Ma fino a quanto potrà durare?

[capricorno]

infatti ho scritto che sicuramente ci saranno motivi per cui................
ma è anche vero che, isole prima "frequentate" sono state abbandonate eppure oltre che bellissime, anche e tanto richieste
molto delle isole che ho citato hanno un clima prettamente "Santorini"
certo poche hanno porti adatti a grandi navi ma, a parte che non ci vanno neanche le piccole tranne quelle di lusso, hanno fantastiche rade, le più anche protette e qualcuna con caldera
sono posti che permettono spiaggie e bagni di mare fino a ottobre e qualche volta anche i primi giorni di novembre
tutte con, anche se piccoli, bei musei storici ma sopratutto allegria, ospitalità e ottima cucina
e poi, la novità che, pagherebbe

Ciao Maria [emoji4] ...ti leggo ora..

Probabilmente , non ne ho certezza, alcune mete...vado a memoria e mi riferisco all' itinerario 7 spiagge in sette giorni, dove venivano in parte toccate alcune località da te citate. Probabilmente non hanno avuto troppi riscontri a livello di mercato. Qui stiamo parlando sempre di compagnie crocieristiche, con tanto di bilanci alla mano. Potrebbe essere che l' offerta non sia stata altrettanto accolta da parte dell' utenza.... altrimenti non mi spiego.
L' itinerario era molto bello a mio avviso.

 

[Veronique]

Non v'è molto piacere a visitare una località intasata di vacanzieri fino all'inverosimile.

Condivido!

 

[pmanlio]

Le navi sono sempre più grandi per motivi di economia, le navi sono sempre di più perchè il mercato è in grandissima espansione..
Gli scali sono di meno sia per le crisi internazionali che per la possibilità logistica di ospitare queste navi immense..

Insomma un bel rebus..

Un saluto
Manlio

 

[mariaefiglio]

ok vale quello sotto

 

[mariaefiglio]

Ciao Maria [emoji4] ...ti leggo ora..

Probabilmente , non ne ho certezza, alcune mete...vado a memoria e mi riferisco all' itinerario 7 spiagge in sette giorni, dove venivano in parte toccate alcune località da te citate. Probabilmente non hanno avuto troppi riscontri a livello di mercato. Qui stiamo parlando sempre di compagnie crocieristiche, con tanto di bilanci alla mano. Potrebbe essere che l' offerta non sia stata altrettanto accolta da parte dell' utenza.... altrimenti non mi spiego.
L' itinerario era molto bello a mio avviso.

sai che cos'è strano?
io ho fatto 7 isole in 7 giorni con Costa Atlantica e sinceramente rifarei il giro anche domani
e da quando l'hanno tolto non faccio che leggere, sentire e rimpiangere di questo giro
anche il call center di Costa diverse volte ha detto che ricevono tutt'ora richieste per questo giro abbandonato
affittano navi Costa a compagnie che si fiondano in quel quasi itinerario
eppure, a chi decide degli itinerari Costa risulta che non piace a nessuno
ok, non ho capito niente
l'ho sempre detto

 

[CostaMagica]

Le navi sono sempre più grandi per motivi di economia, le navi sono sempre di più perchè il mercato è in grandissima espansione..
Gli scali sono di meno sia per le crisi internazionali che per la possibilità logistica di ospitare queste navi immense..

Insomma un bel rebus..

Un saluto
Manlio

E mi ritrovo a quotarti e concordare con te, ancora una volta.
In pochissime righe hai centrato al cuore il problema ...

 

[essepi2]

La tendenza delle compagnie ad offrire crociere sempre piu' brevi per poter proporre costi abbordabili ad un sempre maggior numero di potenziali clienti, porta a scelte pressoche' obbligate nelle distanze da percorrere e quindi negli scali: Mikonos come Santorini rientrano tranquillamente nel giro settimanale. Isole interessanti, come Creta, Kos, Patmos, Samos, purtroppo richiederebbero itinerari piu' lunghi che sono concettualmente in opposizione alle attuali e future pianificazioni da parte di qualche Compagnia.
Gli scali in rada verranno lentamente abbandonati e permarranno solo quelli veramente importanti ed interessanti o in anse molto riparate, perche' rappresentano sempre grandissima responsabilita' e rischio da parte dei Com.ti, con sempre presente l'incertezza del rischio sul reimbarco e provocano sempre malumori tra i passeggeri in caso di mancato scalo.

 

[matteov]

A meno che non spari le navi a velocità folli notturne....
Ma a che costi?

