in Inghilterra. Questo è un retaggio della dominazione danese che impostò la rete stradale con la " " guida a destra", la rete è rimasta tale ma le auto sono con guida a sinistra. Al primo incrocio io andrei contro mano.


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Aggiornamento da Leo alquanto, chiamiamolo ....strano:
Se si ordina una bottiglia di acqua , viene portata senza bicchiere. Se vuoi il bicchiere lo devi ordinare al cameriere. Molti americani la bevono direttamente dalla bottiglia...direi la maggioranza. Forse ignorano che lo stoccaggio non è il massimo per l'igiene.
 
Ma il bicchiere che si chiede al cameriere poi lo si deve anche pagare? :ROFLMAO:
Scherzi a pare, gli americani di solito bevono la birra dalla bottiglia... l'acqua effettivamente non l'avevo mai vista bere dalla bottiglia ma solo in bicchieri pieni zeppi di ghiaccio (altra pessima abitudine)
 
Aggiornamento da Leo alquanto, chiamiamolo ....strano:
Se si ordina una bottiglia di acqua , viene portata senza bicchiere. Se vuoi il bicchiere lo devi ordinare al cameriere. Molti americani la bevono direttamente dalla bottiglia...direi la maggioranza. Forse ignorano che lo stoccaggio non è il massimo per l'igiene.
E' successo anche a me su Seaview del 10 aprile, ordinato una bottiglietta d'acqua poi ho dovuto richiedere il bicchiere, forse perchè la nave era appena rientrata da una transatlantica ed i camerieri non avevano ancora cambiato abitudini.
 
In primo luogo, ringrazio Leo per la diretta e le magnifiche foto che condivide con noi – la palma sul mare mi ha emozionato parecchio - (grazie anche ad Oriana per il supporto logistico).

Sono inoltre desolata per te per quanto riguarda i protocolli disattesi che potrebbero mettere a repentaglio la tua salute; trovo questa mancanza di informazioni preventive veramente vergognosa.

Poi, qualche commento sulle crociere negli USA (e ovviamente non tutti saranno d’accordo).

Premetto: io parlo un po’ di inglese, l’amica che normalmente mi accompagna ha il livello “the pen is on the table”

Facemmo la prima crociera a gennaio 2005 (avevamo prenotato vacanze stanziali in Sri Lanka e Maldive ma il terribile tsunami che accadde alla fine di dicembre 2004 ovviamente cambiò i nostri piani.

Non potevano però cambiare le date della vacanza, il nostro ADV ci propose quindi una settimana in Florida più crociera ai Caraibi da Fort Lauderdale, premettendo però che la nave sarebbe stata soprattutto popolata da americani (noi avevamo già fatto parecchie vacanze negli USA)

Accettammo.

Andò tutto benissimo tranne… per gli italiani (pochissimi) a bordo. Quando ci capitavano vicini ad un qualsiasi tavolino nei bar non sentivi altro che lamentele sulla qualità del caffè, la cottura della pasta, la temperatura dell’aria condizionata, il troppo ghiaccio e così via… sicche’ decidemmo di essere straniere: non ci facevamo sentir parlare italiano ne’ intervenire su cosa queste persone stessero argomentando.

La maggior parte di loro si accorsero della nostra italianità solo durate il briefing antecedente lo sbarco.

Pentita? No.

Vale la regola del partire informati. Ci sono splendide crociere ai Caraibi da e per Guadalupa. La maggior parte dei passeggeri sono italiani e tutto si svolge attorno a loro.

Se si parte dagli USA (come mi disse il mio ADV quasi 20 anni fa) l’attenzione della compagnia crocieristica è sicuramente rivolta ai passeggeri locali, quindi lamentele sulla discriminazione di un esiguo gruppo di differente linguaggio sono per loro ininfluenti.

Ovviamente questo è solo il mio punto di vista e non voglio assolutamente sminuire l’orgoglio nazionale, ma troppe volte ho assistito alle lamentele di qualcuno che pensa che l’italianità sia al centro del mondo.

Temo non sia così.

Da noi si dice: “Quando sei a Roma, fai come i Romani”, ma vale anche nel resto del mondo.
 
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In primo luogo, ringrazio Leo per la diretta e le magnifiche foto che condivide con noi – la palma sul mare mi ha emozionato parecchio - (grazie anche ad Oriana per il supporto logistico).

