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Modi di dire ma non solo...le diversità della nostra bella Italia

Quando d'andare a scuola la voglia proprio non c'era, ma ero già abbastanza grandina da avere qualche soldo a disposizione, si "tagliava" e si andava in treno alla Rinascente a Torino: era un'avventura clamorosa per noi quattordicenni della provincia tranquilla.
Poiché sono sempre stata rappresentante di Istituto, ero una sorta di giustificazione per gli altri alunni a farlo: "se lo fa lei..." peccato che io lo facessi furbamente facendomi interrogare spesso come volontaria per non farmi cogliere impreparata e guadagnare stima dei professori :D :D

Ah, ma allora hai sempre avuto la predisposizione a fare il capo branco!!![smilie=pastore[1].:
 
Vedete mai?!??!
altra espressione buffa ;-)
Quindi di verdure è un nostro monopolio, e vaiiii !
Dimenticavo di dire che di solito è rigorosamente di fagiolini...

Come la torta Pasqualina che dovrebbe essere SOLO di carciofi: visto che io li adoro, chiedo sempre, anche qui da noi...Non sia mai che me la propinino di bietole o spinaci, buoni, ma non è proprio proprio la stessa cosa.

Caspita Rodolfo hai rischiato davvero un indicente internazionale!
Io diedi della "benedetta" bambina ad un'altra, romana: avevamo 8/9 anni
corse dalla mamma piangendo e urlando.
Alla fine non c'era nulla di così tremendo ma lei credeva l'avessi offesa quasi come il "Bastardo" di cui sopra.

Invece in Emilia un aneddoto buffissimo.
Nel piacentino, per essere precisi
Ordinando un bel piattone di carne chiesi un vino rosso corposo, locale se possibile, non il Gutturnio locale frizzante visto il vitigno autoctono.
Mi portarono un Gutturnio ma fermo e io, dopo averlo bevuto, me ne uscii con un "MA CHE COS'E' !??!?!?" con tanto di sorriso a 32 denti...
Secondo il mio/ns modo di dire non era altro che un plauso al vino.

Loro mi guardarono come fossi rimbambita/trona...e mi risposero..."Ehm, il vino che ha ordinato, il Gutturnio fermo"
Alla fine, dopo aver spiegato il tutto, ridemmo come matti e me ne regalarono perfino una bottiglia
;-)

(appro di carne e braciole...una delle amiche siciliane mi diceva che anche quello è un termine dal diverso significato. per loro è quella che da noi è la fettina da fare a scaloppa, se non ho capito male.)

Interessante il polpettone di fagiolini, devo procurarmi la ricetta.
Anche da noi è di carne, ripieno di provola e salumi.
La braciola napoletana non ha niente a che vedere con la quella di maiale o la fettina di carne, ma è un involtino di carne ripieno di aglio, prezzemolo e formaggio grattugiato (c'è chi ci mette pure i pinoli e uva passa).
Lo si fa cuocere assieme ad altri tagli di carne nel sugo di pomodoro per svariate ore per poi condire la pasta; noi lo chiamiamo il ragù.
 
Smettila!!!! Non voglio responsabilità, sono in ferie! Ahhhaa!
Diciamo che ho sempre avuto attitudine al "presenzialismo", sono una Gemelli, e quindi tendo all'istrionico!
(In realtà ero solo furba: farsi benvolere alle superiori aiuta molto e ti permette, appunto, di poter fare un pó come vuoi senza troppi rimproveri)
 
Non andare a scuola...era "fare vela"......
A scuola avevo degli ottimi voti.... ma di "regate" ne ho fatte parecchie... :D
 
Interessante il polpettone di fagiolini, devo procurarmi la ricetta.
Anche da noi è di carne, ripieno di provola e salumi.
La braciola napoletana non ha niente a che vedere con la quella di maiale o la fettina di carne, ma è un involtino di carne ripieno di aglio, prezzemolo e formaggio grattugiato (c'è chi ci mette pure i pinoli e uva passa).
Lo si fa cuocere assieme ad altri tagli di carne nel sugo di pomodoro per svariate ore per poi condire la pasta; noi lo chiamiamo il ragù.

Boli mi hai fatto venire decisamente fame!
Io non amo molto gli arrosti e le cose di carne compressa, anche con le polpette se non sono morbidissime e letteralmente allagate nel sugo...inciomma inciomma ;-) ...ma il tuo polpettone con la provola eccome se mi sfizia!
Idem la braciola!
...con pinoli e uva passa poi...che mi riportano ad alcune ricette col cous cous, hai fatto centro !
ma che bello
anzi...che buono!
:p

Non andare a scuola...era "fare vela"......
A scuola avevo degli ottimi voti.... ma di "regate" ne ho fatte parecchie... :D

Max questa proprio mi mancava...sardo giusto?
;-)

Io invece non credo di aver mai marinato...né fatto scioperi.
l'unica volta che ho saltato e falsificato la firma di mia madre, lei mi ha sgamato subito
Non ero capace
AH AH AH
 
Io invece non credo di aver mai marinato...né fatto scioperi.
l'unica volta che ho saltato e falsificato la firma di mia madre, lei mi ha sgamato subito
Non ero capace
AH AH AH

...hanno mandato a chiamare mia madre l'unica volta che ha firmato lei...
Che bei ricordi và.
 