 

[Vigno]

Un opzione che svuoterebbe i porti sarebbe quella di offrire a chi come me in una settimana di crociera non mette piede a terra di imbarcare a Genova, 6 giorni in rada in qualunque località poco ventosa nel giro di 1500km e rientro. [emoji23][emoji23][emoji23][emoji23]
Le compagnie continuano a costruire navi da X mila passeggeri, risolvi il problema di quelli che si lamentano dei fumi delle navi vicino alla città... tutti felici [emoji23][emoji23][emoji23]


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[lorendena]

Io, sono una di quelle persone che non è riuscita a fare le 7 isole in 7 giorni ed ancora la sto' rimpiangendo. Con la mia prima crociera, sempre settimanale, partiti da Venezia, avevamo fatto Dubrovnik, Bari, Corfù, Santorini, Rodi, Pireo e ritorno. Anche Rodi, sembra scomparsa dalle mappe.

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[hornet75]

Io, sono una di quelle persone che non è riuscita a fare le 7 isole in 7 giorni ed ancora la sto' rimpiangendo. Con la mia prima crociera, sempre settimanale, partiti da Venezia, avevamo fatto Dubrovnik, Bari, Corfù, Santorini, Rodi, Pireo e ritorno. Anche Rodi, sembra scomparsa dalle mappe.

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Volevo proprio scrivere di Rodi e mi hai preceduto. Il problema può essere dovuto anche alla scelta dell'home port? Mi spiego, se la nave parte da Bari o da Brindisi come sta facendo Costa con una crociera settimanale a Rodi o a Creta ci arrivi tranquillamente . Ovviamente ci sarà un problema logistico a Bari (o Brindisi) ma questo può essere ovviabile dalle compagnie investendo sullo scalo come già fanno con i terminal, magari ampliando i moli per poter ospitare le mega navi di recente costruzione. Poi soprattutto per le compagnie nostrane perché non proporre scali meno gettonati come ad esempio Catania o Siracusa. Si potrebbe anche investire su Porto Empedocle a due passi dalla splendida Valle dei Templi di Agrigento oltre che vicino a spiagge bellissime.

Le soluzioni ci sono e credo che le compagnie le stiano vagliando in caso di inasprimento sul numero chiuso di scali molto gettonati.

 

[capricorno]

Volevo proprio scrivere di Rodi e mi hai preceduto. Il problema può essere dovuto anche alla scelta dell'home port? Mi spiego, se la nave parte da Bari o da Brindisi come sta facendo Costa con una crociera settimanale a Rodi o a Creta ci arrivi tranquillamente . Ovviamente ci sarà un problema logistico a Bari (o Brindisi) ma questo può essere ovviabile dalle compagnie investendo sullo scalo come già fanno con i terminal, magari ampliando i moli per poter ospitare le mega navi di recente costruzione. Poi soprattutto per le compagnie nostrane perché non proporre scali meno gettonati come ad esempio Catania o Siracusa. Si potrebbe anche investire su Porto Empedocle a due passi dalla splendida Valle dei Templi di Agrigento oltre che vicino a spiagge bellissime.

Le soluzioni ci sono e credo che le compagnie le stiano vagliando in caso di inasprimento sul numero chiuso di scali molto gettonati.

Pensiero condivisibile, infatti la sola Sicilia offre molto.
Ma in ogni caso prima di cercare nuovi scali bisognerebbe pensare alle infrastrutture, che permettano nuove possibilità.
Non conosco attualmente i porti da te citati se hanno possibilità adeguate, ma sarebbe anche da prendere in considerazione di ampliare le possibilità ad esempio a Messina, pochi scali anche lì....
Sarebbe interessante approfondire il discorso...

 

[Rodolfo]

Volevo proprio scrivere di Rodi e mi hai preceduto. Il problema può essere dovuto anche alla scelta dell'home port? Mi spiego, se la nave parte da Bari o da Brindisi come sta facendo Costa con una crociera settimanale a Rodi o a Creta ci arrivi tranquillamente . Ovviamente ci sarà un problema logistico a Bari (o Brindisi) ma questo può essere ovviabile dalle compagnie investendo sullo scalo come già fanno con i terminal, magari ampliando i moli per poter ospitare le mega navi di recente costruzione. Poi soprattutto per le compagnie nostrane perché non proporre scali meno gettonati come ad esempio Catania o Siracusa. Si potrebbe anche investire su Porto Empedocle a due passi dalla splendida Valle dei Templi di Agrigento oltre che vicino a spiagge bellissime.

Le soluzioni ci sono e credo che le compagnie le stiano vagliando in caso di inasprimento sul numero chiuso di scali molto gettonati.