Sono inoltre desolata per te per quanto riguarda i protocolli disattesi che potrebbero mettere a repentaglio la tua salute; trovo questa mancanza di informazioni preventive veramente vergognosa.

Poi, qualche commento sulle crociere negli USA (e ovviamente non tutti saranno d’accordo).

Premetto: io parlo un po’ di inglese, l’amica che normalmente mi accompagna ha il livello “the pen is on the table”

Facemmo la prima crociera a gennaio 2005 (avevamo prenotato vacanze stanziali in Sri Lanka e Maldive ma il terribile tsunami che accadde alla fine di dicembre 2004 ovviamente cambiò i nostri piani.

Non potevano però cambiare le date della vacanza, il nostro ADV ci propose quindi una settimana in Florida più crociera ai Caraibi da Fort Lauderdale, premettendo però che la nave sarebbe stata soprattutto popolata da americani (noi avevamo già fatto parecchie vacanze negli USA)

Accettammo.

Andò tutto benissimo tranne… per gli italiani (pochissimi) a bordo. Quando ci capitavano vicini ad un qualsiasi tavolino nei bar non sentivi altro che lamentele sulla qualità del caffè, la cottura della pasta, la temperatura dell’aria condizionata, il troppo ghiaccio e così via… sicche’ decidemmo di essere straniere: non ci facevamo sentir parlare italiano ne’ intervenire su cosa queste persone stessero argomentando.

La maggior parte di loro si accorsero della nostra italianità solo durate il briefing antecedente lo sbarco.

Pentita? No.

Vale la regola del partire informati. Ci sono splendide crociere ai Caraibi da e per Guadalupa. La maggior parte dei passeggeri sono italiani e tutto si svolge attorno a loro.

Se si parte dagli USA (come mi disse il mio ADV quasi 20 anni fa) l’attenzione della compagnia crocieristica è sicuramente rivolta ai passeggeri locali, quindi lamentele sulla discriminazione di un esiguo gruppo di differente linguaggio sono per loro ininfluenti.

Ovviamente questo è solo il mio punto di vista e non voglio assolutamente sminuire l’orgoglio nazionale, ma troppe volte ho assistito alle lamentele di qualcuno che pensa che l’italianità sia al centro del mondo.

Temo non sia così.

Da noi si dice: “Quando sei a Roma, fai come i Romani”, ma vale anche nel resto del mondo.
Qual era la compagnia? Non è questione di orgoglio nazionale in quanto è stato semplicemente constatato che se ci sono cento persone di una qualsiasi nazione sarebbe opportuno (e solitamente avviene così per queste anche laddove il 90% è italiano) ci fossero i giornali di bordo nella loro lingua. Lasciamo da parte le comunicazioni covid che non possono variare, furbescamente, da nazione a nazione in base a ciò che l'ospite vuole per convincersi a prenotare Questo è scorretto da parte della compagnia. Per il resto come non bisogna difendere l'italiano per partito preso non bisogna nemmeno considerare indisciplinati e lamentosi solo loro. Io ne ho incontrati tanti in giro per il mondo, purtroppo, italiani che ti facevano vergognare, ma ho incontrato persone "incommentabili" di tutte le nazioni. Non mi metto ora a generalizzare su ogni nazionalità ma diciamo che ognuna ha proprie caratteristiche.... positive e negative. Riguardo alle "lagne" (e chi si lamenta non è per forza anche maleducato ma a volte rientra nella categoria), che è il punto centrale del tuo post, condivido che l'italiano è particolarmente portato a giudicare tutto e ad avere alcune "fisse", per esempio sul cibo (ma questi sono per lo più i crocieristi una tantum). Per questo ti ho chiesto quale fosse la compagnia. Ma d'altronde ciò avviene anche fuori dalle crociere.... Trovo per esempio incredibile la costante ricerca del cibo italiano in giro per il mondo. Così come su una nave non posso pretendere che tutto lo staff parli italiano. Detto ciò così come non penso che gli altri siano tutti questi santi, concordo con te che non ha senso lamentarsi di ogni cosa e che molti italiani, soprattutto quelli che si atteggiano a vip sulle navi e guardano tutti con un pochino di snobismo, siano maestri in questo....Non si può pretendere di viaggiare nel mondo e trovare le stesse cose che si trovano a casa propria (anche se poi ormai la globalizzazione ha cambiato tanto...anche sulle navi)...Inoltre perché giudicare i gusti altrui? Siamo sicuri che gli altri non pensino lo stesso di noi?
 
