Sì, delle tovaglie poi (dopo avere scritto qui) l'avevo letto sulla diretta di Adriano da Diadema, e ho capito che questo è l'andazzo...
Ma persino nelle bettole, almeno una tovaglietta di carta la mettono! E in crociera invece - luogo di pretesa eleganza per definizione - sul tavolo nudo e crudo anche la cena di gala (ma quale "gala", mi facciano il piacere!).
Io capisco che ormai la clientela non sia più quella del Titanic, ma a me hanno insegnato che se uno mi si presenta davanti in ciabatte e mutande io devo comunque riceverlo in modo inappuntabile: perché quello "sbagliato" deve essere e restare lui. Quindi non ci si adegua al ribasso.
Adriano, il tovagliolo steso sul tavolo l'ho visto fare talvolta anche al buffet, ma non mi piace: non si dovrebbe fare, e nemmeno essere costretti a farlo.
Mah! Posso dire che di quell'ambiente, lasciato ormai oltre 5 anni fa, non sto rimpiangendo davvero nulla? Non è più il mio, quello dove mi sentivo a mio agio.
Computerman (ma come ti chiami al secolo?), grazie delle foto dei dolci, me li mangerei tutti! Peccato solo siano così piccini...
Ecco, questa mia ultima, elegantissima considerazione mi fa tornare in mente una vecchia e amatissima canzone fiorentina che raccontava di una tale Teresina che portata in giro dal fidanzato gli faceva fare ovunque delle figuracce.
S'andiede da i'Procacci
a prendere un panino,
la disse: "l'è piccino!",
la mi fece scomparì.
Teresina un ti ci porto più, un ti ci porto più, un ti ci porto più...
Per i non fiorentini, il Procacci è un'antica e famosa bottega di lusso in via Tornabuoni, che vende panini tartufati della dimensione di un dito e prezzo da mutuo...
E con questa facezia per stasera mi posso anche ritirare...
Buonissima serata ai due naviganti su Fortuna e Diadema, e ci sentiamo domani.