Ma quanto costa ampliare un porto, costruire/allungare banchine, scavare fondali, attrezzarlo dal punto di vista logistico? Chi sostiene i costi? Le infrastrutture dello Stato? Sappiamo come vanno le cose e i tempi che ci vogliono per portare a termine questi lavori, con movimenti ambientalisti che si mettono di traverso, ricorsi al Tar, al Consiglio di Stato. Poi deve essere facile da raggiungere con i collegamenti ferroviari ed aerei, in caso di Home Port.

Disegnarlo sulla carta un percorso è una cosa, mandarci le navi/meganavi è tutta un'altra cosa.

 

[hornet75]

Ma quanto costa ampliare un porto, costruire/allungare banchine, scavare fondali, attrezzarlo dal punto di vista logistico? Chi sostiene i costi? Le infrastrutture dello Stato? Sappiamo come vanno le cose e i tempi che ci vogliono per portare a termine questi lavori, con movimenti ambientalisti che si mettono di traverso, ricorsi al Tar, al Consiglio di Stato. Poi deve essere facile da raggiungere con i collegamenti ferroviari ed aerei, in caso di Home Port.

Disegnarlo sulla carta un percorso è una cosa, mandarci le navi/meganavi è tutta un'altra cosa.

In italia le cose vanno a rilento si sa, ma credo che il business sia l'unica chiave che riesce a sbloccare tutte le porte, secondo me è solo questione di convenienza a investirci da parte delle compagnie. Ovvio che investire sul terminal di Barcellona per MSC o Costa sia altamente remunerativo perciò si fa a occhi chiusi. L'idea di Bari home port però non mi sembra tanto peregrina, lo fa già Costa e potrebbe benissimo farlo anche MSC, da Bari puoi arrivare in tutti i principali porti della Grecia e chiudere la crociera settimanale con soste negli scali "normali". In questo modo si possono sostituire le congestionate Mykonos e Santorini con Rodi e Creta.

 

[essepi2]

In italia le cose vanno a rilento si sa, ma credo che il business sia l'unica chiave che riesce a sbloccare tutte le porte, secondo me è solo questione di convenienza a investirci da parte delle compagnie. Ovvio che investire sul terminal di Barcellona per MSC o Costa sia altamente remunerativo perciò si fa a occhi chiusi. L'idea di Bari home port però non mi sembra tanto peregrina, lo fa già Costa e potrebbe benissimo farlo anche MSC, da Bari puoi arrivare in tutti i principali porti della Grecia e chiudere la crociera settimanale con soste negli scali "normali". In questo modo si possono sostituire le congestionate Mykonos e Santorini con Rodi e Creta.

Bari non e' stato scelto solo per la vicinanza alle isole, quindi un itinerario piu' breve, ma soprattutto per favorire imbarchi dei passeggeri del centro sud, in genere penalizzati da imbarchi, per crociere nelle stesse aree geografiche, nel nord Italia.

 

[Rodolfo]

Il Porto di Bari non è sia propriamente grande per le attuali navi; il bacino di evoluzione è ristretto e non ha possibilità di ampliamento se non costruendo nuove banchine al di fuori dell'attuale area.

 

[hornet75]

Il Porto di Bari non è sia propriamente grande per le attuali navi; il bacino di evoluzione è ristretto e non ha possibilità di ampliamento se non costruendo nuove banchine al di fuori dell'attuale area.

Mi pare che durante l'estate 2014, quando ancora non c'era il limite delle grandi navi a Venezia, sia Fantasia che Preziosa vi facessero regolare scalo con imbarco per tutta la stagione. La classe Fantasia di MSC non è proprio piccola.

 

[Rodolfo]

Intendevo soprattutto per ospitarle, lo spazio è quel che è, senza possibilità di ampliamento (se non sottraendo spazi ad altre attività commerciali) ma anche per manovrare in certe condizioni meteo.

 

[massimilianob]

Il sistema è quindi destinato ad implodere?

p.s. leggevo qualche giorno fa su euronews che a barcellona sta montando il malumore della popolazione per il troppo flusso di crocieristi.

 

[Rodolfo]

Chi lo sa? Certo sono condizioni che si stan deteriorando "di giorno in giorno". Barcellona, secondo le Autorità locali, non vuol fare la fine di Venezia e già da tempo è sorto un comitato contro le navi da crociera. Sarà da rivedere l'intero sistema, ma non ci son più di tante vie di fuga nel Mare Nostrum. E ricordo sempre che son 90 ad oggi le nuove navi in consegna o costruzione per i prossimi anni e ben sei oltre le 200.000 tsl. Dove le metteranno?