Smettila!!!! Non voglio responsabilità, sono in ferie! Ahhhaa!
Diciamo che ho sempre avuto attitudine al "presenzialismo", sono una Gemelli, e quindi tendo all'istrionico!
(In realtà ero solo furba: farsi benvolere alle superiori aiuta molto e ti permette, appunto, di poter fare un pó come vuoi senza troppi rimproveri)
Se è per quello sono Gemelli anch'io (9 giugno) ma non ho mai avuto velleità di leadership, diciamo che mi identifico di più nelle pecore che nel pastore........:lol:
 
Visto che ai tempi della scuola vivevo ancora a Perugia .. si diceva "Ho fatto salina" ;) quando non si andava senza il consenso della Patria Potestà
 
Milano,quello che in italiano é il cocomero per noi é l'anguria.
Per noi il cucumer é il cetriolo. Un nostro amico che voleva l'anguria chiese alla suocera un cocomero e lei arrivò con un cetriolo!

A Milano il polpettone é di carne. Conosciamo la cima alla genovese che é una specie di polpettone con le verdure , ma non so se si tratta della stessa cosa.
Fare la spesa in regioni diverse carni e pesci hanno nomi differenti, non é facile.

Noi diciamo bigiare o marinare la scuola. Pure io come Zarina a scuola me ne stavo sempre in primo banco, sotto la cattedra. Alle superiori avevo udite udite, 10 in condotta già al primo trimestre , la firma depositata era quella di mio padre falsificata da me, ho fatto tante di quelle bigiate o assenze nell'ultima ora per andare a prendere il mio ragazzo, ora marito, che non potete immaginarlo, ma chi si é guadagnato un 10 in condotta può fare di tutto!
Poi il primo banco e darsi volontaria nelle interrogazioni permette in seguito la pacchia più assoluta. Concordo con Zarina.

Ricordo da bambina una domestica mantovana che a Milano cercava di comperare per pasta i bigui. Lascio ai milanesi immaginare le risate...
 
Didi anche qui il cocomero è l'anguria e il "cucumaro" è il cetriolo, anche se questo ultimo termine sta sbiadendo nel linguaggio dialettale, per diventare cetriolo.

Son tanti, purtroppo, i termini dialettali che si stan perdendo, italianizzandoli. Io son cresciuto in casa con i nonni, che parlavano in stretto dialetto veneziano e se qualche volta uso quei termini, più per riprenderli che per necessità, ora mi guardano con gli occhi sbarrati.
 
Didi anche qui il cocomero è l'anguria e il "cucumaro" è il cetriolo, anche se questo ultimo termine sta sbiadendo nel linguaggio dialettale, per diventare cetriolo.

Son tanti, purtroppo, i termini dialettali che si stan perdendo, italianizzandoli. Io son cresciuto in casa con i nonni, che parlavano in stretto dialetto veneziano e se qualche volta uso quei termini, più per riprenderli che per necessità, ora mi guardano con gli occhi sbarrati.

Rodolfo io sono d'accordo con te, il dialetto fa parte di noi ,della nostra appartenenza al luogo dove siamo cresciuti e io in casa lo uso specialmente con le persone anziane e ho voluto che anche mia figlia lo imparasse e spero che un domani venga tramadato alle future generazioni per non perderlo!:)
 
quante "seghe" ho fatto io a scuola pe annà a jocà a pallone o allunaparke!!!!

lassate perde er porpettone e magnateve na carbonara co du carciofi e pe digerì na grattachecca!!!!!
 
quante "seghe" ho fatto io a scuola pe annà a jocà a pallone o allunaparke!!!!

lassate perde er porpettone e magnateve na carbonara co du carciofi e pe digerì na grattachecca!!!!!
Buona la grattachecca Mauro, bello come hai scritto in romanesco! :)
P.S. un bacetto ad Anastasia.
 
da noi il polpettone è di carne,
e a scuola si "faceva berna"...

però ogni nostro dialetto è bello e lascia tanti ricordi, spero anch'io che venga tramandato
 
Con grande dispiacere devo dire che il milanese è morto. Io lo capisco perfettamente ma non lo so parlare perché in casa a me si rivolgevano in italiano e dovevo rispondere in italiano. Per mio marito invece il milanese è stata la sua prima lingua. Purtroppo dalla morte della madre e della zia non trova più nessuno con cui parlare.
La nostra generazione è l'ultima , dopo di noi non ci sarà più nessuno che conosca il dialetto. Mio figlio stesso ha imparato a dire la u lombarda con lo studio del francese.
La lombardia credo sia stata la più colpita per la perdita del dialetto. primo perché in pochi chilometri cambia e di molto. Un milanese non capisce il bergamasco ad esempio, poi la grande emigrazione verso il nord che ha creato una grande mescolanza. Non esiste una famiglia che non abbia un suo appartenente sposato con qualcuno proveniente dal sud. Almeno io non ne conosco.
 
Con grande dispiacere devo dire che il milanese è morto. Io lo capisco perfettamente ma non lo so parlare perché in casa a me si rivolgevano in italiano e dovevo rispondere in italiano. Per mio marito invece il milanese è stata la sua prima lingua. Purtroppo dalla morte della madre e della zia non trova più nessuno con cui parlare.
La nostra generazione è l'ultima , dopo di noi non ci sarà più nessuno che conosca il dialetto. Mio figlio stesso ha imparato a dire la u lombarda con lo studio del francese.
La lombardia credo sia stata la più colpita per la perdita del dialetto. primo perché in pochi chilometri cambia e di molto. Un milanese non capisce il bergamasco ad esempio, poi la grande emigrazione verso il nord che ha creato una grande mescolanza. Non esiste una famiglia che non abbia un suo appartenente sposato con qualcuno proveniente dal sud. Almeno io non ne conosco.
 
Io, per scherzo, ma non tanto, quando mio figlio era piccolo, dicevo che "prima è veneziano e poi è italiano". Sbagliato conoscerli entrambi?

Didi, il "problema" che anche il dialetto cambia a poca distanza è una realtà comune, credo. Qui da noi bastano trecento metri d'acqua che dividono due isole, per trovare continuamente termini e cadenze diverse.
 
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