In primo luogo, ringrazio Leo per la diretta e le magnifiche foto che condivide con noi – la palma sul mare mi ha emozionato parecchio - (grazie anche ad Oriana per il supporto logistico).

Sono inoltre desolata per te per quanto riguarda i protocolli disattesi che potrebbero mettere a repentaglio la tua salute; trovo questa mancanza di informazioni preventive veramente vergognosa.

Poi, qualche commento sulle crociere negli USA (e ovviamente non tutti saranno d’accordo).

Premetto: io parlo un po’ di inglese, l’amica che normalmente mi accompagna ha il livello “the pen is on the table”

Facemmo la prima crociera a gennaio 2005 (avevamo prenotato vacanze stanziali in Sri Lanka e Maldive ma il terribile tsunami che accadde alla fine di dicembre 2004 ovviamente cambiò i nostri piani.

Non potevano però cambiare le date della vacanza, il nostro ADV ci propose quindi una settimana in Florida più crociera ai Caraibi da Fort Lauderdale, premettendo però che la nave sarebbe stata soprattutto popolata da americani (noi avevamo già fatto parecchie vacanze negli USA)

Accettammo.

Andò tutto benissimo tranne… per gli italiani (pochissimi) a bordo. Quando ci capitavano vicini ad un qualsiasi tavolino nei bar non sentivi altro che lamentele sulla qualità del caffè, la cottura della pasta, la temperatura dell’aria condizionata, il troppo ghiaccio e così via… sicche’ decidemmo di essere straniere: non ci facevamo sentir parlare italiano ne’ intervenire su cosa queste persone stessero argomentando.

La maggior parte di loro si accorsero della nostra italianità solo durate il briefing antecedente lo sbarco.

Pentita? No.

Vale la regola del partire informati. Ci sono splendide crociere ai Caraibi da e per Guadalupa. La maggior parte dei passeggeri sono italiani e tutto si svolge attorno a loro.

Se si parte dagli USA (come mi disse il mio ADV quasi 20 anni fa) l’attenzione della compagnia crocieristica è sicuramente rivolta ai passeggeri locali, quindi lamentele sulla discriminazione di un esiguo gruppo di differente linguaggio sono per loro ininfluenti.

Ovviamente questo è solo il mio punto di vista e non voglio assolutamente sminuire l’orgoglio nazionale, ma troppe volte ho assistito alle lamentele di qualcuno che pensa che l’italianità sia al centro del mondo.

Temo non sia così.

Da noi si dice: “Quando sei a Roma, fai come i Romani”, ma vale anche nel resto del mondo.
Ho fatto molte crociere, con molte compagnie e nel corso di molti anni.
Per merito di mio padre sono più un viaggiatore che un turista per cui sono abituato alle classiche lamentele di alcuni italiani sull'espresso o sulla cottura della pasta.
Ti dirò che quando salgo su una nave molto raramente cerco il caffè o mangio la pasta, so che verosimilmente ne resterei deluso.
Se però viaggio con una compagnia che fa da sua italianità o napoletanità il suo cavallo di battaglia ( in Italia) beh...ci provo.
Costa crociere dal 2015 ad oggi ha risalito, a livello gastronomico, una china in cui era sprofondata dal 2009 e adesso è tornata alla Costa che io conoscevo di 30 anni fa.
Msc al contrario scivola sempre più in basso. La media della ristorazione è appena passabile. Sei mesi fa su Seaview il cuoco era rumeno, tanto aglio ovunque...c'è a chi piace, io lo detesto.
Alla pre crociera inaugurale su Seashore ( eravamo invitati da msc io e mia moglie) non siamo rimasti entusiasti...ancor meno oggi dallo chef sudafricano che è ai fornelli.
Stasera rigatoni con meatball, la pasta con le polpette la fanno a Napoli, ma non c'è il cumino... siamo italiani non mediorientali.
In generale dopo 3 giorni sono molto deluso e mi aspettano altri 11 giorni.
Forse mi ricredo...vedremo; ormai sono abbastanza vecchio da aver perso i peli sulla lingua.😉
 
Io metterei comunque la mascherina FPP2!

L'itinerario mi sembra davvero eccezionale, complimenti per la splendida diretta.

Ora capisco perché nel 2019 alcuni amici mi consigliarono per le crociere MSC in America (del Nord e del Sud) di prenotare esclusivamente cabine in Yacht Club, ove tutto è come nel Mediterraneo, dal caffè al quotidiano e soprattutto la cucina del ristorante YC.
 
Costa crociere dal 2015 ad oggi ha risalito, a livello gastronomico, una china in cui era sprofondata dal 2009 e adesso è tornata alla Costa che io conoscevo di 30 anni fa.
Questo è verissimo.
Msc al contrario scivola sempre più in basso. La media della ristorazione è appena passabile. Sei mesi fa su Seaview il cuoco era rumeno, tanto aglio ovunque...c'è a chi piace, io lo detesto.
Devo dire che nell'ultima crociera su Bellissima ho mangiato benissimo (e non italiano tranne qualche eccezione).

Diciamo che Costa spinge di più sulla cucina italiana. Anche se la crociera dove ho mangiato peggio è stata proprio su Deliziosa e le cene erano tutte collegate a regioni italiane.

Personalmente, ripeto, nemmeno io cerco fuori dall'Italia di mangiare italiano, concordo che si rimarrebbe delusi e per questo anche in crociera mi adeguo....e ovviamente so già che, soprattutto, MSC cerca di accontentare fuori dal Mediterraneo le esigenze dei clienti internazionali (il problema e se lo fa, come è successo a voi, anche per le misure COVID, quello è grave).

Ora capisco perché nel 2019 alcuni amici mi consigliarono per le crociere MSC in America (del Nord e del Sud) di prenotare esclusivamente cabine in Yacht Club, ove tutto è come nel Mediterraneo, dal caffè al quotidiano e soprattutto la cucina del ristorante YC.
Nell'ultima crociera MSC in Arabia il menu dello YC era internazionale, anzi legato all'Arabia, così come quello degli altri ristoranti. Avevo amici in YC. Però eravamo pochi a bordo e tutto, forse, era diverso.
 
Leo ti sembra che la cucina a bordo sia piu' improntata verso la percentuale maggiore della nazionalità che c'è a bordo?
 
Leo, hai idea di quanto siete a bordo?
Il numero esatto non so dirtelo, ma dal fatto che alcune sezioni del buffet restino chiuse anche durante la navigazione e che al ristorante è applicato il turno unico immagino che non superiamo il 60% della potenziale portata. Ieri sono entrato nel sito msc usa e le promozioni sono molte, è una crociera per il mercato statunitense/ messicano.
Non sono previste escursioni in italiano. Il problema è che msc in italia vende la crociera facendola apparire come un prodotto italiano. Era già successo due anni fa con Divina, abbiamo segnalato ma è rimasto tutto uguale. Cinzia ha dei clienti per agosto su Seashore, se continua cosi, come credo, li inviterà a scegliere altro.
I prezzi delle bibite analcoliche ma anche della semplice acqua Panna, sono lievitati a 5 50 più il 15% di servizio.
Insomma la logica sembra essere semplice: prezzo accattivante della crociera e prezzi altissimi per i servizi. A quel punto la scelta deve essere fatta con Princess, Celebrity o Royal.
 
Leo ti sembra che la cucina a bordo sia piu' improntata verso la percentuale maggiore della nazionalità che c'è a bordo?
Sicuramente dal punto di vista commerciale è normale che la cucina si allinei alla maggioranza degli ospiti. Se però viene proposto un piatto per ribadire l'italianità delle origini, che sia fatto bene.
Anche su Princess su Royal e su Celebrity viene proposta la cucina italiana, non è eccezionale ma non è neanche pessima.
Il punto è vendere un prodotto che non ha molto a che vedere con quello proposto, anzi.
E questo vale per il cibo, per le escursioni, per i today, per gli annunci e soprattutto per le regole covid.
PS. Ad oggi sul sito msc ancora si parla di mascherina obbligatoria a bordo, di controllo quotidiano della temperatura e di test di verifica a metà crociera.
Tutte cose inesistenti.
 
Grazie per gli aggiornamenti Leo.
A fronte di questi ultimi non posso che darti ragione. Il concetto che deve esserci alla base della vendita di una crociera è: chiarezza!
Poi possiamo star qui a parlare di gusti personali ecc.ecc. ma l'importante alla base è l'informazione su ciò che andremo a trovare e malgrado MSC abbia tutti i mezzi possibili per poterne darne atto, trovo molto grave questo comportamento.
 
Stato
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